[IPM] Pauline Ledrec De Lafevre

(01.09.2013)

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    Si prega la gentile clientela di visualizzare la seguente scheda con Mozilla Firefox o con Google Chrome, non ho idea di come si veda su I.E. <3
    Punto numero uno.Pauline et familia sono tutte opere della mia immaginazione, chi copia viene attaccato dai Pentacorni di Thor, sedutastante.
    Punto numero due.Se vi piace è gradito il +1 qui sopra.
    Punto numero tre.Se i miei disegni vi piacciono e ne volete uno, basta chiedere che esaudirò i vostri desideri.
    Punto numero quattro.La prestavolto di Pauline è Lindsey Stirling, sappiatelo.


    Vvb. <3





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    Pauline Ledrec De Lafevre

    All theory, dear friend, is gray, but the golden tree of life springs ever green.


    Narrai in grigio le storie di chi parla in verde e pensa in arancio




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    Nome Personaggio: Pauline Ledrec De Lafevre;

    Pauline: E' di origine latina, deriva dall'aggettivo Paulus e significa "piccolo, di bassa statura", [caratteristica non di certo attribuibile a Pauli]o anche "umile". San Paolo, celebre santo convertito sulla via di Damasco, si chiamava in realtà Saul, ma cambiò il suo nome una volta convertitosi al Cristianesimo. Tra le varianti straniere: Paule, Paulette, Pauline, Polina (russo).

    Età Personaggio: 11 anni (9 Luglio)

    Stato di Sangue: Purosangue

    Casa di appartenenza: Serpeverde

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    Bacchetta magica: "This is a magic wand. A what? A magic wand" [x] Legno di agrifoglio, lunga 10 pollici con nucleo di Capello di Sirena e pelo di Kneazle, flessibile.

    Camera Blindata: CB B080


    "E' stato inventato il gatto per permettere all'uomo di accarezzare la tigre."
    Nome: Birillo (Ledrec de Lefevre)
    Età: un anno compiuto da poco.
    Razza: Gatto Norvegese delle Foreste.
    Peso: 4 kg.
    Occhi: Gialli.
    Colore pelo: Grigio con striature nere in tutto il corpo, zampette bianche, collo e musetto altrettanto bianchi.
    Cibo preferito: Magicroccantini al pesce; latte; bocconcini di tonno in scatola.
    Cosa ama fare: Giocare con il suo gomitolo giallo; dormire; dormire nel letto di Pauline.
    Carattere: Dormiglione, odia i rumori forti e stare da solo in mezzo a tanta gente senza Pauline.


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    Pauline, al contrario del fratellone Costance, ha acquistato la leggiadria e la sottigliezza dalla parte Delacroix della famiglia -ovvero dalla sua nonnina, che ormai non c'è più-.
    Ha un fisico magro e slanciato di costituzione, non è adatta allo sport e non ha intenzione di praticarne, semplicemente si limita a mangiare sano e a muoversi quanto basta per rimanere di quella forma sottile e lunga. E' molto alta per la sua età. Un metro e settanta per una ragazzina di undici anni sono davvero tanti, ed anche il piede porta una taglia "extra large", ovviamente ha bisogno delle scialuppe per tenere in equilibrio -seppure abbastanza instabile, Pauline inciampa spesso- un corpo molto lungo.
    I capelli sono di un castano chiaro, scivolano sulle spalle delicatamente e non superano arrivano neanche al seno. Odia tenerli più lunghi di così, le da noia asciugarli e poi sente sempre un gran caldo.
    Gli occhi sono tutti sua madre, verde scuro, quasi marrone, che alla luce cambia, diventa più luminoso e si vedono chiaramente quelle pagliuzze color topazio delle quali è tanto fiera.
    Ha delle mani lunghe lunghe e stortignaccole, suona il violino da quando aveva tre anni, e per raggiungere le note più acute si è trovata ad allungare in maniera strana le dita e ad abituarsi a quelle posizioni. Inoltre, all'età di sette anni, si ruppe le ossa della mano destra -infatti adesso riesce a scrivere con entrambe, avendo imparato nel periodo di convalescenza a scrivere con la sinistra- e quindi la mano destra risulta sempre la meno usata, ma la più storta.




    Checchè molti ne dicano, non tutti i Serpeverde sono nati con il cuore di ghiaccio e la faccia di bronzo.
    Al contrario, Pauline è una ragazza tanto introversa quanto gentile nei confronti degli altri (quando essi se lo meritano).
    E' sempre sorridente, ha sempre una buona parola per chiunque e quando non sopporta qualcuno si limita a "fare l'aristocratica", ovvero si limita a girare i tacchi ed eventualmente sprona il tanto simpatico individuo a "poggiare strategicamente le sue meravigliose labbra sul suo sedere e baciarlo ripetutamente". E' molto spontanea nelle sue reazioni ma spesso si limita a mostrare quello che agli altri piace per evitare di dare troppo nell'occhio (anche se le è molto difficile) o non dispensare informazioni di varia importanza.
    Nonostante tutto, ha una specie di spirito patriottico che le brucia il cuore. Offendere il nome di un casato o, in questo caso, il nome della sua Casa ad Hogwarts, la manda in bestia e, per lei, l'idea di compiere una simile ingiuria è semplicementeinconcepibile. Darebbe la vita pur di difendere il proprio nome o la propria Casa.
    L'unico dei tanti difetti che ha è che non si dimostra spesso molto volenterosa nei compiti a casa, qualora essi non fossero di reale suo interesse.

    Cosa le piace:
    La musica classica, suonare la sua armonica, la musica in generale, la natura, la campagna, la vita campagnola, la lettura, lo scrittore babbano Michail Bulgakov, i libri di storia dell'arte, la pittura babbana, i quadri dei più grandi autori babbani da Caravaggio a Klimt, le feste, le pesche, i funghi, gli animali, stare con gli amici ma anche stare soli a poltrire, la pioggia, il fresco.

    Cosa non le piace:
    Gli antipatici, gli irritanti, i presuntuosi, i sottuttoio, chi offende, chi offende la propria famiglia, chi offende le famiglie degli altri, chi offende in generale, chi da per sbagliato ogni cosa che un altro dice, chi la interrompe quando parla.


    physical & psicological


    la tenuta di famiglia




    Nome: Ludwig
    Cognome: Ledrec de Lafevre
    Significato del nome: È un nome di origine germanica e di tradizione francone. Deriva dalle forme medioevali Clodovicus e Clodoveo, adattati poi come Lodovicus e Ludovicus sul modello del francone Hlodowig. È composto dalle radici germaniche "hloda", gloria, e "wig", battaglia. Sono etimologicamente legati alla forma Ludovico i nomi Clodoveo, Luigi e Aloisio.
    Onomastico:L'onomastico si festeggia il 25 agosto in ricordo di san Ludovico IX (o Luigi), re dei Franchi.
    Data di nascita: 18 Febbraio 1938

    Casata: Serpeverde
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animale Domestico: Bertuccia di nome Bernadette.

    Altezza: 178 cm
    Capelli: Neri; Ricci
    Occhi: Azzurro scuro, tendente al grigio.
    Aspetto Fisico: Tendenzialmente imponente e statuario. Possente, da lavoratore.
    Caratteristice Psicologiche: Ludwig è un uomo accogliente e sereno nei rapporti con il mondo esterno, protettivo e guardiano nei confronti dei propri parenti e cari. Nonostante abbia perso l'amore della sua vita è riuscito ad andare avanti e a riprendersi nello spirito, benchè un pezzo di esso sia andato via con l'amata moglie, e riesce ancora oggi ad essere un padre perfetto ed un nonno amorevole.
    E' raro che alzi la voce.

    Impiego: Possiede l'allevamento di Civette e Gufi da compagnia e da trasporto Ledrec De Lafevre.
    Stato sociale: Vedovo.






    Nome: Pauline
    Cognome: Delacroix
    Significato del nome: E' di origine latina, deriva dall'aggettivo Paulus e significa "piccolo, di bassa statura", [caratteristica non di certo attribuibile a Pauli]o anche "umile". San Paolo, celebre santo convertito sulla via di Damasco, si chiamava in realtà Saul, ma cambiò il suo nome una volta convertitosi al Cristianesimo. Tra le varianti straniere: Paule, Paulette, Pauline, Polina (russo).
    Onomastico:L'onomastico è festeggiato il 26 gennaio in memoria di Santa Paola vedova, matrona romana della famiglia degli Scipioni, morta badessa a Betlemme nel 404.
    Data di nascita: 4 luglio 1941

    Casata: Corvonero
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Corvo.

    Altezza: 168 cm
    Capelli: Biondi, Vaporosi;
    Occhi: Verde chiaro.
    Aspetto Fisico: Sottile ed esile, da ballerina.
    Caratteristice Psicologiche: Pauline era una donna fine ed educata. Una di quelle che sapeva tranquillamente parlare in pubblico e rivolgersi alla gente in modo pacato e diligente, qualsiasi cosa le capitasse intorno.
    Era molto precisa, ordinata e puntigliosa per quanto riguardasse la preparazione di eventi, cene, discorsi, qualunque cosa.
    Amava molto il suono dell'acqua dei ruscelli.

    Impiego: Aiutava il marito nel mantenimento dell'allevamento di Civette e Gufi da compagnia e da trasporto Ledrec De Lafevre.
    Stato sociale: Deceduta.






    Nome: Charlotte
    Cognome: Dubois
    Significato del nome:Deriva dal tedesco Karl, che significa "uomo libero", ed era dapprima utilizzato come titolo onorifico dei maestri di palazzo dei re Merovingi. Carlotta rappresenta una variante femminile del nome Carlo, passando dalla forma francese Charlotte, femminile di Charles.
    Onomastico: L'onomastico può essere festeggiato il 17 agosto in ricordo di santa Carola Gerhardinger di Regensburg, oppure il 4 novembre in occasione della festa di San Carlo Borromeo.
    Data di nascita: 9 dicembre 1960

    Casata: Serpeverde
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Ranocchia.

    Altezza: 168 cm
    Capelli: Neri, mossi;
    Occhi: Neri.
    Aspetto Fisico: Formosa, ma non troppo.
    Caratteristice Psicologiche: E' una pittrice ed un'artista. E come tutti gli artisti vede il mondo per conto proprio, secondo le proprie aspirazioni, i propri desideri e bisogni.
    Ama la vita cittadina, preferirebbe stare in casa a dipingere o a leggere un buon libro piuttosto che vivere la vita mondana di Paese.
    Per questo quando il marito esce per le commissioni e le consegne, o per i consigli di paese, lei preferisce rimanere in casa a badare che tutto vada per il verso giusto.
    Il suo verso giusto.

    Impiego: Lavora insieme al marito Philibert nella Tenuta Ledrec de Lafevre e fa la maestra del corso di arte pomeridiana nella scuola del paesino vicino la Tenuta.
    Stato sociale: Sposata con Philibert Ledrec De Lafevre.






    Nome: Philibert
    Cognome: Ledrec de Lafevre
    Significato del nome:Deriva da un nome germanico, latinizzato in Filibertus e giunto all'italiano attraverso il francese. È composto dalle radici filu, "molto", e beraht o berhta, "illustre", "brillante", e vuol dire "molto splendente" o "molto illustre"; ha quindi significato simile al nome Mindaugas.
    La forma francese Philibert si è originata per alterazione con il greco φιλος (philos), "amato".
    Onomastico: L'onomastico si festeggia il 20 agosto in memoria di san Filiberto (616 – 684), abate francese, fondatore e delle abbazie di Jumièges, Pavilly e Noirmoutier.
    Data di nascita: 10 agosto 1960

    Casata: Serpeverde
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: //

    Altezza: 188 cm
    Capelli: Biondi, ricci;
    Occhi: Verdi.
    Aspetto Fisico: Statuario, sebbene abbia preso l'imponente fisicità del Padre, possiede delle lunghe mani sottili, proprio come quelle della madre.
    Caratteristice Psicologiche: Sebbene gli occhiali dalla grossa montatura nera possano dargli un'aspetto austero e serioso, Philibert non è altro che un bonaccione. Adora ridere e scherzare con i parenti e con gli amici, adora la natura e passerebbe ore ed ore disteso nella sua sdraio fra le fronde della parte boschiva della sua tenuta, ma sa cambiare modo di parlare e di comportarsi negli eventi più importanti.
    E' un grande amante di musica classica e della buona lettura.

    Impiego: Ha un allevamento di Civette e Gufi di compagnia e di trasporto ed una tenuta Agricola. [Tenuta Ledrec De Lafevre, per l'appunto.] Ereditata dal padre Ludwig Ledrec De Lafevre, ormai in pensione.
    Stato sociale: Sposato con Charlotte Dubois.






    Nome: Patrick
    Cognome: Ledrec de Lafevre
    Significato del nome:E' voce comune a francese, inglese e spagnolo. Il nome deriva dall'aggettivo latino patricius, ossia patrizio, appartenente a una famiglia di nobile stirpe che fa capo ad un pater, un padre autorevole e socialmente prestigioso.
    Onomastico: L'onomastico si festeggia il 17 marzo.
    Data di nascita: 9 gennaio 1962

    Casata: Corvonero
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Gatto siamese nero.

    Altezza: 170 cm
    Capelli: Biondo cenere, mossi.
    Occhi: Verde tendente all'azzurro.
    Aspetto Fisico: Piccolo ed esile, fisico completamente opposto a quello del fratello ma equiparabile a quello della madre.
    Caratteristice Psicologiche: Semplice e divertente, gioioso con i parenti e stabile con gli sconosciuti, Patrick è il vero "buono" della famiglia.
    E' un Animagus, il suo animale è un aquila.

    Impiego: Gestisce insieme alla sorella una ditta di viaggi per maghi nel mondo babbano
    Stato sociale: Celibe.






    Nome: Penelope
    Cognome: Ledrec de Lafevre
    Significato del nome:Si tratta di un nome di tradizione mitologica, essendo portato da Penelope, moglie dell'eroe greco Ulisse, il cui nome è diventato sinonimo di moglie virtuosa e fedele. È in uso occasionale in inglese sin dal XVI secolo.

    È probabilmente correlato al termine greco πηνη (pene, "filo", "trama"), col possibile significato di "tessitrice". Alternativamente potrebbe ricondursi a πηνελοψ (penelops), un tipo di anatra.
    Onomastico: L'onomastico si può festeggiare il 5 maggio in memoria di sant'Irene da Lecce, il cui nome originale era Penelope.
    Data di nascita: 22 marzo 1964

    Casata: Serpeverde.
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Civetta bianca.

    Altezza: 170 cm
    Capelli: Neri, mossi.
    Occhi: Azzurri.
    Aspetto Fisico: Lunga ed affusolata, Penelope ha la fisicità tipica della madre, ma l'imponenza del padre.
    Caratteristice Psicologiche: La severa dei tre figli Ledrec, è l'unica che si preoccupa di farsi vedere perfetta e sempre in ordine fuoi dalla casa.

    Impiego: Gestisce insieme al fratello e al marito una ditta di viaggi per maghi nel mondo babbano
    Stato sociale: Sposata con Luis Laroche






    Nome: Luis
    Cognome: Laroche
    Significato del nome: Deriva dall'antico francone Hlodowig, composto dalle parole hlod, "glorioso" e wig, "battaglia"; il secondo elemento è presente anche in altri nomi, come Edvige, Heilwig e Wiebe. Il nome venne tradotto poi nel latino Clodovicus (da cui derivano anche i nomi Clodoveo, Ludovico e Aloisio), attraverso l'antico francese Looïs e successivamente Louis, divenne infine l'italiano Luigi. Il significato complessivo è "valoroso in battaglia" e dunque anche "uomo illustre".

    Onomastico: Si festeggia il 21 giugno in onore di San Luigi Gonzaga.
    Data di nascita: 22 marzo 1968

    Casata: // ( babbano )
    Stato di Sangue: //
    Animle domestico: //

    Altezza: 184 cm
    Capelli: Castani, mossi.
    Occhi: Azzurri, tendenti al grigio.
    Aspetto Fisico: Fisico imponente e stabile, che conferma una punta di grazia nel suo portamento quasi militaresco.
    Caratteristice Psicologiche: Al contrario della moglie, è un uomo di manica larga, più tendente al sì che al no.

    Impiego: Gestisce insieme alla moglie una ditta di viaggi per maghi nel mondo babbano
    Stato sociale: Sposato con Penelope Ledrec De Lafevre






    Nome: Costance
    Cognome: Ledrec De Lafevre
    Significato del nome: Dal nome latino Constantius, tratto a sua volta dall'originale Constans. Il nome deriva dal participio presente del verbo constare (restare fermo, non mutare) e letteralmente ha il significato di fermo, costante, tenace. La sua diffusione in epoca medievale è legata alla cultura cristiana e alla valenza religiosa del concetto di costanza, da intendere come costanza nella fede e nella ricerca del bene.

    Onomastico: Si festeggia il 29 gennaio in memoria di San Costanzo, patrono di Perugia.
    Data di nascita: 10 Agosto 1988

    Casata: Serpeverde
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Gatto persiano nero.

    Altezza: 198 cm
    Capelli: Biondo cenere.
    Occhi: Castani.
    Aspetto Fisico: Statuario e imponente, ben allenato e levigato dall'attività fisica babbana, faceva parte di una squadra di rugby.
    Caratteristice Psicologiche: Ha preso la bonarietà del padre. Non a caso Pauline lo rinomina "il buono".
    Sa di essere un ragazzi di bella presenza, molto apprezzato dalle donne, eppure è un tipo romantico che preferisce aspettare quella giusta.
    Ha anche giocato a rugby per diversi anni, ma in seguito ad una violenta rottura della spalla è stato costretto a rinunicare agli sport.
    E' un metamorphomagus, riesce a cambiare il colore dei propri occhi, infatti il suo colore abituale degli occhi è sull'azzurro chiaro.

    Impiego: Disoccupato, lavora come porta-gabbie alla Tenuta.
    Stato sociale: Celibe; Figlio di Philibert e Charlotte Ledrec De Lafevre; Fratello di Pauline.






    Nome: Victor
    Cognome: Ledrec De Lafevre
    Significato del nome: Deriva dal latino victor cioè vittorioso. In ambito cristiano simboleggia la vittoria del bene sul male.
    Ha pertanto significato analogo ai nomi Vincenzo, Győző, Niceforo, Niceta e Nike.
    Onomastico: San Vittorio martire di León, venerato il 30 ottobre.
    Data di nascita: 15 febbraio 2003

    Casata: Non ancora entrato ad Hogwarts
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: //

    Altezza: 150 cm
    Capelli: Biondo cenere.
    Occhi: Castani.
    Aspetto Fisico: Esile, lungo e sottile.
    Caratteristice Psicologiche: Pensatore e stratega. Amante della cultura già da piccino. Infimo convincitore dalla faccia dolce. Nessuno è riuscito, nella famiglia, a dirgli ancora di no.
    Anzi, soltanto Pauline ci è riuscita, ma Victor era troppo piccolino per ricordarselo.
    Ama leggere i libri illustrati, soprattutto le enciclopedie. Ha una copia autografata di "Animali fantastici: dove trovarli." di Newt Scamander e la porta sempre con sè.
    Infatti non ha permesso nemmeno a Pauline di usarla per Hogwarts.


    Impiego: Quasi studente.
    Stato sociale: Celibe; Figlio di Philibert e Charlotte Ledrec De Lafevre; Fratello di Pauline.






    Nome: Morgan
    Cognome: Laroche
    Significato del nome: Deriva dal nome maschile antico gallese Morcant, composto da mor, che significa forse "mare", e da un secondo elemento di origine incerta (forse cant, "circolo", "cerchio", quindi "cerchio del mare"). Da Morcant si è poi sviluppato in Morgant e quindi in Morgan.

    Originariamente era usato esclusivamente al maschile, e godeva di media popolarità in Galles nel Medioevo. Dagli anni 1980, negli Stati Uniti si è diffuso considerevolmente il suo uso al femminile, forse grazie alla fama della Fata Morgana (Morgan le Fay in inglese) o a quella dell'attrice Morgan Fairchild; in Galles invece è ancora considerato unicamente maschile (stessa situazione che ha anche il nome Meredith).

    Storicamente, Morgan è stato oggetto di molta confusione: ad esempio, durante il periodo Puritano, il significato veniva indicato erroneamente con "nato dal mare" (che è invece quello del nome Morien), e veniva quindi usato per tradurre il nome Pelagio (che ha appunto un significato analogo) nel Libro delle preghiere comuni. Nonostante la somiglianza, non è correlato ai nomi Morrigan, Muirghein e Morgen. In particolare, Morgen risulta essere quasi identico a Morgan; tuttavia, nel periodo in cui il primo era scritto Morgen, il secondo era scritto Morcant, e quando il secondo era scritto Morgan il primo era invece Morien.
    Onomastico: L'onomastico si può festeggiare il 28 dicembre, in memoria di san Maughold, chiamato anche Morgan, missionario e vescovo sull'Isola di Man.
    Data di nascita: 19 giugno 1993

    Casata: Corvonero
    Stato di Sangue: Mezzosangue
    Animle domestico: Topolino bianco.

    Altezza: 167 cm
    Capelli: Neri.
    Occhi: Neri.
    Aspetto Fisico: Non molto slanciato, ha preso la bassa statura tipica della nonna, ma i capelli neri come la pece della madre.
    Caratteristice Psicologiche: Sempre sorridente e gioviale, Morgan fa sempre il primo passo verso il prossimo, pronto -soprattutto per quano riguarda le ragazze- a mostrare il meglio di sè.
    E' un'amante dei computer babbani, un tipico "nerd".


    Impiego: Studente ad Hogwarts
    Stato sociale: Celibe; Figlio di Luis e Penelope Laroche; Cugino di Pauline.






    Nome: Philip
    Cognome: Laroche
    Significato del nome: Dal nome greco Φίλιππος (Philippos), che, composto dal verbo philein (amare) e hippos (cavallo), può essere tradotto come "amante dei cavalli" o, per estensione, "esperto, abile con i cavalli" - ho philippòtatos, ad esempio, era un epiteto di Alessandro Magno. Va ricordato, per maggior chiarezza, che la figura del cavallo si riscontra di frequente nell'antica onomastica greca (si pensi a nomi quali Ipparco, Ippocrate, Ippolito, Santippe, etc), trattandosi di un animale particolarmente caro alla società greca dell'epoca classica.
    Onomastico:Si festeggia il 26 maggio in memoria di San Filippo Neri, il 3 maggio in ricordo di San Filippo Apostolo, e il 12 maggio in ricordo di San Filippo d'Agira.
    Data di nascita: 9 gennaio 2002

    Casata: // Magonò
    Stato di Sangue: Mezzosangue
    Animle domestico: //

    Altezza: 168 cm
    Capelli: Castani
    Occhi: Castani
    Aspetto Fisico: Esile ed aggrazziato come la madre, dalla quale ha preso la maggior parte dei tratti "femminili" del suo viso, se non avesse un vocione e tenesse sempre i capelli abbastanza corti, verrebbe scambiato per una ragazza.
    Caratteristice Psicologiche: E' la persona più antipatica, saccente ed irritante del mondo. Odia tutto e tutti, tranne Pauline, sua cugina e coetanea, con la quale adora parlare giocare e scherzare.
    Il fatto di non poter essere un mago l'ha reso irascibile e arrogante, altezzoso e spesso e volentieri cattivo, semplicemente perché desidera più di tutto e più di tutti poter essere il mago che, per una sfortuna "genetica" non può essere.


    Impiego: // studente di una delle scuole elementari del Sacro Cuore di Parigi, all'interno della quale abita tutt'ora.
    Stato sociale: Celibe; figlio di Luis e Penelople Laroche; Fratello di Morgan Laroche e cugino di Pauline.

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    Ludwig Ledrec De Lafevre deteneva e detiene ancora oggi il cinquantadue percento della vendita ed allevamento annuali di gufi e civette viaggiatori e di compagnia. La moglie, Pauline Delacoix, defunta all'eta di cinquantun'anni, ha dato alla luce tre bambini, Philibert, Patrick e Penelope.
    Con l'uscita del più grande e della più piccola dalla casata Serpeverde, e del "medio" dalla casata Corvonero, i tre diedero avvio alle loro attività lavorative nel mondo magico e non.
    Philibert, il più grande, ha ereditato l'intera ditta senza combattere on i fratelli che si sono messi da parte di loro spontanea volontà. Philibert era ed è ancora un fanatico dei numeri e l'amore che provava nel lavoro con i gufi dell'allevamento del padre hanno portato i fratelli mettersi da parte con piacere; oltretutto nessuno degli altri due amava vivere in mezzo ai pennuti.
    Patrick e Penelope iniziarono a dare avvio ad una ditta di viaggi nel mondo babbano. Permettevano ai superpurosangue che non erano mai usciti dal loro piccolo cantuccio magico, di poter conosce e tastare con mano la bellezza della vita babbana e da babbani.
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    Facevano le guide turistiche per i maghi, sostanzialmente. Durante uno di questi viaggi Penelope trovò finalmente l'uomo che cercava.
    Un babbano che possedeva una lunga zona agricola al nord della Provenza. Nonostante fosse un babbano nulla lo allontanò dall'amare la sua streghetta. Ora hanno due figli, Philip e Morgan, uno dei quali si rivela fin da subito un promettente mago.
    Patrick è il figlio "romanticone". Spera nell'amore vero, cerca invano una donna che possa amarlo così per com'è, con tutti i suoi pregi ed i difetti. E' un Animago, è capace di trasformarsi in un'aqulia. L'ultima volta che gli hanno misurato l'apertura alare era di due metri solo da un lato; un'aquila molto grande. Attualmente è un single reduce da una lunga storia di 12 anni con una donna magicamente sparita nel nulla dopo avergli bellamente fatto le corna; anche se di cuore tenero adesso si è tolto quel macigno dal cuore ed attende una nuova fiamma.




    Charlotte Dubois esce dalla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts con il massimo dei voti e la lode per un ligio comportamento incline alle regole della scuola. Adorava lo studio delle Pozioni e della Trasfigurazione, ma ha sempre avuto un debole per le Creature Magiche e non.
    Una Serpeverde senza famiglia, orfana di entrambi i genitori vive in una piccola depandance nella casa di alcuni amici di famiglia che a stento le rivolgono la parola. Riceve una lettera dalla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e il mese dopo è già pronta per iniziare le lezioni. Purosangue da generazioni, conserva anche il minimo appunto sulle lezioni di Hogarts da generazioni e generazioni ed entra a scuola con mento alto e spalle dritte.
    Pronta per farti largo negli studi.
    Terminati gli studi ad Hogwarts Charlotte ritorna in Francia (la sua terra natìa) dove trova lavoro in un piccolo negozietto di animali (magici a convenienza). Da sempre ha avuto lo stretto contatto con i babbani, non si meraviglia più di nulla, non come nei vecchi tempi che quando vedeva una televisione rimaneva immobile a fissarla tentando di capire che stregoneria era quella.
    Forse per il fascino dell'impresario, forse per la tenerezza della commessa occhialuta che teneva i conti da un lato del tavolo, nascondendosi sotto i lunghi capelli corvini c'era qualcosa che fra quell'impresario dell'allevamento dei Gufi Ledrec De Lafevre e la minuta commessa del negozio "Animali che passione" era nata fin da subito.
    Lei, seppur piccola ed insignificante, aveva subito alzato lo sguardo per vedere chi era entrato, o per meglio dire, chi era quell'angelo dagli occhi verdi ed i capelli biondi e riccioluti che era appea entrato nel negozio. Indossava uno smoking gessato con un gilet nero sopra una camicia bianca ben stirata, lei un paio di comunissimi Jeans, una t-shirt color verdeacqua e un camice sporco di colore che le commesse (e chiunque lavorasse lì dentro) dovev necessariamente porta per evitare di distruggere tutti i propri abiti nel giro di un mese.

    La loro storia ebbe inizio dieci mesi, quattro giorni e due ore dopo quel loro primo incontro, anzi quel loro primo sguardo.



    Pauline, Costance e Victor sono i fortunati figlioli di Philibert Ledrec De Lafevre e Charlotte Dubois, nascono rispettivamente a Palermo, a Mosca e a Parigi.
    Pauline è la seconda di tre figli.


    Pauline, chiamata da chiunque (sia in famiglia che fuori) Pauli nasce in una fresca serata di un luglio Siciliano, schiaffata fra le braccia quattordicenni del fratellone Costance che si ritrova subito gli occhioni scuri della sorellina puntati in viso.
    Pauli continuerà la sua vita vivendo in campagna a stretto contatto con la natura e con gli animali (magici e non) che scorrazzano liberi in casa sua; la residenza campagnola di Pauline e famiglia si trova fra i monti della Francia, immersa negli alberi e nella bellezza delle mucche che rotolano giù dai pendii. Lì vi troviamo l'allevamento di gufi e civette Ledrec de Lafevre stipato in centinaie di gabbie poste nella parte all'estremo ovest della tenuta. Pauline ha inoltre, in casa in campagna, otto cani che vivono lì tutto l'anno, che la famiglia si trovi lì oppure no.

    background




    Evander Black pulì lo sporco verde con una stoccata di bacchetta. Tutto quel disastro appiccicaticcio sparì in meno di cinque secondi e la stanza, seppur disordinata ritornò al suo colore originario che di certo non era quel verde prato sparso a macchia di leopardo in giro per la casa.
    Dava un non so che di trash l'idea che il negozio di Olivander sarebbe potuto rimanere a pois verdi per sempre, ma essendo appena entrata nel mondo della magia non sapeva che con una stoccata di bacchetta si sarebbe potuto togliere tutto.
    Mormorò un "fico" mentre il negoziante puliva il muro e spariva dietro le mensole in cerca di una bacchetta adatta per lei e sorrise, quando il negoziante riemerse dai meandri del negozio per porgerle la bacchetta che avrebbe dovuto provare.
    La prese in mano e la strinse nella mano destra. Poi la spostò nella mano sinistra e mugolò sentendo un lieve tremito all'altezza della base dove la teneva stretta.
    Era curiosa di sapere che cosa ci fosse dentro quella bacchetta che avrebbe dovuto agitare cosa che fece, prima con la sinistra, senza alcun risultato e poi con la destra.
    Quando la strinse nella mano destra ebbe un sussulto, la sentì chiaramente tremare fra le sue dita e poco dopo sentì un sonoro "crack" tra le proprie dita. Tastò con le dita quella parte della bacchetta dalla quale era fuoriuscito quel "crack" e sentì chiaramente che si era spaccata.
    Riprese la bacchetta con la sinistra e la rigitò, voltando lo sguardo verso Black.
    "Pare si sia rot-" No, non era rotta. Guardò la bacchetta, leggermente ricoperta da uno strano alone verde chiaro che sparì nonappena la riprese nella mano destra.
    Mugolò, la agitò ancora e l'unica cosa che accadde fu quella la comparsa di una piccola luce luminosissima, tra il giallo ed il verde, a pochi centimetri dalla punta della bacchetta.
    "Wow... Penso che questo sia un buon segno, no?"




    La bacchetta le venne sfilata dalle mani e Pauline si sentì quasi vuota, non sentendo più il calore che quel legno sottile emanava contro la propria mano.
    Sorrise e guardò il negoziante, Evander Black, che sistemava nella sua apposita custodia, mentre tentava di ricordare il materiale del quale era fatta quella bacchetta che ormai non vedeva l'ora di ritornare a brandire come una vera maga.
    "Legno di agrifoglio, lunga 10 pollici con nucleo di capello di sirena e pelo di Kneazle, flessibile" sussurrò, a bassa voce; forse lo disse più nella sua mente che in un sussurro.
    Camminò verso il bancone e sorrise al commerciante che pareva quasi dispiaciuto di dovere vendere un'altra delle sue "cucciole" ad una persona sconosciuta. Sembrava un uomo molto dedito al proprio lavoro, una persona che amava davvero il lavoro che faceva, nonostante la gente continuasse ad entrare e a cercare Olivander.
    Nonostante tutto, sorrise nel vedere che no, non la stava riponendo al suo posto, la sua bella bacchetta. La bacchetta che si era illuminata del colore della sua casata.
    La sua bacchetta.
    Sorrise, ricordandosi, finalmente il numero della sua camera blindata, A453, e lo pronunciò ad alta voce, verso il negoziante.

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    Era strano avere una bacchetta in mano che non fosse quella tutta intagliata (e graffiata dalle unghie dei gufi) del suo nonnino. Aveva manifestato la magia per la prima volta quando aveva circa tre anni e teneva stretta nella mano la bacchetta del nonno con la punta rivolta verso l'alto e con entrambe le mani portava una piccola armonica a bocca e tentava di suonarla, o di almeno produrre un suono da quell'aggeggio babbano di dubbia provenienza.
    Quando si è piccoli si scoprono sempre più velocemente le nuove cose del mondo e quando la piccola Pauline vedeva un oggetto, come tutti i bambini lasciava quello che aveva in mano (qualunque cosa fosse) e andava a recuperare l'oggetto in questione.
    Abbandonata distrattamente la piccola armonica agitava quella bacchetta con fare energico, aveva fatto apparire una piccola pianticella. Solo due foglie ed un grande fiore bianco in centro.
    Ricordava che se premevi il fiore nel centro esso suonava una delle sette note. A seconda del colore era una nota diversa, ma Pauline, una volta ammirato quel fiore, quando era poco meno di un metro, era passata al nuovo passatempo, giocare con le piume del gufo reale dello zio Patrick o colorare gli otto delle agende dello zio Luìs.




    Pauline, sebbene vivesse in una famiglia di maghi purosangue da generazioni, è stata sempre in contatto sia con il mondo babbano che con il mondo magico. L'amore per la natura l'ha portata a stare sempre più spesso nella tenuta Ledrec de Lafevre, con il nonno e i lavoratori dei campi, dipendenti. Non tutti erano maghi, altri erano semplici babbani che avevano imparato a scoprire la magia di nascosto, a patto che non ne facessero parola con nessuno.
    Non è stato difficile notare il primo spruzzo di magia della piccolissima Pauline, che per carezzare il piccolo Kira, si è ritrovata ad accarezzare un batuffolo giallo canarino: aveva colorato per magia il pelo del cagnolino con la propria mano.
    Il piccolo cagnolino rimase un color pulcino per circa un anno, anche il pelo che gli cresceva nuovamente cresceva direttamente giallo e non color panna com'era originariamente.
    Penelope, la zia di Pauline, fortunatamente, era una maga esperta di pozioni ed unguenti, il cagnolino dopo un anno di intensive cure e trattamenti, dopo essere diventato viola per un mese, è tornato ad essere un cane dalla peluria color panna.
    Molti, in famiglia, avevano paura che prendesse il gene "magonò", come suo cugino, suo coetaneo, aveva scoperto di essere. Pauline, a quell'età, ancora non capiva bene le preoccupazioni della famiglia, tant'è che non riesce nemmeno ora a vedere troppe differenze fra un babbbano ed un mago, escludendo ovviamente macchine volanti e cappelli a punta.

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    primo anno - secondo anno - terzo anno




    Aquisti.

    Ghirigoro: "È un buon libro quello che si apre con aspettativa e si chiude con profitto." [x]



    [SDM] Storia della Magia (Bathilda Bath)
    [INC] Manuale degli Incantesimi - Volume I (Miranda Gadula)
    [INC] Teoria della Magia (Adalbert Incant)
    [TRA] Guida Pratica alla Trasfigurazione per principianti(Emeric Zott)
    [ERB] Mille Erbe e Funghi Magici (Phyllida Spore)
    [POZ] Infusi e pozioni magiche (Arsenius Brodus)
    [CDCM] Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli (Newt Scamandro)
    [DCAO] Le Forze Oscure, guida all'autoprotezione (Dante Tremante)
    [DIV] Svelare il Futuro (Cassandra Vablatski)
    [BAB] Babbanologia Standard (Dafne McSporran)
    [VOLO] Il Nobile Sport degli Stregoni (Quintius Umfraville)

    Madama McClan: "Ogni persona che induca a pensare quanto costa l'abito che porta, non lo sa portare." [x]


    3 Tre completi da lavoro in tinta unita (nero)
    1 Cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
    1 Abito scolastico (Pantaloni normali + Abito scolastico Unisex)
    1 Abito da cerimonia (Pantaloni da cerimonia + Abito da cerimonia(Maschi); Abito da cerimonia (Femmine))
    1 Paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili)
    1 Mantello invernale (nero con alamari in argento)

    Calderoni & Farmacia: "Veleni e Pozioni sono spesso fatti con le stesse sostanze, sono solo dati con intenti diversi." [x]



    1 Calderone (in peltro, misura standard 2)
    1 Set di provette (a scelta tra: vetro o cristallo)
    1 Set di ingredienti per le Pozioni del I Anno
    1 Bilancia di precisione (a scelta tra rame o ottone)

    Mondomago: "Iniziare con l'accessorio giusto significa iniziare al meglio!" [x]



    1 Telescopio
    1 Set di Dadi da divinazione [DIV]
    1 Set da Giardinaggio [ERBO]

    L'arrivo di Pauline Ledrec De Lafevre alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts è datato il 04/09/2013. Con undici anni compiuti da meno di due mesi, il vento che mugolava contro le finestre, Pauline si siede nella sedia del cappello parlane senza sapere assolutamente cosa le accadrà nè tantomeno di quale casata dovrà prendere i colori.
    Ovviamente, con una famiglia di discendenza prevalentemente Serpeverde la ragazza non può fare altro che aspettarsi di vestire l'argento e il verde della nobile casata, ma quando il cappello si adagia sulla sua testa, l'unico pensiero della ragazza era che aveva abbandonato i suoi pennelli nella sedia dove era seduta poco prima di alzarsi una volta chiamata per cognome.
    Da quel momento iniziò la sua vita ad Hogwarts. La stanzetta singola nella quale avrebbe passato il resto del suo anno scolastico iniziava lentamente a prendere colore, macchie di vernice scivolavano dalle tele e chiazze di acquerello sulla scrivania sempre piena di carte, scartoffie, appunti e libri.
    I libri delle materie di Hogwarts.

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    Eccelle subito nella materia più divertente della scuola, Babbanologia. Materia che le risulta indubbiamente semplice e per la quale supera la sua interminabile paura per gli autoscontro e si ritrova ad esprimere le sue doti artistiche disegnando i compagni e le compagne di classe, scoprendo nuovi generi musicali e la musica enigmatica e mistica dell'Hang Drum, strumento che si vede costretta a suonare durante una delle lezioni della professoressa Thorsen.

    Ma il bello giunge quando entra in contatto con due delle più complesse fra le materie di Hogwarts. Cura delle Creature Magiche e Difesa contro le arti oscure. La giovane serpeverde si ritrova ad avere a che fare con una non più molto giovane esemplare di Kneazle, nella lezione di Cura delle Creature Magiche, giovane Kneazle con la quale non subito riesce ad instaure un rapporto di fiducia, ma arriva ad instaurarlo per poi riuscire a raggiungere il limitare della Foresta Proibita all'interno della quale venne portata insieme agli altri suoi compagni di corso.
    Si vede anche centrifugata in un lungo e losco labirinto, (tutta un'invenzione della professoressa Harper, la docente di Difesa) all'interno della quale si troverà a seguire un percorso impervio, all'interno del quale avrà a che fare con animali, strani individui e donne incinte.

    La prima conoscenza che la ragazza fa, all'interno delle fredde mure di Hogwarts, è Luisa Jane Brown nella grande Biblioteca della scuola, ragazza che incontrerà successivamente anche al'interno della Foresta Proibita. [ in corso ]




    Pauline partecipa anche ad alcuni corsi avviati dal Ministero della Magia. Il primo corso al quale partecipa si svolge in Giappone: il corso dei Diplomatici la cui prima lezione si svolge nella famosissima scuola di magia e stregoneria giapponese; la Mahoutokoro.
    In giappone avevano solo tre casate, e non avevano un cappello parlante che li avrebbe smistati.
    Avevano una statua, una grande ed immensa statua a forma di drago, all'interno di essa, i nuovi arrivati sarebbero stati smistati nelle varie casate ricevendo una moneta di metallo con inciso sopra il simbolo.
    Pauline viene smistata nei Dragoni Rossi e si sente subito come un pesce fuor d'acuqa. I Dragoni Rossi sembravano essere il corrispettivo giapponese dei Grifondoro, tant'è che fra quelli smistati in quella casata vi era quello che la serpeverde chiamava il Grifondorissimo, (William McStampede) con il quale svolgerà il suo primo duello magico, all'interno della scuola.
    Duello che ricorderà per sempre, nonostante l'avesse perso.
    Ma ritorniamo alla nostra scuola di magia giapponese. Ovviamente avrebbe dovuto fare una specie di prova pratica. L'accompagnatrice giapponese portò la ragazza, un'altra studentessa Tassorosso ed il Grifondoro in una grande sala all'interno della quale vi erano delle file di teche che contenevano spade di ogni genere. Così come da Evander Black aveva dovuto agitare un paio di bacchette e riempire di pois verdi le pareti del negozio, la serpeverde si colloca davanti alle teche per provare una spada dalle fattezze più occidentali che si rivelò fin troppo pesante pure per tentare di alzarla e poi provare un'altra spada di legno con la quale riuscì ad entrare in sintonia e con la quale si agitò per i successivi venti minuti.

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    Thurisaz, Eolh, Sigel, Mannaz.

    La seconda lezione ministeriale alla quale ha preso parte è la lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico tenuta dalla professoressa Powell. La prima parte della lezione si sarebbe svolta in parte più teorica. Pauline si ritrovò davanti a se quattro rune delle quali avrebbe dovuto leggerne il significato ed immaginare quale sarebbe dovuto essere il loro significato.
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    In seguito, la giovane serpeverde si sarebbe trovata ad occultare un simbolo runico scelto. In quell'occasione apprende l'uso dell'incanto Signo, incanto che le permetterà di imprimere il simbolo della runa scelta ( PERDH ), e l'incanto Occulto Signo che le permetterà di occultare -per l'appunto- il simbolo appena impresso.



    primo anno - secondo anno - terzo anno




    Aquisti.

    Ghirigoro: "Spedizioni di libri via gufi." [x]



    I Segreti delle Arti Oscure: Teorie per la Difesa - Volume Primo - (Richard Alexander Roger)
    Il Duello, guida pratica all'attacco e alla difesa (Kate Houghtough)
    Manuale degli Incantesimi - Volume Secondo (Miranda Gadula)
    Pozioni&Veleni (Agatha List)
    Antiveleni Asiatici (Furia Kinder)
    Teorie della Trasfigurazione Transustanziale; Volume I (Piacchiaduro Sveva)
    Studio delle antiche Rune (Josephine Bavard)
    De mentibus et inspectionibus; Volume I (Lucretia Strizzacervella)
    De mentibus et inspectionibus, dalla parte dei babbani; Sussidiario (Lucretia Strizzacervella)
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    Edited by TheFedIvan - 4/10/2013, 12:31
     
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    informazioni utili

    Si prega la gentile clientela di visualizzare la seguente scheda con Mozilla Firefox o con Google Chrome, non ho idea di come si veda su I.E.
    Punto numero uno.Pauline et familia sono tutte opere della mia immaginazione, chi copia viene attaccato dai Pentacorni di Thor, sedutastante.
    Punto numero due.Se vi piace è gradito il +1 qui sopra.
    Punto numero tre.Se i miei disegni vi piacciono e ne volete uno, basta chiedere che esaudirò i vostri desideri.
    Punto numero quattro.La prestavolto di Pauline è Lindsey Stirling, sappiatelo.

    Vvb. <3




    Pureblood - II year - speaks in green and thinks in orange.



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    Nome Personaggio: Pauline Ledrec De Lafevre;

    Pauline: E' di origine latina, deriva dall'aggettivo Paulus e significa "piccolo, di bassa statura", [caratteristica non di certo attribuibile a Pauli]o anche "umile". San Paolo, celebre santo convertito sulla via di Damasco, si chiamava in realtà Saul, ma cambiò il suo nome una volta convertitosi al Cristianesimo. Tra le varianti straniere: Paule, Paulette, Pauline, Polina (russo).

    Data di nascita: 09-07-2001 (12 anni)

    Residenza: Tenuta Ledrec De Lafevre - Les Baux de Provence

    Stato di Sangue: Purosangue

    Casa di appartenenza: Serpeverde

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    Bacchetta magica: "This is a magic wand. A what? A magic wand" [x] Legno di agrifoglio, lunga 10 pollici con nucleo di Capello di Sirena e pelo di Kneazle, flessibile.

    Camera Blindata: CB C040


    "E' stato inventato il gatto per permettere all'uomo di accarezzare la tigre."
    Nome: Birillo (Ledrec de Lefevre)
    Età: un anno compiuto da poco.
    Razza: Gatto Norvegese delle Foreste.
    Peso: 4 kg.
    Occhi: Gialli.
    Colore pelo: Grigio con striature nere in tutto il corpo, zampette bianche, collo e musetto altrettanto bianchi.
    Cibo preferito: Magicroccantini al pesce; latte; bocconcini di tonno in scatola.
    Cosa ama fare: Giocare con il suo gomitolo giallo; dormire; dormire nel letto di Pauline.
    Carattere: Dormiglione, odia i rumori forti e stare da solo in mezzo a tanta gente senza Pauline.




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    Pauline, al contrario del fratellone Costance, ha acquistato la leggiadria e la sottigliezza dalla parte Delacroix della famiglia -ovvero dalla sua nonnina, che ormai non c'è più-.
    Ha un fisico magro e slanciato di costituzione, non è adatta allo sport e non ha intenzione di praticarne, semplicemente si limita a mangiare sano e a muoversi quanto basta per rimanere di quella forma sottile e lunga. E' molto alta per la sua età. Un metro e settanta per una ragazzina di undici anni sono davvero tanti, ed anche il piede porta una taglia "extra large", ovviamente ha bisogno delle scialuppe per tenere in equilibrio -seppure abbastanza instabile, Pauline inciampa spesso- un corpo molto lungo.
    I capelli sono di un castano chiaro, scivolano sulle spalle delicatamente e non superano arrivano neanche al seno. Odia tenerli più lunghi di così, le da noia asciugarli e poi sente sempre un gran caldo.
    Gli occhi sono tutti sua madre, verde smeraldino, che alla luce si illumina e raggiunge i toni dell'azzurro.
    Ha delle mani lunghe lunghe e stortignaccole, suona il violino da quando aveva tre anni, e per raggiungere le note più acute si è trovata ad allungare in maniera strana le dita e ad abituarsi a quelle posizioni. Inoltre, all'età di sette anni, si ruppe le ossa della mano destra -infatti adesso riesce a scrivere con entrambe, avendo imparato nel periodo di convalescenza a scrivere con la sinistra- e quindi la mano destra risulta sempre la meno usata, ma la più storta.




    Checchè molti ne dicano, non tutti i Serpeverde sono nati con il cuore di ghiaccio e la faccia di bronzo.
    Al contrario, Pauline è una ragazza tanto introversa quanto gentile nei confronti degli altri (quando essi se lo meritano).
    E' sempre sorridente, ha sempre una buona parola per chiunque e quando non sopporta qualcuno si limita a "fare l'aristocratica", ovvero si limita a girare i tacchi ed eventualmente sprona il tanto simpatico individuo a "poggiare strategicamente le sue meravigliose labbra sul suo sedere e baciarlo ripetutamente". E' molto spontanea nelle sue reazioni ma spesso si limita a mostrare quello che agli altri piace per evitare di dare troppo nell'occhio (anche se le è molto difficile) o non dispensare informazioni di varia importanza.
    Nonostante tutto, ha una specie di spirito patriottico che le brucia il cuore. Offendere il nome di un casato o, in questo caso, il nome della sua Casa ad Hogwarts, la manda in bestia e, per lei, l'idea di compiere una simile ingiuria è semplicementeinconcepibile. Darebbe la vita pur di difendere il proprio nome o la propria Casa.
    L'unico dei tanti difetti che ha è che non si dimostra spesso molto volenterosa nei compiti a casa, qualora essi non fossero di reale suo interesse.

    Cosa le piace:
    La musica classica, suonare la sua armonica, la musica in generale, la natura, la campagna, la vita campagnola, la lettura, lo scrittore babbano Michail Bulgakov, i libri di storia dell'arte, la pittura babbana, i quadri dei più grandi autori babbani da Caravaggio a Klimt, le feste, le pesche, i funghi, gli animali, stare con gli amici ma anche stare soli a poltrire, la pioggia, il fresco.

    Cosa non le piace:
    Gli antipatici, gli irritanti, i presuntuosi, i sottuttoio, chi offende, chi offende la propria famiglia, chi offende le famiglie degli altri, chi offende in generale, chi da per sbagliato ogni cosa che un altro dice, chi la interrompe quando parla.




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    Nome: Ludwig
    Cognome: Ledrec de Lafevre
    Significato del nome: È un nome di origine germanica e di tradizione francone. Deriva dalle forme medioevali Clodovicus e Clodoveo, adattati poi come Lodovicus e Ludovicus sul modello del francone Hlodowig. È composto dalle radici germaniche "hloda", gloria, e "wig", battaglia. Sono etimologicamente legati alla forma Ludovico i nomi Clodoveo, Luigi e Aloisio.
    Onomastico:L'onomastico si festeggia il 25 agosto in ricordo di san Ludovico IX (o Luigi), re dei Franchi.
    Data di nascita: 18 Febbraio 1938

    Casata: Serpeverde
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animale Domestico: Bertuccia di nome Bernadette.

    Altezza: 178 cm
    Capelli: Neri; Ricci
    Occhi: Azzurro scuro, tendente al grigio.
    Aspetto Fisico: Tendenzialmente imponente e statuario. Possente, da lavoratore.
    Caratteristice Psicologiche: Ludwig è un uomo accogliente e sereno nei rapporti con il mondo esterno, protettivo e guardiano nei confronti dei propri parenti e cari. Nonostante abbia perso l'amore della sua vita è riuscito ad andare avanti e a riprendersi nello spirito, benchè un pezzo di esso sia andato via con l'amata moglie, e riesce ancora oggi ad essere un padre perfetto ed un nonno amorevole.
    E' raro che alzi la voce.

    Impiego: Possiede l'allevamento di Civette e Gufi da compagnia e da trasporto Ledrec De Lafevre.
    Stato sociale: Vedovo.





    Nome: Pauline
    Cognome: Delacroix
    Significato del nome: E' di origine latina, deriva dall'aggettivo Paulus e significa "piccolo, di bassa statura", [caratteristica non di certo attribuibile a Pauli]o anche "umile". San Paolo, celebre santo convertito sulla via di Damasco, si chiamava in realtà Saul, ma cambiò il suo nome una volta convertitosi al Cristianesimo. Tra le varianti straniere: Paule, Paulette, Pauline, Polina (russo).
    Onomastico:L'onomastico è festeggiato il 26 gennaio in memoria di Santa Paola vedova, matrona romana della famiglia degli Scipioni, morta badessa a Betlemme nel 404.
    Data di nascita: 4 luglio 1941

    Casata: Corvonero
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Corvo.

    Altezza: 168 cm
    Capelli: Biondi, Vaporosi;
    Occhi: Verde chiaro.
    Aspetto Fisico: Sottile ed esile, da ballerina.
    Caratteristice Psicologiche: Pauline era una donna fine ed educata. Una di quelle che sapeva tranquillamente parlare in pubblico e rivolgersi alla gente in modo pacato e diligente, qualsiasi cosa le capitasse intorno.
    Era molto precisa, ordinata e puntigliosa per quanto riguardasse la preparazione di eventi, cene, discorsi, qualunque cosa.
    Amava molto il suono dell'acqua dei ruscelli.

    Impiego: Aiutava il marito nel mantenimento dell'allevamento di Civette e Gufi da compagnia e da trasporto Ledrec De Lafevre.
    Stato sociale: Deceduta.





    Nome: Charlotte
    Cognome: Dubois
    Significato del nome:Deriva dal tedesco Karl, che significa "uomo libero", ed era dapprima utilizzato come titolo onorifico dei maestri di palazzo dei re Merovingi. Carlotta rappresenta una variante femminile del nome Carlo, passando dalla forma francese Charlotte, femminile di Charles.
    Onomastico: L'onomastico può essere festeggiato il 17 agosto in ricordo di santa Carola Gerhardinger di Regensburg, oppure il 4 novembre in occasione della festa di San Carlo Borromeo.
    Data di nascita: 9 dicembre 1960

    Casata: Serpeverde
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Ranocchia.

    Altezza: 168 cm
    Capelli: Neri, mossi;
    Occhi: Neri.
    Aspetto Fisico: Formosa, ma non troppo.
    Caratteristice Psicologiche: E' una pittrice ed un'artista. E come tutti gli artisti vede il mondo per conto proprio, secondo le proprie aspirazioni, i propri desideri e bisogni.
    Ama la vita cittadina, preferirebbe stare in casa a dipingere o a leggere un buon libro piuttosto che vivere la vita mondana di Paese.
    Per questo quando il marito esce per le commissioni e le consegne, o per i consigli di paese, lei preferisce rimanere in casa a badare che tutto vada per il verso giusto.
    Il suo verso giusto.

    Impiego: Lavora insieme al marito Philibert nella Tenuta Ledrec de Lafevre e fa la maestra del corso di arte pomeridiana nella scuola del paesino vicino la Tenuta.
    Stato sociale: Sposata con Philibert Ledrec De Lafevre.





    Nome: Philibert
    Cognome: Ledrec de Lafevre
    Significato del nome:Deriva da un nome germanico, latinizzato in Filibertus e giunto all'italiano attraverso il francese. È composto dalle radici filu, "molto", e beraht o berhta, "illustre", "brillante", e vuol dire "molto splendente" o "molto illustre"; ha quindi significato simile al nome Mindaugas.
    La forma francese Philibert si è originata per alterazione con il greco φιλος (philos), "amato".
    Onomastico: L'onomastico si festeggia il 20 agosto in memoria di san Filiberto (616 – 684), abate francese, fondatore e delle abbazie di Jumièges, Pavilly e Noirmoutier.
    Data di nascita: 10 agosto 1960

    Casata: Serpeverde
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: //

    Altezza: 188 cm
    Capelli: Biondi, ricci;
    Occhi: Verdi.
    Aspetto Fisico: Statuario, sebbene abbia preso l'imponente fisicità del Padre, possiede delle lunghe mani sottili, proprio come quelle della madre.
    Caratteristice Psicologiche: Sebbene gli occhiali dalla grossa montatura nera possano dargli un'aspetto austero e serioso, Philibert non è altro che un bonaccione. Adora ridere e scherzare con i parenti e con gli amici, adora la natura e passerebbe ore ed ore disteso nella sua sdraio fra le fronde della parte boschiva della sua tenuta, ma sa cambiare modo di parlare e di comportarsi negli eventi più importanti.
    E' un grande amante di musica classica e della buona lettura.

    Impiego: Ha un allevamento di Civette e Gufi di compagnia e di trasporto ed una tenuta Agricola. [Tenuta Ledrec De Lafevre, per l'appunto.] Ereditata dal padre Ludwig Ledrec De Lafevre, ormai in pensione.
    Stato sociale: Sposato con Charlotte Dubois.





    Nome: Patrick
    Cognome: Ledrec de Lafevre
    Significato del nome:E' voce comune a francese, inglese e spagnolo. Il nome deriva dall'aggettivo latino patricius, ossia patrizio, appartenente a una famiglia di nobile stirpe che fa capo ad un pater, un padre autorevole e socialmente prestigioso.
    Onomastico: L'onomastico si festeggia il 17 marzo.
    Data di nascita: 9 gennaio 1962

    Casata: Corvonero
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Gatto siamese nero.

    Altezza: 170 cm
    Capelli: Biondo cenere, mossi.
    Occhi: Verde tendente all'azzurro.
    Aspetto Fisico: Piccolo ed esile, fisico completamente opposto a quello del fratello ma equiparabile a quello della madre.
    Caratteristice Psicologiche: Semplice e divertente, gioioso con i parenti e stabile con gli sconosciuti, Patrick è il vero "buono" della famiglia.
    E' un Animagus, il suo animale è un aquila.

    Impiego: Gestisce insieme alla sorella una ditta di viaggi per maghi nel mondo babbano
    Stato sociale: Celibe.





    Nome: Penelope
    Cognome: Ledrec de Lafevre
    Significato del nome:Si tratta di un nome di tradizione mitologica, essendo portato da Penelope, moglie dell'eroe greco Ulisse, il cui nome è diventato sinonimo di moglie virtuosa e fedele. È in uso occasionale in inglese sin dal XVI secolo.

    È probabilmente correlato al termine greco πηνη (pene, "filo", "trama"), col possibile significato di "tessitrice". Alternativamente potrebbe ricondursi a πηνελοψ (penelops), un tipo di anatra.
    Onomastico: L'onomastico si può festeggiare il 5 maggio in memoria di sant'Irene da Lecce, il cui nome originale era Penelope.
    Data di nascita: 22 marzo 1964

    Casata: Serpeverde.
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Civetta bianca.

    Altezza: 170 cm
    Capelli: Neri, mossi.
    Occhi: Azzurri.
    Aspetto Fisico: Lunga ed affusolata, Penelope ha la fisicità tipica della madre, ma l'imponenza del padre.
    Caratteristice Psicologiche: La severa dei tre figli Ledrec, è l'unica che si preoccupa di farsi vedere perfetta e sempre in ordine fuoi dalla casa.

    Impiego: Gestisce insieme al fratello e al marito una ditta di viaggi per maghi nel mondo babbano
    Stato sociale: Sposata con Luis Laroche





    Nome: Luis
    Cognome: Laroche
    Significato del nome: Deriva dall'antico francone Hlodowig, composto dalle parole hlod, "glorioso" e wig, "battaglia"; il secondo elemento è presente anche in altri nomi, come Edvige, Heilwig e Wiebe. Il nome venne tradotto poi nel latino Clodovicus (da cui derivano anche i nomi Clodoveo, Ludovico e Aloisio), attraverso l'antico francese Looïs e successivamente Louis, divenne infine l'italiano Luigi. Il significato complessivo è "valoroso in battaglia" e dunque anche "uomo illustre".

    Onomastico: Si festeggia il 21 giugno in onore di San Luigi Gonzaga.
    Data di nascita: 22 marzo 1968

    Casata: // ( babbano )
    Stato di Sangue: //
    Animle domestico: //

    Altezza: 184 cm
    Capelli: Castani, mossi.
    Occhi: Azzurri, tendenti al grigio.
    Aspetto Fisico: Fisico imponente e stabile, che conferma una punta di grazia nel suo portamento quasi militaresco.
    Caratteristice Psicologiche: Al contrario della moglie, è un uomo di manica larga, più tendente al sì che al no.

    Impiego: Gestisce insieme alla moglie una ditta di viaggi per maghi nel mondo babbano
    Stato sociale: Sposato con Penelope Ledrec De Lafevre





    Nome: Costance
    Cognome: Ledrec De Lafevre
    Significato del nome: Dal nome latino Constantius, tratto a sua volta dall'originale Constans. Il nome deriva dal participio presente del verbo constare (restare fermo, non mutare) e letteralmente ha il significato di fermo, costante, tenace. La sua diffusione in epoca medievale è legata alla cultura cristiana e alla valenza religiosa del concetto di costanza, da intendere come costanza nella fede e nella ricerca del bene.

    Onomastico: Si festeggia il 29 gennaio in memoria di San Costanzo, patrono di Perugia.
    Data di nascita: 10 Agosto 1988

    Casata: Serpeverde
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Gatto persiano nero.

    Altezza: 198 cm
    Capelli: Biondo cenere.
    Occhi: Castani.
    Aspetto Fisico: Statuario e imponente, ben allenato e levigato dall'attività fisica babbana, faceva parte di una squadra di rugby.
    Caratteristice Psicologiche: Ha preso la bonarietà del padre. Non a caso Pauline lo rinomina "il buono".
    Sa di essere un ragazzi di bella presenza, molto apprezzato dalle donne, eppure è un tipo romantico che preferisce aspettare quella giusta.
    Ha anche giocato a rugby per diversi anni, ma in seguito ad una violenta rottura della spalla è stato costretto a rinunicare agli sport.
    E' un metamorphomagus, riesce a cambiare il colore dei propri occhi, infatti il suo colore abituale degli occhi è sull'azzurro chiaro.

    Impiego: Disoccupato, lavora come porta-gabbie alla Tenuta.
    Stato sociale: Celibe; Figlio di Philibert e Charlotte Ledrec De Lafevre; Fratello di Pauline.





    Nome: Victor
    Cognome: Ledrec De Lafevre
    Significato del nome: Deriva dal latino victor cioè vittorioso. In ambito cristiano simboleggia la vittoria del bene sul male.
    Ha pertanto significato analogo ai nomi Vincenzo, Győző, Niceforo, Niceta e Nike.
    Onomastico: San Vittorio martire di León, venerato il 30 ottobre.
    Data di nascita: 15 febbraio 2003

    Casata: Non ancora entrato ad Hogwarts
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: //

    Altezza: 150 cm
    Capelli: Biondo cenere.
    Occhi: Castani.
    Aspetto Fisico: Esile, lungo e sottile.
    Caratteristice Psicologiche: Pensatore e stratega. Amante della cultura già da piccino. Infimo convincitore dalla faccia dolce. Nessuno è riuscito, nella famiglia, a dirgli ancora di no.
    Anzi, soltanto Pauline ci è riuscita, ma Victor era troppo piccolino per ricordarselo.
    Ama leggere i libri illustrati, soprattutto le enciclopedie. Ha una copia autografata di "Animali fantastici: dove trovarli." di Newt Scamander e la porta sempre con sè.
    Infatti non ha permesso nemmeno a Pauline di usarla per Hogwarts.


    Impiego: Quasi studente.
    Stato sociale: Celibe; Figlio di Philibert e Charlotte Ledrec De Lafevre; Fratello di Pauline.





    Nome: Morgan
    Cognome: Laroche
    Significato del nome: Deriva dal nome maschile antico gallese Morcant, composto da mor, che significa forse "mare", e da un secondo elemento di origine incerta (forse cant, "circolo", "cerchio", quindi "cerchio del mare"). Da Morcant si è poi sviluppato in Morgant e quindi in Morgan.

    Originariamente era usato esclusivamente al maschile, e godeva di media popolarità in Galles nel Medioevo. Dagli anni 1980, negli Stati Uniti si è diffuso considerevolmente il suo uso al femminile, forse grazie alla fama della Fata Morgana (Morgan le Fay in inglese) o a quella dell'attrice Morgan Fairchild; in Galles invece è ancora considerato unicamente maschile (stessa situazione che ha anche il nome Meredith).

    Storicamente, Morgan è stato oggetto di molta confusione: ad esempio, durante il periodo Puritano, il significato veniva indicato erroneamente con "nato dal mare" (che è invece quello del nome Morien), e veniva quindi usato per tradurre il nome Pelagio (che ha appunto un significato analogo) nel Libro delle preghiere comuni. Nonostante la somiglianza, non è correlato ai nomi Morrigan, Muirghein e Morgen. In particolare, Morgen risulta essere quasi identico a Morgan; tuttavia, nel periodo in cui il primo era scritto Morgen, il secondo era scritto Morcant, e quando il secondo era scritto Morgan il primo era invece Morien.
    Onomastico: L'onomastico si può festeggiare il 28 dicembre, in memoria di san Maughold, chiamato anche Morgan, missionario e vescovo sull'Isola di Man.
    Data di nascita: 19 giugno 1993

    Casata: Corvonero
    Stato di Sangue: Mezzosangue
    Animle domestico: Topolino bianco.

    Altezza: 167 cm
    Capelli: Neri.
    Occhi: Neri.
    Aspetto Fisico: Non molto slanciato, ha preso la bassa statura tipica della nonna, ma i capelli neri come la pece della madre.
    Caratteristice Psicologiche: Sempre sorridente e gioviale, Morgan fa sempre il primo passo verso il prossimo, pronto -soprattutto per quano riguarda le ragazze- a mostrare il meglio di sè.
    E' un'amante dei computer babbani, un tipico "nerd".


    Impiego: Studente ad Hogwarts
    Stato sociale: Celibe; Figlio di Luis e Penelope Laroche; Cugino di Pauline.





    Nome: Philip
    Cognome: Laroche
    Significato del nome: Dal nome greco Φίλιππος (Philippos), che, composto dal verbo philein (amare) e hippos (cavallo), può essere tradotto come "amante dei cavalli" o, per estensione, "esperto, abile con i cavalli" - ho philippòtatos, ad esempio, era un epiteto di Alessandro Magno. Va ricordato, per maggior chiarezza, che la figura del cavallo si riscontra di frequente nell'antica onomastica greca (si pensi a nomi quali Ipparco, Ippocrate, Ippolito, Santippe, etc), trattandosi di un animale particolarmente caro alla società greca dell'epoca classica.
    Onomastico:Si festeggia il 26 maggio in memoria di San Filippo Neri, il 3 maggio in ricordo di San Filippo Apostolo, e il 12 maggio in ricordo di San Filippo d'Agira.
    Data di nascita: 9 gennaio 2002

    Casata: // Magonò
    Stato di Sangue: Mezzosangue
    Animle domestico: //

    Altezza: 168 cm
    Capelli: Castani
    Occhi: Castani
    Aspetto Fisico: Esile ed aggrazziato come la madre, dalla quale ha preso la maggior parte dei tratti "femminili" del suo viso, se non avesse un vocione e tenesse sempre i capelli abbastanza corti, verrebbe scambiato per una ragazza.
    Caratteristice Psicologiche: E' la persona più antipatica, saccente ed irritante del mondo. Odia tutto e tutti, tranne Pauline, sua cugina e coetanea, con la quale adora parlare giocare e scherzare.
    Il fatto di non poter essere un mago l'ha reso irascibile e arrogante, altezzoso e spesso e volentieri cattivo, semplicemente perché desidera più di tutto e più di tutti poter essere il mago che, per una sfortuna "genetica" non può essere.


    Impiego: // studente di una delle scuole elementari del Sacro Cuore di Parigi, all'interno della quale abita tutt'ora.
    Stato sociale: Celibe; figlio di Luis e Penelople Laroche; Fratello di Morgan Laroche e cugino di Pauline.




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    Ludwig Ledrec De Lafevre deteneva e detiene ancora oggi il cinquantadue percento della vendita ed allevamento annuali di gufi e civette viaggiatori e di compagnia. La moglie, Pauline Delacoix, defunta all'eta di cinquantun'anni, ha dato alla luce tre bambini, Philibert, Patrick e Penelope.
    Con l'uscita del più grande e della più piccola dalla casata Serpeverde, e del "medio" dalla casata Corvonero, i tre diedero avvio alle loro attività lavorative nel mondo magico e non.
    Philibert, il più grande, ha ereditato l'intera ditta senza combattere on i fratelli che si sono messi da parte di loro spontanea volontà. Philibert era ed è ancora un fanatico dei numeri e l'amore che provava nel lavoro con i gufi dell'allevamento del padre hanno portato i fratelli mettersi da parte con piacere; oltretutto nessuno degli altri due amava vivere in mezzo ai pennuti.
    Patrick e Penelope iniziarono a dare avvio ad una ditta di viaggi nel mondo babbano. Permettevano ai superpurosangue che non erano mai usciti dal loro piccolo cantuccio magico, di poter conosce e tastare con mano la bellezza della vita babbana e da babbani.
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    Facevano le guide turistiche per i maghi, sostanzialmente. Durante uno di questi viaggi Penelope trovò finalmente l'uomo che cercava.
    Un babbano che possedeva una lunga zona agricola al nord della Provenza. Nonostante fosse un babbano nulla lo allontanò dall'amare la sua streghetta. Ora hanno due figli, Philip e Morgan, uno dei quali si rivela fin da subito un promettente mago.
    Patrick è il figlio "romanticone". Spera nell'amore vero, cerca invano una donna che possa amarlo così per com'è, con tutti i suoi pregi ed i difetti. E' un Animago, è capace di trasformarsi in un'aqulia. L'ultima volta che gli hanno misurato l'apertura alare era di due metri solo da un lato; un'aquila molto grande. Attualmente è un single reduce da una lunga storia di 12 anni con una donna magicamente sparita nel nulla dopo avergli bellamente fatto le corna; anche se di cuore tenero adesso si è tolto quel macigno dal cuore ed attende una nuova fiamma.




    Charlotte Dubois esce dalla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts con il massimo dei voti e la lode per un ligio comportamento incline alle regole della scuola. Adorava lo studio delle Pozioni e della Trasfigurazione, ma ha sempre avuto un debole per le Creature Magiche e non.
    Una Serpeverde senza famiglia, orfana di entrambi i genitori vive in una piccola depandance nella casa di alcuni amici di famiglia che a stento le rivolgono la parola. Riceve una lettera dalla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e il mese dopo è già pronta per iniziare le lezioni. Purosangue da generazioni, conserva anche il minimo appunto sulle lezioni di Hogarts da generazioni e generazioni ed entra a scuola con mento alto e spalle dritte.
    Pronta per farti largo negli studi.
    Terminati gli studi ad Hogwarts Charlotte ritorna in Francia (la sua terra natìa) dove trova lavoro in un piccolo negozietto di animali (magici a convenienza). Da sempre ha avuto lo stretto contatto con i babbani, non si meraviglia più di nulla, non come nei vecchi tempi che quando vedeva una televisione rimaneva immobile a fissarla tentando di capire che stregoneria era quella.
    Forse per il fascino dell'impresario, forse per la tenerezza della commessa occhialuta che teneva i conti da un lato del tavolo, nascondendosi sotto i lunghi capelli corvini c'era qualcosa che fra quell'impresario dell'allevamento dei Gufi Ledrec De Lafevre e la minuta commessa del negozio "Animali che passione" era nata fin da subito.
    Lei, seppur piccola ed insignificante, aveva subito alzato lo sguardo per vedere chi era entrato, o per meglio dire, chi era quell'angelo dagli occhi verdi ed i capelli biondi e riccioluti che era appea entrato nel negozio. Indossava uno smoking gessato con un gilet nero sopra una camicia bianca ben stirata, lei un paio di comunissimi Jeans, una t-shirt color verdeacqua e un camice sporco di colore che le commesse (e chiunque lavorasse lì dentro) dovev necessariamente porta per evitare di distruggere tutti i propri abiti nel giro di un mese.

    La loro storia ebbe inizio dieci mesi, quattro giorni e due ore dopo quel loro primo incontro, anzi quel loro primo sguardo.



    Pauline, Costance e Victor sono i fortunati figlioli di Philibert Ledrec De Lafevre e Charlotte Dubois, nascono rispettivamente a Palermo, a Mosca e a Parigi.
    Pauline è la seconda di tre figli.


    Pauline, chiamata da chiunque (sia in famiglia che fuori) Pauli nasce in una fresca serata di un luglio Siciliano, schiaffata fra le braccia quattordicenni del fratellone Costance che si ritrova subito gli occhioni scuri della sorellina puntati in viso.
    Pauli continuerà la sua vita vivendo in campagna a stretto contatto con la natura e con gli animali (magici e non) che scorrazzano liberi in casa sua; la residenza campagnola di Pauline e famiglia si trova fra i monti della Francia, immersa negli alberi e nella bellezza delle mucche che rotolano giù dai pendii. Lì vi troviamo l'allevamento di gufi e civette Ledrec de Lafevre stipato in centinaie di gabbie poste nella parte all'estremo ovest della tenuta. Pauline ha inoltre, in casa in campagna, otto cani che vivono lì tutto l'anno, che la famiglia si trovi lì oppure no.




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    Pauline e Nicki. Nicki e Pauline. { Being a Metamorphomagus (X) }
    Non sapeva perché dentro di sè vi era quella donna dagli occhi azzurri e limpiti come i propri, ma di quel taglio così obliquo, sinuoso, quasi felino. Era dentro di lei, come una nascosta parte del suo inconscio, subconscio o qualalche loro parente psicologico, e non poteva farne a meno.
    Sempre di salute cagionevole, la giovane serpeverde aveva dovuto avere a che fare più spesso con la convalescenza che con la fraternizzazione con i suoi simili. Perhcé avere contatti con potenziali amici è molto più noioso che avere una bella febbriciattola che deperisce ed affatica senza nemmeno dare la forza di alzarsi per andare in bagno. Ma questa è un'altra storia.
    Accadde in un pomeriggio di inverno. Una di quelle tante mattinate dove il manto dei campi della tenuta Ledrec de Lafevre era diventato candido di neve e il freddo della zona si era portato con sè virus fastidiosi che avevano attaccato la preda facile costringendola al letto. E quella volta, la malattia aveva sei sintomi strani.
    Oltre alla febbre, ai dolori alle ossa, alla stanchezza, al mal di testa, quello che sentiva era uno strano formicolìo, come se il suo viso stesse vibrando, come se il suo viso stesse cambiando. Ma non riusciva ad alzarsi dal letto per poter vedere quello che accadeva.
    E chiudeva gli occhi e sognava, sognava quella ragazza strana. Una ragazza sinuosa, sottile, dai capelli del colore del gelato alla nocciola, come i propri, gli occhi azzurri e limpidi come uno specchio d'acqua ghiacciato, come i suoi, ma con un viso lungo, un viso serio, un viso quasi regale.
    E l'aveva rinominata Nicki. La sua amica dei sogni, amava chiamarla, anche se non aveva mai parlato di questa amica immaginaria al fratellino o ai genitori. E non fu lei a rendersi conto che quella Nicki non era altro che lei stessa.
    Fu il fratello.
    Victor Ledrec de Lafevre, di un anno più piccolo ma già di una spanna più alto di lei, con un sorrisone raggiante la venne a trovare nella camera, la piccola sorella malaticcia e ivi non vi trovò la sorella. Urlò, spaventato, il piccolo ragazzino, facendo qualche passo indietro e facendo tinnare le posate di metallo contro la fine porcellana del piatto fondo che conteneva il miracoloso brodo di pollo. Non era lei, ma Pauline non lo sapeva.
    La ragazzina non sapeva come comportarsi, l'amato fratellino stava urlando di lei, stava urlando in generale, non sapeva cosa stesse accadendo e davanti a sè e vide il viso spaventato di una persona che sorpresa non trova nel letto chi voleva trovare.
    Si alzò, lentamente, ed egli fece un passo indietro. Probabilmente si stava chiedendo chi fosse, si stava chiedendo perché indossasse il pigiama della sorella, perché era lì e DOVE fosse la sorella.
    Pauline invece si sistemava i capelli color nocciola e si avvicinava a lui con il cuore che palpitava più che mai. Voleva rassicurarlo, voleva dirgli di non urlare, ma non comprendeva appieno quello che stava accadendo nella testa del fratello.
    Fino a quando, al sentire i passi spaventati del fratello correre via e chiamare il fratellone più grande, Pauline non si voltò verso lo specchio dalla vecchia cornice che aveva appeso vicino il letto.
    Spalancò le palpebre, le mani tremarono.
    Non era lei.
    Era Nicki.


    Il fratello glielo spiegò, mostrando anch'egli la capacità di potere cambiare parte del suo corpo. Le mostrò i suoi occhi multicolore, e con un sorriso la ragazzina, ancora troppo piccola per controllare il suo potere, si rese conto di fare parte di un legame ancora più forte con il suo fratellone, ma ancora di più con quella capacità che aveva appena appreso di conoscere.
    Con il tempo si esercitò, davanti allo specchio, per rendersi conto di quello che era capace di fare, ma non prima degli undici anni apprese a modificare i lineamenti del proprio viso, anche se con molta, ma molta fatica.




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    Evander Black pulì lo sporco verde con una stoccata di bacchetta. Tutto quel disastro appiccicaticcio sparì in meno di cinque secondi e la stanza, seppur disordinata ritornò al suo colore originario che di certo non era quel verde prato sparso a macchia di leopardo in giro per la casa.
    Dava un non so che di trash l'idea che il negozio di Olivander sarebbe potuto rimanere a pois verdi per sempre, ma essendo appena entrata nel mondo della magia non sapeva che con una stoccata di bacchetta si sarebbe potuto togliere tutto.
    Mormorò un "fico" mentre il negoziante puliva il muro e spariva dietro le mensole in cerca di una bacchetta adatta per lei e sorrise, quando il negoziante riemerse dai meandri del negozio per porgerle la bacchetta che avrebbe dovuto provare.
    La prese in mano e la strinse nella mano destra. Poi la spostò nella mano sinistra e mugolò sentendo un lieve tremito all'altezza della base dove la teneva stretta.
    Era curiosa di sapere che cosa ci fosse dentro quella bacchetta che avrebbe dovuto agitare cosa che fece, prima con la sinistra, senza alcun risultato e poi con la destra.
    Quando la strinse nella mano destra ebbe un sussulto, la sentì chiaramente tremare fra le sue dita e poco dopo sentì un sonoro "crack" tra le proprie dita. Tastò con le dita quella parte della bacchetta dalla quale era fuoriuscito quel "crack" e sentì chiaramente che si era spaccata.
    Riprese la bacchetta con la sinistra e la rigitò, voltando lo sguardo verso Black.
    "Pare si sia rot-" No, non era rotta. Guardò la bacchetta, leggermente ricoperta da uno strano alone verde chiaro che sparì nonappena la riprese nella mano destra.
    Mugolò, la agitò ancora e l'unica cosa che accadde fu quella la comparsa di una piccola luce luminosissima, tra il giallo ed il verde, a pochi centimetri dalla punta della bacchetta.
    "Wow... Penso che questo sia un buon segno, no?"




    La bacchetta le venne sfilata dalle mani e Pauline si sentì quasi vuota, non sentendo più il calore che quel legno sottile emanava contro la propria mano.
    Sorrise e guardò il negoziante, Evander Black, che sistemava nella sua apposita custodia, mentre tentava di ricordare il materiale del quale era fatta quella bacchetta che ormai non vedeva l'ora di ritornare a brandire come una vera maga.
    "Legno di agrifoglio, lunga 10 pollici con nucleo di capello di sirena e pelo di Kneazle, flessibile" sussurrò, a bassa voce; forse lo disse più nella sua mente che in un sussurro.
    Camminò verso il bancone e sorrise al commerciante che pareva quasi dispiaciuto di dovere vendere un'altra delle sue "cucciole" ad una persona sconosciuta. Sembrava un uomo molto dedito al proprio lavoro, una persona che amava davvero il lavoro che faceva, nonostante la gente continuasse ad entrare e a cercare Olivander.
    Nonostante tutto, sorrise nel vedere che no, non la stava riponendo al suo posto, la sua bella bacchetta. La bacchetta che si era illuminata del colore della sua casata.
    La sua bacchetta.
    Sorrise, ricordandosi, finalmente il numero della sua camera blindata, A453, e lo pronunciò ad alta voce, verso il negoziante.


    Primo Anno.

    Ghirigoro: "È un buon libro quello che si apre con aspettativa e si chiude con profitto." [x]



    [SDM] Storia della Magia (Bathilda Bath)
    [INC] Manuale degli Incantesimi - Volume I (Miranda Gadula)
    [INC] Teoria della Magia (Adalbert Incant)
    [TRA] Guida Pratica alla Trasfigurazione per principianti(Emeric Zott)
    [ERB] Mille Erbe e Funghi Magici (Phyllida Spore)
    [POZ] Infusi e pozioni magiche (Arsenius Brodus)
    [CDCM] Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli (Newt Scamandro)
    [DCAO] Le Forze Oscure, guida all'autoprotezione (Dante Tremante)
    [DIV] Svelare il Futuro (Cassandra Vablatski)
    [BAB] Babbanologia Standard (Dafne McSporran)
    [VOLO] Il Nobile Sport degli Stregoni (Quintius Umfraville)

    Madama McClan: "Ogni persona che induca a pensare quanto costa l'abito che porta, non lo sa portare." [x]


    3 Tre completi da lavoro in tinta unita (nero)
    1 Cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
    1 Abito scolastico (Pantaloni normali + Abito scolastico Unisex)
    1 Abito da cerimonia (Pantaloni da cerimonia + Abito da cerimonia(Maschi); Abito da cerimonia (Femmine))
    1 Paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili)
    1 Mantello invernale (nero con alamari in argento)

    Calderoni & Farmacia: "Veleni e Pozioni sono spesso fatti con le stesse sostanze, sono solo dati con intenti diversi." [x]



    1 Calderone (in peltro, misura standard 2)
    1 Set di provette (a scelta tra: vetro o cristallo)
    1 Set di ingredienti per le Pozioni del I Anno
    1 Bilancia di precisione (a scelta tra rame o ottone)

    Mondomago: "Iniziare con l'accessorio giusto significa iniziare al meglio!" [x]



    1 Telescopio
    1 Set di Dadi da divinazione [DIV]
    1 Set da Giardinaggio [ERBO]




    Secondo anno

    Ghirigoro: "Spedizioni di libri via gufi." [x]



    I Segreti delle Arti Oscure: Teorie per la Difesa - Volume Primo - (Richard Alexander Roger)
    Il Duello, guida pratica all'attacco e alla difesa (Kate Houghtough)
    Manuale degli Incantesimi - Volume Secondo (Miranda Gadula)
    Pozioni&Veleni (Agatha List)
    Antiveleni Asiatici (Furia Kinder)
    Teorie della Trasfigurazione Transustanziale; Volume I (Piacchiaduro Sveva)
    Studio delle antiche Rune (Josephine Bavard)
    De mentibus et inspectionibus; Volume I (Lucretia Strizzacervella)
    De mentibus et inspectionibus, dalla parte dei babbani; Sussidiario (Lucretia Strizzacervella)



    Living in Hogwarts ( year one )

    L'arrivo di Pauline Ledrec De Lafevre alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts è datato il 04/09/2013. Con undici anni compiuti da meno di due mesi, il vento che mugolava contro le finestre, Pauline si siede nella sedia del cappello parlane senza sapere assolutamente cosa le accadrà nè tantomeno di quale casata dovrà prendere i colori.
    Ovviamente, con una famiglia di discendenza prevalentemente Serpeverde la ragazza non può fare altro che aspettarsi di vestire l'argento e il verde della nobile casata, ma quando il cappello si adagia sulla sua testa, l'unico pensiero della ragazza era che aveva abbandonato i suoi pennelli nella sedia dove era seduta poco prima di alzarsi una volta chiamata per cognome.
    Da quel momento iniziò la sua vita ad Hogwarts. La stanzetta singola nella quale avrebbe passato il resto del suo anno scolastico iniziava lentamente a prendere colore, macchie di vernice scivolavano dalle tele e chiazze di acquerello sulla scrivania sempre piena di carte, scartoffie, appunti e libri.
    I libri delle materie di Hogwarts.

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    Eccelle subito nella materia più divertente della scuola, Babbanologia. Materia che le risulta indubbiamente semplice e per la quale supera la sua interminabile paura per gli autoscontro e si ritrova ad esprimere le sue doti artistiche disegnando i compagni e le compagne di classe, scoprendo nuovi generi musicali e la musica enigmatica e mistica dell'Hang Drum, strumento che si vede costretta a suonare durante una delle lezioni della professoressa Thorsen.

    Ma il bello giunge quando entra in contatto con due delle più complesse fra le materie di Hogwarts. Cura delle Creature Magiche e Difesa contro le arti oscure. La giovane serpeverde si ritrova ad avere a che fare con una non più molto giovane esemplare di Kneazle, nella lezione di Cura delle Creature Magiche, giovane Kneazle con la quale non subito riesce ad instaure un rapporto di fiducia, ma arriva ad instaurarlo per poi riuscire a raggiungere il limitare della Foresta Proibita all'interno della quale venne portata insieme agli altri suoi compagni di corso.
    Si vede anche centrifugata in un lungo e losco labirinto, (tutta un'invenzione della professoressa Harper, la docente di Difesa) all'interno della quale si troverà a seguire un percorso impervio, all'interno del quale avrà a che fare con animali, strani individui e donne incinte.

    La prima conoscenza che la ragazza fa, all'interno delle fredde mure di Hogwarts, è Luisa Jane Brown nella grande Biblioteca della scuola, ragazza che incontrerà successivamente anche al'interno della Foresta Proibita. [ in corso ]




    Pauline partecipa anche ad alcuni corsi avviati dal Ministero della Magia. Il primo corso al quale partecipa si svolge in Giappone: il corso dei Diplomatici la cui prima lezione si svolge nella famosissima scuola di magia e stregoneria giapponese; la Mahoutokoro.
    In giappone avevano solo tre casate, e non avevano un cappello parlante che li avrebbe smistati.
    Avevano una statua, una grande ed immensa statua a forma di drago, all'interno di essa, i nuovi arrivati sarebbero stati smistati nelle varie casate ricevendo una moneta di metallo con inciso sopra il simbolo.
    Pauline viene smistata nei Dragoni Rossi e si sente subito come un pesce fuor d'acuqa. I Dragoni Rossi sembravano essere il corrispettivo giapponese dei Grifondoro, tant'è che fra quelli smistati in quella casata vi era quello che la serpeverde chiamava il Grifondorissimo, (William McStampede) con il quale svolgerà il suo primo duello magico, all'interno della scuola.
    Duello che ricorderà per sempre, nonostante l'avesse perso.
    Ma ritorniamo alla nostra scuola di magia giapponese. Ovviamente avrebbe dovuto fare una specie di prova pratica. L'accompagnatrice giapponese portò la ragazza, un'altra studentessa Tassorosso ed il Grifondoro in una grande sala all'interno della quale vi erano delle file di teche che contenevano spade di ogni genere. Così come da Evander Black aveva dovuto agitare un paio di bacchette e riempire di pois verdi le pareti del negozio, la serpeverde si colloca davanti alle teche per provare una spada dalle fattezze più occidentali che si rivelò fin troppo pesante pure per tentare di alzarla e poi provare un'altra spada di legno con la quale riuscì ad entrare in sintonia e con la quale si agitò per i successivi venti minuti.
    Incontra, inoltre, in un momento di pausa dallo studio, Zoey Andrea Blanchet
    (Michief Managed
    ).
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    Thurisaz, Eolh, Sigel, Mannaz.

    La seconda lezione ministeriale alla quale ha preso parte è la lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico tenuta dalla professoressa Powell. La prima parte della lezione si sarebbe svolta in parte più teorica. Pauline si ritrovò davanti a se quattro rune delle quali avrebbe dovuto leggerne il significato ed immaginare quale sarebbe dovuto essere il loro significato.
    r_perdh

    In seguito, la giovane serpeverde si sarebbe trovata ad occultare un simbolo runico scelto. In quell'occasione apprende l'uso dell'incanto Signo, incanto che le permetterà di imprimere il simbolo della runa scelta ( PERDH ), e l'incanto Occulto Signo che le permetterà di occultare -per l'appunto- il simbolo appena impresso.

    Data di pronuncia: 10 Agosto 1960
    Inizio profezia: 10 Agosto 1960
    Fine profezia: Non definito, indicativamente: autunno 2013
    Profeta: Dante Sansoni

    Dai venditori di nobili uccelli
    una notte, che piena luna avea,
    alla luce una coppia di gemelli
    per San Lorenzo e i suoi astri giungea

    Tra i lavorator dell'allevamento
    ve n'eran due che figli non poteano
    avere, e senza alcun ripensamento
    il non-mago dei due nati chiedeano;

    E da quel momento furon divisi.
    Dell'uno e dell'altro saran le figlie
    infra le serpi ed i corvi smistate

    Quando le due si saranno incontrate
    da tutte le fronde cadran le foglie
    ricomponendo i legami recisi.

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    25 settembre 2013 Pauline entra a far parte della Band di Hogwarts i The Breathers con il ruolo di batterista.



    Living in Hogwarts ( year two )
    Il secondo anno di Pauline ad Hogwarts si rivela un anno promettente e all'insegna di nuove avventure.
    Raggiunge Hogwarts mediante il celeberrimo treno, occupando lo Scompartimento 007, insieme a Jiselle Emma Levi, Zoey Andrea Blanchet, Rachel Lee Connelly e Carys Elisabeth Thomas.
    Sono le prime vere conoscenze che la ragazzina fa all'interno di Hogwarts, ma le novità di quest'anno non riguardarono soltanto le nuove conoscenze, bensì anche le materie scolastiche! La riforma vigente in quell'anno prevedeva agli alunni dell'anno superiore al primo, di selezionare un determinato numero di materie che avrebbero continuato a seguire per il resto dei loro studi ad Hogwarts, la giovane serpeverde scelse Difesa Contro le Arti Oscure, Pozioni, Incantesimi, Trasfigurazione, Manipolazione della Mente ed il corso di Antiche Rune e Simbolismo Magico, al quale aveva già preso parte l'anno precedente, quando era soltanto un corso aggiuntivo.



    Sentì un sonoro noccare contro la porta dell'ingresso della classe.
    Poi di nuovo silenzio e poi di nuovo un sonoro "toc toc".
    La porta si aprì mostrando un soggetto alquanto particolare, per nom dire losco.
    Era alto, molto alto ed aveva dei lunghi capelli rasta di colore simile al rosso fuoco, molto acceso. Alla fine di ogni dread vi era una specie di pendaglio che tintinnava allo scontrarsi con gli altri.
    La pelle del viso aveva una strana colorazione olivastra e, per inciso, non si poteva dire che non fosse avvenente.
    Ma la serpeverde non ebbe il tempo di proferire parola che lo vide dissolversi in uno sbuffo di fumo violaceo.

    《Bene... Che cos'era?》

    Non sapeva effettivamente come rispondersi fino a quando non alzò lo sguardo al soffitto e lo vide di nuovo fluttuare nell'aria sopra di se, sospirando.
    -"Sono la tua allucinazione, gioia!"- annuì con voce roca ma soave allo stesso tempo.
    Ma poi quello scomparve di nuovo.
    Appuntò sul proprio quaderno che i sintomi erano quelli di brevi allucinazioni.
    L'essere comparve di nuovo e la serpeverde potè guardarlo di nuovo, prima della sua ennesima scomparsa.
    I lunghi capelli sembravano essere come tentacoli mossi dall'essere stesso: non portava abiti complessi, solo un lungo manto di stoffa dalla forma squadrata. Una specie di vestitone che lo copriva fino a metà coscia.
    Il busto era umano fino a metà delle braccia e metà delle cosce, oltre i gomiti e oltre le ginocchia iniziava una strana peluria di un marrone chiaro, più scuro, però, della pelle. Con l'iniziare della strana pelliccia sulle gambe, i polpacci terminavano in zampe animali.
    Abevano la tipica forma felina, probabilmente aveva anche i cuscinetti morbidi morbidi, lì sotto.
    Il volto era sorridente, ma comunque austero ed aveva gli occhi molto allungati. La forma del viso era sottile ed allungata ma magra, dalle guance incavate e quando sorrideva si potevano notare due strani denti, posizionati sopra i canini che avevano proprio l'aspetto di un paio di zanne, tipo quelle dei facoceri, solo molto più piccole.
    Gli occhi erano entrambi di un colore altrettanto strano, nel contesto del soggetto, la pupilla era nera, come al solito, ma l'iride era di un particolare colore rosa scuro.
    La prima lezione alla quale Pauline prende parte, è la lezione di Pozioni, sotto la tutela della professoressa Desdemona Astrea Carrey e una new entry nel corpo (e che corpo) docenti dell'anno in corso, il professor James "Sawyer" Ford e la sua immancabile capacità di rendere Pauline la persona più imbarazzata del pianeta con un solo sguardo o semplicemente mediante un solo ordine: dargli del "tu". Articolatasi in due parti, la Serpeverde riuscì ad essere avvelenata in entrambe le prove pratiche.
    Nella prima prova, la ragazza dovette avere a che fare con il veleno di Lobalug, veleno capace di provocare brevi allucinazioni nel malcapitato, ed in questo particolare caso, permisero a Pauline di entrare in contatto con una stramba allucinazione alla quale Pauline si affezionò particolarmente, Mr. M.
    La seconda parte della prova, prevedeva un secondo avvelenamento (che, per grande fortuna toccò di nuovo a Pauline) e prevedeva un percorso in un labirinto. In coppia con il compagno di casata Stephan Frost, percorsero il labirinto, ma per sfortuna dopo una serie di peripezie che implicavano una progressiva perdita dei sensi di Pauline, arrivarono anche a recuperare l'antidoto feticcio. Quando non è giornata, non è giornata, c'è poco da fare.
    Terminata la lezione, Pauline rimase piacevolmente sorpresa da ciò che un veleno del genere potesse provocare in lei, si ripromise di chiedere alla docente di apprendere in separata sede, la realizzazione di quell'intruglio, desiderava davvero rivedere il suo amico.

    A seugire, signori e signori, ecco la prima lezione di Trasfigurazione. Una semplice lezione piena di una quantità industrale di prove pratiche! La serpeverde apprende infatti una serie di incanti volti alla trasformazione ed al cambiammento delle caratteristiche fisica di oggetti { Muto, Verto Gommosus, Verto Plumbeum, Verto Plumeo, Verto Lucidis, Verto Tenius }.
    Faticosissima, invece, la prima lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico. Non molto piena di prove pratiche (furono soltanto due) ma caratterizzate dall'impegno che necessitava per l'esatta realizzazione delle barriere.
    Le barriere erano a tematica principale di quella lezione. La prima parte della lezione prevedeva l'ausilio degli incanti Signo ed Exequòr, appresi l'anno precedente, che permettevano il primo di scrivere le rune con un particolare "inchiostro magico" del colore verde chiaro che la serpeverde già conosceva bene, ed il secondo per attivare la barriera, ed in più, dall'incantesimo Mutatis Signo che permetté alla serpeverde di modificare a proprio piacimento la barriera nella pergamena.
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    La seconda parte della lezione, si articolava in maniera un poì più complessa. La ragazza apprese infatti a realizzare un cerchio magico, una barriera runica con doppia eccezione, di primo e di secondo livello.
    Con l'incanto Subscribo Obice che apprese durante la lezione, disegnò il cerchio vero e proprio, dopo aver dipinto nell'aria una serie quasi infinita di rune per escludere tutti gli esseri di sesso femminile dal cerchio magico.

    Nella mia barriera non vi potranno entrare nè donne babbane nè tantomeno donne dotate di magia, ad eccezione di me stessa e di coloro che porteranno il simbolo che ho appena impresso.
    Sarà come un portone chiuso a qualsiasi donna vi volesse entrare, sia essa uno spirito, sia essa una fata, sia essa una donna dalle sembianze maschili. Così come sarà sbarrata l'entrata per qualunque essere non umano, ad iniziare dagli animali.
    Protetti saranno coloro all'interno della barriera, da qualsiasi magia o stregoneria e da qualsiasi elemento sovrannaturale.


    Ed infine, apprendendo l'incanto Corpus Signo impresse il simbolo {riportato qui a destra} che permetteva l'accesso all'interno della barriera, eludendo le eccezioni di primo livello.
    Nella prima lezione di Incantesimi, accorpata con DCLAO, dopo essere stata catapultata da una losca passaporta ideata dalla docente, alla Lega dei Duellanti, si ritrovò ad avere a che fare con una serie di prove pratiche che comprendevano una "sfida" contro Walker, il docente di incantesimi.
    La prima prova pratica, però, comprese uno scambiarsi di incanti Stupeficium e Protego con una compagna di anno, la corvonero Megan Knigt.
    Confundus e Cerebrundum, Allectum e Dismundo furono invece i quattro incanti appresi durante la lezione della new entry Manipolazione della Mente.
    In terzetto con Alexandra Rose Jones e la già conosciuta Zoey Andrea Blanchet, la ragazza si ritrovò storidta e confusa da entambe ed in seguito morbosamente attaccata all'ombra (vittima dell'incanto allectum) e provò sulla sua pelle la sofferenza che l'incanto dismundo poteva provocare.

    Un morso alle labbra e via alla vera e propria esibizione. Era come se si aprisse un lungo sipario di velluto rosso scuro di fronte a lei. Lei al centro di un palco scenico che era quella piccola stanza che prendeva il nome di ufficio, all'interno del ministero della magia.
    Nessuno spettatore, solo lei, la stella della scena e lui, l'esaminatore.
    No, no, no, non andava bene.
    Non era ad un esame, non doveva superare o meno una prova. Doveva mostrare a quell'uomo chi era la vera Pauline, chi aveva davanti oltre quella sottile ragazza troppo alta per la sua età e dai vispi occhi incuriositi da tutto ciò che la circondava. Eppure aveva il nervosismo di quando doveva consegnare i compiti. Era nervosa come se dovesse fare l'ennesima prova pratica davanti alla docente, ad Hogwarts.
    Le sembrava di essere in una specie di "succursale" della scuola, un'appendice dove venivi valutato per quanto riuscivi ad essere te stesso davanti ad un soggetto che non avevi mai visto e che probabilmente, una volta uscita da lì dentro, avrebbe riposto tutto ciò che ti riguardava chiuso dentro un fascicolo nell'ultimo cassetto dell'ultima libreria del piano.
    Eppure non c'erano banchi, non c'erano sedie, nulla intorno alla piccola maghetta sembrava dare almeno l'idea che quel luogo potesse anche almeno vagamente sembrare ad una scuola.
    Nemmeno l'uomo che aveva davanti aveva la tipica faccia da "professor(on)e di Hogwarts". Perché, dopo un anno, la ragazza aveva capito che i "professor(on)i di Hogwarts" erano una razza a parte. Non in senso negativo.
    ...forse.
    Non c'erano banchi, non c'erano sedie scolastiche, non c'erano compagni, non c'era l'ansia di ogni volta, quando doveva fare una prova pratica ad Hogwarts.
    Doveva soltanto ripercorrere ogni momento della propria vita, ripercorrere le situazioni e le sensazioni che aveva provato quando aveva aperto gli occhi alle urla del fratello che era corso via quabdi quella che aveva trovati nel lettone della camera dei nonni non era la sorellona, lascista lì il giorno prima a dormire, ma un'altra ragazza.
    Gli stessi capelli, lo stesso chiaro e limpido colore degli occhi, ma dal viso diverso.
    Era quella la sua capacità, mutare i lineamenti del viso; cambiando la forma del viso, poteva diventare mille e mille altre persone.
    Poteva canbiare il taglio degli occhi, la forma del naso, le labbra.
    I colori sarebbero ovviamente rimasti gli stessi, ma vedi che spettacolo sarebbe decidere di venire a scuola ogni giorno con un viso diverso.
    Questa non era altro che la sua insicurezza. La conosceva bene, quella besta al proprio interno. Sapeva bene che quella possibilità di cambiare se stessa, di vivere col viso di qualcun altro era soltanto il desiderii di coprire ciò che di lei non amava e ricominciare tutto dall'inizio ogni volta.
    Non voleva avere quella capacità, riflettendoci bene.

    In quel modo non le sarebbe stato capace di capire coaa nella vera lei non andava. cosa doveva fare per capirlo, cosa - alla fine- lei era veramente.
    Adesso, davanti a quell'uomo che tanto le faceva simpatia, doveva mostrare cosa era in grado di fare.
    Doveva tornare a quella strana sensazione che provava quando in maniera spomtanra la vera Paulune andava in "vacanza" ed il suo viso era quello di un'altra ragazza.
    Le capitava spesso che il viso nel quale si trasformava, la maschera che più spesso quello strano inconscio-magico indossava fosse la stessa.
    Probabilmente prima di iniziare a capire come funzionava questa strana capacità (alquanto sui generis dato che era davvero raro che in una stessa famiglia capitassero due elementi con quella capacità nella stessa generazione). Quindi la ragazza era più che certa che quello che le stava capitando era ancora più atrano di quanto già non fosse.

    Ritornando alla maschera ricorrente, la goovane serpeverde aveva notsto spesso che il proprio inconscio-magico la trasformava in una ragazza dal viso sottile ed i zigomi alti, gli occhi allungati, da gatta, che esprimevano tranquillità nel loro mantenere la propria tonalità verde-Ledrec.
    Era serena quando, dopo quei momenti di crisi, di nervosismo, di malattia, vedeva quel sorriso al sup specchio al posto del proprio.
    Nicki, come la chianava, era quasi il suo angelo custode, ma proprio in quell'istante non voleva uscire dal suo piccolo cantuccio.
    Probabilmente , si disse, non era il momento opportuno. Non era abbastanza in crisi, in ansia, non era abbastanza agitata.

    Anzi, era molto a suo agio lí dentro, davanti a quell'uomo che in realtà aspettava guardandola, con dolcezza, da pochissimo tempo.
    Aveva atteso un paio di minuti prima si aver appurato che Nicki non rispondeva.
    A quel pnto quello che doveva fare era mostrare quelo di cui aveva capacità. Guardò negli occhi l'uomo che aveva davati a se, scorse i suoi occhi sereni, azzurri come il cielo in primavera e volle farli suoi.
    Lo guardò negli occhi e chiuse i suoi, poco dopo, fermandosi un attimo per concentrarsi su quella tonalità. Ovviamente, aprendo gli occhi, rivolse il suo solito sguardo verde e vispo all'uomo, ma in quell'istante precedente, quando aveva guardato i suoi occhi, era come se ne avesse carpito l'essenza.
    Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima, ed in quello sguardo la ragazza aveva fatto entrare, come in contatto, l'anima dell'uomo davanti a sè.
    Ed il viso inizio a mutare sempre più lentamente. Prima il contorno degli occhi: lo sguardo verde ancora puntato verso l'uomo davanti a sè rimase l'unica cosa fissa che in quel corpo non avrebbe cambiato. Dalla tipica forma, gli occhi dal taglio "Ledrec", allungati, sottili, eleganti ma allo stesso tempo capaci di mostrare le più allegre emozioni, lasciando invariata la posizione delle pupille nere, circondate da una verde iride, mutarono la loro forma. Occhi allungati, infossati all'interno di un viso che divenne ovale, massiccio, ruvido, dalla mascella larga.
    Passandosi una mano sul viso non sentì più la forma sottile ed allungata del proprio. Sfiorò un viso diverso ed ebbe un brivido lungo la schiena. A quanto pare tutto stava andando nel verso giusto. Guardò negli occhi l'uomo, con un'espressione divertita, un sorrisetto compiaciuto sulle labbra che rimanendo sulla stessa tonalità di rosa divennero più grandi, allungate e carnose.
    Percepì una strana sensazione. Sentiva il proprio viso pesare.
    Il viso di una persona più grande era più pesante. Non si aspettava di sentire un viso così pesante. Tutte le responsabilità, le fatiche di un uomo che si trovava ad occupare una carica del genere al Ministero, rendevano il suo viso più pesante di quello che poteva essere quello di Nicki, o il proprio del quale non percepiva nessuna pesantezza.
    Modificata la forma del viso, toccò alle orecchie, che si allargarono leggermente, sotto i capelli castani della ragazzina e poi al naso: il naso della serpeverde era piccino, contenuto, allinsù come quello di una principessa ed in quel momento, in un leggero prurito, sentì la pelle allungarsi lentamente trasformandosi pure lui in un naso più grande del proprio, maschile e lievemente schiacciato.
    Col cuore che palpitava mostrò un sorriso smagliante a quell'uomo, ed alzò entrambi i pollici.

    -"Ecco, adesso siamo gemelli!"-
    Non soltanto dentro la scuola la serpeverde doveva prendere parte a serie e serie di prove pratiche.
    La ragazza infatti, accompagnata dal fratellone Costance, venne a contatto con una nuova realtà: quella del ministero. Scoperte non molti anni prima le caratteristiche particolari della ragazza, dovette una volta raggiunta l'età giusta, andare al Ministero per mostrare ad un biondo e simpatico impiegato le sue capacità.
    La ragazza infatti possedeva la capacità di modificare i tratti del proprio viso, mantenendo i colori "naturali" e tipici della famiglia Ledrec: Pauline Ledrec de Lafevre, così come suo fratello Costance Ledrec de Lafevre, era una Metamorphomagus.

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    La vita all'interno di Hogwarts continua, la Serpeverde decide di richiedere formalmente l'inserimanto a due corsi all'interno del nuovo ordinamento scolastico, Trasporto Magico ed il Laboratorio di Oggetti Magici.
    tumblr_n1cxjcL2MB1srg20mo1_500Aveva partecipato con lo stesso entusiasmo che aveva avuto quando con un sorriso raggiante aveva acquistato al negozio Madama McClan quell'abito che adesso indossava con un sorrisone sulle labbra. Si guardò allo specchio attentamente prima di uscire dalla propria camera con un lungo mantello indosso per coprire il vestito di carnevale e sgattaiolando giuù verso il camino con una manciata di metropolvere si ritrovò subito a Hogsemade. Camminando con passo tranquillo e rilassato, osservò tutte le vetrine decorate a festa per la giornata dove ogni scherzo diventava realtà e con un sorriso entrò all'interno del locale "I tre manici di scopa" per osservare intorno tutta la gente vestita con le maschere più disparate.
    Poi venne il momento cruciale: l'assegnazione del premio.
    Effettivamente, non sapeva se il suo abito potesse piacere di più di altri e assicuratasi che i suoi capelli fossero in ordine e che il mantello fosse correttamente appeso all'appendiabiti si avvicinò alle altre concorrenti che guardò con un sorriso dolce.
    Ma il rossore nelle sue guance divenne qualcosa di inverosimile nonappena sentiì il proprio nome pronunciato alla fine, dopo altri due.

    «Ed infine, al primo posto con una maggioranza schiacciante di voti, direttamente da un famoso videogioco Babbano, la vincitrice del concorso, la signorina Pauline Ledrec De Lafevre! Complimenti, venga pure a ritirare il premio! »


    Con grande gioia il suo viso si distese in un grande sorriso ed osservò la donna che invitava ad una ad una le vincitrici fino a pronunciare il proprio nome. Con gli occhi rossi di emozione (effettivamente, non aveva mai vinto niente) salì sul palco e ringraziò la donna con un sorriso smagliante.
    Ritirò il premo e sorrise, guardando la maschera bianca che in quel momento si ritrovava fra le mani: era liscia, come se fosse un viso vero.
    La maschera dai mille volti era sua, e con un sorriso la strinse al petto per poi prendere fra le mani anche i buoni sconto che avrebbe sicuramente adoperato.
    Pochi attimi dopo, scese dal palco con fare felice e rallegrato e si diresse verso il buffet, nella speranza di incontrare qualcuno e di sgranocchiare qualcosa.
    La ragazzina ha anche preso parte all'iniziativa di carnevale proposta da Madama McClan in collaborazione con I tre manici di scopa.
    Acquistando un costume tratto da un noto videogioco babbano, la serpeverde prese parte a quel ballo di carnevale, tenutosi presso i locali dei tre manici di scopa, rendendosi conto, una volta lì, di essersi aggiudicata la Maschera dai Mille Volti.
    maschera%2Buomo%2Bbianca
    Maschera dei Mille Volti: permetterà alla persona di cambiare il proprio volto con quello di un altro che conosce, dovrà solo pensare intensamente a quella persona mentre indossa l'oggetto. La Maschera non modifica nè corpo nè età, cambia solo il viso: una volta tolta, tornerà ad essere una maschera bianca normale. Si può facilmente vedere l'oggetto sulla persona se si usano incantesimi di rivelazione o di interruzione della magia (finite incantatem).



    Living in Hogwarts ( year three )

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    Living in Hogwarts ( year four)

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    Living in Hogwarts ( year five )

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    Living in Hogwarts ( year six )

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    Living in Hogwarts ( year seven )

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    Living in Hogwarts ( Drawings and Roles )

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    SLYTHERIN. All theory, dear friend, is gray, but the golden tree of life springs ever green.
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    Edited by TheFedIvan - 1/10/2014, 14:32
     
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    Nome Personaggio: Pauline Ledrec De Lafevre;

    Pauline: E' di origine latina, deriva dall'aggettivo Paulus e significa "piccolo, di bassa statura", [caratteristica non di certo attribuibile a Pauli]o anche "umile". San Paolo, celebre santo convertito sulla via di Damasco, si chiamava in realtà Saul, ma cambiò il suo nome una volta convertitosi al Cristianesimo. Tra le varianti straniere: Paule, Paulette, Pauline, Polina (russo).

    Data di nascita: 09-07-2001 (12 anni)

    Residenza: Tenuta Ledrec De Lafevre - Les Baux de Provence

    Stato di Sangue: Purosangue

    Casa di appartenenza: Serpeverde

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    Bacchetta magica: "This is a magic wand. A what? A magic wand" [x] Legno di agrifoglio, lunga 10 pollici con nucleo di Capello di Sirena e pelo di Kneazle, flessibile.

    Camera Blindata: CB C040


    "E' stato inventato il gatto per permettere all'uomo di accarezzare la tigre."
    Nome: Birillo (Ledrec de Lefevre)
    Età: un anno compiuto da poco.
    Razza: Gatto Norvegese delle Foreste.
    Peso: 4 kg.
    Occhi: Gialli.
    Colore pelo: Grigio con striature nere in tutto il corpo, zampette bianche, collo e musetto altrettanto bianchi.
    Cibo preferito: Magicroccantini al pesce; latte; bocconcini di tonno in scatola.
    Cosa ama fare: Giocare con il suo gomitolo giallo; dormire; dormire nel letto di Pauline.
    Carattere: Dormiglione, odia i rumori forti e stare da solo in mezzo a tanta gente senza Pauline.






    Pauline, al contrario del fratellone Costance, ha acquistato la leggiadria e la sottigliezza dalla parte Delacroix della famiglia -ovvero dalla sua nonnina, che ormai non c'è più-.
    Ha un fisico magro e slanciato di costituzione, non è adatta allo sport e non ha intenzione di praticarne, semplicemente si limita a mangiare sano e a muoversi quanto basta per rimanere di quella forma sottile e lunga. E' molto alta per la sua età. Un metro e settanta per una ragazzina di undici anni sono davvero tanti, ed anche il piede porta una taglia "extra large", ovviamente ha bisogno delle scialuppe per tenere in equilibrio -seppure abbastanza instabile, Pauline inciampa spesso- un corpo molto lungo.
    I capelli sono di un castano chiaro, scivolano sulle spalle delicatamente e non superano arrivano neanche al seno. Odia tenerli più lunghi di così, le da noia asciugarli e poi sente sempre un gran caldo.
    Gli occhi sono tutti sua madre, verde smeraldino, che alla luce si illumina e raggiunge i toni dell'azzurro.
    Ha delle mani lunghe lunghe e stortignaccole, suona il violino da quando aveva tre anni, e per raggiungere le note più acute si è trovata ad allungare in maniera strana le dita e ad abituarsi a quelle posizioni. Inoltre, all'età di sette anni, si ruppe le ossa della mano destra -infatti adesso riesce a scrivere con entrambe, avendo imparato nel periodo di convalescenza a scrivere con la sinistra- e quindi la mano destra risulta sempre la meno usata, ma la più storta.




    Checchè molti ne dicano, non tutti i Serpeverde sono nati con il cuore di ghiaccio e la faccia di bronzo.
    Al contrario, Pauline è una ragazza tanto introversa quanto gentile nei confronti degli altri (quando essi se lo meritano).
    E' sempre sorridente, ha sempre una buona parola per chiunque e quando non sopporta qualcuno si limita a "fare l'aristocratica", ovvero si limita a girare i tacchi ed eventualmente sprona il tanto simpatico individuo a "poggiare strategicamente le sue meravigliose labbra sul suo sedere e baciarlo ripetutamente". E' molto spontanea nelle sue reazioni ma spesso si limita a mostrare quello che agli altri piace per evitare di dare troppo nell'occhio (anche se le è molto difficile) o non dispensare informazioni di varia importanza.
    Nonostante tutto, ha una specie di spirito patriottico che le brucia il cuore. Offendere il nome di un casato o, in questo caso, il nome della sua Casa ad Hogwarts, la manda in bestia e, per lei, l'idea di compiere una simile ingiuria è semplicementeinconcepibile. Darebbe la vita pur di difendere il proprio nome o la propria Casa.
    L'unico dei tanti difetti che ha è che non si dimostra spesso molto volenterosa nei compiti a casa, qualora essi non fossero di reale suo interesse.

    Cosa le piace:
    La musica classica, suonare la sua armonica, la musica in generale, la natura, la campagna, la vita campagnola, la lettura, lo scrittore babbano Michail Bulgakov, i libri di storia dell'arte, la pittura babbana, i quadri dei più grandi autori babbani da Caravaggio a Klimt, le feste, le pesche, i funghi, gli animali, stare con gli amici ma anche stare soli a poltrire, la pioggia, il fresco.

    Cosa non le piace:
    Gli antipatici, gli irritanti, i presuntuosi, i sottuttoio, chi offende, chi offende la propria famiglia, chi offende le famiglie degli altri, chi offende in generale, chi da per sbagliato ogni cosa che un altro dice, chi la interrompe quando parla.


    Ludwig Ledrec De Lafevre deteneva e detiene ancora oggi il cinquantadue percento della vendita ed allevamento annuali di gufi e civette viaggiatori e di compagnia. La moglie, Pauline Delacoix, defunta all'eta di cinquantun'anni, ha dato alla luce tre bambini, Philibert, Patrick e Penelope.
    Con l'uscita dei tre figli dalla casa Serpeverde, i tre diedero avvio alle loro attività lavorative nel mondo magico e non.
    Philibert, il più grande, ha ereditato l'intera ditta senza combattere on i fratelli che si sono messi da parte di loro spontanea volontà. Philibert era ed è ancora un fanatico dei numeri e l'amore che provava nel lavoro con i gufi dell'allevamento del padre hanno portato i fratelli mettersi da parte con piacere; oltretutto nessuno degli altri due amava vivere in mezzo ai pennuti.
    Patrick e Penelope iniziarono a dare avvio ad una ditta di viaggi nel mondo babbano. Permettevano ai superpurosangue che non erano mai usciti dal loro piccolo cantuccio magico, di poter conosce e tastare con mano la bellezza della vita babbana e da babbani.
    Facevano le guide turistiche per i maghi, sostanzialmente. Durante uno di questi viaggi Penelope trovò finalmente l'uomo che cercava.
    Un babbano che possedeva una lunga zona agricola al nord della Provenza. Nonostante fosse un babbano nulla lo allontanò dall'amare la sua streghetta. Ora hanno due figli, Philip e Morgan, uno dei quali si rivela fin da subito un promettente mago.
    Patrick è il figlio "romanticone". Spera nell'amore vero, cerca invano una donna che possa amarlo così per com'è, con tutti i suoi pregi ed i difetti. E' un Animago, è capace di trasformarsi in un'aqulia. L'ultima volta che gli hanno misurato l'apertura alare era di due metri solo da un lato; un'aquila molto grande. Attualmente è un single reduce da una lunga storia di 12 anni con una donna magicamente sparita nel nulla dopo avergli bellamente fatto le corna; anche se di cuore tenero adesso si è tolto quel macigno dal cuore ed attende una nuova fiamma.



    Charlotte Dubois esce dalla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts con il massimo dei voti e la lode per un ligio comportamento incline alle regole della scuola. Adorava lo studio delle Pozioni e della Trasfigurazione, ma ha sempre avuto un debole per le Creature Magiche e non.
    Una Serpeverde senza famiglia, orfana di entrambi i genitori vive in una piccola depandance nella casa di alcuni amici di famiglia che a stento le rivolgono la parola. Riceve una lettera dalla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e il mese dopo è già pronta per iniziare le lezioni. Purosangue da generazioni, conserva anche il minimo appunto sulle lezioni di Hogarts da generazioni e generazioni ed entra a scuola con mento alto e spalle dritte.
    Pronta per farti largo negli studi.
    Terminati gli studi ad Hogwarts Charlotte ritorna in Francia (la sua terra natìa) dove trova lavoro in un piccolo negozietto di animali (magici a convenienza). Da sempre ha avuto lo stretto contatto con i babbani, non si meraviglia più di nulla, non come nei vecchi tempi che quando vedeva una televisione rimaneva immobile a fissarla tentando di capire che stregoneria era quella.
    Forse per il fascino dell'impresario, forse per la tenerezza della commessa occhialuta che teneva i conti da un lato del tavolo, nascondendosi sotto i lunghi capelli corvini c'era qualcosa che fra quell'impresario dell'allevamento dei Gufi Ledrec De Lafevre e la minuta commessa del negozio "Animali che passione" era nata fin da subito.
    Lei, seppur piccola ed insignificante, aveva subito alzato lo sguardo per vedere chi era entrato, o per meglio dire, chi era quell'angelo dagli occhi verdi ed i capelli biondi e riccioluti che era appea entrato nel negozio. Indossava uno smoking gessato con un gilet nero sopra una camicia bianca ben stirata, lei un paio di comunissimi Jeans, una t-shirt color verdeacqua e un camice sporco di colore che le commesse (e chiunque lavorasse lì dentro) dovev necessariamente porta per evitare di distruggere tutti i propri abiti nel giro di un mese.

    La loro storia ebbe inizio dieci mesi, quattro giorni e due ore dopo quel loro primo incontro, anzi quel loro primo sguardo.



    Pauline, Costance e Victor sono i fortunati figlioli di Philibert Ledrec De Lafevre e Charlotte Dubois, nascono rispettivamente a Palermo, a Mosca e a Parigi.
    Pauline è la seconda di tre figli.


    Pauline, chiamata da chiunque (sia in famiglia che fuori) Pauli nasce in una fresca serata di un luglio Siciliano, schiaffata fra le braccia quattordicenni del fratellone Costance che si ritrova subito gli occhioni scuri della sorellina puntati in viso.
    Pauli continuerà la sua vita vivendo in campagna a stretto contatto con la natura e con gli animali (magici e non) che scorrazzano liberi in casa sua; la residenza campagnola di Pauline e famiglia si trova fra i monti della Francia, immersa negli alberi e nella bellezza delle mucche che rotolano giù dai pendii. Lì vi troviamo l'allevamento di gufi e civette Ledrec de Lafevre stipato in centinaie di gabbie poste nella parte all'estremo ovest della tenuta. Pauline ha inoltre, in casa in campagna, otto cani che vivono lì tutto l'anno, che la famiglia si trovi lì oppure no.




    Evander Black pulì lo sporco verde con una stoccata di bacchetta. Tutto quel disastro appiccicaticcio sparì in meno di cinque secondi e la stanza, seppur disordinata ritornò al suo colore originario che di certo non era quel verde prato sparso a macchia di leopardo in giro per la casa.
    Dava un non so che di trash l'idea che il negozio di Olivander sarebbe potuto rimanere a pois verdi per sempre, ma essendo appena entrata nel mondo della magia non sapeva che con una stoccata di bacchetta si sarebbe potuto togliere tutto.
    Mormorò un "fico" mentre il negoziante puliva il muro e spariva dietro le mensole in cerca di una bacchetta adatta per lei e sorrise, quando il negoziante riemerse dai meandri del negozio per porgerle la bacchetta che avrebbe dovuto provare.
    La prese in mano e la strinse nella mano destra. Poi la spostò nella mano sinistra e mugolò sentendo un lieve tremito all'altezza della base dove la teneva stretta.
    Era curiosa di sapere che cosa ci fosse dentro quella bacchetta che avrebbe dovuto agitare cosa che fece, prima con la sinistra, senza alcun risultato e poi con la destra.
    Quando la strinse nella mano destra ebbe un sussulto, la sentì chiaramente tremare fra le sue dita e poco dopo sentì un sonoro "crack" tra le proprie dita. Tastò con le dita quella parte della bacchetta dalla quale era fuoriuscito quel "crack" e sentì chiaramente che si era spaccata.
    Riprese la bacchetta con la sinistra e la rigitò, voltando lo sguardo verso Black.
    "Pare si sia rot-" No, non era rotta. Guardò la bacchetta, leggermente ricoperta da uno strano alone verde chiaro che sparì nonappena la riprese nella mano destra.
    Mugolò, la agitò ancora e l'unica cosa che accadde fu quella la comparsa di una piccola luce luminosissima, tra il giallo ed il verde, a pochi centimetri dalla punta della bacchetta.
    "Wow... Penso che questo sia un buon segno, no?"



    La bacchetta le venne sfilata dalle mani e Pauline si sentì quasi vuota, non sentendo più il calore che quel legno sottile emanava contro la propria mano.
    Sorrise e guardò il negoziante, Evander Black, che sistemava nella sua apposita custodia, mentre tentava di ricordare il materiale del quale era fatta quella bacchetta che ormai non vedeva l'ora di ritornare a brandire come una vera maga.
    "Legno di agrifoglio, lunga 10 pollici con nucleo di capello di sirena e pelo di Kneazle, flessibile" sussurrò, a bassa voce; forse lo disse più nella sua mente che in un sussurro.
    Camminò verso il bancone e sorrise al commerciante che pareva quasi dispiaciuto di dovere vendere un'altra delle sue "cucciole" ad una persona sconosciuta. Sembrava un uomo molto dedito al proprio lavoro, una persona che amava davvero il lavoro che faceva, nonostante la gente continuasse ad entrare e a cercare Olivander.
    Nonostante tutto, sorrise nel vedere che no, non la stava riponendo al suo posto, la sua bella bacchetta. La bacchetta che si era illuminata del colore della sua casata.
    La sua bacchetta.
    Sorrise, ricordandosi, finalmente il numero della sua camera blindata, A453, e lo pronunciò ad alta voce, verso il negoziante.
    {Being a Metamorfomagus (X)}
    Pauline e Nicki. Nicki e Pauline.
    Non sapeva perché dentro di sè vi era quella donna dagli occhi azzurri e limpiti come i propri, ma di quel taglio così obliquo, sinuoso, quasi felino. Era dentro di lei, come una nascosta parte del suo inconscio, subconscio o qualalche loro parente psicologico, e non poteva farne a meno.
    Sempre di salute cagionevole, la giovane serpeverde aveva dovuto avere a che fare più spesso con la convalescenza che con la fraternizzazione con i suoi simili. Perhcé avere contatti con potenziali amici è molto più noioso che avere una bella febbriciattola che deperisce ed affatica senza nemmeno dare la forza di alzarsi per andare in bagno. Ma questa è un'altra storia.
    Accadde in un pomeriggio di inverno. Una di quelle tante mattinate dove il manto dei campi della tenuta Ledrec de Lafevre era diventato candido di neve e il freddo della zona si era portato con sè virus fastidiosi che avevano attaccato la preda facile costringendola al letto. E quella volta, la malattia aveva sei sintomi strani.
    Oltre alla febbre, ai dolori alle ossa, alla stanchezza, al mal di testa, quello che sentiva era uno strano formicolìo, come se il suo viso stesse vibrando, come se il suo viso stesse cambiando. Ma non riusciva ad alzarsi dal letto per poter vedere quello che accadeva.
    E chiudeva gli occhi e sognava, sognava quella ragazza strana. Una ragazza sinuosa, sottile, dai capelli del colore del gelato alla nocciola, come i propri, gli occhi azzurri e limpidi come uno specchio d'acqua ghiacciato, come i suoi, ma con un viso lungo, un viso serio, un viso quasi regale.
    E l'aveva rinominata Nicki. La sua amica dei sogni, amava chiamarla, anche se non aveva mai parlato di questa amica immaginaria al fratellino o ai genitori. E non fu lei a rendersi conto che quella Nicki non era altro che lei stessa.
    Fu il fratello.
    Victor Ledrec de Lafevre, di un anno più piccolo ma già di una spanna più alto di lei, con un sorrisone raggiante la venne a trovare nella camera, la piccola sorella malaticcia e ivi non vi trovò la sorella. Urlò, spaventato, il piccolo ragazzino, facendo qualche passo indietro e facendo tinnare le posate di metallo contro la fine porcellana del piatto fondo che conteneva il miracoloso brodo di pollo. Non era lei, ma Pauline non lo sapeva.
    La ragazzina non sapeva come comportarsi, l'amato fratellino stava urlando di lei, stava urlando in generale, non sapeva cosa stesse accadendo e davanti a sè e vide il viso spaventato di una persona che sorpresa non trova nel letto chi voleva trovare.
    Si alzò, lentamente, ed egli fece un passo indietro. Probabilmente si stava chiedendo chi fosse, si stava chiedendo perché indossasse il pigiama della sorella, perché era lì e DOVE fosse la sorella.
    Pauline invece si sistemava i capelli color nocciola e si avvicinava a lui con il cuore che palpitava più che mai. Voleva rassicurarlo, voleva dirgli di non urlare, ma non comprendeva appieno quello che stava accadendo nella testa del fratello.
    Fino a quando, al sentire i passi spaventati del fratello correre via e chiamare il fratellone più grande, Pauline non si voltò verso lo specchio dalla vecchia cornice che aveva appeso vicino il letto.
    Spalancò le palpebre, le mani tremarono.
    Non era lei.
    Era Nicki.

    Il fratello glielo spiegò, mostrando anch'egli la capacità di potere cambiare parte del suo corpo. Le mostrò i suoi occhi multicolore, e con un sorriso la ragazzina, ancora troppo piccola per controllare il suo potere, si rese conto di fare parte di un legame ancora più forte con il suo fratellone, ma ancora di più con quella capacità che aveva appena appreso di conoscere.
    Con il tempo si esercitò, davanti allo specchio, per rendersi conto di quello che era capace di fare, ma non prima degli undici anni apprese a modificare i lineamenti del proprio viso, anche se con molta, ma molta fatica.

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    [Primo Anno]

    [SDM] Storia della Magia (Bathilda Bath)
    [INC] Manuale degli Incantesimi - Volume I (Miranda Gadula)
    [INC] Teoria della Magia (Adalbert Incant)
    [TRA] Guida Pratica alla Trasfigurazione per principianti(Emeric Zott)
    [ERB] Mille Erbe e Funghi Magici (Phyllida Spore)
    [POZ] Infusi e pozioni magiche (Arsenius Brodus)
    [CDCM] Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli (Newt Scamandro)
    [DCAO] Le Forze Oscure, guida all'autoprotezione (Dante Tremante)
    [DIV] Svelare il Futuro (Cassandra Vablatski)
    [BAB] Babbanologia Standard (Dafne McSporran)
    [VOLO] Il Nobile Sport degli Stregoni (Quintius Umfraville)

    [Secondo Anno]


    I Segreti delle Arti Oscure: Teorie per la Difesa - Volume Primo - (Richard Alexander Roger)
    Il Duello, guida pratica all'attacco e alla difesa (Kate Houghtough)
    Manuale degli Incantesimi - Volume Secondo (Miranda Gadula)
    Pozioni&Veleni (Agatha List)
    Antiveleni Asiatici (Furia Kinder)
    Teorie della Trasfigurazione Transustanziale; Volume I (Piacchiaduro Sveva)
    Studio delle antiche Rune (Josephine Bavard)
    De mentibus et inspectionibus; Volume I (Lucretia Strizzacervella)
    De mentibus et inspectionibus, dalla parte dei babbani; Sussidiario (Lucretia Strizzacervella)

    [Terzo Anno]

    Traduzione Runica Avanzata (Sunshine Orange)
    I Segreti delle Arti Oscure: Affrontare l'Informe - Volume Secondo - (Richard Alexander Roger)
    Vampiri e Licantropi: storie narrate da vite vissute (Molly Quinn)
    Manuale degli Incantesimi - Volume Terzo (Miranda Gadula)
    Magia Internazionale - Vol. I (Lysander Graham)
    Infusi e pozioni magiche; Volume II (Arsenius Brodus)
    Teoria e Pratica Trasfigurativa (Richard Miller)
    Trasporto e Comunicazione nel Mondo Magico - Vol. 2 - Passaporte e Metropolvere (Elettra Fly)
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    [PRIMO ANNO]

    1 Calderone (in peltro, misura standard 2)
    1 Set di provette (a scelta tra: vetro o cristallo)
    1 Set di ingredienti per le Pozioni del I Anno
    1 Bilancia di precisione (a scelta tra rame o ottone)

    [TERZO ANNO]

    Set di Ingredienti per la Polvere Volante
    Set di Ingredienti Comuni

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    [PRIMO ANNO]

    3 Tre completi da lavoro in tinta unita (nero)
    1 Cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
    1 Abito scolastico (Pantaloni normali + Abito scolastico Unisex)
    1 Abito da cerimonia (Pantaloni da cerimonia + Abito da cerimonia(Maschi); Abito da cerimonia (Femmine))
    1 Paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili)
    1 Mantello invernale (nero con alamari in argento)







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    Nome: Ludwig
    Cognome: Ledrec de Lafevre
    Significato del nome: È un nome di origine germanica e di tradizione francone. Deriva dalle forme medioevali Clodovicus e Clodoveo, adattati poi come Lodovicus e Ludovicus sul modello del francone Hlodowig. È composto dalle radici germaniche "hloda", gloria, e "wig", battaglia. Sono etimologicamente legati alla forma Ludovico i nomi Clodoveo, Luigi e Aloisio.
    Onomastico:L'onomastico si festeggia il 25 agosto in ricordo di san Ludovico IX (o Luigi), re dei Franchi.
    Data di nascita: 18 Febbraio 1938

    Casata: Serpeverde
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animale Domestico: Bertuccia di nome Bernadette.

    Altezza: 178 cm
    Capelli: Neri; Ricci
    Occhi: Azzurro scuro, tendente al grigio.
    Aspetto Fisico: Tendenzialmente imponente e statuario. Possente, da lavoratore.
    Caratteristice Psicologiche: Ludwig è un uomo accogliente e sereno nei rapporti con il mondo esterno, protettivo e guardiano nei confronti dei propri parenti e cari. Nonostante abbia perso l'amore della sua vita è riuscito ad andare avanti e a riprendersi nello spirito, benchè un pezzo di esso sia andato via con l'amata moglie, e riesce ancora oggi ad essere un padre perfetto ed un nonno amorevole.
    E' raro che alzi la voce.

    Impiego: Possiede l'allevamento di Civette e Gufi da compagnia e da trasporto Ledrec De Lafevre.
    Stato sociale: Vedovo.


    Nome: Pauline
    Cognome: Delacroix
    Significato del nome: E' di origine latina, deriva dall'aggettivo Paulus e significa "piccolo, di bassa statura", [caratteristica non di certo attribuibile a Pauli]o anche "umile". San Paolo, celebre santo convertito sulla via di Damasco, si chiamava in realtà Saul, ma cambiò il suo nome una volta convertitosi al Cristianesimo. Tra le varianti straniere: Paule, Paulette, Pauline, Polina (russo).
    Onomastico:L'onomastico è festeggiato il 26 gennaio in memoria di Santa Paola vedova, matrona romana della famiglia degli Scipioni, morta badessa a Betlemme nel 404.
    Data di nascita: 4 luglio 1941

    Casata: Corvonero
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Corvo.

    Altezza: 168 cm
    Capelli: Biondi, Vaporosi;
    Occhi: Verde chiaro.
    Aspetto Fisico: Sottile ed esile, da ballerina.
    Caratteristice Psicologiche: Pauline era una donna fine ed educata. Una di quelle che sapeva tranquillamente parlare in pubblico e rivolgersi alla gente in modo pacato e diligente, qualsiasi cosa le capitasse intorno.
    Era molto precisa, ordinata e puntigliosa per quanto riguardasse la preparazione di eventi, cene, discorsi, qualunque cosa.
    Amava molto il suono dell'acqua dei ruscelli.

    Impiego: Aiutava il marito nel mantenimento dell'allevamento di Civette e Gufi da compagnia e da trasporto Ledrec De Lafevre.
    Stato sociale: Deceduta.


    Nome: Penelope
    Cognome: Ledrec de Lafevre
    Significato del nome:Si tratta di un nome di tradizione mitologica, essendo portato da Penelope, moglie dell'eroe greco Ulisse, il cui nome è diventato sinonimo di moglie virtuosa e fedele. È in uso occasionale in inglese sin dal XVI secolo.

    È probabilmente correlato al termine greco πηνη (pene, "filo", "trama"), col possibile significato di "tessitrice". Alternativamente potrebbe ricondursi a πηνελοψ (penelops), un tipo di anatra.
    Onomastico: L'onomastico si può festeggiare il 5 maggio in memoria di sant'Irene da Lecce, il cui nome originale era Penelope.
    Data di nascita: 22 marzo 1964

    Casata: Serpeverde.
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Civetta bianca.

    Altezza: 170 cm
    Capelli: Neri, mossi.
    Occhi: Azzurri.
    Aspetto Fisico: Lunga ed affusolata, Penelope ha la fisicità tipica della madre, ma l'imponenza del padre.
    Caratteristice Psicologiche: La severa dei tre figli Ledrec, è l'unica che si preoccupa di farsi vedere perfetta e sempre in ordine fuoi dalla casa.

    Impiego: Gestisce insieme al fratello e al marito una ditta di viaggi per maghi nel mondo babbano
    Stato sociale: Sposata con Luis Laroche


    Nome: Patrick
    Cognome: Ledrec de Lafevre
    Significato del nome:E' voce comune a francese, inglese e spagnolo. Il nome deriva dall'aggettivo latino patricius, ossia patrizio, appartenente a una famiglia di nobile stirpe che fa capo ad un pater, un padre autorevole e socialmente prestigioso.
    Onomastico: L'onomastico si festeggia il 17 marzo.
    Data di nascita: 9 gennaio 1962

    Casata: Corvonero
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Gatto siamese nero.

    Altezza: 170 cm
    Capelli: Biondo cenere, mossi.
    Occhi: Verde tendente all'azzurro.
    Aspetto Fisico: Piccolo ed esile, fisico completamente opposto a quello del fratello ma equiparabile a quello della madre.
    Caratteristice Psicologiche: Semplice e divertente, gioioso con i parenti e stabile con gli sconosciuti, Patrick è il vero "buono" della famiglia.
    E' un Animagus, il suo animale è un aquila.

    Impiego: Gestisce insieme alla sorella una ditta di viaggi per maghi nel mondo babbano
    Stato sociale: Celibe.


    Nome: Philibert
    Cognome: Ledrec de Lafevre
    Significato del nome:Deriva da un nome germanico, latinizzato in Filibertus e giunto all'italiano attraverso il francese. È composto dalle radici filu, "molto", e beraht o berhta, "illustre", "brillante", e vuol dire "molto splendente" o "molto illustre"; ha quindi significato simile al nome Mindaugas.
    La forma francese Philibert si è originata per alterazione con il greco φιλος (philos), "amato".
    Onomastico: L'onomastico si festeggia il 20 agosto in memoria di san Filiberto (616 – 684), abate francese, fondatore e delle abbazie di Jumièges, Pavilly e Noirmoutier.
    Data di nascita: 10 agosto 1960

    Casata: Serpeverde
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: //

    Altezza: 188 cm
    Capelli: Biondi, ricci;
    Occhi: Verdi.
    Aspetto Fisico: Statuario, sebbene abbia preso l'imponente fisicità del Padre, possiede delle lunghe mani sottili, proprio come quelle della madre.
    Caratteristice Psicologiche: Sebbene gli occhiali dalla grossa montatura nera possano dargli un'aspetto austero e serioso, Philibert non è altro che un bonaccione. Adora ridere e scherzare con i parenti e con gli amici, adora la natura e passerebbe ore ed ore disteso nella sua sdraio fra le fronde della parte boschiva della sua tenuta, ma sa cambiare modo di parlare e di comportarsi negli eventi più importanti.
    E' un grande amante di musica classica e della buona lettura.

    Impiego: Ha un allevamento di Civette e Gufi di compagnia e di trasporto ed una tenuta Agricola. [Tenuta Ledrec De Lafevre, per l'appunto.] Ereditata dal padre Ludwig Ledrec De Lafevre, ormai in pensione.
    Stato sociale: Sposato con Charlotte Dubois.



    Nome: Luis
    Cognome: Laroche
    Significato del nome: Deriva dall'antico francone Hlodowig, composto dalle parole hlod, "glorioso" e wig, "battaglia"; il secondo elemento è presente anche in altri nomi, come Edvige, Heilwig e Wiebe. Il nome venne tradotto poi nel latino Clodovicus (da cui derivano anche i nomi Clodoveo, Ludovico e Aloisio), attraverso l'antico francese Looïs e successivamente Louis, divenne infine l'italiano Luigi. Il significato complessivo è "valoroso in battaglia" e dunque anche "uomo illustre".

    Onomastico: Si festeggia il 21 giugno in onore di San Luigi Gonzaga.
    Data di nascita: 22 marzo 1968

    Casata: // ( babbano )
    Stato di Sangue: //
    Animle domestico: //

    Altezza: 184 cm
    Capelli: Castani, mossi.
    Occhi: Azzurri, tendenti al grigio.
    Aspetto Fisico: Fisico imponente e stabile, che conferma una punta di grazia nel suo portamento quasi militaresco.
    Caratteristice Psicologiche: Al contrario della moglie, è un uomo di manica larga, più tendente al sì che al no.

    Impiego: Gestisce insieme alla moglie una ditta di viaggi per maghi nel mondo babbano
    Stato sociale: Sposato con Penelope Ledrec De Lafevre




    Nome: Charlotte
    Cognome: Dubois
    Significato del nome:Deriva dal tedesco Karl, che significa "uomo libero", ed era dapprima utilizzato come titolo onorifico dei maestri di palazzo dei re Merovingi. Carlotta rappresenta una variante femminile del nome Carlo, passando dalla forma francese Charlotte, femminile di Charles.
    Onomastico: L'onomastico può essere festeggiato il 17 agosto in ricordo di santa Carola Gerhardinger di Regensburg, oppure il 4 novembre in occasione della festa di San Carlo Borromeo.
    Data di nascita: 9 dicembre 1960

    Casata: Serpeverde
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Ranocchia.

    Altezza: 168 cm
    Capelli: Neri, mossi;
    Occhi: Neri.
    Aspetto Fisico: Formosa, ma non troppo.
    Caratteristice Psicologiche: E' una pittrice ed un'artista. E come tutti gli artisti vede il mondo per conto proprio, secondo le proprie aspirazioni, i propri desideri e bisogni.
    Ama la vita cittadina, preferirebbe stare in casa a dipingere o a leggere un buon libro piuttosto che vivere la vita mondana di Paese.
    Per questo quando il marito esce per le commissioni e le consegne, o per i consigli di paese, lei preferisce rimanere in casa a badare che tutto vada per il verso giusto.
    Il suo verso giusto.

    Impiego: Lavora insieme al marito Philibert nella Tenuta Ledrec de Lafevre e fa la maestra del corso di arte pomeridiana nella scuola del paesino vicino la Tenuta.
    Stato sociale: Sposata con Philibert Ledrec De Lafevre.





    Nome: Victor
    Cognome: Ledrec De Lafevre
    Significato del nome: Deriva dal latino victor cioè vittorioso. In ambito cristiano simboleggia la vittoria del bene sul male.
    Ha pertanto significato analogo ai nomi Vincenzo, Győző, Niceforo, Niceta e Nike.
    Onomastico: San Vittorio martire di León, venerato il 30 ottobre.
    Data di nascita: 15 febbraio 2003

    Casata: Non ancora entrato ad Hogwarts
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: //

    Altezza: 150 cm
    Capelli: Biondo cenere.
    Occhi: Castani.
    Aspetto Fisico: Esile, lungo e sottile.
    Caratteristice Psicologiche: Pensatore e stratega. Amante della cultura già da piccino. Infimo convincitore dalla faccia dolce. Nessuno è riuscito, nella famiglia, a dirgli ancora di no.
    Anzi, soltanto Pauline ci è riuscita, ma Victor era troppo piccolino per ricordarselo.
    Ama leggere i libri illustrati, soprattutto le enciclopedie. Ha una copia autografata di "Animali fantastici: dove trovarli." di Newt Scamander e la porta sempre con sè.
    Infatti non ha permesso nemmeno a Pauline di usarla per Hogwarts.


    Impiego: Quasi studente.
    Stato sociale: Celibe; Figlio di Philibert e Charlotte Ledrec De Lafevre; Fratello di Pauline.



    Nome: Costance
    Cognome: Ledrec De Lafevre
    Significato del nome: Dal nome latino Constantius, tratto a sua volta dall'originale Constans. Il nome deriva dal participio presente del verbo constare (restare fermo, non mutare) e letteralmente ha il significato di fermo, costante, tenace. La sua diffusione in epoca medievale è legata alla cultura cristiana e alla valenza religiosa del concetto di costanza, da intendere come costanza nella fede e nella ricerca del bene.

    Onomastico: Si festeggia il 29 gennaio in memoria di San Costanzo, patrono di Perugia.
    Data di nascita: 10 Agosto 1988

    Casata: Serpeverde
    Stato di Sangue: Purosangue
    Animle domestico: Gatto persiano nero.

    Altezza: 198 cm
    Capelli: Biondo cenere.
    Occhi: Castani.
    Aspetto Fisico: Statuario e imponente, ben allenato e levigato dall'attività fisica babbana, faceva parte di una squadra di rugby.
    Caratteristice Psicologiche: Ha preso la bonarietà del padre. Non a caso Pauline lo rinomina "il buono".
    Sa di essere un ragazzi di bella presenza, molto apprezzato dalle donne, eppure è un tipo romantico che preferisce aspettare quella giusta.
    Ha anche giocato a rugby per diversi anni, ma in seguito ad una violenta rottura della spalla è stato costretto a rinunicare agli sport.
    E' un metamorphomagus, riesce a cambiare il colore dei propri occhi, infatti il suo colore abituale degli occhi è sull'azzurro chiaro.

    Impiego: Disoccupato, lavora come porta-gabbie alla Tenuta.
    Stato sociale: Celibe; Figlio di Philibert e Charlotte Ledrec De Lafevre; Fratello di Pauline.



    Nome: Philip
    Cognome: Laroche
    Significato del nome: Dal nome greco Φίλιππος (Philippos), che, composto dal verbo philein (amare) e hippos (cavallo), può essere tradotto come "amante dei cavalli" o, per estensione, "esperto, abile con i cavalli" - ho philippòtatos, ad esempio, era un epiteto di Alessandro Magno. Va ricordato, per maggior chiarezza, che la figura del cavallo si riscontra di frequente nell'antica onomastica greca (si pensi a nomi quali Ipparco, Ippocrate, Ippolito, Santippe, etc), trattandosi di un animale particolarmente caro alla società greca dell'epoca classica.
    Onomastico:Si festeggia il 26 maggio in memoria di San Filippo Neri, il 3 maggio in ricordo di San Filippo Apostolo, e il 12 maggio in ricordo di San Filippo d'Agira.
    Data di nascita: 9 gennaio 2002

    Casata: // Magonò
    Stato di Sangue: Mezzosangue
    Animle domestico: //

    Altezza: 168 cm
    Capelli: Castani
    Occhi: Castani
    Aspetto Fisico: Esile ed aggrazziato come la madre, dalla quale ha preso la maggior parte dei tratti "femminili" del suo viso, se non avesse un vocione e tenesse sempre i capelli abbastanza corti, verrebbe scambiato per una ragazza.
    Caratteristice Psicologiche: E' la persona più antipatica, saccente ed irritante del mondo. Odia tutto e tutti, tranne Pauline, sua cugina e coetanea, con la quale adora parlare giocare e scherzare.
    Il fatto di non poter essere un mago l'ha reso irascibile e arrogante, altezzoso e spesso e volentieri cattivo, semplicemente perché desidera più di tutto e più di tutti poter essere il mago che, per una sfortuna "genetica" non può essere.


    Impiego: // studente di una delle scuole elementari del Sacro Cuore di Parigi, all'interno della quale abita tutt'ora.
    Stato sociale: Celibe; figlio di Luis e Penelople Laroche; Fratello di Morgan Laroche e cugino di Pauline.



    Nome: Morgan
    Cognome: Laroche
    Significato del nome: Deriva dal nome maschile antico gallese Morcant, composto da mor, che significa forse "mare", e da un secondo elemento di origine incerta (forse cant, "circolo", "cerchio", quindi "cerchio del mare"). Da Morcant si è poi sviluppato in Morgant e quindi in Morgan.

    Originariamente era usato esclusivamente al maschile, e godeva di media popolarità in Galles nel Medioevo. Dagli anni 1980, negli Stati Uniti si è diffuso considerevolmente il suo uso al femminile, forse grazie alla fama della Fata Morgana (Morgan le Fay in inglese) o a quella dell'attrice Morgan Fairchild; in Galles invece è ancora considerato unicamente maschile (stessa situazione che ha anche il nome Meredith).

    Storicamente, Morgan è stato oggetto di molta confusione: ad esempio, durante il periodo Puritano, il significato veniva indicato erroneamente con "nato dal mare" (che è invece quello del nome Morien), e veniva quindi usato per tradurre il nome Pelagio (che ha appunto un significato analogo) nel Libro delle preghiere comuni. Nonostante la somiglianza, non è correlato ai nomi Morrigan, Muirghein e Morgen. In particolare, Morgen risulta essere quasi identico a Morgan; tuttavia, nel periodo in cui il primo era scritto Morgen, il secondo era scritto Morcant, e quando il secondo era scritto Morgan il primo era invece Morien.
    Onomastico: L'onomastico si può festeggiare il 28 dicembre, in memoria di san Maughold, chiamato anche Morgan, missionario e vescovo sull'Isola di Man.
    Data di nascita: 19 giugno 1993

    Casata: Corvonero
    Stato di Sangue: Mezzosangue
    Animle domestico: Topolino bianco.

    Altezza: 167 cm
    Capelli: Neri.
    Occhi: Neri.
    Aspetto Fisico: Non molto slanciato, ha preso la bassa statura tipica della nonna, ma i capelli neri come la pece della madre.
    Caratteristice Psicologiche: Sempre sorridente e gioviale, Morgan fa sempre il primo passo verso il prossimo, pronto -soprattutto per quano riguarda le ragazze- a mostrare il meglio di sè.
    E' un'amante dei computer babbani, un tipico "nerd".


    Impiego: Studente ad Hogwarts
    Stato sociale: Celibe; Figlio di Luis e Penelope Laroche; Cugino di Pauline.




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    L'arrivo di Pauline Ledrec De Lafevre alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts è datato il 04/09/2012. Con undici anni compiuti da meno di due mesi, il vento che mugolava contro le finestre, Pauline si siede nella sedia del cappello parlane senza sapere assolutamente cosa le accadrà nè tantomeno di quale casata dovrà prendere i colori.
    Ovviamente, con una famiglia di discendenza prevalentemente Serpeverde la ragazza non può fare altro che aspettarsi di vestire l'argento e il verde della nobile casata, ma quando il cappello si adagia sulla sua testa, l'unico pensiero della ragazza era che aveva abbandonato i suoi pennelli nella sedia dove era seduta poco prima di alzarsi una volta chiamata per cognome.
    Da quel momento iniziò la sua vita ad Hogwarts. La stanzetta singola nella quale avrebbe passato il resto del suo anno scolastico iniziava lentamente a prendere colore, macchie di vernice scivolavano dalle tele e chiazze di acquerello sulla scrivania sempre piena di carte, scartoffie, appunti e libri.
    I libri delle materie di Hogwarts.

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    Eccelle subito nella materia più divertente della scuola, Babbanologia. Materia che le risulta indubbiamente semplice e per la quale supera la sua interminabile paura per gli autoscontro e si ritrova ad esprimere le sue doti artistiche disegnando i compagni e le compagne di classe, scoprendo nuovi generi musicali e la musica enigmatica e mistica dell'Hang Drum, strumento che si vede costretta a suonare durante una delle lezioni della professoressa Thorsen.

    Ma il bello giunge quando entra in contatto con due delle più complesse fra le materie di Hogwarts. Cura delle Creature Magiche e Difesa contro le arti oscure. La giovane serpeverde si ritrova ad avere a che fare con una non più molto giovane esemplare di Kneazle, nella lezione di Cura delle Creature Magiche, giovane Kneazle con la quale non subito riesce ad instaure un rapporto di fiducia, ma arriva ad instaurarlo per poi riuscire a raggiungere il limitare della Foresta Proibita all'interno della quale venne portata insieme agli altri suoi compagni di corso.
    Si vede anche centrifugata in un lungo e losco labirinto, (tutta un'invenzione della professoressa Harper, la docente di Difesa) all'interno della quale si troverà a seguire un percorso impervio, all'interno del quale avrà a che fare con animali, strani individui e donne incinte.

    La prima conoscenza che la ragazza fa, all'interno delle fredde mure di Hogwarts, è Luisa Jane Brown nella grande Biblioteca della scuola, ragazza che incontrerà successivamente anche al'interno della Foresta Proibita. [ in corso ]




    Pauline partecipa anche ad alcuni corsi avviati dal Ministero della Magia. Il primo corso al quale partecipa si svolge in Giappone: il corso dei Diplomatici la cui prima lezione si svolge nella famosissima scuola di magia e stregoneria giapponese; la Mahoutokoro.
    In giappone avevano solo tre casate, e non avevano un cappello parlante che li avrebbe smistati.
    Avevano una statua, una grande ed immensa statua a forma di drago, all'interno di essa, i nuovi arrivati sarebbero stati smistati nelle varie casate ricevendo una moneta di metallo con inciso sopra il simbolo.
    Pauline viene smistata nei Dragoni Rossi e si sente subito come un pesce fuor d'acuqa. I Dragoni Rossi sembravano essere il corrispettivo giapponese dei Grifondoro, tant'è che fra quelli smistati in quella casata vi era quello che la serpeverde chiamava il Grifondorissimo, (William McStampede) con il quale svolgerà il suo primo duello magico, all'interno della scuola.
    Duello che ricorderà per sempre, nonostante l'avesse perso.
    Ma ritorniamo alla nostra scuola di magia giapponese. Ovviamente avrebbe dovuto fare una specie di prova pratica. L'accompagnatrice giapponese portò la ragazza, un'altra studentessa Tassorosso ed il Grifondoro in una grande sala all'interno della quale vi erano delle file di teche che contenevano spade di ogni genere. Così come da Evander Black aveva dovuto agitare un paio di bacchette e riempire di pois verdi le pareti del negozio, la serpeverde si colloca davanti alle teche per provare una spada dalle fattezze più occidentali che si rivelò fin troppo pesante pure per tentare di alzarla e poi provare un'altra spada di legno con la quale riuscì ad entrare in sintonia e con la quale si agitò per i successivi venti minuti.
    Incontra, inoltre, in un momento di pausa dallo studio, Zoey Andrea Blanchet
    (Michief Managed
    ).
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    Thurisaz, Eolh, Sigel, Mannaz.

    La seconda lezione ministeriale alla quale ha preso parte è la lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico tenuta dalla professoressa Powell. La prima parte della lezione si sarebbe svolta in parte più teorica. Pauline si ritrovò davanti a se quattro rune delle quali avrebbe dovuto leggerne il significato ed immaginare quale sarebbe dovuto essere il loro significato.
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    In seguito, la giovane serpeverde si sarebbe trovata ad occultare un simbolo runico scelto. In quell'occasione apprende l'uso dell'incanto Signo, incanto che le permetterà di imprimere il simbolo della runa scelta ( PERDH ), e l'incanto Occulto Signo che le permetterà di occultare -per l'appunto- il simbolo appena impresso.

    Data di pronuncia: 10 Agosto 1960
    Inizio profezia: 10 Agosto 1960
    Fine profezia: Non definito, indicativamente: autunno 2013
    Profeta: Dante Sansoni

    Dai venditori di nobili uccelli
    una notte, che piena luna avea,
    alla luce una coppia di gemelli
    per San Lorenzo e i suoi astri giungea

    Tra i lavorator dell'allevamento
    ve n'eran due che figli non poteano
    avere, e senza alcun ripensamento
    il non-mago dei due nati chiedeano;

    E da quel momento furon divisi.
    Dell'uno e dell'altro saran le figlie
    infra le serpi ed i corvi smistate

    Quando le due si saranno incontrate
    da tutte le fronde cadran le foglie
    ricomponendo i legami recisi.

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    25 settembre 2013 Pauline entra a far parte della Band di Hogwarts i The Breathers con il ruolo di batterista.


    PAGELLA DEL PRIMO ANNOmedia: A
    PozioniOLTRE OGNI PREVISIONE
    DCLAOECCELLENTE
    IncantesimiOLTRE OGNI PREVISIONE
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    CDCMACCETTABILE
    Storia della MagiaOLTRE OGNI PREVISIONE
    ErbologiaACCETTABILE
    DivinazioneACCETTABILE
    BabbanologiaECCELLENTE














    Il secondo anno di Pauline ad Hogwarts si rivela un anno promettente e all'insegna di nuove avventure.
    Raggiunge Hogwarts mediante il celeberrimo treno, occupando lo Scompartimento 007, insieme a Jiselle Emma Levi, Zoey Andrea Blanchet, Rachel Lee Connelly e Carys Elisabeth Thomas.
    Sono le prime vere conoscenze che la ragazzina fa all'interno di Hogwarts, ma le novità di quest'anno non riguardarono soltanto le nuove conoscenze, bensì anche le materie scolastiche! La riforma vigente in quell'anno prevedeva agli alunni dell'anno superiore al primo, di selezionare un determinato numero di materie che avrebbero continuato a seguire per il resto dei loro studi ad Hogwarts, la giovane serpeverde scelse Difesa Contro le Arti Oscure, Pozioni, Incantesimi, Trasfigurazione, Manipolazione della Mente ed il corso di Antiche Rune e Simbolismo Magico, al quale aveva già preso parte l'anno precedente, quando era soltanto un corso aggiuntivo.



    Sentì un sonoro noccare contro la porta dell'ingresso della classe.
    Poi di nuovo silenzio e poi di nuovo un sonoro "toc toc".
    La porta si aprì mostrando un soggetto alquanto particolare, per nom dire losco.
    Era alto, molto alto ed aveva dei lunghi capelli rasta di colore simile al rosso fuoco, molto acceso. Alla fine di ogni dread vi era una specie di pendaglio che tintinnava allo scontrarsi con gli altri.
    La pelle del viso aveva una strana colorazione olivastra e, per inciso, non si poteva dire che non fosse avvenente.
    Ma la serpeverde non ebbe il tempo di proferire parola che lo vide dissolversi in uno sbuffo di fumo violaceo.

    《Bene... Che cos'era?》

    Non sapeva effettivamente come rispondersi fino a quando non alzò lo sguardo al soffitto e lo vide di nuovo fluttuare nell'aria sopra di se, sospirando.
    -"Sono la tua allucinazione, gioia!"- annuì con voce roca ma soave allo stesso tempo.
    Ma poi quello scomparve di nuovo.
    Appuntò sul proprio quaderno che i sintomi erano quelli di brevi allucinazioni.
    L'essere comparve di nuovo e la serpeverde potè guardarlo di nuovo, prima della sua ennesima scomparsa.
    I lunghi capelli sembravano essere come tentacoli mossi dall'essere stesso: non portava abiti complessi, solo un lungo manto di stoffa dalla forma squadrata. Una specie di vestitone che lo copriva fino a metà coscia.
    Il busto era umano fino a metà delle braccia e metà delle cosce, oltre i gomiti e oltre le ginocchia iniziava una strana peluria di un marrone chiaro, più scuro, però, della pelle. Con l'iniziare della strana pelliccia sulle gambe, i polpacci terminavano in zampe animali.
    Abevano la tipica forma felina, probabilmente aveva anche i cuscinetti morbidi morbidi, lì sotto.
    Il volto era sorridente, ma comunque austero ed aveva gli occhi molto allungati. La forma del viso era sottile ed allungata ma magra, dalle guance incavate e quando sorrideva si potevano notare due strani denti, posizionati sopra i canini che avevano proprio l'aspetto di un paio di zanne, tipo quelle dei facoceri, solo molto più piccole.
    Gli occhi erano entrambi di un colore altrettanto strano, nel contesto del soggetto, la pupilla era nera, come al solito, ma l'iride era di un particolare colore rosa scuro.
    La prima lezione alla quale Pauline prende parte, è la lezione di Pozioni, sotto la tutela della professoressa Desdemona Astrea Carrey e una new entry nel corpo (e che corpo) docenti dell'anno in corso, il professor James "Sawyer" Ford e la sua immancabile capacità di rendere Pauline la persona più imbarazzata del pianeta con un solo sguardo o semplicemente mediante un solo ordine: dargli del "tu". Articolatasi in due parti, la Serpeverde riuscì ad essere avvelenata in entrambe le prove pratiche.
    Nella prima prova, la ragazza dovette avere a che fare con il veleno di Lobalug, veleno capace di provocare brevi allucinazioni nel malcapitato, ed in questo particolare caso, permisero a Pauline di entrare in contatto con una stramba allucinazione alla quale Pauline si affezionò particolarmente, Mr. M.
    La seconda parte della prova, prevedeva un secondo avvelenamento (che, per grande fortuna toccò di nuovo a Pauline) e prevedeva un percorso in un labirinto. In coppia con il compagno di casata Stephan Frost, percorsero il labirinto, ma per sfortuna dopo una serie di peripezie che implicavano una progressiva perdita dei sensi di Pauline, arrivarono anche a recuperare l'antidoto feticcio. Quando non è giornata, non è giornata, c'è poco da fare.
    Terminata la lezione, Pauline rimase piacevolmente sorpresa da ciò che un veleno del genere potesse provocare in lei, si ripromise di chiedere alla docente di apprendere in separata sede, la realizzazione di quell'intruglio, desiderava davvero rivedere il suo amico.

    A seugire, signori e signori, ecco la prima lezione di Trasfigurazione. Una semplice lezione piena di una quantità industrale di prove pratiche! La serpeverde apprende infatti una serie di incanti volti alla trasformazione ed al cambiammento delle caratteristiche fisica di oggetti { Muto, Verto Gommosus, Verto Plumbeum, Verto Plumeo, Verto Lucidis, Verto Tenius }.
    Faticosissima, invece, la prima lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico. Non molto piena di prove pratiche (furono soltanto due) ma caratterizzate dall'impegno che necessitava per l'esatta realizzazione delle barriere.
    Le barriere erano a tematica principale di quella lezione. La prima parte della lezione prevedeva l'ausilio degli incanti Signo ed Exequòr, appresi l'anno precedente, che permettevano il primo di scrivere le rune con un particolare "inchiostro magico" del colore verde chiaro che la serpeverde già conosceva bene, ed il secondo per attivare la barriera, ed in più, dall'incantesimo Mutatis Signo che permetté alla serpeverde di modificare a proprio piacimento la barriera nella pergamena.
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    La seconda parte della lezione, si articolava in maniera un poì più complessa. La ragazza apprese infatti a realizzare un cerchio magico, una barriera runica con doppia eccezione, di primo e di secondo livello.
    Con l'incanto Subscribo Obice che apprese durante la lezione, disegnò il cerchio vero e proprio, dopo aver dipinto nell'aria una serie quasi infinita di rune per escludere tutti gli esseri di sesso femminile dal cerchio magico.

    Nella mia barriera non vi potranno entrare nè donne babbane nè tantomeno donne dotate di magia, ad eccezione di me stessa e di coloro che porteranno il simbolo che ho appena impresso.
    Sarà come un portone chiuso a qualsiasi donna vi volesse entrare, sia essa uno spirito, sia essa una fata, sia essa una donna dalle sembianze maschili. Così come sarà sbarrata l'entrata per qualunque essere non umano, ad iniziare dagli animali.
    Protetti saranno coloro all'interno della barriera, da qualsiasi magia o stregoneria e da qualsiasi elemento sovrannaturale.


    Ed infine, apprendendo l'incanto Corpus Signo impresse il simbolo {riportato qui a destra} che permetteva l'accesso all'interno della barriera, eludendo le eccezioni di primo livello.
    Nella prima lezione di Incantesimi, accorpata con DCLAO, dopo essere stata catapultata da una losca passaporta ideata dalla docente, alla Lega dei Duellanti, si ritrovò ad avere a che fare con una serie di prove pratiche che comprendevano una "sfida" contro Walker, il docente di incantesimi.
    La prima prova pratica, però, comprese uno scambiarsi di incanti Stupeficium e Protego con una compagna di anno, la corvonero Megan Knigt.
    Confundus e Cerebrundum, Allectum e Dismundo furono invece i quattro incanti appresi durante la lezione della new entry Manipolazione della Mente.
    In terzetto con Alexandra Rose Jones e la già conosciuta Zoey Andrea Blanchet, la ragazza si ritrovò storidta e confusa da entambe ed in seguito morbosamente attaccata all'ombra (vittima dell'incanto allectum) e provò sulla sua pelle la sofferenza che l'incanto dismundo poteva provocare.

    Un morso alle labbra e via alla vera e propria esibizione. Era come se si aprisse un lungo sipario di velluto rosso scuro di fronte a lei. Lei al centro di un palco scenico che era quella piccola stanza che prendeva il nome di ufficio, all'interno del ministero della magia.
    Nessuno spettatore, solo lei, la stella della scena e lui, l'esaminatore.
    No, no, no, non andava bene.
    Non era ad un esame, non doveva superare o meno una prova. Doveva mostrare a quell'uomo chi era la vera Pauline, chi aveva davanti oltre quella sottile ragazza troppo alta per la sua età e dai vispi occhi incuriositi da tutto ciò che la circondava. Eppure aveva il nervosismo di quando doveva consegnare i compiti. Era nervosa come se dovesse fare l'ennesima prova pratica davanti alla docente, ad Hogwarts.
    Le sembrava di essere in una specie di "succursale" della scuola, un'appendice dove venivi valutato per quanto riuscivi ad essere te stesso davanti ad un soggetto che non avevi mai visto e che probabilmente, una volta uscita da lì dentro, avrebbe riposto tutto ciò che ti riguardava chiuso dentro un fascicolo nell'ultimo cassetto dell'ultima libreria del piano.
    Eppure non c'erano banchi, non c'erano sedie, nulla intorno alla piccola maghetta sembrava dare almeno l'idea che quel luogo potesse anche almeno vagamente sembrare ad una scuola.
    Nemmeno l'uomo che aveva davanti aveva la tipica faccia da "professor(on)e di Hogwarts". Perché, dopo un anno, la ragazza aveva capito che i "professor(on)i di Hogwarts" erano una razza a parte. Non in senso negativo.
    ...forse.
    Non c'erano banchi, non c'erano sedie scolastiche, non c'erano compagni, non c'era l'ansia di ogni volta, quando doveva fare una prova pratica ad Hogwarts.
    Doveva soltanto ripercorrere ogni momento della propria vita, ripercorrere le situazioni e le sensazioni che aveva provato quando aveva aperto gli occhi alle urla del fratello che era corso via quabdi quella che aveva trovati nel lettone della camera dei nonni non era la sorellona, lascista lì il giorno prima a dormire, ma un'altra ragazza.
    Gli stessi capelli, lo stesso chiaro e limpido colore degli occhi, ma dal viso diverso.
    Era quella la sua capacità, mutare i lineamenti del viso; cambiando la forma del viso, poteva diventare mille e mille altre persone.
    Poteva canbiare il taglio degli occhi, la forma del naso, le labbra.
    I colori sarebbero ovviamente rimasti gli stessi, ma vedi che spettacolo sarebbe decidere di venire a scuola ogni giorno con un viso diverso.
    Questa non era altro che la sua insicurezza. La conosceva bene, quella besta al proprio interno. Sapeva bene che quella possibilità di cambiare se stessa, di vivere col viso di qualcun altro era soltanto il desiderii di coprire ciò che di lei non amava e ricominciare tutto dall'inizio ogni volta.
    Non voleva avere quella capacità, riflettendoci bene.

    In quel modo non le sarebbe stato capace di capire coaa nella vera lei non andava. cosa doveva fare per capirlo, cosa - alla fine- lei era veramente.
    Adesso, davanti a quell'uomo che tanto le faceva simpatia, doveva mostrare cosa era in grado di fare.
    Doveva tornare a quella strana sensazione che provava quando in maniera spomtanra la vera Paulune andava in "vacanza" ed il suo viso era quello di un'altra ragazza.
    Le capitava spesso che il viso nel quale si trasformava, la maschera che più spesso quello strano inconscio-magico indossava fosse la stessa.
    Probabilmente prima di iniziare a capire come funzionava questa strana capacità (alquanto sui generis dato che era davvero raro che in una stessa famiglia capitassero due elementi con quella capacità nella stessa generazione). Quindi la ragazza era più che certa che quello che le stava capitando era ancora più atrano di quanto già non fosse.

    Ritornando alla maschera ricorrente, la goovane serpeverde aveva notsto spesso che il proprio inconscio-magico la trasformava in una ragazza dal viso sottile ed i zigomi alti, gli occhi allungati, da gatta, che esprimevano tranquillità nel loro mantenere la propria tonalità verde-Ledrec.
    Era serena quando, dopo quei momenti di crisi, di nervosismo, di malattia, vedeva quel sorriso al sup specchio al posto del proprio.
    Nicki, come la chianava, era quasi il suo angelo custode, ma proprio in quell'istante non voleva uscire dal suo piccolo cantuccio.
    Probabilmente , si disse, non era il momento opportuno. Non era abbastanza in crisi, in ansia, non era abbastanza agitata.

    Anzi, era molto a suo agio lí dentro, davanti a quell'uomo che in realtà aspettava guardandola, con dolcezza, da pochissimo tempo.
    Aveva atteso un paio di minuti prima si aver appurato che Nicki non rispondeva.
    A quel pnto quello che doveva fare era mostrare quelo di cui aveva capacità. Guardò negli occhi l'uomo che aveva davati a se, scorse i suoi occhi sereni, azzurri come il cielo in primavera e volle farli suoi.
    Lo guardò negli occhi e chiuse i suoi, poco dopo, fermandosi un attimo per concentrarsi su quella tonalità. Ovviamente, aprendo gli occhi, rivolse il suo solito sguardo verde e vispo all'uomo, ma in quell'istante precedente, quando aveva guardato i suoi occhi, era come se ne avesse carpito l'essenza.
    Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima, ed in quello sguardo la ragazza aveva fatto entrare, come in contatto, l'anima dell'uomo davanti a sè.
    Ed il viso inizio a mutare sempre più lentamente. Prima il contorno degli occhi: lo sguardo verde ancora puntato verso l'uomo davanti a sè rimase l'unica cosa fissa che in quel corpo non avrebbe cambiato. Dalla tipica forma, gli occhi dal taglio "Ledrec", allungati, sottili, eleganti ma allo stesso tempo capaci di mostrare le più allegre emozioni, lasciando invariata la posizione delle pupille nere, circondate da una verde iride, mutarono la loro forma. Occhi allungati, infossati all'interno di un viso che divenne ovale, massiccio, ruvido, dalla mascella larga.
    Passandosi una mano sul viso non sentì più la forma sottile ed allungata del proprio. Sfiorò un viso diverso ed ebbe un brivido lungo la schiena. A quanto pare tutto stava andando nel verso giusto. Guardò negli occhi l'uomo, con un'espressione divertita, un sorrisetto compiaciuto sulle labbra che rimanendo sulla stessa tonalità di rosa divennero più grandi, allungate e carnose.
    Percepì una strana sensazione. Sentiva il proprio viso pesare.
    Il viso di una persona più grande era più pesante. Non si aspettava di sentire un viso così pesante. Tutte le responsabilità, le fatiche di un uomo che si trovava ad occupare una carica del genere al Ministero, rendevano il suo viso più pesante di quello che poteva essere quello di Nicki, o il proprio del quale non percepiva nessuna pesantezza.
    Modificata la forma del viso, toccò alle orecchie, che si allargarono leggermente, sotto i capelli castani della ragazzina e poi al naso: il naso della serpeverde era piccino, contenuto, allinsù come quello di una principessa ed in quel momento, in un leggero prurito, sentì la pelle allungarsi lentamente trasformandosi pure lui in un naso più grande del proprio, maschile e lievemente schiacciato.
    Col cuore che palpitava mostrò un sorriso smagliante a quell'uomo, ed alzò entrambi i pollici.

    -"Ecco, adesso siamo gemelli!"-
    Non soltanto dentro la scuola la serpeverde doveva prendere parte a serie e serie di prove pratiche.
    La ragazza infatti, accompagnata dal fratellone Costance, venne a contatto con una nuova realtà: quella del ministero. Scoperte non molti anni prima le caratteristiche particolari della ragazza, dovette una volta raggiunta l'età giusta, andare al Ministero per mostrare ad un biondo e simpatico impiegato le sue capacità.
    La ragazza infatti possedeva la capacità di modificare i tratti del proprio viso, mantenendo i colori "naturali" e tipici della famiglia Ledrec: Pauline Ledrec de Lafevre, così come suo fratello Costance Ledrec de Lafevre, era una Metamorphomagus.

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    La vita all'interno di Hogwarts continua, la Serpeverde decide di richiedere formalmente l'inserimanto a due corsi all'interno del nuovo ordinamento scolastico, Trasporto Magico ed il Laboratorio di Oggetti Magici.
    tumblr_n1cxjcL2MB1srg20mo1_500Aveva partecipato con lo stesso entusiasmo che aveva avuto quando con un sorriso raggiante aveva acquistato al negozio Madama McClan quell'abito che adesso indossava con un sorrisone sulle labbra. Si guardò allo specchio attentamente prima di uscire dalla propria camera con un lungo mantello indosso per coprire il vestito di carnevale e sgattaiolando giuù verso il camino con una manciata di metropolvere si ritrovò subito a Hogsemade. Camminando con passo tranquillo e rilassato, osservò tutte le vetrine decorate a festa per la giornata dove ogni scherzo diventava realtà e con un sorriso entrò all'interno del locale "I tre manici di scopa" per osservare intorno tutta la gente vestita con le maschere più disparate.
    Poi venne il momento cruciale: l'assegnazione del premio.
    Effettivamente, non sapeva se il suo abito potesse piacere di più di altri e assicuratasi che i suoi capelli fossero in ordine e che il mantello fosse correttamente appeso all'appendiabiti si avvicinò alle altre concorrenti che guardò con un sorriso dolce.
    Ma il rossore nelle sue guance divenne qualcosa di inverosimile nonappena sentiì il proprio nome pronunciato alla fine, dopo altri due.

    «Ed infine, al primo posto con una maggioranza schiacciante di voti, direttamente da un famoso videogioco Babbano, la vincitrice del concorso, la signorina Pauline Ledrec De Lafevre! Complimenti, venga pure a ritirare il premio! »


    Con grande gioia il suo viso si distese in un grande sorriso ed osservò la donna che invitava ad una ad una le vincitrici fino a pronunciare il proprio nome. Con gli occhi rossi di emozione (effettivamente, non aveva mai vinto niente) salì sul palco e ringraziò la donna con un sorriso smagliante.
    Ritirò il premo e sorrise, guardando la maschera bianca che in quel momento si ritrovava fra le mani: era liscia, come se fosse un viso vero.
    La maschera dai mille volti era sua, e con un sorriso la strinse al petto per poi prendere fra le mani anche i buoni sconto che avrebbe sicuramente adoperato.
    Pochi attimi dopo, scese dal palco con fare felice e rallegrato e si diresse verso il buffet, nella speranza di incontrare qualcuno e di sgranocchiare qualcosa.
    La ragazzina ha anche preso parte all'iniziativa di carnevale proposta da Madama McClan in collaborazione con I tre manici di scopa.
    Acquistando un costume tratto da un noto videogioco babbano, la serpeverde prese parte a quel ballo di carnevale, tenutosi presso i locali dei tre manici di scopa, rendendosi conto, una volta lì, di essersi aggiudicata la Maschera dai Mille Volti.
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    Maschera dei Mille Volti: permetterà alla persona di cambiare il proprio volto con quello di un altro che conosce, dovrà solo pensare intensamente a quella persona mentre indossa l'oggetto. La Maschera non modifica nè corpo nè età, cambia solo il viso: una volta tolta, tornerà ad essere una maschera bianca normale. Si può facilmente vedere l'oggetto sulla persona se si usano incantesimi di rivelazione o di interruzione della magia (finite incantatem).
    L'anno scolastico procede quindi tranquillamente fino a quando la giovane serpeverde non debutta insieme ai The Breathers e alla sua batteria al Ballo del Ceppo (X), evento al quale partecipa per la prima volta e con un accompagnatore, al fianco della serpeverde, un grifondoro de erzo anno, anche lui facente parte della band: Lestàt De Lincourt.
    La serpeverde si rende conto quindi diserbare un docile interesse nei confronti del collega musicale che però non riesce ad esternare più di tanto, vittima della propria incapacità di rapportarsi con i ragazzi in ambito sentimentale ed oltretutto bloccata dalla consapevolezza dell'attuale situazione sentimentale del grifo che non crede di smuovere più di tanto, prima che essa si smuova da sé.
    Nonostante i rapporti interpersonali particolarmente difficili per la giovane ragazza, Pauline termina l'anno senza troppe difficoltà, nonostante non fosse riuscita a dare del suo meglio a Trasfigurazione per ottenere la media dell'Eccezionale per conseguire successivamente l'esame per tentare di diventare animagus.
    Riesce, però, fortunatamente a prendere parte ai tirocini estivi all'UCMI che inizieranno con l'estate che stava arrivando.
    L'anno scolastico termina ufficialmente ma la serpeverde rimane ancora ospite del castello per qualche giorno. Giorni nei quali incontra una ragazza di un anno inferiore al suo, facnte parte anche lei della casata sepreverde.
    La ragazza si dimostra prima un po' chiusa nei confronti di Pauline, ma lei non demorde e non rifiuta il tentativo di dialogo sereno che le due intraprendono nella Guferia (X) dove si sono incontrate.
    La serpeverde si chiama Irene Adler Darko.
    L'estate procede placidamente ed il 27 Luglio viene invitata dal nuovo prefetto, Stephan Frost, a prendere parte alla Festa di Compleanno/di Diploma della loro caposcuola, Medea Marine Grael.
    La festa prevedeva l'accompagnarsi con un +1 che la ragazzina sapeva bene chi poteva essere.
    La serpeverde, infatti, prese finalmente coraggio per invitare Lestàt il quale non sembrò restìo al prenderne parte insieme a lei.

    Con l'estate che avanza, Pauline può finalmente prendere parte al tanto desiderato tirocinio ministerisale con l'UCMI.
    La ragazza, insieme ad Anežka Abigail Smith e Shirley Periwinkle, insieme alla professoressa Mikayama prendono parte al Congresso Internazionale Delle Creature e Maghi Senzienti (X) tenutosi alle Isole Scilly, ove la serpeverde incontra una giovane veela di nome Sophie, con la quale passa un po' di tempo durante il convegno.

    PAGELLA DEL SECONDO ANNOmedia: O
    PozioniOLTRE OGNI PREVISIONE
    DCLAOOLTRE OGNI PREVISIONE
    IncantesimiOLTRE OGNI PREVISIONE
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    MDMOLTRE OGNI PREVISIONE
    Antiche RuneOLTRE OGNI PREVISIONE
    Laboratorio Oggetti Magici//
    Trasporto MagicoOLTRE OGNI PREVISIONE














    Il terzo anno di Pauline si apre con la consegna dell'attestato di partecipazione al tirocinio estivo ministeriale all'UCMI, che la giudica come un'ottima assistente. (x)
    Per una serie di vicessitudini, la serpeverde, dopo aver condiviso per i primi due mesi del terzo anno, il dormitorio con Emily Jane Novery e Jiselle Emma Levi



    Questo è il quattordicesimo pannello, questo è il pannello quattordici



    Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello Questo è il quindicesimo pannello

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    Edited by TheFedIvan - 24/12/2014, 18:26
     
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    Nome: Pauline
    Il nome Pauline deriva dal latino Paulus, noto fin dall'epoca dell'antica Roma, trattandosi del cognomen romano della gens Aemilia. È tratto dall'omonimo aggettivo, paulus, che significa, in senso stretto, "di piccola quantità", "piccolo".
    Considerando il contesto dei cognomina romani, è possibile che, in origine,
    Paulus venisse imposto o al figlio più giovane (ovvero "il più piccolo") della famiglia oppure al più piccolo o più giovane fra due membri omonimi dello stesso nucleo familiare.
    Nel corso dei secoli l'accezione di questo termine si estese fino a significare anche "umile". Questo significato, in particolare, fa da sfondo alla popolarità del nome Paolo fra i primi cristiani, accentuata poi notevolmente dalla figura di san Paolo (il cui nome originale era Saul).


    Onomastico: L'onomastico si festeggia solitamente, sia per la Chiesa cattolica che per quella ortodossa, il 29 giugno, in memoria di san Paolo, apostolo e martire.

    Cognome: Ledrec De(lla Casata) Lafevre
    Il Cognome di Pauline è Ledrec, il patronimivo "De Lafevre" si riferisce ad un ramo della famiglia Ledrec, dal quale discende il bisnonno di Pauline, ma che è ormai estinta. Per questo spesso Pauline firma soltanto con il primo (e unico) cognome. I genitori hanno preferito scriverle all'anagrafe anche il secondo cognome semplicemente per mantenere la tradizione arrivata fino a loro, ma effettivamente non ha alcun valore.

    Data di Nascita: 09.07.2001
    Luglio è il settimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano ed il secondo mese dell'estate nell'emisfero boreale, dell'inverno nell'emisfero australe, consta di 31 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile. Il mese fu chiamato così in onore di Giulio Cesare, nato il 13 di questo mese. Anteriormente, nel calendario di Romolo, era chiamato Quintile.

    Luogo di Nascita:Tenuta Ledrec De Lafevre - Les Baux de Provence
    Les Baux-de-Provence è un comune francese di 451 abitanti situato nel dipartimento delle Bocche del Rodano della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
    Il piccolo comune si trova su uno sperone roccioso a sud di Avignone e a nord-est di Arles ed è famoso per il suo castello.
    I suoi abitanti si chiamano Baussencs.


    Stato di Sangue: Purosangue

    Casa di Appartenenza: Serpeverde

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    Camera Blindata: CB D027

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    Fisico - Pauline è una ragazzina un po' più alta della media delle ragazze della sua età. Se non fosse per il viso ancora un po' bambinesco e per le curve che forse solo adesso si stanno iniziando a delineare, la ragazzina verrebbe ad un primo sguardo disattento scambiata per qualcuno di almeno due anni in più. Il suo viso è ovale.
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    Gli occhi di Pauline sono grandi ed ovali. L'iride si presenta spesso di un verde scuro che diventa una strana tonalità di grigio nei giorni meno luminosi e più invernali dell'anno. Il naso è stretto e leggermente rivolto verso l'alto, forse un po' troppo piccolo per i suoi gusti, le sue labbra sono sottili e di un rosa leggermente più scuro rispetto al colore normale della sua pelle, non ama tingerle di nessun colore in particolare, ma preferisce spesso dei colori un po' più scuri, tendenti al borgogna o al ciliegia ed il resto del viso è circondato da una capigliatura non molto lunga, che spesso non supera la lunghezza delle spalle, dalle diverse tonalità. Il suo colore naturale è castano chiaro, adesso però i suoi capelli sono di una tonalità di arancione ancora molto vicina al marrone, però più luminosa del suo normale colore.
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    E' alta e molto magra, non è per niente allenata fisicamente e le ossa sono circondate da pochi muscoli, rendendola scricchiolante ad ogni passo o piegamento che fa. Il corpo sottile e magro deriva dalla parte della famiglia della nonna di Pauline. Il suo corpo e magro e delicato, molto adatto a movimenti agili come quelli di una ballerina. Ha le spalle strette rispetto al resto del corpo, sono leggermente più rientrate dei fianchi e spesso sono leggermente incurvate verso il basso, vittime di posture scorrette dovute alla sua altezza. Le baccia sono leggermente più pienotte, ma terminano in degli ossuti avambracci e delle mani allungate e delicate, dalla pelle morbida come la seta e con delle dita leggermente storte.
    I fianchi ancora non sono pronunciati, ma le ossa del bacino spingono lentamente contro la pelle. Le gambe sono lunghe ed ossute e le ginocchia leggermente rivolte verso il centro a formare una piccola "x" naturale. I piedi sono lunghi e sottili, da essi si vedono emergere spesso le ossa metatarsali come se fossero ricoperte da solo un sottile strato di pelle.
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    Carattere - Pauline è molto riflessiva e sentimentale. All'apparenza può sembrare molto chiusa in sè stessa, ed infatti lo era molto di più di quanto non sia adesso. In passato viveva tranquillamente la sua vita nel suo angolino senza necessariamente coinvolgere altre persone nel proprio mondo, non ha mai avuto problemi di solitudine, non si è mai sentita sola.

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    Il suo modo di fare la portava ad interessarsi più del comportamento degli altri con altri che di interagire anche lei. Adora osservare la gente, scorge i movimenti, i sospiri, gli sguardi. Adora tutto ciò che il corpo può mostrare per fare comprendere un sentimento ed felice di poterli percepire e di avere imparato a farlo. Da poco tempo, oramai, la ragazzina si è aperta al mondo dei suoi coetanei.
    Scanzonata e molto allegra nel modo di fare, sa per certo di comprendere al primo sguardo che la persona che ha davanti sia degna di creare un legame e non si tira indietro nei contatti con le persone, anzi spesso sa essere anche invadente, ma con discrezione. Ambiziosa come una serpeverde che si rispetti, non ama le sfide ma allo stesso tempo se si ritrova all'interno di una di esse non perde un attimo a combattere con tutte le sue forze per dare il meglio di sè. Ama la musica, per anni ha suonato violino ed il passaggio alla batteria nella band della scuola non la rende altro che sempre più combattiva e pronta a nuove sfide. Continua ad adorare osservare le persone, con gli anni si è resa conto che i ragazzini della sua scuola sono molto più complessi di quello che crede ed il continuo contatto con loro non le ha portato altro che nuove conoscenze delle sfaccettature dell'essere umano.
    Molto spensierata riesce ad affrontare ogni situazione con un sorriso, la ragazza, però, nei momenti di estrema tensione e nervosismo talvolta viene sopraffatta da esso. La sua abilità (Pauline è infatti una metamorphomaga) rende questi momenti di tensione e nervosismo sempre più palesi, dati i cambi repentini ed incondizionati della forma del suo viso che le fa cambiare identità in men che non si dica, come a voler nascondere il suo volto in momenti di tale stress.
    Se in amore vince chi fugge, Pauline è la prima classificata. Molto aperta nei rapporti di amicizia, quando si ritrova davanti al ragazzo che le ha rubato il cuore si comporta come se fosse un fantasma. Solo da poco riesce ad approcciarsi anche con i soggetti dei suoi sentimenti amorosi, ma si dimostra impacciata ed imbranata come mai nessuno al mondo.



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    Incantesimi ed Esperienze

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    Pozioni e Abilità

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    Antiche Rune (I)
    Signo (incantesimo di scrittura) - Deleo (incantesimo di cancellazione della scrittura) - Occulto Signo (incantesimo di occultamento delle rune) - Reperio Signo (incantesimo di ritrovamento delle rune) - Exequòr (inchiostro interiore color verde chiaro)
    NJBgglu
    Pozioni (I)
    Pozione Scacciabrufoli ( si usa per far sparire i brufoli oppure i foruncoli creati dall'incantesimo Furunculus )
    Livello di difficoltà: Facile
    Ingredienti : Lumache cornute Aculei di porcospino Zanne di serpente Ingrediente base Ortiche secche
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    Cura delle Creature Magiche (I) Approccio alla creatura magica Kneazle. Incantesimi di Primo Soccorso: Anapneo (incantesimo di liberazione delle vie respiratorie) - Ferula (incantesimo bendante) - Innerva (incantesimo di rinsavimento) - Emendo (incantesimo di ricomposizione di ossa fratturate) - Tergeo (incantesimo di aspirazione) - Relevium (incantesimo emostatico). Altri incantesimi: Glacius - Mobilicorpus - Pietrificus Totalus
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    Pozioni (II) esperienza col • Veleno di origine animale - Lobalug (XXX) - Brevi allucinazioni.
    Sperimenta in classe la realizzazione dell'antidoto per il veleno di Lobalug. Pauline adopera Scaglie di coda di Manticora, foglie essiccate e sbriciolate di Mandragola e corteccia di Melograno resa a cubetti.
    Divinazione (I) nozioni di base di - Astragalomanzia - Chiromanzia - Sticomanzia (Bibliomanzia) - Astrologia
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    Antiche Rune e Simbolismo Magico (II) Esperienza di creazione di una barriera di primo e secondo livello. Con le rune: Thurisaz, Eolh, Sigel, Othel. Daeg ed Isa. Mannaz. Tir e Kenaz. Ehwaz e Perdhro, genera una barriera che esclude tutte le donne streghe.
    Pozioni (I) Partis Revelio (incantesimo di visualizzazione degli ingredienti delle pozioni)
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    Volo e Trasporto Magico(II) Realizzazione dell'Inchiostro per le Strillettere
    Ingredienti: 50 ml di Inchiostro di qualunque colore, 1 Grinzafico, 12 petali di Camomilla, Succo di 1 Limone
    Trasfigurazione (I) Gruppo Inanimati: trasforma un oggetto in un oggetto/vegetale/animale. MUTO + nome di cosa voglio ottenere in caso ablativo.
    - Parziale oggetti: modifica o aggiunge parti ad oggetti. COMMUTO + nome di ciò che sto trasformando in accusativo.
    - Incantesimo di Ingrandimento: ENGORGIO; Aumenta il volume d'oggetti.
    - Incantesimo di Rimpicciolimento: REDUCIO; Diminuisce il volume di oggetti.
    - Incantesimo di duplicazione: GEMINIO; Per copiare solo oggetti non replicando le proprietà magiche.
    - Incantesimo di riempimento: RABBOCCO; Riempie nuovamente calici e bottiglie quasi vuoti.
    - Incantesimo di abbassamento della temperatura: FRIGUS -> GLACIES.
    - Incantesimo di innalzamento della temperatura: CALDIUS -> INFERICUS.
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    Antiche Rune (II) - Sigillo del Serpente. Incantesimo che permette soltanto al mago che incanta una pergamena di poterne leggere il contenuto. Formula: Serpentis Ictu.





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    Sigillo della Chiusura Ermetica. È utilizzato solo e solamente sui libri e serve per chiuderli in modo tale che solo pagando un tributo di sangue è possibile leggerne il contenuto. Il sigillo si traccia con il sangue del mago in modo tale da disegnare all’interno della copertina tre cerchi intrecciati, niente formule, ma solo tanta concentrazione e canalizzazione dell’energia.
    Trasfigurazione (II)- Gruppo Vegetali: trasforma una pianta in un oggetto/pianta/animale. VARIO + nome di cosa voglio ottenere in caso ablativo.
    - Parziale piante: modifica o aggiunge parti alle piante.
    PERVARIO + nome di ciò che sto trasformando in accusativo.
    - Incantesimi di mutamento di stato: (*)
    ~Muto Gommosus: rende un oggetto gommoso.
    ~Muto Plumbeum: rende un oggetto pesante.
    ~Muto Plumeo: rende un oggetto leggero.
    ~Muto Lucidis: rende un oggetto invisibile alla vista ma non al tatto.
    ~Muto Tenuis: rende un oggetto solo visibile e non toccabile.
    - Controincantesimi trasfigurativi: (*)
    ~REVERSUS: annulla l'effetto di un incanto trasfigurativo sia totale che parziale. Funziona solo su oggetti, piante e animali.
    ~HOMINE REVERTO: annulla l'effetto di un incanto trasfigurativo sia totale che parziale. Funziona solo sugli esseri umanoidi.
    - Incantesimo di Ammissione ed Esilio:
    ~Per evocare: nome caso accusativo dell'oggetto + ADMITTO.
    ~Per fare sparire: nome caso accusativo dell'oggetto evocato + EXILIO.
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    DCAO / INCN (II) Incanti Stupeficium e Protego.
    Incantesimi adoperati durante la prova pratica: Aguamenti, Glacius, Depulso, Protego, Ascendio.
    Antiche Rune (III) -
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    La Chiave di Muiredach Questo disegno è formato da due “T” che si riflettono una nell’altra. Utilizzato come guardia per proteggersi dal male, si è scoperto essere un potete Sigillo utilizzato per imporre il silenzio su colui il quale viene tracciato. Se impresso sul corpo di un uomo o animale, questi diventerà sordo fino a che sarà integro e attivo questo Sigillo.
    Manipolazione della Mente (II) Confundus (Confonde la mente della persona colpita. E’ necessario il contatto visivo e grandissima forza di volontà, in quanto si manipola la mente.) - Dismundo (Genera nella mente dell’avversario visioni di mondi spaventosi. Necessario contatto visivo. ) - Allectum ( Incantesimo Affascinante. Induce il bersaglio ad essere ossessionato, attratto da un particolare oggetto tanto da volerlo tutto per sé e difenderlo ad ogni costo. ) - Cerebrundum (Fattura Cervello-Molle. Una fattura temporanea che rallenta le sinapsi ed intontisce il bersaglio ostacolando movimenti, sensi, e parola. L'effetto è più o meno potente a seconda di chi lo usa.)// simbolo circolare di antiche rune che non mi ricordo //
    Antiche Rune e Simbolismo Magico (II) Incantesimo di Rielaborazione di una Runa: Mutatis Signo. Incantesimi di Occultamento delle Rune Occulto Signo e Ritrovamento Reperio Signo.
    Subscribo Obice e Corpus Signo
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    Antiche Rune e Simbolismo Magico (III) Trappola del Diavolo - se tracciato con adeguate dimensioni da poter contenere una persona su un soffitto o un pavimento, allora verrà creata una vera e propria zona nella quale chiunque sia all’interno non ne potrà uscire o utilizzare la Magia. Purtroppo si è visto che tale tipo di Magia diventa inefficace nel momento in cui si tenta di nasconderla con qualsiasi tipo di magia, quindi bisogna in qualche modo ingegnarsi per avere un “effetto sorpresa”.
    - se tracciato sul corpo di una persona, solo in maniera Temporanea, sarà capace di contenere un Incantesimo che verrà attivato nel momento in cui il “possessore” del tatuaggio deciderà di infondere un po’ della propria Magia al suo interno.
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    Volo e Trasporto Magico(II) Incantesimo Carta Memore (l'Incanto della Memoria Cartacea, ovvero l'incanto che permette al foglio di memorizzare anche le emozioni che si prova quando si scrive la lettera), Scribo Lamento, Claude et Tace e Nota Mittere (Sono de post-it volanti in cui ai scrive il messaggio che si vuole mandare ed poi bisogna incantarli. Prendono la forma di un oggetto o animale a scelta del mago.)
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    Antiche Rune e Simbolismo Magico (III) Sigillo dell'Esilio - Deve essere tracciato con il sangue di un mago, anche non vostro. Dopo averlo tracciato c’è bisogno di porre la mano sopra di esso, come prima, e darci un pizzico di Magia. Una forte luce risplenderà, verrete investiti da un onda d’urto e per il raggio di qualche metro, per qualche minuto, nessuna forma di Magia sarà possibile. Il sigillo si consumerà in questo tempo e, quando scomparirà, vorrà dire che la Magia sarà di nuovo possibile.
    Trasfigurazione (III)- Gruppo Animali: trasforma un animale in un oggetto/pianta/animale.
    VERTO + nome di cosa voglio ottenere in caso ablativo.
    - Parziale Animali: modifica o aggiunge parti all'animale.
    CONVERTO + nome di ciò che sto trasformando in accusativo.
    - Incanti specifici:
    ~CHELYS: evoca crostacei.
    ~REPTILIS: evoca rettili.
    ~AVIS: evoca uccelli.
    ~GREMIUM: evoca mammiferi.
    - HOMENUM REVELIO: rende la bacchetta sensibile alla presenza di umani, anche se sono nascosti da mantelli dell’invisibilità, oppure dall’incanto di disillusione.
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    Antiche Rune e Simbolismo Magico (III) Sigillo Anti-Possessione: Questo Simbolo, se impresso sulla pelle, permetterà di accrescere le difese della vostra mente dalle intrusioni esterne, di essere meno soggetti alle magie che potrebbero controllarvi.
    Antiche Rune e Simbolismo Magico (III) - Corpus Haurias (incantesimo che permette di imprimere sulla pelle dei simboli magici; a differenza del Signo, non imprime proprio potere magico alla scrittura, disegna soltanto.)
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    Volo e Trasporto Magico (III) - Metropolvere: •Polvere di Luna - una parte
    •Ceneri di pupille di Anguilla - due parti
    •Ceneri di Pioppo Nero - tre parti
    •Ceneri di Aswinder - una parte.
      
      
      
      
      
      
      
      
      

    Background Metamorphomagus.
    Pauline e Nicki. Nicki e Pauline.
    Non sapeva perché dentro di sè vi era quella donna dagli occhi azzurri e limpiti come i propri, ma di quel taglio così obliquo, sinuoso, quasi felino. Era dentro di lei, come una nascosta parte del suo inconscio, subconscio o qualalche loro parente psicologico, e non poteva farne a meno.
    Sempre di salute cagionevole, la giovane serpeverde aveva dovuto avere a che fare più spesso con la convalescenza che con la fraternizzazione con i suoi simili. Perché avere contatti con potenziali amici è molto più noioso che avere una bella febbriciattola che deperisce ed affatica senza nemmeno dare la forza di alzarsi per andare in bagno. Ma questa è un'altra storia.
    Accadde in un pomeriggio di inverno. Una di quelle tante mattinate dove il manto dei campi della tenuta Ledrec de Lafevre era diventato candido di neve e il freddo della zona si era portato con sè virus fastidiosi che avevano attaccato la preda facile costringendola al letto. E quella volta, la malattia aveva sei sintomi strani.
    Oltre alla febbre, ai dolori alle ossa, alla stanchezza, al mal di testa, quello che sentiva era uno strano formicolìo, come se il suo viso stesse vibrando, come se il suo viso stesse cambiando. Ma non riusciva ad alzarsi dal letto per poter vedere quello che accadeva.
    E chiudeva gli occhi e sognava, sognava quella ragazza strana. Una ragazza sinuosa, sottile, dai capelli del colore del gelato alla nocciola, come i propri, gli occhi azzurri e limpidi come uno specchio d'acqua ghiacciato, come i suoi, ma con un viso lungo, un viso serio, un viso quasi regale.
    E l'aveva rinominata Nicki. La sua amica dei sogni, amava chiamarla, anche se non aveva mai parlato di questa amica immaginaria al fratellino o ai genitori. E non fu lei a rendersi conto che quella Nicki non era altro che lei stessa.
    Fu il fratello.
    Victor Ledrec de Lafevre, di un anno più piccolo ma già di una spanna più alto di lei, con un sorrisone raggiante la venne a trovare nella camera, la piccola sorella malaticcia e ivi non vi trovò la sorella. Urlò, spaventato, il piccolo ragazzino, facendo qualche passo indietro e facendo tinnare le posate di metallo contro la fine porcellana del piatto fondo che conteneva il miracoloso brodo di pollo. Non era lei, ma Pauline non lo sapeva.
    La ragazzina non sapeva come comportarsi, l'amato fratellino stava urlando di lei, stava urlando in generale, non sapeva cosa stesse accadendo e davanti a sè e vide il viso spaventato di una persona che sorpresa non trova nel letto chi voleva trovare.
    Si alzò, lentamente, ed egli fece un passo indietro. Probabilmente si stava chiedendo chi fosse, si stava chiedendo perché indossasse il pigiama della sorella, perché era lì e DOVE fosse la sorella.
    Pauline invece si sistemava i capelli color nocciola e si avvicinava a lui con il cuore che palpitava più che mai. Voleva rassicurarlo, voleva dirgli di non urlare, ma non comprendeva appieno quello che stava accadendo nella testa del fratello.
    Fino a quando, al sentire i passi spaventati del fratello correre via e chiamare il fratellone più grande, Pauline non si voltò verso lo specchio dalla vecchia cornice che aveva appeso vicino il letto.
    Spalancò le palpebre, le mani tremarono.
    Non era lei.
    Era Nicki.
    Il fratello glielo spiegò, mostrando anch'egli la capacità di potere cambiare parte del suo corpo. Le mostrò i suoi occhi multicolore, e con un sorriso la ragazzina, ancora troppo piccola per controllare il suo potere, si rese conto di fare parte di un legame ancora più forte con il suo fratellone, ma ancora di più con quella capacità che aveva appena appreso di conoscere.
    Con il tempo si esercitò, davanti allo specchio, per rendersi conto di quello che era capace di fare, ma non prima degli undici anni apprese a modificare i lineamenti del proprio viso, anche se con molta, ma molta fatica.
    Abilità - Metamorfomagus. I Metamorphomagus sono una delle razze più rare dell'intero mondo magico poiché le capacità che li contraddistinguono (ereditarie e possedute fin dalla nascita) derivano da un gene a carattere recessivo che può saltare molteplici generazioni di un medesimo albero genealogico prima di presentarsi. Sono in grado di cambiare significativamente la loro altezza e la loro stazza; possono modificare la forma del proprio viso, le dimensioni e la forma di naso, bocca e occhi, lisciare la pelle per occultare cicatrici, modificare la pigmentazione della pelle per farla divenire più chiara o più scura (non è possibile che raggiungano colori innaturali); con lo stesso procedimento relativo alla pigmentazione, possono mutare il colore dei loro occhi e dei loro capelli (lunghezza illimitata e/o colori innaturali) ed in questo caso non è difficile attingere anche ai colori più svariati, anche innaturali; con molto impegno e altrettanto esercizio, possono modulare anche le proprie corde vocali al fine di assumere un'altra voce.







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    Legno di agrifoglio, lunga 10 pollici con nucleo di Capello di Sirena e pelo di Kneazle, flessibile. (x)


    Legno - (dagli appunti di Ollivander) L'agrifoglio è uno dei legni da bacchetta più rari; ritenuto tradizionalmente protettivo, questo legno si sposa felicemente con chi può aver bisogno d'aiuto per superare la propria tendenza alla rabbia e all’impetuosità. Non di rado, inoltre, le bacchette di agrifoglio scelgono un padrone coinvolto in qualche pericolosa impresa di ricerca, spesso di tipo spirituale. L'agrifoglio è uno di quei legni la cui efficacia negli incantesimi varia radicalmente a seconda del nucleo scelto per la bacchetta.

    Lunghezza - (dagli appunti di Ollivander) Molti fabbricanti di bacchette abbinano semplicemente la lunghezza della bacchetta alla taglia della strega o del mago che la useranno, ma è un metro approssimativo che non tiene conto di molte altre importanti considerazioni. Secondo la mia esperienza le bacchette più lunghe possono andare bene per i maghi più alti, ma tendono a essere più attratte dalle personalità spiccate, e da chi pratica uno stile di magia più grandioso e drammatico. Le bacchette ben proporzionate, invece, favoriscono incantesimi più eleganti e raffinati.

    Nuclei - I nuclei della bacchetta magica di Pauline sono capello di Sirena e pelo di Kneazle.
    La prima, con la sua bellezza e il suo canto ammaliava i naviganti che erano destinati ad annegare se ne fossero stati attratti. La sirena rappresenta un simbolo di forza, energia e potenza femminile e allo stesso tempo minaccia. Per altre persone invece rappresenta l’essenza del mare stesso. Anche Pauline ha iniziato, solo all'alba del terzo anno, a conoscere questo profondo legame col mare e le creature marine che inizia dal profondo dell'oggetto più importante per la streghetta.
    Il secondo nucleo, lo Kneazle, probabilmente è il vero simbolo di Pauline. La creatura magica è molto simile ad un gatto, dall'intelligenza superiore che possiede l'abilità di sentire e percepire uno strano sospetto riguardo le persone troppo poco amichevoli, con le quali si mette subito sulla difensiva.

    Oggetti - Acquisti Scolastici
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    [PRIMO ANNO]

    [SDM] Storia della Magia (Bathilda Bath)
    [INC] Manuale degli Incantesimi - Volume I (Miranda Gadula)
    [INC] Teoria della Magia (Adalbert Incant)
    [TRA] Guida Pratica alla Trasfigurazione per principianti(Emeric Zott)
    [ERB] Mille Erbe e Funghi Magici (Phyllida Spore)
    [POZ] Infusi e pozioni magiche (Arsenius Brodus)
    [CDCM] Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli (Newt Scamandro)
    [DCAO] Le Forze Oscure, guida all'autoprotezione (Dante Tremante)
    [DIV] Svelare il Futuro (Cassandra Vablatski)
    [BAB] Babbanologia Standard (Dafne McSporran)
    [VOLO] Il Nobile Sport degli Stregoni (Quintius Umfraville)

    [SECONDO ANNO]


    I Segreti delle Arti Oscure: Teorie per la Difesa - Volume Primo - (Richard Alexander Roger)
    Il Duello, guida pratica all'attacco e alla difesa (Kate Houghtough)
    Manuale degli Incantesimi - Volume Secondo (Miranda Gadula)
    Pozioni&Veleni (Agatha List)
    Antiveleni Asiatici (Furia Kinder)
    Teorie della Trasfigurazione Transustanziale; Volume I (Piacchiaduro Sveva)
    Studio delle antiche Rune (Josephine Bavard)
    De mentibus et inspectionibus; Volume I (Lucretia Strizzacervella)
    De mentibus et inspectionibus, dalla parte dei babbani; Sussidiario (Lucretia Strizzacervella)

    [TERZO ANNO]

    Traduzione Runica Avanzata (Sunshine Orange)
    I Segreti delle Arti Oscure: Affrontare l'Informe - Volume Secondo - (Richard Alexander Roger)
    Vampiri e Licantropi: storie narrate da vite vissute (Molly Quinn)
    Manuale degli Incantesimi - Volume Terzo (Miranda Gadula)
    Magia Internazionale - Vol. I (Lysander Graham)
    Infusi e pozioni magiche; Volume II (Arsenius Brodus)
    Teoria e Pratica Trasfigurativa (Richard Miller)
    Trasporto e Comunicazione nel Mondo Magico - Vol. 2 - Passaporte e Metropolvere (Elettra Fly)
    (x) Gli Oggetti Magici. Introduzione alla loro conoscenza; manuale illustrato. (Cartalathiel Manbrace)
    Dalle pietre ai metalli: il loro utilizzo intelligente (Ashkûr Manbrace)
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    [PRIMO ANNO]

    1 Calderone (in peltro, misura standard 2)
    1 Set di provette (a scelta tra: vetro o cristallo)
    1 Set di ingredienti per le Pozioni del I Anno
    1 Bilancia di precisione (a scelta tra rame o ottone)

    [TERZO ANNO]

    Set di Ingredienti per la Polvere Volante
    Set di Ingredienti Comuni
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    [PRIMO ANNO]

    3 Tre completi da lavoro in tinta unita (nero)
    1 Cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
    1 Abito scolastico (Pantaloni normali + Abito scolastico Unisex)
    1 Abito da cerimonia (Pantaloni da cerimonia + Abito da cerimonia(Maschi); Abito da cerimonia (Femmine))
    1 Paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili)
    1 Mantello invernale (nero con alamari in argento)

    [TERZO ANNO]

    1 Paio di Guanti in pelle di Tebo


    Oggetti - Altri oggetti ed accessori.

    Cioccorane Raccolte
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    Divinazione (I)
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    Ballo di Carnevale 2014 (II)
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    Lezione di Recupero LOM (II)
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    "Hanno la particolarità, oltre a raffigurare il vostro segno zodiacale, di essere fatte con un materiale particolare che cambia colore in base a com'è il vostro umore”.
    Maschera dei Mille Volti: permetterà alla persona di cambiare il proprio volto con quello di un altro che conosce, dovrà solo pensare intensamente a quella persona mentre indossa l'oggetto. La Maschera non modifica nè corpo nè età, cambia solo il viso: una volta tolta, tornerà ad essere una maschera bianca normale. Si può facilmente vedere l'oggetto sulla persona se si usano incantesimi di rivelazione o di interruzione della magia (finite incantatem).
    Talismano portafortuna realizzato da Pauline stessa durante una lezione di recupero. Una collana con una luminosa pietra di luna (pietra corrispondente al suo segno zodiacale babbano) legata a dei fili dorati.

    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
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    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
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    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
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    Perla vinta ad una gara di corsa con bighe trainate da avvicini.
    "Non è semplicemente una perla, è anche un porta fortuna. Portandola con te, incastonandola in un orecchino, collana o bracciale, quando sarete in acqua sarete protette dai pericoli."
    Conchiglia intarsiata che Pauline porta sempre al collo, simbolo di riconoscimento per i maridi.
    "Ma potete venirci a trovare prendete queste conchiglie sono un segno di riconoscimento per i maridi. In qualsiasi mare del mondo andrete, non verrete mai attaccati se porterete questa con voi."
    Scaglia rossa di Maride, ricevuta in dono da Themistocles, uno dei maridi della delegazione Greca che ha accolto Pauline durante la visita scolastica.

    Riunione Natalizia Serpeverde (III)
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    Seconda lezione di Manipolazione della Mente (III)
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    Seconda lezione di LOM (III)
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    Come Irene, Stephan e William, Pauline riceve dalla professoressa Thorsen in regalo un Dressing Bracelet.
    "Bracciale unisex che permette di cambiare la propria mise in qualunque momento della giornata e di sostituirla con una veste dai colori neutri. Grazie ad un incantesimo di estensione, si adatta perfettamente a qualsiasi polso, senza rimanere troppo stretto o troppo largo. Il bracciale è riutilizzabile, con un "Finite Incantatem" le vesti scompaiono e si ritorna al bracciale di partenza."
    "Sono i talismani di cui abbiamo parlato prima, di tipo controdifensivo per proteggervi dall'Insinuo Somnum. Siccome è un incantesimo che vi colpisce da addormentati ho sempre pensato fosse tra i talismani più utili e vi eviteranno guai in futuro."
    Daga realizzata in Mithril da Stephan Frost, durante una lezione di Laboratorio Oggetti Magici.
    Presenta il manico in legno di agrifoglio e sull'elsa vi sono incastonate quattro pietre per lato.
    Primo Lato: gemme ovali - blu (turchese), arancio (corniola), viola (ametista); gemma semisferica: nera (ematite).
    Secondo Lato: gemme ovali - rosso (diaspro), verde (agata), rosa (quarzo); gemma semisferica: bianca (pietra di luna).

    Riunione Serpeverde (III)
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    Come tutti i serpeverde presenti alla riunione, Pauline riceve da William un bracciale a forma di serpente molto particolare.
    "Sono magicamente legati tra loro. Se solo uno di voi vorrà che gli altri lo raggiungano è necessario toccare un occhio del serpente e concentrarsi per richiedere aiuto. Immediatamente tutti gli occhi degli altri bracciali inizieranno a brillare ad intermittenza, sempre più rapidamente man mano che ci si avvicina al bracciale che è stato attivato."
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    Animali - Al Serraglio Stregato, all'avvenire del primo anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Pauline acquista un Gatto Norvegese delle Foreste, che nomina "Birillo".
    La creatura la accompagnerà in una serie di avventure, tra l'altro sarà anche suo "compagno" occasionale - e sicuramente non desiderato - di una lezione di Trasfigurazione tenuta dal professor Turner, al terzo anno di Pauline.
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    Birillo è un tipico gatto d'appartamento. Non ha un carattere esuberante e gli basta accoccolarsi si una montagnola di vestiti di Pauline per stare bene con sè stesso. Ha un folto pelo grigio e degli occhi grandi e gialli come i fiorellini di campo. Ha un brutto vizio, comune a tutti i felini. Spesso adora limarsi le unghia ed esercitarsi a graffiare sul legno: il bordo del letto di Pauline, principalmente il lato destro, è pieno di graffi e striature.
    Ha una rivalità profonda con Aire (anche se lei non lo sa), la civetta di Irene, compagna di stanza di Pauline.
    Durante la lezione di Trasfigurazione al III anno, tenutasi nel Labirinto della Scuola, la serpeverde si imbatte in un gruppetto di Imp (L'Imp è una creatura che vive esclusivamente in Inghilterra e Irlanda, può essere alto dai quindici ai venti centimetri e di colore marrone scuro o nero. Può essere confuso con il Pixie. L'Imp è di indole dispettosa e vive sui terreni umidi e paludosi. Spesso si trovano sulle sponde dei fiumi dove si divertono a buttare gli incauti visitatori.).
    Uno di essi, un esemplare femmina alto quasi 15 centimetri, decide di rintanarsi all'interno della tasca della serpeverde che, decisa a tenerla con sè, decide di richiedere la patente ed un addestramento speciale per poterlo tenere all'interno del castello. Il suo nome è Turner. (colloquio) (addestramento)

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    Edited by TheFedIvan - 27/7/2015, 00:54
     
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    Background -Ludwig Ledrec De Lafevre deteneva e detiene ancora oggi il cinquantadue percento della vendita ed allevamento annuali di gufi e civette viaggiatori e di compagnia. Nasce in Alsazia a Strasburgo il 18 febbraio 1938, da una famiglia di rigidi maghi purosangue da generazioni. I suoi genitori si chiamavano Laurence Ledrec De Lafevre Mormont ed Ivett Arcés, ed erano gli ultimi elementi della casata Mormont, conosciuta nell'albo familiare dei Ledrec come la più rigorosa ed intransigente.
    Pauline Delacroix, nata a Parigi il 4 luglio 1941, terza figlia, dopo due gemelle, di Victor Delacroix ed Alexandra Picard.
    Il loro matrimonio è un matrimonio combinato per unire due dei casati più autorevoli e mantenere la purezza del loro sangue fino alle generazioni successive. Il pretesto della famiglia Delacroix, in realtà, dell'organizzazione di questo matrimonio combinato è tentare di insabbiare quella che loro considerano essere la malattia di cui è affetta Pauline stessa, la loro ultimogenita (nonchè disgrazia, anche se mai l'hanno confermato). La giovane ragazza ha presentato un ritardo molto prolungato nell'uso della magia. Quando le sorelle maggiori erano già delle maghette belle e pronte, la giovane donna non era capace di scagliare nemmeno un incantesimo per sbaglio. Non si conoscono le origini di questo suo "ritardo-magico", non si sa se geneticamente ci fosse stato qualcosa che non va. Nessuno lo sa, ad eccezione del suo futuro marito, che comunque ne viene a conoscenza molto dopo il loro matrimonio, ed i genitori stessi che portarono questo segreto fino alla tomba, quanto sembrasse, per le loro menti bigotte, troppo riprovevole avere una figlia diversa. I due si sposarono precocemente e la giovane donna venne accolta fin da subto dalla famiglia rigorosa quanto cordiale del marito del quale conosceva a stento il nome.
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    In loro, l'amore non sboccia subito. Due caratterini molto diversi che facevano fatica a stare insieme. I primi figli nascono quasi per sbaglio, sono due gemelli, dai capelli biondissimi. Nascono il 10 agosto 1960 ed i due coniugi li tengono rigorosamente nascosti ai genitori fino a quando non mostrano le doti magiche che i genitori di entrambi desiderano vedere sopra ogni altra cosa. I due gemelli si chiamano Simòn e Philibert, due gemelli omozigoti che però presentano un'unica differenza. Uno dei due non dimostra fin da subito il suo potere magico, al contrario dell'altro. Il terrore dei giovani coniugi nei quali - in un modo o nell'altro - sboccia un sentimento piuttosto simile all'amore, riguarda solo e soltanto l'asperità dei genitori di entrambi e decidono di compiere un gesto estremo.
    In una casetta non molto distante dalla Tenuta Ledrec, avevano notato una famiglia di loro coetanei residente in quel luogo da sempre, a detta di Ludwig.
    I coniugi Blanchet sono una coppia di giovani amanti che hanno scoperto dopo innumerevoli prove di non poter generare bambini, è a loro che con il cuore spezzato i coniugi Ledrec decidono di donare il piccolo Simòn, convinti che vivere da magonò in una famiglia di non-maghi sarebbe stato un futuro migliore.
    Ufficialmente i coniugi Ledrec De Lafevre, quindi, ebbero tre figli: Philibert, Penelope e Patrick.

    Convence, Arthur Dubois e Costantine, Ilmir Lafayette sono una coppia di serpeverde che coronano il loro amore nelle mura di Hogwarts, forse un po' troppo presto. Nascono entrambi a Lione rispettivamente il 5 marzo 1938 ed il 6 settembre 1935.
    Attendono un matrimonio combinato organizzato dalle loro famiglie per scappare insieme e trasferirsi in Cornovaglia e vivere la loro storia d'amore per i fatti propri, liberandosi per sempre dei legami di sangue che quelle famiglie avevano imposto. Le due figlie di Convence e Costantine sono due gemelle, Charlotte ed Elodì, nate il 9 dicembre 1960 senza alcun problema di alcun genere.

    Charlotte e Philibert si conoscono ad Hogwarts, all'alba del loro terzo anno. Entrambi della casata di serpeverde non si erano mai considerati fino a quando, per l'occasione di un evento organizzato dalla scuola, i due vennero costretti - in un certo senso - a lavorare fianco a fianco.
    Perdono le loro tracce verso la fine del quarto anno, Charlotte si vede costretta per cause familiari ad abbandonare la scuola e di lei non se ne ha più traccia. Per molti anni Philibert tenta di ricavare sempe più informazioni possibili della ragazza della quale ricorda più o meno soltanto nome e cognome, ed è un caso che ad una cena di gala dove Simon è stato invitato per fare le veci del padre che la incontra.
    Forse è superfluo dire che il loro primo figlio, Costance Paul Ledrec viene concepito proprio in quella occasione.

    Pauline, invece, è la secondogenita di Charlotte e Philibert Ledrec. Nasce il 9 luglio 2001 in una notte un po' umida, talvolta piovosa, in un piccolo centro ospedaliero nei pressi di Les Baux de Provence, la cittadina nella quale si trova la Tenuta Ledrec De Lafevre e dove tutt'ora vive tutta l'intera famiglia di Pauline.




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    Primo Anno - L'arrivo di Pauline Ledrec De Lafevre alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts è datato il 04/09/2013. Con undici anni compiuti da meno di due mesi, il vento che mugolava contro le finestre, Pauline si siede nella sedia del cappello parlane senza sapere assolutamente cosa le accadrà nè tantomeno di quale casata dovrà prendere i colori.
    Ovviamente, con una famiglia di discendenza prevalentemente Serpeverde la ragazza non può fare altro che aspettarsi di vestire l'argento e il verde della nobile casata, ma quando il cappello si adagia sulla sua testa, l'unico pensiero della ragazza era che aveva abbandonato i suoi pennelli nella sedia dove era seduta poco prima di alzarsi una volta chiamata per cognome.
    Da quel momento iniziò la sua vita ad Hogwarts. La stanzetta singola nella quale avrebbe passato il resto del suo anno scolastico iniziava lentamente a prendere colore, macchie di vernice scivolavano dalle tele e chiazze di acquerello sulla scrivania sempre piena di carte, scartoffie, appunti e libri.

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    Eccelle subito nella materia più divertente della scuola, Babbanologia. Materia che le risulta indubbiamente semplice e per la quale supera la sua interminabile paura per gli autoscontro e si ritrova ad esprimere le sue doti artistiche disegnando i compagni e le compagne di classe, scoprendo nuovi generi musicali e la musica enigmatica e mistica dell'Hang Drum, strumento che si vede costretta a suonare durante una delle lezioni della professoressa Thorsen.

    Ma il bello giunge quando entra in contatto con due delle più complesse fra le materie di Hogwarts. Cura delle Creature Magiche e Difesa contro le arti oscure. La giovane serpeverde si ritrova ad avere a che fare con una non più molto giovane esemplare di Kneazle, nella lezione di Cura delle Creature Magiche, giovane Kneazle con la quale non subito riesce ad instaure un rapporto di fiducia, ma arriva ad instaurarlo per poi riuscire a raggiungere il limitare della Foresta Proibita all'interno della quale venne portata insieme agli altri suoi compagni di corso.
    Si vede anche centrifugata in un lungo e losco labirinto, (tutta un'invenzione della professoressa Harper, la docente di Difesa) all'interno della quale si troverà a seguire un percorso impervio, all'interno del quale avrà a che fare con animali, strani individui e donne incinte.

    La prima conoscenza che la ragazza fa, all'interno delle fredde mure di Hogwarts, è Luisa Jane Brown nella grande Biblioteca della scuola, ragazza che incontrerà successivamente anche al'interno della Foresta Proibita. [ in corso ]

    Pauline partecipa anche ad alcuni corsi avviati dal Ministero della Magia. Il primo corso al quale partecipa si svolge in Giappone: il corso dei Diplomatici la cui prima lezione si svolge nella famosissima scuola di magia e stregoneria giapponese; la Mahoutokoro.
    In giappone avevano solo tre casate, e non avevano un cappello parlante che li avrebbe smistati.
    Avevano una statua, una grande ed immensa statua a forma di drago, all'interno di essa, i nuovi arrivati sarebbero stati smistati nelle varie casate ricevendo una moneta di metallo con inciso sopra il simbolo.
    Pauline viene smistata nei Dragoni Rossi e si sente subito come un pesce fuor d'acuqa. I Dragoni Rossi sembravano essere il corrispettivo giapponese dei Grifondoro, tant'è che fra quelli smistati in quella casata vi era quello che la serpeverde chiamava il Grifondorissimo, (William McStampede) con il quale svolgerà il suo primo duello magico, all'interno della scuola.
    Duello che ricorderà per sempre, nonostante l'avesse perso.
    Ma ritorniamo alla nostra scuola di magia giapponese. Ovviamente avrebbe dovuto fare una specie di prova pratica. L'accompagnatrice giapponese portò la ragazza, un'altra studentessa Tassorosso ed il Grifondoro in una grande sala all'interno della quale vi erano delle file di teche che contenevano spade di ogni genere. Così come da Evander Black aveva dovuto agitare un paio di bacchette e riempire di pois verdi le pareti del negozio, la serpeverde si colloca davanti alle teche per provare una spada dalle fattezze più occidentali che si rivelò fin troppo pesante pure per tentare di alzarla e poi provare un'altra spada di legno con la quale riuscì ad entrare in sintonia e con la quale si agitò per i successivi venti minuti.

    Incontra, inoltre, in un momento di pausa dallo studio, Zoey Andrea Blanchet (Michief Managed).


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    Thurisaz, Eolh, Sigel, Mannaz.

    La seconda lezione ministeriale alla quale ha preso parte è la lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico tenuta dalla professoressa Powell. La prima parte della lezione si sarebbe svolta in parte più teorica. Pauline si ritrovò davanti a se quattro rune delle quali avrebbe dovuto leggerne il significato ed immaginare quale sarebbe dovuto essere il loro significato.
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    In seguito, la giovane serpeverde si sarebbe trovata ad occultare un simbolo runico scelto. In quell'occasione apprende l'uso dell'incanto Signo, incanto che le permetterà di imprimere il simbolo della runa scelta ( PERDH ), e l'incanto Occulto Signo che le permetterà di occultare -per l'appunto- il simbolo appena impresso.

    Valutazione del duello.
    Duello terminato con la vittoria di William di 5 a 1
    "Il giudice che sino a quell'istante era rimasto in silenzio, raggiunse i ragazzi e decretò il vincitore"

    Trovo che questo duello sia stato poco avvincente per le soluzione che avete adottato entrambi.
    William, tu sei stato troppo cattivo e comprensivo nei confronti di un primino, però sei quello che ha pensato a delle strategie e provato a mettere in atto delle combo.
    Pauline di te ho invece apprezzato l'immedesimazione del tuo PG nel contesto, molto veritiera e misurata.
    Tuttavia, ho notato che Pauline abbia minimizzato gli attacchi del suo sfidanti facendoli parere a mio avviso molto più deboli di quanto io abbia interpretato leggendo i post di King. Per esempio hai quasi ignorato i detriti provenienti dal soffitto nel tuo primo post.
    C'è stata una assurda ripetizione degli incanti, se non vi scagliavate detriti o mobili addosso, allora si faceva esplodere qualcosa.
    Per quanto riguarda l'ambientazione, credo sia stata piuttosto trascurata... La sala grande si trova a piano terra, se viene creato un buco nel pavimento si finirebbe al piano di sotto. Poi, io nella sala grande non ricordo ci siano librerie...
    William d'altro canto, ho trovato che abbia impostato il duello come "io sono tutto" muovendosi sempre con sicurezza, senza mai essere colto di sorpresa, il che è anche poco veritiero.

    Mi stavo dimenticando di dire che alcuni incanti sono stati usati impropriamente mentre altri, sono un po' inopportuni per un duello...

    Ritengo però che la performance di William sia Migliore, quindi è lui il vincitore del duello.
    E questo è quanto.
    Pauline, inoltre, non era mai stata una guerrafondaia. il suo carattere abbastanza introverso potrebbe sfogarsi in perfidia, ma non certo in violenza. Nonostante tutto si ritrovò a prendere parte ad un duello con William Mc Stampede. Dopo averlo visto armeggiare con spade in Giappone, la piccola serpeverde anche se un po' impaurita non si perdette d'animo e non fece altro che accettare di prender parte a quello che diverrà il primo (e probabilmente l'ultimo) duello magico della sua vita.
    Sfortunatamente, essendo tra le tante, alle prese con uno studente particolarmente... particolare e, inoltre, senza avere molta esperienza in campo di duelli, perdette l'incontro, riuscendo però a non finire in infermeria.
    Probabilmente non vedremo la nostra serpeverde all'interno di una pedana da duello magico.
    Ultima, ma non per questo poco importante, è la lezione di Erbologia tenuta dalla professoressa Amanda Vige. Una volta entrata in Clinica Veterinaria accompagnata dall'insegnante ( con al seguito tutti gli altri compagni di lezione, ovviamente ) si ritrovò ad avere a che fare con le infermiere del luogo, tutte in fibrillazione, pronte per curare una serie di animali che vi erano stati portati proprio quel giorno. Teneva fra le mani un sacchetto all'interno del quale si trovava l'essenza di Dittamo da usare per la lezione e fra tutte le infermiere, messe lì in fila, ne scelse una particolarmente magra. Che poi scoprì di averla già vista.
    "Sono Lyudmila. Tu sei la piccola Ledrec. Ricordo di aver comprato il mio gufo reale direttamente in tenuta quando tu eri piccolina. Mi ricordo di te, sai?". Non pensava affatto di trovarsela lì, proprio no!
    Una volta seguita la ragazza, la giovane serpeverde si ritrovò ad avere a che fare con un lungo, stanco e graffiato centauro. Un centauro con una lunga ferita lungo il ventre che i medici, una volta vista la piccola serpeverde arrivare (e per fortuna che non soffriva di stomaco) iniziarono a richiudere.


    Data di pronuncia: 10 Agosto 1960
    Inizio profezia: 10 Agosto 1960
    Fine profezia: Non definito, indicativamente: autunno 2013
    Profeta: Dante Sansoni

    Dai venditori di nobili uccelli
    una notte, che piena luna avea,
    alla luce una coppia di gemelli
    per San Lorenzo e i suoi astri giungea

    Tra i lavorator dell'allevamento
    ve n'eran due che figli non poteano
    avere, e senza alcun ripensamento
    il non-mago dei due nati chiedeano;

    E da quel momento furon divisi.
    Dell'uno e dell'altro saran le figlie
    infra le serpi ed i corvi smistate

    Quando le due si saranno incontrate
    da tutte le fronde cadran le foglie
    ricomponendo i legami recisi.

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    25 settembre 2013 Pauline entra a far parte della Band di Hogwarts i The Breathers con il ruolo di batterista.

    PAGELLA DEL PRIMO ANNOmedia: A
    PozioniOLTRE OGNI PREVISIONE
    DCLAOECCELLENTE
    IncantesimiOLTRE OGNI PREVISIONE
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    CDCMACCETTABILE
    Storia della MagiaOLTRE OGNI PREVISIONE
    ErbologiaACCETTABILE
    DivinazioneACCETTABILE
    BabbanologiaECCELLENTE




    NgfZac0

    Secondo Anno - Il secondo anno di Pauline ad Hogwarts si rivela un anno promettente e all'insegna di nuove avventure.
    Raggiunge Hogwarts mediante il celeberrimo treno, occupando lo Scompartimento 007, insieme a Jiselle Emma Levi, Zoey Andrea Blanchet, Rachel Lee Connelly e Carys Elisabeth Thomas.
    Sono le prime vere conoscenze che la ragazzina fa all'interno di Hogwarts, ma le novità di quest'anno non riguardarono soltanto le nuove conoscenze, bensì anche le materie scolastiche! La riforma vigente in quell'anno prevedeva agli alunni dell'anno superiore al primo, di selezionare un determinato numero di materie che avrebbero continuato a seguire per il resto dei loro studi ad Hogwarts, la giovane serpeverde scelse Difesa Contro le Arti Oscure, Pozioni, Incantesimi, Trasfigurazione, Manipolazione della Mente ed il corso di Antiche Rune e Simbolismo Magico, al quale aveva già preso parte l'anno precedente, quando era soltanto un corso aggiuntivo.

    Sentì un sonoro noccare contro la porta dell'ingresso della classe.
    Poi di nuovo silenzio e poi di nuovo un sonoro "toc toc".
    La porta si aprì mostrando un soggetto alquanto particolare, per nom dire losco.
    Era alto, molto alto ed aveva dei lunghi capelli rasta di colore simile al rosso fuoco, molto acceso. Alla fine di ogni dread vi era una specie di pendaglio che tintinnava allo scontrarsi con gli altri.
    La pelle del viso aveva una strana colorazione olivastra e, per inciso, non si poteva dire che non fosse avvenente.
    Ma la serpeverde non ebbe il tempo di proferire parola che lo vide dissolversi in uno sbuffo di fumo violaceo.

    《Bene... Che cos'era?》

    Non sapeva effettivamente come rispondersi fino a quando non alzò lo sguardo al soffitto e lo vide di nuovo fluttuare nell'aria sopra di se, sospirando.
    -"Sono la tua allucinazione, gioia!"- annuì con voce roca ma soave allo stesso tempo.
    Ma poi quello scomparve di nuovo.
    Appuntò sul proprio quaderno che i sintomi erano quelli di brevi allucinazioni.
    L'essere comparve di nuovo e la serpeverde potè guardarlo di nuovo, prima della sua ennesima scomparsa.
    I lunghi capelli sembravano essere come tentacoli mossi dall'essere stesso: non portava abiti complessi, solo un lungo manto di stoffa dalla forma squadrata. Una specie di vestitone che lo copriva fino a metà coscia.
    Il busto era umano fino a metà delle braccia e metà delle cosce, oltre i gomiti e oltre le ginocchia iniziava una strana peluria di un marrone chiaro, più scuro, però, della pelle. Con l'iniziare della strana pelliccia sulle gambe, i polpacci terminavano in zampe animali.
    Abevano la tipica forma felina, probabilmente aveva anche i cuscinetti morbidi morbidi, lì sotto.
    Il volto era sorridente, ma comunque austero ed aveva gli occhi molto allungati. La forma del viso era sottile ed allungata ma magra, dalle guance incavate e quando sorrideva si potevano notare due strani denti, posizionati sopra i canini che avevano proprio l'aspetto di un paio di zanne, tipo quelle dei facoceri, solo molto più piccole.
    Gli occhi erano entrambi di un colore altrettanto strano, nel contesto del soggetto, la pupilla era nera, come al solito, ma l'iride era di un particolare colore rosa scuro.
    La prima lezione alla quale Pauline prende parte, è la lezione di Pozioni, sotto la tutela della professoressa Desdemona Astrea Carrey e una new entry nel corpo (e che corpo) docenti dell'anno in corso, il professor James "Sawyer" Ford e la sua immancabile capacità di rendere Pauline la persona più imbarazzata del pianeta con un solo sguardo o semplicemente mediante un solo ordine: dargli del "tu". Articolatasi in due parti, la Serpeverde riuscì ad essere avvelenata in entrambe le prove pratiche.
    Nella prima prova, la ragazza dovette avere a che fare con il veleno di Lobalug, veleno capace di provocare brevi allucinazioni nel malcapitato, ed in questo particolare caso, permisero a Pauline di entrare in contatto con una stramba allucinazione alla quale Pauline si affezionò particolarmente, Mr. M.
    La seconda parte della prova, prevedeva un secondo avvelenamento (che, per grande fortuna toccò di nuovo a Pauline) e prevedeva un percorso in un labirinto. In coppia con il compagno di casata Stephan Frost, percorsero il labirinto, ma per sfortuna dopo una serie di peripezie che implicavano una progressiva perdita dei sensi di Pauline, arrivarono anche a recuperare l'antidoto feticcio. Quando non è giornata, non è giornata, c'è poco da fare.
    Terminata la lezione, Pauline rimase piacevolmente sorpresa da ciò che un veleno del genere potesse provocare in lei, si ripromise di chiedere alla docente di apprendere in separata sede, la realizzazione di quell'intruglio, desiderava davvero rivedere il suo amico.

    A seugire, signori e signori, ecco la prima lezione di Trasfigurazione. Una semplice lezione piena di una quantità industrale di prove pratiche! La serpeverde apprende infatti una serie di incanti volti alla trasformazione ed al cambiammento delle caratteristiche fisica di oggetti { Muto, Verto Gommosus, Verto Plumbeum, Verto Plumeo, Verto Lucidis, Verto Tenius }.
    Faticosissima, invece, la prima lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico. Non molto piena di prove pratiche (furono soltanto due) ma caratterizzate dall'impegno che necessitava per l'esatta realizzazione delle barriere.
    Le barriere erano a tematica principale di quella lezione. La prima parte della lezione prevedeva l'ausilio degli incanti Signo ed Exequòr, appresi l'anno precedente, che permettevano il primo di scrivere le rune con un particolare "inchiostro magico" del colore verde chiaro che la serpeverde già conosceva bene, ed il secondo per attivare la barriera, ed in più, dall'incantesimo Mutatis Signo che permetté alla serpeverde di modificare a proprio piacimento la barriera nella pergamena.
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    La seconda parte della lezione, si articolava in maniera un poì più complessa. La ragazza apprese infatti a realizzare un cerchio magico, una barriera runica con doppia eccezione, di primo e di secondo livello.
    Con l'incanto Subscribo Obice che apprese durante la lezione, disegnò il cerchio vero e proprio, dopo aver dipinto nell'aria una serie quasi infinita di rune per escludere tutti gli esseri di sesso femminile dal cerchio magico.

    Nella mia barriera non vi potranno entrare nè donne babbane nè tantomeno donne dotate di magia, ad eccezione di me stessa e di coloro che porteranno il simbolo che ho appena impresso.
    Sarà come un portone chiuso a qualsiasi donna vi volesse entrare, sia essa uno spirito, sia essa una fata, sia essa una donna dalle sembianze maschili. Così come sarà sbarrata l'entrata per qualunque essere non umano, ad iniziare dagli animali.
    Protetti saranno coloro all'interno della barriera, da qualsiasi magia o stregoneria e da qualsiasi elemento sovrannaturale.


    Ed infine, apprendendo l'incanto Corpus Signo impresse il simbolo {riportato qui a destra} che permetteva l'accesso all'interno della barriera, eludendo le eccezioni di primo livello.
    Nella prima lezione di Incantesimi, accorpata con DCLAO, dopo essere stata catapultata da una losca passaporta ideata dalla docente, alla Lega dei Duellanti, si ritrovò ad avere a che fare con una serie di prove pratiche che comprendevano una "sfida" contro Walker, il docente di incantesimi.
    La prima prova pratica, però, comprese uno scambiarsi di incanti Stupeficium e Protego con una compagna di anno, la corvonero Megan Knigt.
    Confundus e Cerebrundum, Allectum e Dismundo furono invece i quattro incanti appresi durante la lezione della new entry Manipolazione della Mente.
    In terzetto con Alexandra Rose Jones e la già conosciuta Zoey Andrea Blanchet, la ragazza si ritrovò storidta e confusa da entambe ed in seguito morbosamente attaccata all'ombra (vittima dell'incanto allectum) e provò sulla sua pelle la sofferenza che l'incanto dismundo poteva provocare.

    Un morso alle labbra e via alla vera e propria esibizione. Era come se si aprisse un lungo sipario di velluto rosso scuro di fronte a lei. Lei al centro di un palco scenico che era quella piccola stanza che prendeva il nome di ufficio, all'interno del ministero della magia.
    Nessuno spettatore, solo lei, la stella della scena e lui, l'esaminatore.
    No, no, no, non andava bene.
    Non era ad un esame, non doveva superare o meno una prova. Doveva mostrare a quell'uomo chi era la vera Pauline, chi aveva davanti oltre quella sottile ragazza troppo alta per la sua età e dai vispi occhi incuriositi da tutto ciò che la circondava. Eppure aveva il nervosismo di quando doveva consegnare i compiti. Era nervosa come se dovesse fare l'ennesima prova pratica davanti alla docente, ad Hogwarts.
    Le sembrava di essere in una specie di "succursale" della scuola, un'appendice dove venivi valutato per quanto riuscivi ad essere te stesso davanti ad un soggetto che non avevi mai visto e che probabilmente, una volta uscita da lì dentro, avrebbe riposto tutto ciò che ti riguardava chiuso dentro un fascicolo nell'ultimo cassetto dell'ultima libreria del piano.
    Eppure non c'erano banchi, non c'erano sedie, nulla intorno alla piccola maghetta sembrava dare almeno l'idea che quel luogo potesse anche almeno vagamente sembrare ad una scuola.
    Nemmeno l'uomo che aveva davanti aveva la tipica faccia da "professor(on)e di Hogwarts". Perché, dopo un anno, la ragazza aveva capito che i "professor(on)i di Hogwarts" erano una razza a parte. Non in senso negativo.
    ...forse.
    Non c'erano banchi, non c'erano sedie scolastiche, non c'erano compagni, non c'era l'ansia di ogni volta, quando doveva fare una prova pratica ad Hogwarts.
    Doveva soltanto ripercorrere ogni momento della propria vita, ripercorrere le situazioni e le sensazioni che aveva provato quando aveva aperto gli occhi alle urla del fratello che era corso via quabdi quella che aveva trovati nel lettone della camera dei nonni non era la sorellona, lascista lì il giorno prima a dormire, ma un'altra ragazza.
    Gli stessi capelli, lo stesso chiaro e limpido colore degli occhi, ma dal viso diverso.
    Era quella la sua capacità, mutare i lineamenti del viso; cambiando la forma del viso, poteva diventare mille e mille altre persone.
    Poteva canbiare il taglio degli occhi, la forma del naso, le labbra.
    I colori sarebbero ovviamente rimasti gli stessi, ma vedi che spettacolo sarebbe decidere di venire a scuola ogni giorno con un viso diverso.
    Questa non era altro che la sua insicurezza. La conosceva bene, quella besta al proprio interno. Sapeva bene che quella possibilità di cambiare se stessa, di vivere col viso di qualcun altro era soltanto il desiderii di coprire ciò che di lei non amava e ricominciare tutto dall'inizio ogni volta.
    Non voleva avere quella capacità, riflettendoci bene.

    In quel modo non le sarebbe stato capace di capire coaa nella vera lei non andava. cosa doveva fare per capirlo, cosa - alla fine- lei era veramente.
    Adesso, davanti a quell'uomo che tanto le faceva simpatia, doveva mostrare cosa era in grado di fare.
    Doveva tornare a quella strana sensazione che provava quando in maniera spomtanra la vera Paulune andava in "vacanza" ed il suo viso era quello di un'altra ragazza.
    Le capitava spesso che il viso nel quale si trasformava, la maschera che più spesso quello strano inconscio-magico indossava fosse la stessa.
    Probabilmente prima di iniziare a capire come funzionava questa strana capacità (alquanto sui generis dato che era davvero raro che in una stessa famiglia capitassero due elementi con quella capacità nella stessa generazione). Quindi la ragazza era più che certa che quello che le stava capitando era ancora più atrano di quanto già non fosse.

    Ritornando alla maschera ricorrente, la goovane serpeverde aveva notsto spesso che il proprio inconscio-magico la trasformava in una ragazza dal viso sottile ed i zigomi alti, gli occhi allungati, da gatta, che esprimevano tranquillità nel loro mantenere la propria tonalità verde-Ledrec.
    Era serena quando, dopo quei momenti di crisi, di nervosismo, di malattia, vedeva quel sorriso al sup specchio al posto del proprio.
    Nicki, come la chianava, era quasi il suo angelo custode, ma proprio in quell'istante non voleva uscire dal suo piccolo cantuccio.
    Probabilmente, si disse, non era il momento opportuno. Non era abbastanza in crisi, in ansia, non era abbastanza agitata.

    Anzi, era molto a suo agio lí dentro, davanti a quell'uomo che in realtà aspettava guardandola, con dolcezza, da pochissimo tempo.
    Aveva atteso un paio di minuti prima si aver appurato che Nicki non rispondeva.
    A quel pnto quello che doveva fare era mostrare quelo di cui aveva capacità. Guardò negli occhi l'uomo che aveva davati a se, scorse i suoi occhi sereni, azzurri come il cielo in primavera e volle farli suoi.
    Lo guardò negli occhi e chiuse i suoi, poco dopo, fermandosi un attimo per concentrarsi su quella tonalità. Ovviamente, aprendo gli occhi, rivolse il suo solito sguardo verde e vispo all'uomo, ma in quell'istante precedente, quando aveva guardato i suoi occhi, era come se ne avesse carpito l'essenza.
    Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima, ed in quello sguardo la ragazza aveva fatto entrare, come in contatto, l'anima dell'uomo davanti a sè.
    Ed il viso inizio a mutare sempre più lentamente. Prima il contorno degli occhi: lo sguardo verde ancora puntato verso l'uomo davanti a sè rimase l'unica cosa fissa che in quel corpo non avrebbe cambiato. Dalla tipica forma, gli occhi dal taglio "Ledrec", allungati, sottili, eleganti ma allo stesso tempo capaci di mostrare le più allegre emozioni, lasciando invariata la posizione delle pupille nere, circondate da una verde iride, mutarono la loro forma. Occhi allungati, infossati all'interno di un viso che divenne ovale, massiccio, ruvido, dalla mascella larga.
    Passandosi una mano sul viso non sentì più la forma sottile ed allungata del proprio. Sfiorò un viso diverso ed ebbe un brivido lungo la schiena. A quanto pare tutto stava andando nel verso giusto. Guardò negli occhi l'uomo, con un'espressione divertita, un sorrisetto compiaciuto sulle labbra che rimanendo sulla stessa tonalità di rosa divennero più grandi, allungate e carnose.
    Percepì una strana sensazione. Sentiva il proprio viso pesare.
    Il viso di una persona più grande era più pesante. Non si aspettava di sentire un viso così pesante. Tutte le responsabilità, le fatiche di un uomo che si trovava ad occupare una carica del genere al Ministero, rendevano il suo viso più pesante di quello che poteva essere quello di Nicki, o il proprio del quale non percepiva nessuna pesantezza.
    Modificata la forma del viso, toccò alle orecchie, che si allargarono leggermente, sotto i capelli castani della ragazzina e poi al naso: il naso della serpeverde era piccino, contenuto, allinsù come quello di una principessa ed in quel momento, in un leggero prurito, sentì la pelle allungarsi lentamente trasformandosi pure lui in un naso più grande del proprio, maschile e lievemente schiacciato.
    Col cuore che palpitava mostrò un sorriso smagliante a quell'uomo, ed alzò entrambi i pollici.

    -"Ecco, adesso siamo gemelli!"-
    Non soltanto dentro la scuola la serpeverde doveva prendere parte a serie e serie di prove pratiche.
    La ragazza infatti, accompagnata dal fratellone Costance, venne a contatto con una nuova realtà: quella del ministero. Scoperte non molti anni prima le caratteristiche particolari della ragazza, dovette una volta raggiunta l'età giusta, andare al Ministero per mostrare ad un biondo e simpatico impiegato le sue capacità.
    La ragazza infatti possedeva la capacità di modificare i tratti del proprio viso, mantenendo i colori "naturali" e tipici della famiglia Ledrec: Pauline Ledrec de Lafevre, così come suo fratello Costance Ledrec de Lafevre, era una Metamorphomagus.

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    La vita all'interno di Hogwarts continua, la Serpeverde decide di richiedere formalmente l'inserimanto a due corsi all'interno del nuovo ordinamento scolastico, Trasporto Magico ed il Laboratorio di Oggetti Magici.
    Superate le selezioni scolastiche, la giovane serpeverde di secondo anno, entra a far parte del giornale della scuola (L'Eco di Hogwarts) al fianco di Zoey che si ritrova ad essere suo supervisore all'interno del Team Oroscopo.

    tumblr_n1cxjcL2MB1srg20mo1_500Aveva partecipato con lo stesso entusiasmo che aveva avuto quando con un sorriso raggiante aveva acquistato al negozio Madama McClan quell'abito che adesso indossava con un sorrisone sulle labbra. Si guardò allo specchio attentamente prima di uscire dalla propria camera con un lungo mantello indosso per coprire il vestito di carnevale e sgattaiolando giuù verso il camino con una manciata di metropolvere si ritrovò subito a Hogsemade. Camminando con passo tranquillo e rilassato, osservò tutte le vetrine decorate a festa per la giornata dove ogni scherzo diventava realtà e con un sorriso entrò all'interno del locale "I tre manici di scopa" per osservare intorno tutta la gente vestita con le maschere più disparate.
    Poi venne il momento cruciale: l'assegnazione del premio.
    Effettivamente, non sapeva se il suo abito potesse piacere di più di altri e assicuratasi che i suoi capelli fossero in ordine e che il mantello fosse correttamente appeso all'appendiabiti si avvicinò alle altre concorrenti che guardò con un sorriso dolce.
    Ma il rossore nelle sue guance divenne qualcosa di inverosimile nonappena sentiì il proprio nome pronunciato alla fine, dopo altri due.

    «Ed infine, al primo posto con una maggioranza schiacciante di voti, direttamente da un famoso videogioco Babbano, la vincitrice del concorso, la signorina Pauline Ledrec De Lafevre! Complimenti, venga pure a ritirare il premio! »


    Con grande gioia il suo viso si distese in un grande sorriso ed osservò la donna che invitava ad una ad una le vincitrici fino a pronunciare il proprio nome. Con gli occhi rossi di emozione (effettivamente, non aveva mai vinto niente) salì sul palco e ringraziò la donna con un sorriso smagliante.
    Ritirò il premo e sorrise, guardando la maschera bianca che in quel momento si ritrovava fra le mani: era liscia, come se fosse un viso vero.
    La maschera dai mille volti era sua, e con un sorriso la strinse al petto per poi prendere fra le mani anche i buoni sconto che avrebbe sicuramente adoperato.
    Pochi attimi dopo, scese dal palco con fare felice e rallegrato e si diresse verso il buffet, nella speranza di incontrare qualcuno e di sgranocchiare qualcosa.
    La ragazzina ha anche preso parte all'iniziativa di carnevale proposta da Madama McClan in collaborazione con I tre manici di scopa.
    Acquistando un costume tratto da un noto videogioco babbano, la serpeverde prese parte a quel ballo di carnevale, tenutosi presso i locali dei tre manici di scopa, rendendosi conto, una volta lì, di essersi aggiudicata la Maschera dai Mille Volti.

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    L'anno scolastico procede quindi tranquillamente fino a quando la giovane serpeverde non debutta insieme ai The Breathers e alla sua batteria al Ballo del Ceppo (X), evento al quale partecipa per la prima volta e con un accompagnatore, al fianco della serpeverde, un grifondoro de erzo anno, anche lui facente parte della band: Lestàt De Lioncourt.
    La serpeverde si rende conto quindi diserbare un docile interesse nei confronti del collega musicale che però non riesce ad esternare più di tanto, vittima della propria incapacità di rapportarsi con i ragazzi in ambito sentimentale ed oltretutto bloccata dalla consapevolezza dell'attuale situazione sentimentale del grifo che non crede di smuovere più di tanto, prima che essa si smuova da sé.
    Nonostante i rapporti interpersonali particolarmente difficili per la giovane ragazza, Pauline termina l'anno senza troppe difficoltà, nonostante non fosse riuscita a dare del suo meglio a Trasfigurazione per ottenere la media dell'Eccezionale per conseguire successivamente l'esame per tentare di diventare animagus.
    Riesce, però, fortunatamente a prendere parte ai tirocini estivi all'UCMI che inizieranno con l'estate che stava arrivando.
    L'anno scolastico termina ufficialmente ma la serpeverde rimane ancora ospite del castello per qualche giorno. Giorni nei quali incontra una ragazza di un anno inferiore al suo, facnte parte anche lei della casata sepreverde.
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    La ragazza si dimostra prima un po' chiusa nei confronti di Pauline, ma lei non demorde e non rifiuta il tentativo di dialogo sereno che le due intraprendono nella Guferia (X) dove si sono incontrate.
    La serpeverde si chiama Irene Adler Darko.

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    Inviata una richiesta di recupero al professor Rem, docente di LOM (laboratorio oggetti magici), il 22 Luglio viene invitata dal docente ad eseguire un recupero privato con la sua assistente, ovvero Zoey, già conosciuta in diverse occasioni precedenti.
    La ragazzina apprende gli incantesimi Fero Fortunam ed Operimentum, che le permettono di realizzare il suo primo talismano portafortuna. Una collana con una luminosa pietra di luna (pietra corrispondente al suo segno zodiacale babbano) legata a dei fili dorati.
    Durante la lezione tenutasi in Irlanda, a Slievenageeragh, le due ragazzine scopriranno un legame più profondo che le lega. [in corso]

    L'estate procede placidamente ed il 27 Luglio viene invitata dal nuovo prefetto, Stephan Frost, a prendere parte alla Festa di Compleanno/di Diploma della loro caposcuola, Medea Marine Grael.
    La festa prevedeva l'accompagnarsi con un +1 che la ragazzina sapeva bene chi poteva essere.
    La serpeverde, infatti, prese finalmente coraggio per invitare Lestàt il quale non sembrò restìo al prenderne parte insieme a lei.

    Con l'estate che avanza, Pauline può finalmente prendere parte al tanto desiderato tirocinio ministerisale con l'UCMI.
    La ragazza, insieme ad Anežka Abigail Smith e Shirley Periwinkle, insieme alla professoressa Mikayama prendono parte al Congresso Internazionale Delle Creature e Maghi Senzienti (X) tenutosi alle Isole Scilly, ove la serpeverde incontra una giovane veela di nome Sophie, con la quale passa un po' di tempo durante il convegno.
    Pauline viene valutata come "perfetto assistente, ha portato a termine tutti i lavori assegnati" e riceve l'attestato di partecipazione al tirocinio.

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    PAGELLA DEL SECONDO ANNOmedia: O
    PozioniOLTRE OGNI PREVISIONE
    DCLAOOLTRE OGNI PREVISIONE
    IncantesimiOLTRE OGNI PREVISIONE
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    MDMOLTRE OGNI PREVISIONE
    Antiche RuneOLTRE OGNI PREVISIONE
    Laboratorio Oggetti Magici//
    Trasporto MagicoOLTRE OGNI PREVISIONE




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    Terzo Anno -

    2c0zFCM
    Lestat
    Prima voce maschile, veterano nella Band.
    Alexandra.
    Prima voce femminile, all'occorrenza bassista, veterana nella Band.
    Will
    Chitarrista, veterano nella Band.
    Erik
    Pianista, Seconda voce maschile, veterano nella Band
    Pauline
    Batterista, Seconda voce femminile.
    Dimitry
    Violinista.

    Il terzo anno di Pauline si apre con una serie di cambiamenti. Liam, veterano e leader della band della scuola della quale faceva parte da più o meno un anno e mezzo, scomparve nelle prime settimane dell'anno, asserendo di non potersi più occupare della band e di niente che non siano le lezioni.
    La band si riorganizza, e la serpeverde ottiene anche il ruolo di seconda voce femminile del gruppo, insieme alla sua tanto adorata batteria.

    Il primo settembre 2014, Pauline approda al nuovo anno di avventure. La prima lezione dell'anno è quella di Manipolazione della Mente con la sua docente preferita, la professoressa Cariou. La prima lezione dell'anno trattava gli incubi e la lettura della mente durante i sogni.


    Elettroni, Protoni, Neutroni.

    Il viso di Pauline si era trasformato in una smorfia di dolore. Aveva scostato distrattamente il foulard che indossava per coprire naso e bocca dall'odore forte delle muffe della stanza ed aveva seguito attentamente le parole della docente. La docente che continuava a piacerle sempre di meno, non per il fatto che il suo modo di fare era così radicalmente cambiato dall'anno precedente ad adesso, ma per il fatto che qualcosa, nell'aria, le sembrava particolarmente strano.
    Sentiva un forte odore di muffa, ma non quelle muffe che si trovano nel bosco. Era un odore più acre, violento, che torturava il suo olfatto e rendeva i suoi occhi sempre più arrossati. Aveva dovuto pulirsi con il dorso della manica più volte gli occhi, rendendosi conto, però di non aver starnutito nemmeno una volta.
    Quell'odore, un odore forte ed intenso di una particolare pianta. Per un attimo si considerò semplicemente confusa dall'allergia, ma poi lo riconobbe benissimo, quell'odore: alghe.
    Era l'odore di mare, di acqua salata, probabilmente anche di pesce che torturava con violenza il suo naso. Ed i suoi occhi che iniziarono a lacrimare copiosamente, come avrebbero fatto se fosse stata particolarmente suscettibile a quei film melensi che piacciono tanto alle sue coetanee. Dopo aver pulito di nuovo e di nuovo i propri occhi che si erano arrossati sempre di più, ascoltò sbigottita le parole di quella donna che continuava a darle sempre più e più fastidio.
    Poi, il vuoto.

    Nucleo, Atomo, Molecola.

    Non riuscì nemmeno a percepire le parole della docente, perché tutto il mondo intorno a sé svanì di colpo. Tutti i corpi dei compagni sparirono a poco a poco. Lo sguardo della serpeverde corse verso i propri compagni di casata, e la professoressa e Lestat che era ancora vicino a lei. Poi tutto buio intorno a sé. Solo una vaga luce che ondeggia sopra di sé, il pallido sole che viene filtrato da una candida coltre d'acqua spessa molti metri.
    Ha dolore alla schiena, ha paura, si sente morire dentro. E' sola.
    Tutto intorno a sé è nulla. E' vuoto, ovattato, probabilmente è quella la sensazione che si prova nel ventre materno. Un dolce cullare in un liquido fresco che ti tiene stretto a sé, come se fosse l'unico appiglio che hai. E' lì dove la natura nasce, dove tutto si aggrega per creare il corpo umano, è quello il momento in cui nasce la vita.
    Il liquido che culla delicatamente un giusto discendere oltre il luogo in cui si ci trova per una vita, ma quello, no, non lo è.
    Lei lo sente dentro di sé, sente il proprio cuore battere all'impazzata, palpitante come un cavallo pronto alla corsa, agitato come un felino prima di agguantare la propria preda.

    Idrogeno, Ossigeno.

    Intorno a sé solo il nulla. Vede qualche figura guizzare intorno a sé ed allontanarsi di fretta e furia, spaventata da quel corpo che scende. Scende lentamente, le braccia aperte e le gambe lievemente divaricate. Sospira, chiude gli occhi e li riapre. Sono arrossati, violentati da quei colpi che l'acqua che la circonda le sferzano con violenza. Sente un dolore diffuso intorno ai polsi, un dolore diffuso intorno alle caviglie.
    Mentre quel lento scivolo la trascina giù lentamente, sente che l'acqua salata colpisce le ferite inferte da qualcosa che non riesce a vedere. Non muove la testa, riesce solo ad osservare il cielo incontroluce sotto il flebile muoversi dell'acqua che riceve una spinta verso l'alto pari al proprio peso e si allontana sempre di più. Non riesce a sentire nulla, nemmeno il rumore dei sassi che potrebbero infrangersi gli uni contro gli altri sul terreno, il cuore che palpita ancora ed ancora, la gola secca, il naso che brucia.
    Alghe. Ancora odore di alghe.
    Si volta lentamente da un lato, stanca di mantenere il collo in tensione a guardare quella parte di cielo poco visibile oltre la folta coltre d'acqua e vede del sangue scivolare via dalle proprie caviglie e dai propri polsi e fluttuare fino a disperdersi verso l'alto, in moto contrario al suo continuo discendere che imperterrito, le fa seccare ancora di più la gola. Si volta a fatica, ed adesso lo sente. Sente il peso di pesanti bracciali metallici che colpiscono con violenza la propria pelle che brucia a contatto con l'acqua che la circonda che non è più calda e accogliente, ma diventa sempre più fredda, intorpidendo ogni suo senso.
    Non si rende conto ancora di ciò che sta accadendole intorno, sa di non riuscire a muoversi mentre quei pesi gravano sulla propria discesa verso una zona sempre più fredda, una zona che ghiaccia prima la propria schiena, poi il proprio petto, poi la propria gola.

    Aqua, Goccia, Pozzanghera, Lago, Fiume, Mare, Oceano.

    E' tutto freddo, intorno a sé e non riesce a comprendere come tutto si stesse muovendo con così tanta lentezza. Piange, sente le lacrime fuoriuscire da occhi ormai più rossi che azzurri, mentre una lievissima porzione di ossigeno fuoriesce dalle proprie labbra lievemente incrinate per non far fuoriuscire ciò che la tiene ancora in vita. Quelle piccole bollicine escono lentamente dalla propria bocca e sente le parole della docente rievocare quegli attimi prima di quelle sensazioni così eteree.
    "Svegliarvi"
    Tutto intorno si fa sempre più buio e più profondo. Adesso non riesce più a muovere le mani ed i piedi, è tutto freddo, trema per la temperatura, per la sensazione che sente il proprio corpo gelato, per il terrore che la attanaglia. Il suo cuore palpita con velocità e sembra l'unico che riesce a reagire con violenza a quella situazione così drammatica. Piange, le lacrime si mescolano ancora con il sale che le fa bruciare il naso, gli occhi, le pizzica le gambe. Piange perché sente che tutto ciò che le circonda non è vero, ma non riesce a liberasi di quel peso che la trascina fuori.
    La gola è secca, l'ossigeno esce da essa, piccole bollicine si dileguano lentamente verso il limitare del mare che l'avvolge, sempre più distante.

    Aria. Acqua.

    Cosa fare? Poca aria. Troppa acqua. Chiude gli occhi e li sente bruciare. Il sale riesce quasi a graffiare quelli che sono soltanto dei vetri offuscati dalle lacrime, dal dolore, dalla consapevolezza di essere bloccata in un sogno indotto da quella strega.
    Vorrebbe urlare, vorrebbe piangere. Non sa cosa fare ed ha paura. Non riesce a muoversi, l'acqua è diventata talmente gelida ed oscura che le sembra di stare con gli occhi aperti sdraiata sul proprio letto, ma il dolore la pervade, la pervade ancora di più quando sente il peso dei macigni gravare contro le proprie articolazioni che anche se intorpidite, sembrano riuscire a mantenersi rigide contro il peso che la spinge sempre più giù.
    Intorno a sé non c'è più nulla. Nemmeno un pesciolino avventuriero che riesce ad addentrarsi in quel profondo mare nero come il nulla più assoluto. Piange, piange tutte le sue lacrime.
    Piange talmente tanto, in silenzio, non riesce più a muoversi, ma deve svegliarsi.
    Se lo dice da sola, invano, perché l'ossigeno manca sempre di più e non riesce più a ragionare.
    Una grande e profonda paura. Paura del mare, paura dei fondali.
    Di nuovo l'odore di alga che le punzecchia il naso sensibile agli odori. Piange fin quando non ha più forze in corpo.

    L'unico modo per superare una paura è affrontarla.

    Quella strega non vincerà. Lei non ha paura.

    Apre la bocca.

    Le ultime bollicine di vita le scivolano via verso l'alto.

    Chiude gli occhi.

    Buio.

    La Paura... è sparita.
    La lezione si protese per le lunghe e la docente non riuscì a somministrare ai ragazzi la bellissima dose di prova pratica, ma si limitò a far provare l'ebbrezza di non riuscire a liberarsi da un incubo.
    La ragazzina, grazie a quella lezione, riuscì a superare la propria paura per le profondità marine, avendole saggiate in maniera abbastanza vivida durante l'incubo.

    Tutti coloro che hanno voglia di prendere una tazza fumante di LATTE, ai Tre Manici, giorno 5 ottobre 2014 alle ore 17.00. (x)
    La serpeverde era un soggetto relativamente anonimo all'interno di Hogwarts, di certo nessuno avrebbe notato la sua assenza se il giorno cinque ottobre duemilaquattordici alle ore diciassette in punti si fosse recata di soppiatto ai Tre Manici di Scopa per prendere una tazza di latte, ma la ragazzina volle mantenere un anonimato ancora più ampio.
    Indossò un lungo abito nerastro con piccoli perfili verdi sui bordi ed una pesante casacca nera dalle maniche fin troppo lunghe per uscire incappucciata da Hogwarts con fare tranquillo ed anonimo, soprattutto perché nel suo viso non v'era la solita faccia sorridente della serpverde.
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    Gli occhi erano dello stesso verde, i capelli resi arancione dalla salsedine del mare e dal cloro della piscina ma il viso aveva assunto una forma completamente diversa.
    Il taglio degli occhi era diventato più allungato, le ciglia rese più lunghe da un tocco di mascara color bronzo, il naso un poì più a punta e le labbra rosee rese leggermente più carnose anche con l'ausilio di un lucidalabbra. Avea adoperato poche volte la sua abilità di metamorphomagus, di certo non sarebbe stata una passeggiata passare un pomeriggio con un altro volto ma introdusse nella propria borsa, come riseva, la maschera dai mille volti, vinta anni precedenti ad un torneo proprio ai Tre Manici di Scopa, come supporto qualora la sua abilità di trasformista sarebbe venuta a mancare.
    Aveva scompigliato un po' i capelli e li aveva attaccati all'indietro sulla fronte con un fermaglio verde scuro ed era uscita dal dormitorio senza cappuccio, spavalda e con una piccola borsa sotto braccio. Nessuno l'avrebbe notata, sarebbe stata un soggetto fra i tanti e alla serpverde non dispiaceva più di tanto.
    Si era parlato di quel fantomatico club e la serpeverde aveva compreso che quella non era altro che la sua occasione: doveva farne parte.
    O almeno, voleva provarci. Si presentò col nome di Genevieve Abadie, nella speranza di mantenere quanto più possibile l'anonimato. Effettivamente, ci riuscì apertamente, tanto che suscitò chiaramente le curiosità degli esaminatori che si finsero Medea Grael e Scott Orion Walker, per mettere alla prova le ragazze che si erano presentate.
    Purtroppo, Pauline non riuscì a superare le selezioni, ma quello non era altro che un esperimento. Tentare di agire come un'altra persona, comportarsi indossando quella maschera che la sua abilità genetica le aveva concesso era stato il risultato positivo di un esperimento svolto durante quella situazione di tensione. Da quel momento è ufficialmente nata Genevieve.
    Alla Cerimonia d Inizio Anno è stata assegnata la professoressa Carol Thorsen, docente di babbanologia come guida dei Serpeverde; quest'ultima ha deciso di organizzare una meravigliosa iniziativa per potere addobbare minimale sala comune dei serpeverde (x). Il 26/11/2014, come a voler tentare di indorare una futura pillola forse fin troppo amara, la docente di babbanologia ha fatto riunire tutti i ragazzi in sala comune. Lì, Pauline partecipa attivamente alla decorazione della sala e la docente le regala, così come a Stephan, Irene e William, un simpatico regalo: un dressing bracialet da indossare per ogni evenienza.
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    Le lezioni proseguono: la materia preferita della serpeverde, Magia Internazionale (lezione), risulta essere fin da subito l'attrazione principale dell'anno. Insieme all'esuberante professor Duvall, la ragazzina partecipa alla prima lezione "scolastica" (precedentemente ha partecipato soltanto a corsi ministeriali) recandosi in Grecia, anzi, meglio, sotto l'acqua. Lì, incontra Themistocles, un maride al quale si affeziona fin da subito e le fa vedere parte della loro scuola. La ragazza, insieme al resto della classe, prende parte anche ad una gara di velocità con delle bighe trainate da avvicini alla quale arriva a parimerito al primo posto con Lilith, una compagna tassorosso. Come ricompensa per la vittoria ottenuta, Miss Nymphadora, l'accompagnatrice della clase dei maridi greci, regala alle ragazze una perla nera che serve a proteggerla dai pericoli. Insieme alla collana di riconoscimento dei maridi, la ragazzina porterà al collo per sempre quei cimeli.
    La prima lezione di Trasfigurazione di quell'anno si apre con una corsa ad ostacoli all'interno del labirinto. E' lì che Pauline trova quello che sarà il suo nuovo animale domestico: un Imp che terrà con sè, prendendo parte successivamente ad un colloquio per ottenere la patente di possesso e successivamente un addestramento della cereatura per poterla tenere all'interno delle mura di Hogwarts.

    Caro diario,
    i miei ricordi di quella notte non sono diventati ombre confuse nella mia mente, anzi. Sono ferme immagini chiare e nitide nella mia mente e che credo non dimenticherò mai. Non ho visto se i serpenti che avevo evocato hanno svolto appieno il loro compito. So solo che nemmeno il profumo di Lestat dentro il mantello aveva effetto su di me. Il mio corpo smise di tremare solo un attimo, il momento in cui ho alzato lo sguardo in direzione di quella casa. Dell quale vidi soltanto le mura di una facciata violentate dalla muffa illuminarsi di un verde intenso, uma luce accecante che mi fece lacrimare fastidiosamente gli occhi. Per un attimo sentii qualcosa dentro di me che mi fece pensare alla sconfitta dei nemici. Che qualcuno del gruppo di salvataggio avesse avuto la forza per attaccare con quella maledizione senza perdono che avrebbe fatto spirare anche il più potente dei maghi. Poi sentii delle urla, e vidi Jon correre via, lontano dal luogo in cui si era appostato per scapicollarsi in direzione della casa. Urla su urla mentre tutto diventava buio e scuro, vidi anche intervenire delle altre persone, scoprendo dopo che si trattava di qualche docente. Ricordo anche che, non appena mi resi conto che era tutto finito, le mie ginocchia non cedettero per un soffio, ed il mio viso, completamente trasfigurato nel viso di un'altra persona era puntato verso il luogo dell'omicidio.
    Ore dopo, non sapevo se avessi avuto il coraggio di recarmi nella Stanza delle Necessità a vedere il corpo esanime di Liam. Quello che volevo era un abbraccio. Un abbraccio caldo e patetico, stupido ed infantile. Le braccia di qualcuno più alto di me, che potesse avvolgermi col suo calore e farmi ritornare quella che ero. Una volta tornati ad Hogwarts abbandonai Irene senza neanche dirle niente, non mi importava di nulla e di nessuno, se non nascondermi e mi volsi in direzione delle scale a testa bassa, un cappuccio tirato sul capo per nascondere un volto non mio.
    Trasfigurata in qualcuno che non ero, il mio cuore aveva rallentato i suoi battiti con lentezza tale da rendermi calma abbastanza da non dover incurvare la schiena per non sentire i dolori al petto.
    Probabilmente avrei passato il resto della notte accanto a Zoey, in infermeria, a farle compagna o nella speranza di non dovermi imbattere in nessuno. Mi lavai la faccia più volte e tentai altrettante volte di liberarmi di quel viso non mio, di quella corrucciata ed apatica espressione di una persona che non ero io e che adesso sembrava essere uscita dal mio corpo senza nemmeno darmi la possibilità di decidere su di esso.
    Poi presi coraggio e salii le scale. Su, su, su in direzione della Stanza delle Necessità.
    Dentro, tanti volti noti che probabilmente non avrebbero riconosciuto il mio, che tenevo basso a guardarmi i piedi mentre entravo e rapidamente poggiavo le spalle nella zona più lontana, contro un muro freddo.
    Non avevo un rapporto così stretto con Liam, ma aveva segnato parte della mia vita in un modo o nell'altro. Eravamo colleghi di musica, suonavamo insieme da un bel po' di tempo ed anche senza essere migliori amici o fratelli o qualsiasi altra cosa, era comunque un legame che in un modo o nell'altro ti teneva stretto.
    Scoprii che Lestat era partito, non aveva di certo da dare conto e ragione a me, questo è sicuro, non ero la sua fidanzata, ma avrei voluto salutarlo. Guardando Liam che dormiva nel suo sonno eterno, pensai a quanto sarei stata incapace di esprimere i miei sentimenti nei confronti di Lestat che avevo consciuto anche grazie al grifondoro disteso sul morbido letto.
    Non mi importava dove fosse, volevo soltanto che fosse al sicuro, lontano da tutto il dolore e la sofferenza che aveva avvolto il castello.
    Ed io, volevo andarmene.

    Purtroppo non si comprese bene le motivazioni della sua sparizione repentina scomparsa di Liam... Ma la notte del 2 Dicembre 2014 molti studenti di Hogwarts partono alla ricerca del ragazzo che, non si sa per quale motivazione, è stato rapito. Pauline partecipa a questo evento ed è lì che per l'ultima volta vede Lestat, il ragazzo di cui è tanto innamorata ma che, purtroppo, dopo quell'evento deciderà di trasferirsi lontano da Hogwarts. La ragazza, come tutti quanti, ritorna scossa da questa orribile notte e, in realtà, profondamente cambiata. (Se vuoi leggere di più riguardo la vicenda: qui)
    Jiselle ritorna ad Hogwarts, Pauline casualmente la incontra, il 21/1/2015, nel momento in cui quest'ultima è appena arrivata, non è mai stata così tanto felice, la ragazzina prova un profondo senso di amicizia nei confronti di quella che vede come una sorella maggiore, come un punto di riferimento in quell'ultimo periodo un po' difficile.

    [...] Poco dopo la docente propose una prova pratica solo e soltanto a chi si sentiva in grado. Interessante, la docente avrebbe scagliato l'incantesimo Legilimens sulla loro mente alla ricerca di un piccolo ricordo, nel tentativo di invitare i ragazzi ad apprendere il modo migliore per svuotare la mente. Dopo una serie di compagni di classe, la ragazzina alzò la mano e si pose davanti alla docente. Era davvero una bellissima donna e si soffermò ad osservarla attentamente prima che ella decise di scagliare l'incantesimo contro il cervellino della serpeverde. Chiuse gli occhi, e vide tutto nero. All'interno della sua mente il mondo era diventato nero pece, quella tipica sensazione che si ha quando si chiudono gli occhi. Poteva sentire il contatto delle pupille con l'interno delle palpebre ed i muscoli che automaticamente e lentamente si allentavano. Strinse gli occhi e provò a pensare al vuoto, al nero più profondo, alla gola silenziosa di un pozzo vuoto.
    Nel nero, silenzioso, però, vide una flebile luce azzurrognola che già aveva visto poco prima, mentre si trovava all'interno del cervello del medico pazzo. Vide quel serpentello argentato che si muoveva con la stessa grazia della Cariou, nella direzione di qualche suo ricordo, come se stesse titubando nel cercare.
    Purtroppo, la sua mente diventò più colorata. Si era distratta all'idea che la donna avesse iniziato a curiosare nella sua mente che fu rapido il cambiamento dell'ambientazione.
    Aveva visto se stessa voltarsi verso Jiselle, poche ore prima ed osservare il banco vuoto di Lestat al loro fianco, poi lo sguardo rivolto alla docente, il cui legame con Lestat era certamente la figlia, ed il pensiero di non riuscire a guardarla negli occhi, convinta perfettamente di essere stata vista. (E diciamolo, farsi vedere o meno, adesso era riuscita a sbattere tutto in faccia alla docente. Brava Pauline, brava, tu sì che ti sai rendere la vita facile.) E alla docente fu forse fin troppo semplice raggiungere la scia luminosa che collegava la sua mente ai ricordi di quel giorno d'estate passato a festeggiare il diploma di Medea.

    - Salve Pauline, ti trovo... Incantevole! -
    Nonappena sentì la voce di Lestat rimbombare all'interno della propria testa ed il proprio sospiro mentre si vedeva entrare nella sala comune della propria casata. Strinse i pugni, si morse le labbra e chiuse gli occhi con così tanta violenza che probabilmente avrebbe avuto dolore alle palpebre per qualche minuto. Tutto doveva necessariamente ritornare ad essere nero.
    A poco a poco, mentre si vedeva all'interno della sala, mentre consegnava fra le mani di Medea la confezione del ritratto che le aveva fatto, la ragazzina vide ( e fece ) sparire rapidamente tutti i partecipanti. Frost, Mirach, Jiselle, la stessa Medea.
    Poi rimase solo lei, a guardare se stessa e dio solo sapeva quanto avrebbe voluto urlare di fermarsi. Eppure continuava impellente a poggiare lo sguardo in quei ricordi che probabilmente alla docente interessavano più del dovuto. Chiuse gli occhi ancora più forte ed il suo respiro si fece troppo pesante. Nel momento esatto in cui pensò di non farcela più, vide l'immagine di se stessa urlare di smettere. E ad un suo urlo immaginario, il suo cervello ritornò ad essere nero.
    Lentamente in uno sfumarsi cauto delle immagini, come in un televisore babbano che si spegne a fatica, la ragazzina vide scomparire on una serie di tremolanti fili di colore tutto ciò che aveva riportato alla memoria, piazzando fra lei e l'incantesimo della docente, che adesso era ritornato ad essere soltanto una flebile nuvoletta azzurrina, un muro. Una muraglia invalicabile che bloccò la docente e che le fece capire che dopo una serie di interferenze, era riuscita chiaramente ad ottenere il proprio controllo della mente. Almeno per quelle decine di minuti che avevano messo in contatto le loro menti.
    Quando la docente comprese che non era necessario continuare a cercare all'interno della sua mente, la ragazzina si sentì svuotata di quella presenza che le aveva fatto pulsare con violenza la testa e che adesso aveva la possibilità di riaprire gli occhi e voltarsi di scatto, senza nemmeno guardare in volto la docente.
    Tutto troppo imbarazzante. Si sedette accanto a Jiselle, con aria dannatamente sconvolta, mentre scuoteva la testa e prendeva una serie di fogli per scrivere qualcosa. O almeno per distrarsi.
    Liam non c'è più, Lestat nemmeno e Pauline non ha più motivo di far parte della Band ch tanto l'ha cambiata negli anni precedenti. Anche Erik Mor decide di smettere di farne parte ed il suo stato d'animo colpisce anche Kyla Lyram, una ragazza con cui Pauline inizierà a fare amicizia in un giorno particolare. Durante la lezione di Manipolazione della Mente, (lezione) la ragazzina si troverà a che fare con delle pratiche molto interessanti, non a caso quella è una delle materie che la ragazzina preferisce. Durante la prova pratica del Legillimens, la docente tenta di entrare nella mente della ragazzina che, grazie a lei, vede riaffiorare ricordi che la fanno star bene e male allo stesso tempo. Dopo la lezione, Pauline andrà a trovare Kyla che, chiaramente, dopo una lezione così dolorosa ha avuto un mancamento ed è stata portata in infermieria. Lì, le due si ritroveranno a parlare, facendo nascere una nuova e dolce amicizia. (Can a wounded heart heal?)
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    La serpeverde, verso metà dell'anno scolastico, Pauline riceve la carica di caporedattore al giornale scolastico della scuola, L'Eco di Hogwarts pubblicando ben due numeri sotto la sua supervisione: il sesto numero ed il settimo numero.
    Mesi e mesi dopo il tragico evento che riguardava quell'orribile notte di Dicembre, la ragazzina così come tutti gli altri serpeverde, viene invitata a partecipare ad una riunione speciale in sala comune. I prefetti ed il caposcuola decidono di parlare di quell'evento in modo tale che tutti possano sapere l'accaduto e discuterne insieme, ma quando i toni si alzano William, il loro caposcuola, prova a placare gli animi regalando ad ognuno di loro un bracciale a forma di serpente che la ragazzina conserva come se fosse il suo cimelio più importante «Sono magicamente legati tra loro. Se solo uno di voi vorrà che gli altri lo raggiungano è necessario toccare un occhio del serpente e concentrarsi per richiedere aiuto. Immediatamente tutti gli occhi degli altri bracciali inizieranno a brillare ad intermittenza, sempre più rapidamente man mano che ci si avvicina al bracciale che è stato attivato.»

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    Le ultime due lezioni dell'anno sono state parecchio interessanti. La giovane serpeverde insieme alla classe del Professor Duvall parte all'avventura alla scoperta di una nuova scuola della magia, l'Antico Tempio di Sekhmet, in Egitto, è la meta da loro designata per questa ennesima gita. Attraversando il passaggio per lo smistamento, la serpeverde si ritrova smistata nella casata dello Struzzo, appartenente al Dio Egizio Ma'at. Si divide fin da subito dai compagni di clase perché insieme ad un ragazzo del luogo, Najjar, che l'accompagna lungo un percorso in stile caccia-al-tesoro attraverso la biblioteca della scuola, che avrebbe portato ad affrontare, tutti insieme, un'indovinello posto da una sfinge. Purtroppo i ragazzi di Hogwarts non riescono a passare il test, fallendo nel formulare la risposta, ma vengono fortunatamente salvati dal docente che interviene evitando alla sfinge di colpirli.
    Davanti a sé aveva il grande disegno del sigillo che avrebbe dovuto disegnare sul proprio braccio. Mosse la bacchetta dalla mano destra alla mano sinistra e viceversa come a scegliere con quale mano avrebbe preferito tracciare il sigillo. Optò per una tradizionale mano destra e con un rapido gesto si tirò su con la mano la manica della felpa.
    La pelle candida della ragazzina quasi riluceva alla luce delle candele ed una sottile e chiara peluria ricopriva la parte che adesso si poggiava contro il tavolo freddo. Osservando il simbolo che si ritrovava davanti, con lentezza posizionò la bacchetta in direzione della pelle ed in un sussurro pronunciò l'incantesimo che avrebbe dovuto utilizzare. -"Corpus Haurias!"-, sospirò, mordendosi le labbra mentre con lentezza realizzava una prima circonferenza di un diametro di non più di otto centimetri, e con lentezza vide la magia fluire dalla punta del suo catalizzatore e raggiungere la pelle della ragazza, tutta concentrata nel realizzare un cerchio quanto più possibilmente perfetto. Il colore della scrittura di Pauline era un bel verde molto chiaro, quasi tendente al verde acqua, ed il cerchio, tracciato in quella tonalità adesso così luminosa, gradualmente si andò scurendosi, fino a diventare completamente nero. Allo stesso modo, la ragazzina procedette per disegnare la stella all'interno del cerchio che poco prima aveva tracciato. Iniziò dalla linea verticale pià a destra. Dal basso verso l'alto, fino a toccare in una corda all'inteno della circonferenza, la zona opposta. Simmetricamente, scese lentamente verso il basso, realizzando una sorta di lettera V capovolta. Per assicurarsi di star facendo tutto bene, la ragazza attese che anche di queste due tracce, la tonalità passasse rapida verso il nero, per poi proseguire con il resto della stella. Una volta tracciato tutto il simbolo principale, la ragazzina allungò il braccio verso l'alto, come a volersi stiracchiare e sospirò, ritornando al proprio operato. Iniziò dallo stemma in alto a destra, era una linea spezzata che somigliava tanto ad un vermicello. Lo disegnò tranquillamente, seguito anche dalla piccola codina che intrecciava la fine della decorazione.
    Il secondo simbolo, poco sotto il primo, sembrava una specie di lettera Y capovolta, e così la ragazzina la disegnò, curandosi poi di decorarla alla fine con un tagliettino trasversale. Quando anche questo diventò nero, la ragazzina procedette con gli altri tre simboli, per poi adagiare la bacchetta di lato e liberarsi di quel muscolo che sulla schiena tirava fin troppo.
    Mosse le braccia, si massaggiò le spalle e poco dopo osservò il quaderno degli appunti per capire come procedere. L'incantesimo che le era venuto subito in mente era il "serpensortia". Era un incantesimo semplice, ormai l'aveva fatto diecimila volte, e la ragazzina annuì a sè stessa mentre prese la bacchetta in mano e con essa, prima di tutto, si grattò la zona di pelle appena decorata dal simbolo. Chiudendo gli occhi, la serpeverde strinse la bacchetta e fece in modo di non sentire alcun rumore intorno a lei. Con un sorriso pronunciò l'incantesimo -"Serpensortia!"- con voce così bassa, come se non si volesse fare sentire da nessuno, come se quello fosse un minuscolo e piccolo segreto. Tutto l'intero simbolo si illuminò, mostrandosi in tutto il suo splendore verdastro, e lentamente, insieme ad un nuovo simboletto centrale, si spense, ritornando nero e scuro come mai.
    La ragazzina poco dopo, però, posò la bacchetta da un lato. Rimase ad osservare un attimo il simbolo impresso sul proprio braccio e si alzò lentamente, osservando con la coda dell'occhio tutto il resto, i compagni che compievano gli stessi gesti, la docente che attendeva chissà quale catastrofe naturale.
    La ragazzina si mise di lato, rimanendo alle spalle dei compagni di classe come se non volesse farsi vedere da nessuno. Chiudendo il pugno, allungò il braccio sinistro in avanti ed osservò le vene pulsare lentamente sotto il disegno appena tracciato. Era emozionata, interessata e quanto mai spaventata da ciò che avrebbe potuto vedere, ma sorrise proseguendo con ciò che avrebbe dovuto fare.
    Poggiò la mano sulla sua pelle, le due dita, indice e medio, esattamente al centro del simbolo che aveva tracciato. Come se avesse nascosto le dita dentro un barattolo di vernice, le falangette si illuminarono di quel tenue verde chiaro che rese luminoso anche il simbolo appena realizzato. Era una strana sensazione, una sensazione di completezza di pura armonia. Chiuse gli occhi, mentre lentamente alzava le dita e dal centro dello stemma fuoriusciva una specie di bolla leggermente allungata. Quando arrivò alla distanza debita, la bolla con un sonoro "plop" si staccò dalla pelle che adesso ritornò perfettamente candida, e rimase sospesa in aria fino a quando la ragazzina non si premurò di posizionare il pollice al di sotto di quella piccola sferetta bianca che si era formata. Fluttuava lentamente e sembrava roteare su sé stessa in moti dall'apparente mancanza di significato. Era una produzione molto lenta, probabilmente perché la ragazzina era decisamente alle prime armi, ma l'emozione di quella situazione la rese decisamente sbalordita. Continuando a roteare su sé stessa la bolla bianca iniziò a screziarsi di un verde scuro. Un verde caldo, anche un po' cupo, che iniziò come una piccola pallina al centro che si mosse con lentezza seguendo i moti casuali della sfera. Lentamente, i moti divennero sempre più veloci, la piccola sfera verde all'interno divenne una lunga scia verdognola che continuò a roteare sempre più rapidamente, fino a quando non si videro chiaramente due piccoli occhietti rossi trasparire attraverso la sfera che si era allargata abbastanza da stare sul palmo della mano della ragazzina (che era una bella mano grande), ed era diventata di un bianco così tenue da diventare trasparente. Gli occhietti rossi si aprirono e si chiusero in un istante, mentre la sfera continuava a ruotare su sé stessa, la ragazzina potè notare delle scaglie luccicose ed argentee che si trovavano all'interno della sfera, che adesso accompagnava nei suoi moti con movimenti lenti di entrambe le mani. Con gli occhi spalancati, la ragazzina osservò lo spettacolo che aveva appena realizzato e quasi pianse, dall'emozione di vedere una creatura formarsi fra le sue mani come all'interno di un ventre o di un uovo. Lentamente allungò le mani con un gesto decisamente elegante in direzione del terreno, la bolla bianca scomparve, scoppiando silenziosamente per dare alla luce ad un ben serpentello verde scuro, con gli occhi rossastri, dalla lunghezza di una ventina di centimetri.
    Possiamo dirlo, Pauline sarebbe potuta morire lì da tanto splendore.
    L'ultima lezione dell'anno, per Pauline, sarà un'interessantissima lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico. Essendo un anno avanti, rispetto al percorso di studi, la serpeverde di lì a poco dovrà conseguire i primi G.U.F.O. della sua vita, e l'ultima lezione ha fatto sì che la ragazzina si innamorasse sempre di più di questa materia. Durante la lezione, la professoressa Powell ha spiegato ai pochi ragazzi della classe una serie di sigilli molto interessanti da poter utilizzare in qualsiasi occasione. Uno di questoi è il Tranello del Diavolo che permette di incamerare al suo interno, se impresso sulla pelle, dei semplici incantesimi magici. La serpeverde rimane meravigliata da cià che riesce ad apprendere durante quell'ultima lezione.

    PAGELLA DEL TERZO ANNOmedia: E
    Antiche RuneOLTRE OGNI PREVISIONE
    Difesa contro le Arti OscureACCETTABILE
    IncantesimiDESOLANTE
    Laboratorio Oggetti MagiciECCEZIONALE
    Magia InternazionaleECCEZIONALE
    Manipolazione della MenteECCEZIONALE
    PozioniECCEZIONALE
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    Trasporto Magico e VoloACCETTABILE


    >ballo di fine anno

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    Edited by TheFedIvan - 27/7/2015, 00:55
     
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    ⊙ Il personaggio di Pauline è la mia bambina di mia totale invenzione, perciò ogni cosa scritta in questa scheda è di mia proprietà e di mia invenzione.
    ⊙ Il code è tutto fatto dalle mie manine, quindi per piacere avrei molto molto piacere se non si copiasse nulla.
    ⊙ Tumblr e Pinterest sono le mie fonti, ma molte immagini sono anche modificate da me medesima.
    ⊙ Il PV di Pauline è Lindsey Stirling e non ha gemelle, quindi vi pregherei di non usarla.
    ⊙ Ringrazio hime per il code delle barre di abilità.
    ⊙ Se volete una role / storyline / qualsiasi cosa non c'è motivo di non chiedere tanto non mi considera nessuno <3.
    ⊙ Se la scheda vi piace il +1 è graditissimo.


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    Nome: Pauline (Juditte) Ledrec de Lafevre
    Soprannome: Pauli, Paulie, Paolina, Lina
    Età: 14 anni
    Data di Nascita: 09/07/2001
    Stato di Sangue: Purosangue
    Nazionalità: Francese, Inglese
    Luogo di Nascita: Tenuta Ledrec De Lafevre
    Residenza attuale: Tenuta Ledrec De Lafevre
    Capelli: Castano chiaro tendente al rossastro, sempre lisci
    Occhi: Verdi
    Altezza: 165cm
    Peso: 50 kg
    Segni Particolari: Macchia di colore verde, indelebile, nella parte destra del ventre, poco sopra l'osso dell'anca.
    Orientamento sessuale: Eterosessuale
    Occupazione: Studentessa di Hogwarts, IV anno, Serpeverde
    Colore preferito: Verde Viridian
    Le piace: Passeggiare all'aria aperta, libri e storie di fantascienza, dipingere e disegnare, i maridi, costruire, la musica classica, suonare il violino
    Non le piace: Discutere e litigare, le persone arroganti e maleducate nei suoi confronti, il mistero, aver paura
    Paure: Le profondità marine, gli aghi, il buio, la solitudine, il silenzio, i licantropi
    Materie preferite: Manipolazione della Mente, Antiche Rune e Simbolismo Magico, Magia Internazionale, Laboratorio Oggetti Magici
    Materie odiate: Nessuna

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    Nome: Genevieve Juditte Abadie
    Soprannome: Vive, Geny (Jenì), Ninì
    Età: 14 anni
    Data di Nascita: 16/02/2001
    Stato di Sangue: Purosangue
    Nazionalità: Svizzera, Inglese
    Luogo di Nascita: Berna
    Residenza attuale: Londra
    Capelli: Rosso scuro, molto mossi
    Occhi: Verdi
    Altezza: 165cm
    Peso: 50 kg
    Segni Particolari: Macchia di colore verde, indelebile, nella parte destra del ventre, poco sopra l'osso dell'anca; lentiggini su tutto il viso.
    Orientamento sessuale: Eterosessuale
    Occupazione: Studentessa di Hogwarts, IV anno, Serpeverde
    Colore preferito: Mauve (Malva)
    Le piace: Stare in gruppo, ballare, fare shopping, le divise scolastiche, il suono del pianoforte, la musica jazz
    Non le piace: Le persone deboli, le canzoni tristi, le persone arroganti, la gente che sa solo criticare, i licantropi
    Paure: Nessuna
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    Nome: Pauline
    Il nome Pauline deriva dal latino Paulus, noto fin dall'epoca dell'antica Roma, trattandosi del cognomen romano della gens Aemilia. È tratto dall'omonimo aggettivo, paulus, che significa, in senso stretto, "di piccola quantità", "piccolo".
    Considerando il contesto dei cognomina romani, è possibile che, in origine,
    Paulus venisse imposto o al figlio più giovane (ovvero "il più piccolo") della famiglia oppure al più piccolo o più giovane fra due membri omonimi dello stesso nucleo familiare.
    Nel corso dei secoli l'accezione di questo termine si estese fino a significare anche "umile". Questo significato, in particolare, fa da sfondo alla popolarità del nome Paolo fra i primi cristiani, accentuata poi notevolmente dalla figura di san Paolo (il cui nome originale era Saul).

    Il nome di Pauline è stato scelto in onore della sua nonna paterna, Pauline Delacroix.

    Secondo nome: Juditte
    Continua il nome ebraico יְהוּדִית (Yehudit), un etnico nato nel periodo dell'esilio babilonese, che significa "Giudea", "ebrea", "donna della Giudea"; in alcuni casi viene ricondotto alla stessa radice del nome Giuda (da cui peraltro deriva il nome stesso della regione, così come il termine "giudeo"), con il significato di "lodevole" o "lodante". Nell'Antico Testamento è portato da una delle mogli di Esaù e soprattutto da Giuditta, la donna che uccise il comandante degli invasori assiri Oloferne, alla cui storia sono state ispirate numerose opere d'arte che ne hanno assicurato la diffusione. Va notato che la forma tedesca Jutta potrebbe anche derivare dal nome germanico Eutha, che significa "umanità", "discendente", "figlio". Il nome Giulitta potrebbe inoltre essere un suo derivato.
    Il secondo nome di Pauline non è riportato nella sua carta di identità.

    Onomastico: L'onomastico di Pauline si festeggia solitamente, sia per la Chiesa cattolica che per quella ortodossa, il 29 giugno, in memoria di san Paolo, apostolo e martire.

    Cognome: Ledrec De(lla Casata) Lafevre
    Il Cognome di Pauline è Ledrec, il patronimico "De Lafevre" si riferisce ad un ramo della famiglia Ledrec, dal quale discende il bisnonno di Pauline, ma che è ormai estinta. Per questo spesso Pauline firma soltanto con il primo (e unico) cognome. I genitori hanno preferito scriverle all'anagrafe anche il secondo cognome semplicemente per mantenere la tradizione arrivata fino a loro, ma effettivamente non ha alcun valore.

    Data di Nascita: 09.07.2001
    Luglio è il settimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano ed il secondo mese dell'estate nell'emisfero boreale, dell'inverno nell'emisfero australe, consta di 31 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile. Il mese fu chiamato così in onore di Giulio Cesare, nato il 13 di questo mese. Anteriormente, nel calendario di Romolo, era chiamato Quintile.

    Luogo di Nascita: Tenuta Ledrec De Lafevre - Les Baux de Provence
    Les Baux-de-Provence è un comune francese di 451 abitanti situato nel dipartimento delle Bocche del Rodano della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
    Il piccolo comune si trova su uno sperone roccioso a sud di Avignone e a nord-est di Arles ed è famoso per il suo castello.
    I suoi abitanti si chiamano Baussencs.


    Stato di Sangue: Purosangue

    Nazionalità: La nazionalità di Pauline è francese. La sua famiglia è composta da persone provenienti da diverse parti della francia, i nonni materni della ragazzina hanno origini del Congo. Per motivazioni di lavoro per un paio d'anni la famiglia si è trasferita in una cittadina della Gran Bretangna, per questo Pauline è stata iscritta ad Hogwarts.

    Casa di Appartenenza: Serpeverde

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    «O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
    vi troverete gli amici migliori quei tipi astuti
    ed affatto babbei che qui raggiungono fini ed onori!»


    Il Cappello Parlante non ha avuto molte difficoltà nell'affidare Pauline all'ambiziosa casata di Serpeverde, nonostante la ragazza risulti essere un tantinello più emotiva e sentimentale di quanto si pensi siano i serpeverde. Probabilmente il cappello ha optato per smistare Pauline nei serpeverde per far sì che la ragazza riuscisse a temprare questa parte sensibile del suo animo.

    Camera Blindata: CB D027



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    Fisico - Pauline è una ragazzina un po' più alta della media delle ragazze della sua età. Se non fosse per il viso ancora un po' bambinesco e per le curve che forse solo adesso si stanno iniziando a delineare, la ragazzina verrebbe ad un primo sguardo disattento scambiata per qualcuno di almeno due anni in più. Il suo viso è ovale.
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    Gli occhi di Pauline sono grandi ed ovali. L'iride si presenta spesso di un verde scuro che diventa una strana tonalità di grigio nei giorni meno luminosi e più invernali dell'anno. Il naso è stretto e leggermente rivolto verso l'alto, forse un po' troppo piccolo per i suoi gusti, le sue labbra sono sottili e di un rosa leggermente più scuro rispetto al colore normale della sua pelle, non ama tingerle di nessun colore in particolare, ma preferisce spesso dei colori un po' più scuri, tendenti al borgogna o al ciliegia ed il resto del viso è circondato da una capigliatura non molto lunga, che spesso non supera la lunghezza delle spalle, dalle diverse tonalità. Il suo colore naturale è castano chiaro, adesso però i suoi capelli sono di una tonalità di arancione ancora molto vicina al marrone, però più luminosa del suo normale colore.
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    Solitamente, la ragazzina preferisce tenere i capelli lisci e liberi di ricadere sulle spalle, ma nelle giornate di caldo Pauline non riesce a resistere al calore e preferisce acconciare i capelli in improvvisati chignon con penne, matite, e talvolta anche la sua bacchetta magica, lasciando che soltanto le ciocche più corte del viso ricadano libere intorno ad esso. Non ama portare gioielli, ma spesso il lungo collo è sempre circondao da collane e catenelle di ogni tipo. Alcuni di questi pendenti sono dei talismani o dei ciondoli portafortuna dai quali la ragazzina non riesce completamente a separarsi. Uno di questi ciondoli è una bellissima scaglia rossa di maride ed una conchiglia intarsiata che rappresenta il simbolo di riconoscimento dei maridi.
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    E' alta e molto magra, non è per niente allenata fisicamente e le ossa sono circondate da pochi muscoli, rendendola scricchiolante ad ogni passo o piegamento che fa. Il corpo sottile e magro deriva dalla parte della famiglia della nonna di Pauline. Il suo corpo e magro e delicato, molto adatto a movimenti agili come quelli di una ballerina. Ha le spalle strette rispetto al resto del corpo, sono leggermente più rientrate dei fianchi e spesso sono leggermente incurvate verso il basso, vittime di posture scorrette dovute alla sua altezza. Le baccia sono leggermente più pienotte, ma terminano in degli ossuti avambracci e delle mani allungate e delicate, dalla pelle morbida come la seta e con delle dita leggermente storte.
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    I fianchi ancora non sono pronunciati, ma le ossa del bacino spingono lentamente contro la pelle. Non poco distante dall'ombellico, sulla parte destra del ventre presenta uno strano alone verdastro dai bordi leggermente violacei: una macchia indelebile che la caratterizzerà come una sorta di voglia colorata comparsa in seguito ad un incidente magico per colpa del fratello minore. Quest'ultimo prendendo in mano una bacchetta non propria, ha colpito per sbaglio la ragazza, macchiandole irrimediabilmente la pelle con un incantesimo spontaneo.
    Le gambe sono lunghe ed ossute e le ginocchia leggermente rivolte verso il centro a formare una piccola "x" naturale. I piedi sono lunghi e sottili, da essi si vedono emergere spesso le ossa metatarsali come se fossero ricoperte da solo un sottile strato di pelle.


    Carattere - Pauline è molto riflessiva e sentimentale. All'apparenza può sembrare molto chiusa in sè stessa, ed infatti lo era molto di più di quanto non sia adesso. In passato viveva tranquillamente la sua vita nel suo angolino senza necessariamente coinvolgere altre persone nel proprio mondo, non ha mai avuto problemi di solitudine, non si è mai sentita sola.
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    Il suo modo di fare la portava ad interessarsi più del comportamento degli altri con altri che di interagire anche lei. Adora osservare la gente, scorge i movimenti, i sospiri, gli sguardi. Adora tutto ciò che il corpo può mostrare per fare comprendere un sentimento ed felice di poterli percepire e di avere imparato a farlo. Da poco tempo, oramai, la ragazzina si è aperta al mondo dei suoi coetanei. Scanzonata e molto allegra nel modo di fare, sa per certo di comprendere al primo sguardo che la persona che ha davanti sia degna di creare un legame e non si tira indietro nei contatti con le persone, anzi spesso sa essere anche invadente, ma con discrezione. Ambiziosa come una serpeverde che si rispetti, non ama le sfide ma allo stesso tempo se si ritrova all'interno di una di esse non perde un attimo a combattere con tutte le sue forze per dare il meglio di sè.

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    Ama la musica, per anni ha suonato violino ed il passaggio alla batteria nella band della scuola non la rende altro che sempre più combattiva e pronta a nuove sfide. Continua ad adorare osservare le persone, con gli anni si è resa conto che i ragazzini della sua scuola sono molto più complessi di quello che crede ed il continuo contatto con loro non le ha portato altro che nuove conoscenze delle sfaccettature dell'essere umano.
    Molto spensierata riesce ad affrontare ogni situazione con un sorriso, la ragazza, però, nei momenti di estrema tensione e nervosismo talvolta viene sopraffatta da esso. La sua abilità (Pauline è infatti una metamorphomaga) rende questi momenti di tensione e nervosismo sempre più palesi, dati i cambi repentini ed incondizionati della forma del suo viso che le fa cambiare identità in men che non si dica, come a voler nascondere il suo volto in momenti di tale stress.
    Se in amore vince chi fugge, Pauline è la prima classificata. Molto aperta nei rapporti di amicizia, quando si ritrova davanti al ragazzo che le ha rubato il cuore si comporta come se fosse un fantasma. Solo da poco riesce ad approcciarsi anche con i soggetti dei suoi sentimenti amorosi, ma si dimostra impacciata ed imbranata come mai nessuno al mondo.
    Curiosità -
    Ha sempre desiderato una sorellina piccola alla quale fare le trecce;
    Ha otto cani, cinque dei quali sono di età maggiore della sua;
    Adora la pioggia e saltare sulle pozzanghere;
    Ha scelto il suo colore preferito quando aveva quattro anni. Il verde era perfetto perché il rosa era troppo da ragazze ed il blu troppo da ragazzi;
    Quando suona il violino ha bisogno di uno spazio molto largo perché si muove molto;
    All'età di 10 anni si è arrampicata sulla quercia più grande della tenuta e non è scesa per un giorno intero;
    Aveva paura delle profondità del mare;
    Il suo animale preferito è la tigre bianca, ma non le dispiacciono nemmeno i gattini;
    Se potesse diventare un animagus, vorrebbe diventare un'aquila, se potesse farebbe in modo di mantenere soltanto le ali sulla schiena;
    Genevieve esiste veramente, solo che Pauline non ricorda di averla vista;
    Pauline non soffre di disturbo bipolare, quando veste i panni di Genevieve recita continuamente, ma è fermamente cosciente di non essere sè stessa;
    La sua prima cotta per un adulto è stata nei confronti del professore Chris Collins;
    Dopo la visita alla scuola di magia greca, Pauline vorrebbe molto imparare il maridese;
    Il suo fiore preferito è la Thalia, ma non riesce a coltivarla nel proprio giardinetto;
    E' fermamente convinta che il fantasma della nonna venga ancora a trovare suo nonno la notte per dargli un bacio;
    E' affascinata dal fuoco e dalle candele;
    Quando è a casa ed è nervosa Pauline si rintana nella gabbia delle civette per pettinarle. Questo la fa rilassare;
    Da piccola ha pianto quando ha scoperto di non poter sposare il fratello maggiore;
    E' molto territoriale e protettiva nei confronti degli amici, soprattutto quando essi si fidanzano;
    La sua prima amica ad Hogwarts è stata Jisélle;
    Quando è molto nervosa o non riesce a parlare o balbetta;
    Fare la caporedattrice del giornale di Hogwarts è diventata è ciò che la soddisfa più di ogni altra cosa;
    Adora giocare ai videogiochi, Assassin's Creed è il suo videogame preferito;
    Le manca da morire il suo MP4 e la sua Wii;
    Per conquistarla basta saperla far ridere;
    E' un'amica leale.

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    Stile - Pauline non ha un vero e proprio "stile predefinito". In estate adora indossare abiti leggeri, con stoffe morbide e chiare che le permettano di non patire il caldo e di lasciar passare attraverso la candida stoffa i venticelli e le brezze che rendono poco afose le stagioni nel nord europa. Adora indossare abiti di cotone e lino, che si appoggiano distrattamente sul corpo senza dare troppo peso alla pelle estremamente candida che ha bisogno di stare quanto più possibile riparata dal sole. Indossa abiti non troppo corti ma che almeno le arrivino a metà coscia; il suo corpo lungo e sinuoso non le permette (per non diventare una montagna), di indossare scarpe troppo alte, quindi si limita ad indossare sandali di mille colori e scarpette di tela così leggere da farle sembrare di camminare senza.
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    Un altra sua passione sono le stoffe leggere come la seta candida che indossa spesso in abiti variopinti e casacche decorate delle tonalità dalle più sgargianti alle più sobrie, casacche aperte sul davanti che le coprono le braccia fino a tre quarti e talvolta risultano essere più lunghe di un semplice vestito. Le indossa in estate ed in primavera, quando la stoffa che utilizza diventa un lieve misto fra seta e materiali più pesanti. Spesso indossa anche casacche ad unica tinta con delle trecce o dei pendagli alla base che tintinnano e svolazzano e che spesso sono il soggetto principale di distrazione della serpeverde che ci giocherella, le intreccia, le sfalda continuamente. Di solito non è lei a comprarsi i vestiti, non ama molto fare shopping, anzi preferisce spesso aprire l'armadio della madre a caccia di abiti che non indossa più o che le piacciono. Non è raro il suo aprire l'armadio dei fratelli quando non trova niente di interessante in quello della madre.
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    Pauline, ha un profondo amore per la sua divisa di Hogwarts. In inverno non c'è giorno che non ne abbia una con camicia, gonna o pantalone, sciarpa o cravatta, e casacca ben stirata e pulita come se fosse appena uscita da Madama McClan.
    Solo le calze, hanno spesso qualche problema, i suoi collant, dai più leggeri a quelli più pesanti, sono sempre bucate, sfilacciate, che ormai non si fa nemmeno troppi problemi ad indossare delle calze bucate, tanto la lunga casacca della divisa nei periodi più caldi la copre quasi interamente, evitando di farle percepire gli spifferi del freddo di Hogwarts. Ma in inverno non indossa soltanto la divisa della scuola, ovviamente. Adora le gonne a vita alta, di stoffa scura, talvolta anche di panno. Gonne a ruota che con il suo camminare ondeggiano e non si attaccano completamente alle gambe e le permettono di camminare con più facilità e tranquillità. Non ama gli stivali alti, le danno difficoltà di movimento e li indossa solo e soltanto quando c'è troppo freddo da non riuscire a resistere. Scarpe che adora sono le oxford da donna, delle scarpe sottili e delicate, con la suola in legno o in gomma, che adora indossare con qualsiasi veste.
    Collant a parte, la sua più grande passione sono le calze. Nel proprio dormitorio ha ben tre cassetti deidcati soltanto alle calze e ne ha di ogni tipo, misura e dimensione.
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    A b i l i t à

    Pagella Primo Anno


    PAGELLA DEL PRIMO ANNOmedia: A
    PozioniOLTRE OGNI PREVISIONE
    DCLAOECCELLENTE
    IncantesimiOLTRE OGNI PREVISIONE
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    CDCMACCETTABILE
    Storia della MagiaOLTRE OGNI PREVISIONE
    ErbologiaACCETTABILE
    DivinazioneACCETTABILE
    BabbanologiaECCELLENTE

    Pagella Secondo Anno


    PAGELLA DEL SECONDO ANNOmedia: O
    PozioniOLTRE OGNI PREVISIONE
    DCLAOOLTRE OGNI PREVISIONE
    IncantesimiOLTRE OGNI PREVISIONE
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    MDMOLTRE OGNI PREVISIONE
    Antiche RuneOLTRE OGNI PREVISIONE
    Laboratorio Oggetti Magici//
    Trasporto MagicoOLTRE OGNI PREVISIONE


    Pagella Terzo Anno



    PAGELLA DEL TERZO ANNOmedia: E
    PozioniECCEZIONALE
    DCLAOACCETTABILE
    IncantesimiDEBITO
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    MDMECCEZIONALE
    Antiche RuneOLTRE OGNI PREVISIONE
    Laboratorio Oggetti MagiciECCELLENTE
    Trasporto MagicoACCETTABILE

    ALCHIMIA



    (IV) (PG1)

    Antiche Rune e Simbolismo Magico
    G.U.F.O. conseguiti



    AJMPCMT

    (I) - • DELEO: Controincantesimo del Signo, permette di cancellare la Scrittura Runica. • EXSEQUOR: Incantesimo di Esecuzione che permette di attivare il potere dei simboli runici. • OCCULTO SIGNO: Incanto che permette di rendere invisibile una Runa tracciata con l’incanto Signo. • REPERIO SIGNO: Incanto che permette di far scaturire dalla bacchetta uno speciale fascio di luce da utilizzare per ritrovare Rune occultate con l’Incanto Occulto Signo. • SIGNO: Incanto di scrittura runica che permette di scrivere attraverso l’essenza della propria magia. Il colore varia da mago a mago ed è impossibile da cancellare se non l’apposito controincantesimo.
    Inchiostro interiore color verde chiaro


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    (II) Esperienza di creazione di una barriera di primo e secondo livello. Con le rune: Thurisaz, Eolh, Sigel, Othel. Daeg ed Isa. Mannaz. Tir e Kenaz. Ehwaz e Perdhro, genera una barriera che esclude tutte le donne streghe.


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    (II) - Sigillo del Serpente. Incantesimo che permette soltanto al mago che incanta una pergamena di poterne leggere il contenuto. Formula: Serpentis Ictu (Incanto runico, detto “Sigillo del Serpente”, che permettere di proteggere uno scritto magico dalla lettura indesiderata.).



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    (II) - Sigillo della Chiusura Ermetica. È utilizzato solo e solamente sui libri e serve per chiuderli in modo tale che solo pagando un tributo di sangue è possibile leggerne il contenuto. Il sigillo si traccia con il sangue del mago in modo tale da disegnare all’interno della copertina tre cerchi intrecciati, niente formule, ma solo tanta concentrazione e canalizzazione dell’energia.


    (II) Incantesimo di Rielaborazione di una Runa: • MUTATIS SIGNO: Incanto runico che permette di modificare una Runa tracciata con l’incanto Signo. • SUBSCRIBO OBICE: Incantesimo runico che permette l’attivazione di una barriera runica.) • CORPUS SIGNO: Permette all’incantatore di imprimere temporaneamente una scritta su di un corpo. Incanto utilizzato per Antiche Rune per tracciare i Sigilli.


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    (III) - La Chiave di Muiredach Questo disegno è formato da due “T” che si riflettono una nell’altra. Utilizzato come guardia per proteggersi dal male, si è scoperto essere un potete Sigillo utilizzato per imporre il silenzio su colui il quale viene tracciato. Se impresso sul corpo di un uomo o animale, questi diventerà sordo fino a che sarà integro e attivo questo Sigillo.


    // simbolo circolare di antiche rune che non mi ricordo //


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    (III) Trappola del Diavolo - se tracciato con adeguate dimensioni da poter contenere una persona su un soffitto o un pavimento, allora verrà creata una vera e propria zona nella quale chiunque sia all’interno non ne potrà uscire o utilizzare la Magia. Purtroppo si è visto che tale tipo di Magia diventa inefficace nel momento in cui si tenta di nasconderla con qualsiasi tipo di magia, quindi bisogna in qualche modo ingegnarsi per avere un “effetto sorpresa”.
    - se tracciato sul corpo di una persona, solo in maniera Temporanea, sarà capace di contenere un Incantesimo che verrà attivato nel momento in cui il “possessore” del tatuaggio deciderà di infondere un po’ della propria Magia al suo interno.


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    (III) Sigillo dell'Esilio - Deve essere tracciato con il sangue di un mago, anche non vostro. Dopo averlo tracciato c’è bisogno di porre la mano sopra di esso, come prima, e darci un pizzico di Magia. Una forte luce risplenderà, verrete investiti da un onda d’urto e per il raggio di qualche metro, per qualche minuto, nessuna forma di Magia sarà possibile. Il sigillo si consumerà in questo tempo e, quando scomparirà, vorrà dire che la Magia sarà di nuovo possibile.


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    (III) Sigillo Anti-Possessione: Questo Simbolo, se impresso sulla pelle, permetterà di accrescere le difese della vostra mente dalle intrusioni esterne, di essere meno soggetti alle magie che potrebbero controllarvi.



    (III) - Corpus Haurias (incantesimo che permette di imprimere sulla pelle dei simboli magici; a differenza del Signo, non imprime proprio potere magico alla scrittura, disegna soltanto.)



    Cura delle Creature Magiche



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    (I) Approccio alla creatura magica Kneazle. Incantesimi di Primo Soccorso: • ANAPNEO: Libera le vie respiratorie se si punta la bacchetta al torace o alla gola esercitando una lieve pressione. Se non eseguito con perizia, può causare seri danni. • EPISMENDO: Blocca le epistassi e fa smettere di sanguinare. • FERULA: Genera delle bende che avvolgono le ferite. • MOBILICORPUS: Permette di sollevare a mezz’aria persone e oggetti come se fossero appesi a fili invisibili. Richiede concentrazione, forza di volontà e contatto visivo. • PERICULUM: Genera delle scintille rosse dalla bacchetta. • TERGEO: Incantesimo Smacchiatore.


    Difesa contro le Arti Oscure



    (I)LOCOMOTOR MORTIS: Forma un cerchio intorno alle gambe di chi viene colpito impedendogli di camminare. • PETRIFICUS TOTALUS: Irrigidisce il corpo della persona o dell’animale su cui è lanciato.

    (II)CONFRINGO: Genera dalla bacchetta una sostanza esplosiva. E’ vietato utilizzarlo su esseri umani o animali. I maghi inesperti potrebbero caderne vittime. • DEPRIMO: Crea una forte pressione sull’oggetto e ne può causare la distruzione. Attenzione ai detriti. • DIFFINDO: Recide oggetti di ogni genere, ferisce anche. • EVERTE STATIM: Scaraventa lontano l’avversario in modo violento e fulmineo. • EXPELLIARMUS: Incantesimo di disarmo. Ogni oggetto tenuto in mano dall'avversario viene scagliato via. Se eseguito alla perfezione, può sbalzare l’avversario indietro, facendolo cadere o addirittura svenire. • INCARCERAMUS: Genera delle grosse funi dalla bacchetta che avviluppano il bersaglio. Se lanciato correttamente non lascia scampo, più l'incarcerato si dimena e più le funi stringono. • PROTEGO: Crea uno scudo in grado di contrastare gli incantesimi più semplici. • RICTUSEMPRA: Colpisce con forza il nemico facendolo indietreggiare di alcuni metri, ma può causare anche il solletico. Si può far ridere l'avversario fino a fargli fare la pipì sotto.• SERPENSORTIA: Evoca un grosso serpente che si scaglia contro l’avversario. Il tipo di serpente dipende dal mago che lo evoca. • STUPEFICIUM: Genera un potente raggio di energia dalla bacchetta che colpisce l’avversario facendogli perdere i sensi. E’ efficace sia sull’uomo sia sulle Creature Magiche, tranne quelle che hanno la pelle che respinge gli incantesimi. • VIPERA IVANISCA: Permette di far svanire un serpente evocato magicamente. E' il contro incantesimo del SERPENSONTIA.

    (III)LEVICORPUS: Solleva in aria la persona colpita, tenendola sospesa per le caviglie. • LIBERACORPUS: Annulla il Levicorpus. Concentrazione e contatto visivo costante. • MONSTRUM: Detta anche Fattura Orcovolante, evoca mostruosi esseri svolazzanti, simili a spettri che attaccano il nemico.

    Divinazione




    (I) nozioni di base di - Astragalomanzia - Chiromanzia - Sticomanzia (Bibliomanzia) - Astrologia

    Incantesimi




    (I)FINITE INCANTATEM: Incantesimo che permette di Terminare gli effetti di altri incanti che si conoscono. Non può essere usato come incanto scudo. • MARMORUM: Incantesimo che permette di rendere infrangibile un materiale fragile. • WINGARDIUM LEVIÒSA: Fa levitare oggetti e animali. Non funziona sugli esseri umani.

    (II)CECITAS: Permette di accecare temporaneamente l’avversario, dipende dalla potenza dell’incantatore. • CONJUNCTIVITUS: Crea un forte fastidio agli occhi rendendo difficile la vista. • MIMBLE WIMBLE: Fattura Tartagliante che induce il bersaglio a balbettare sbagliando dunque anche la pronuncia di eventuali incantesimi.
    MUFFLIATO: Permette di bisbigliare senza che orecchie indiscrete possano sentire infatti, quest'ultime udiranno solo un leggero ronzio. • QUIETUS: Riporta la voce di chi lo usa a un volume normale. Controincantesimo di Sonorus, da non confondere con Silencio. • SILENCIO: Impedisce ad una creatura di emettere qualunque suono. • SURDITATIS: Incantesimo che rende temporaneamente sordo il soggetto colpito, la durata dipende dalla potenza dell’incantatore. • VISIBULA NOCTAMBULUS: Permette di vedere al buio. Quando si è sotto l’effetto di questo incantesimo qualunque luce forte e improvvisa potrebbe abbagliare e rendere ciechi per alcuni secondi.

    (III) Ripetente

    Laboratorio Oggetti Magici



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    (II)ASKOLOS: Incanto di Attivazione, permette di decidere quando e come un determinato incanto abbia inizio. • FERO FORTUNAM: Utilizzato nella creazione di amuleti portafortuna per attirare la buona sorte. • OPERIMENTUM: Rende un oggetto strettamente personale, impedendo ad altri di toccarlo.

    (III)MUSYKEIA: Incanto che permette di far suonare da soli strumenti musicali.

    Manipolazione della Mente




    (II)ALLECTUM: Incantesimo Affascinante. Induce il bersaglio ad essere ossessionato, attratto da un particolare oggetto tanto da volerlo tutto per sé e difenderlo ad ogni costo. • CEREBRUNDUM: Fattura Cervello-Molle. Una fattura temporanea che rallenta le sinapsi ed intontisce il bersaglio ostacolando movimenti, sensi, e parola. L'effetto è più o meno potente a seconda di chi lo usa. • CONFUNDUS: Confonde la mente della persona colpita. E’ necessario il contatto visivo e grandissima forza di volontà, in quanto si manipola la mente. • DISMUNDO: Genera nella mente dell’avversario visioni di mondi spaventosi. Necessario contatto visivo.

    (III) INSINUO SOMNUM: Permette di accedere alla mente di un soggetto addormentato. • LEGILIMENS: Permette di leggere la mente di un’altra persona. L’unico modo per difendersi da questa magia con l'Occlumazia. • NEXUM: Incantesimo capace di collegare la mente di due soggetti addormentati in modo da manipolarne i sogni.

    Pozioni



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    (I) Pozione Scacciabrufoli ( si usa per far sparire i brufoli oppure i foruncoli creati dall'incantesimo Furunculus )
    Livello di difficoltà: Facile
    Ingredienti : Lumache cornute Aculei di porcospino Zanne di serpente Ingrediente base Ortiche secche.




    (I) Partis Revelio (incantesimo di visualizzazione degli ingredienti delle pozioni)


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    (II) esperienza col • Veleno di origine animale - Lobalug (XXX) - Brevi allucinazioni.
    Sperimenta in classe la realizzazione dell'antidoto per il veleno di Lobalug. Pauline adopera Scaglie di coda di Manticora, foglie essiccate e sbriciolate di Mandragola e corteccia di Melograno resa a cubetti.



    Trasfigurazione




    (I) Gruppo Inanimati: trasforma un oggetto in un oggetto/vegetale/animale. MUTO + nome di cosa voglio ottenere in caso ablativo.
    - Parziale oggetti: modifica o aggiunge parti ad oggetti. COMMUTO + nome di ciò che sto trasformando in accusativo.
    - Incantesimo di Ingrandimento: ENGORGIO; Aumenta il volume d'oggetti.
    - Incantesimo di Rimpicciolimento: REDUCIO; Diminuisce il volume di oggetti.
    - Incantesimo di duplicazione: GEMINIO; Per copiare solo oggetti non replicando le proprietà magiche.
    - Incantesimo di riempimento: RABBOCCO; Riempie nuovamente calici e bottiglie quasi vuoti.
    - Incantesimo di abbassamento della temperatura: FRIGUS -> GLACIES.
    - Incantesimo di innalzamento della temperatura: CALDIUS -> INFERICUS.


    (II)- Gruppo Vegetali: trasforma una pianta in un oggetto/pianta/animale. VARIO + nome di cosa voglio ottenere in caso ablativo.
    - Parziale piante: modifica o aggiunge parti alle piante.
    PERVARIO + nome di ciò che sto trasformando in accusativo.
    - Incantesimi di mutamento di stato: (*)
    ~Muto Gommosus: rende un oggetto gommoso.
    ~Muto Plumbeum: rende un oggetto pesante.
    ~Muto Plumeo: rende un oggetto leggero.
    ~Muto Lucidis: rende un oggetto invisibile alla vista ma non al tatto.
    ~Muto Tenuis: rende un oggetto solo visibile e non toccabile.
    - Controincantesimi trasfigurativi: (*)
    ~REVERSUS: annulla l'effetto di un incanto trasfigurativo sia totale che parziale. Funziona solo su oggetti, piante e animali.
    ~HOMINE REVERTO: annulla l'effetto di un incanto trasfigurativo sia totale che parziale. Funziona solo sugli esseri umanoidi.
    - Incantesimo di Ammissione ed Esilio:
    ~Per evocare: nome caso accusativo dell'oggetto + ADMITTO.
    ~Per fare sparire: nome caso accusativo dell'oggetto evocato + EXILIO.

    (III)- Gruppo Animali: trasforma un animale in un oggetto/pianta/animale.
    VERTO + nome di cosa voglio ottenere in caso ablativo.
    - Parziale Animali: modifica o aggiunge parti all'animale.
    CONVERTO + nome di ciò che sto trasformando in accusativo.
    - Incanti specifici:
    ~CHELYS: evoca crostacei.
    ~REPTILIS: evoca rettili.
    ~AVIS: evoca uccelli.
    ~GREMIUM: evoca mammiferi.
    - HOMENUM REVELIO: rende la bacchetta sensibile alla presenza di umani, anche se sono nascosti da mantelli dell’invisibilità, oppure dall’incanto di disillusione.
    VERMICULUS: Trasfigura ciò che viene colpito in un Vermicolo. Se ne sconsiglia l’uso ai deboli di stomaco.

    Volo e Trasporto Magico




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    (II) Realizzazione dell'Inchiostro per le Strillettere
    Ingredienti: 50 ml di Inchiostro di qualunque colore, 1 Grinzafico, 12 petali di Camomilla, Succo di 1 Limone





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    (II) Incantesimo Carta Memore (l'Incanto della Memoria Cartacea, ovvero l'incanto che permette al foglio di memorizzare anche le emozioni che si prova quando si scrive la lettera), Scribo Lamento, Claude et Tace e Nota Mittere (Sono de post-it volanti in cui ai scrive il messaggio che si vuole mandare ed poi bisogna incantarli. Prendono la forma di un oggetto o animale a scelta del mago.)

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    (III) - Metropolvere: •Polvere di Luna - una parte
    •Ceneri di pupille di Anguilla - due parti
    •Ceneri di Pioppo Nero - tre parti
    •Ceneri di Aswinder - una parte.


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    Baule, Acquisti

    ed altri accessori

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    Legno di agrifoglio, lunga 10 pollici con nucleo di Capello di Sirena e pelo di Kneazle, flessibile. (x)


    Legno - (dagli appunti di Ollivander) L'agrifoglio è uno dei legni da bacchetta più rari; ritenuto tradizionalmente protettivo, questo legno si sposa felicemente con chi può aver bisogno d'aiuto per superare la propria tendenza alla rabbia e all’impetuosità. Non di rado, inoltre, le bacchette di agrifoglio scelgono un padrone coinvolto in qualche pericolosa impresa di ricerca, spesso di tipo spirituale. L'agrifoglio è uno di quei legni la cui efficacia negli incantesimi varia radicalmente a seconda del nucleo scelto per la bacchetta.

    Lunghezza - (dagli appunti di Ollivander) Molti fabbricanti di bacchette abbinano semplicemente la lunghezza della bacchetta alla taglia della strega o del mago che la useranno, ma è un metro approssimativo che non tiene conto di molte altre importanti considerazioni. Secondo la mia esperienza le bacchette più lunghe possono andare bene per i maghi più alti, ma tendono a essere più attratte dalle personalità spiccate, e da chi pratica uno stile di magia più grandioso e drammatico. Le bacchette ben proporzionate, invece, favoriscono incantesimi più eleganti e raffinati.

    Nuclei - I nuclei della bacchetta magica di Pauline sono capello di Sirena e pelo di Kneazle.
    La prima, con la sua bellezza e il suo canto ammaliava i naviganti che erano destinati ad annegare se ne fossero stati attratti. La sirena rappresenta un simbolo di forza, energia e potenza femminile e allo stesso tempo minaccia. Per altre persone invece rappresenta l’essenza del mare stesso. Anche Pauline ha iniziato, solo all'alba del terzo anno, a conoscere questo profondo legame col mare e le creature marine che inizia dal profondo dell'oggetto più importante per la streghetta.
    Il secondo nucleo, lo Kneazle, probabilmente è il vero simbolo di Pauline. La creatura magica è molto simile ad un gatto, dall'intelligenza superiore che possiede l'abilità di sentire e percepire uno strano sospetto riguardo le persone troppo poco amichevoli, con le quali si mette subito sulla difensiva.

    Oggetti - Acquisti Scolastici

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    [PRIMO ANNO]

    [SDM] Storia della Magia (Bathilda Bath)
    [INC] Manuale degli Incantesimi - Volume I (Miranda Gadula)
    [INC] Teoria della Magia (Adalbert Incant)
    [TRA] Guida Pratica alla Trasfigurazione per principianti(Emeric Zott)
    [ERB] Mille Erbe e Funghi Magici (Phyllida Spore)
    [POZ] Infusi e pozioni magiche (Arsenius Brodus)
    [CDCM] Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli (Newt Scamandro)
    [DCAO] Le Forze Oscure, guida all'autoprotezione (Dante Tremante)
    [DIV] Svelare il Futuro (Cassandra Vablatski)
    [BAB] Babbanologia Standard (Dafne McSporran)
    [VOLO] Il Nobile Sport degli Stregoni (Quintius Umfraville)

    [SECONDO ANNO]

    I Segreti delle Arti Oscure: Teorie per la Difesa - Volume Primo - (Richard Alexander Roger)
    Il Duello, guida pratica all'attacco e alla difesa (Kate Houghtough)
    Manuale degli Incantesimi - Volume Secondo (Miranda Gadula)
    Pozioni&Veleni (Agatha List)
    Antiveleni Asiatici (Furia Kinder)
    Teorie della Trasfigurazione Transustanziale; Volume I (Piacchiaduro Sveva)
    Studio delle antiche Rune (Josephine Bavard)
    De mentibus et inspectionibus; Volume I (Lucretia Strizzacervella)
    De mentibus et inspectionibus, dalla parte dei babbani; Sussidiario (Lucretia Strizzacervella)

    [TERZO ANNO]

    Traduzione Runica Avanzata (Sunshine Orange)
    I Segreti delle Arti Oscure: Affrontare l'Informe - Volume Secondo - (Richard Alexander Roger)
    Vampiri e Licantropi: storie narrate da vite vissute (Molly Quinn)
    Manuale degli Incantesimi - Volume Terzo (Miranda Gadula)
    Magia Internazionale - Vol. I (Lysander Graham)
    Infusi e pozioni magiche; Volume II (Arsenius Brodus)
    Teoria e Pratica Trasfigurativa (Richard Miller)
    Trasporto e Comunicazione nel Mondo Magico - Vol. 2 - Passaporte e Metropolvere (Elettra Fly)
    (x) Gli Oggetti Magici. Introduzione alla loro conoscenza; manuale illustrato. (Cartalathiel Manbrace)
    Dalle pietre ai metalli: il loro utilizzo intelligente (Ashkûr Manbrace)

    [QUARTO ANNO]

    I Segreti delle Arti Oscure: le Maledizioni - Volume Terzo - (Richard Alexander Roger)
    La vera felicità (Jade Ryan)
    Pelli e fibre, proprietà e manipolazione; Manuale illustrato (Toek Ebanu)
    Riconoscere ed incantare. Incanti base per l'utilizzo intelligente di oggetti magici. (Shanim Muraf)
    Magia Internazionale - Vol. III (Lysander Graham)
    Il Ricordo: Alterazione, Annullamento e Ripristino; Volume Unico (Benjamin Del Marchio)
    Elisir e Distillati; Guida Avanzata per il Pozionista Esperto (Everard Lux)
    Guida Pratica alla Trasfigurazione Moderna (Jonathan Dyggenn)
    Spostarsi e muoversi magicamente - Metodi alternativi al passeggio per viaggiare (Herrietta Travellis)
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    [PRIMO ANNO]

    1 Calderone (in peltro, misura standard 2)
    1 Set di provette (a scelta tra: vetro o cristallo)
    1 Set di ingredienti per le Pozioni del I Anno
    1 Bilancia di precisione (a scelta tra rame o ottone)

    [TERZO ANNO]

    Set di Ingredienti per la Polvere Volante
    Set di Ingredienti Comuni
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    [PRIMO ANNO]

    3 Tre completi da lavoro in tinta unita (nero)
    1 Cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
    1 Abito scolastico (Pantaloni normali + Abito scolastico Unisex)
    1 Abito da cerimonia (Pantaloni da cerimonia + Abito da cerimonia(Maschi); Abito da cerimonia (Femmine))
    1 Paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili)
    1 Mantello invernale (nero con alamari in argento)

    [TERZO ANNO]

    1 Paio di Guanti in pelle di Tebo

    [QUARTO ANNO]

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    [LOM] Un pezzo di stoffa o pelle a scelta. (SETA VERDE SMERALDO)


    Oggetti - Altri oggetti ed accessori.

    Cioccorane Raccolte
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    Divinazione (I)
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    Ballo di Carnevale 2014 (II)
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    Lezione di Recupero LOM (II)
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    "Hanno la particolarità, oltre a raffigurare il vostro segno zodiacale, di essere fatte con un materiale particolare che cambia colore in base a com'è il vostro umore”.
    A seconda della varietà e del colore, l’agata può essere associata a vari elementi (Fuoco: marrone, nera, rossa; Terra: bianca e nera, muschiata, verde; Acqua: blu) e alle loro rispettive caratteristiche legate all’energia e alla forza, alla fertilità, alla pace e al benessere, alle emozioni e alla sensibilità.
    Maschera dei Mille Volti: permetterà alla persona di cambiare il proprio volto con quello di un altro che conosce, dovrà solo pensare intensamente a quella persona mentre indossa l'oggetto. La Maschera non modifica nè corpo nè età, cambia solo il viso: una volta tolta, tornerà ad essere una maschera bianca normale. Si può facilmente vedere l'oggetto sulla persona se si usano incantesimi di rivelazione o di interruzione della magia (finite incantatem).
    Talismano portafortuna realizzato da Pauline stessa durante una lezione di recupero. Una collana con una luminosa pietra di luna (pietra corrispondente al suo segno zodiacale babbano) legata a dei fili dorati.
    Elemento Acqua: l’elemento acqua riguarda la sfera delle emozioni e della femminilità (amore, guarigione, compassione, riconciliazione, intuizione).

    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
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    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
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    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
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    Perla vinta ad una gara di corsa con bighe trainate da avvicini.
    "Non è semplicemente una perla, è anche un porta fortuna. Portandola con te, incastonandola in un orecchino, collana o bracciale, quando sarete in acqua sarete protette dai pericoli."
    Conchiglia intarsiata che Pauline porta sempre al collo, simbolo di riconoscimento per i maridi.
    "Ma potete venirci a trovare prendete queste conchiglie sono un segno di riconoscimento per i maridi. In qualsiasi mare del mondo andrete, non verrete mai attaccati se porterete questa con voi."
    Scaglia rossa di Maride, ricevuta in dono da Themistocles, uno dei maridi della delegazione Greca che ha accolto Pauline durante la visita scolastica.

    Riunione Natalizia Serpeverde (III)
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    Seconda lezione di Manipolazione della Mente (III)
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    Seconda lezione di LOM (III)
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    Come Irene, Stephan e William, Pauline riceve dalla professoressa Thorsen in regalo un Dressing Bracelet.
    "Bracciale unisex che permette di cambiare la propria mise in qualunque momento della giornata e di sostituirla con una veste dai colori neutri. Grazie ad un incantesimo di estensione, si adatta perfettamente a qualsiasi polso, senza rimanere troppo stretto o troppo largo. Il bracciale è riutilizzabile, con un "Finite Incantatem" le vesti scompaiono e si ritorna al bracciale di partenza."
    "Sono i talismani di cui abbiamo parlato prima, di tipo controdifensivo per proteggervi dall'Insinuo Somnum. Siccome è un incantesimo che vi colpisce da addormentati ho sempre pensato fosse tra i talismani più utili e vi eviteranno guai in futuro."
    Daga realizzata in Mithril da Stephan Frost, durante una lezione di Laboratorio Oggetti Magici.
    Presenta il manico in legno di agrifoglio e sull'elsa vi sono incastonate quattro pietre per lato.
    Primo Lato: gemme ovali - blu (turchese), arancio (corniola), viola (ametista); gemma semisferica: nera (ematite).
    Secondo Lato: gemme ovali - rosso (diaspro), verde (agata), rosa (quarzo); gemma semisferica: bianca (pietra di luna).

    Riunione (post-quest) Serpeverde (III)
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    Presentazione del corso di Alchimia (III)
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    Prima Riunione Silver Bullet (Genevieve) (III)
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    Come tutti i serpeverde presenti alla riunione, Pauline riceve da William un bracciale a forma di serpente molto particolare.
    "Sono magicamente legati tra loro. Se solo uno di voi vorrà che gli altri lo raggiungano è necessario toccare un occhio del serpente e concentrarsi per richiedere aiuto. Immediatamente tutti gli occhi degli altri bracciali inizieranno a brillare ad intermittenza, sempre più rapidamente man mano che ci si avvicina al bracciale che è stato attivato."
    Pacchetto con dei Gadget da Alchimista ricevuto da Wyatt Whitefog durante la presentazione del corso.
    Il pacchetto contiene:
    - Un portachiavi con la scritta "I ♥ Alchimia" che cambia colore a seconda di chi lo stringe in mano
    - Ambrosia: un biscotto circolare dall'incredibile valore energetico. Un piccolo morso è accomunabile ad un abbondante pranzo. (consumabile in 4 volte)
    - Etere: piccola fialetta con un liquido celeste. Si tratta di una bevanda che ha il gusto di ciò che la persona vorrebbe bere. E' un incredibile energizzante in grado di ridare le forze e rendere iperattivo persino una persona che non dorme da 24 ore. (monodose)
    - Tre fialette contenenti incantesimi liquefatti: Aqua Eructo - Stupeficium - Evanesco
    Maschera rigida a forma di viso di Lupo regalata a Genevieve da Stephan Frost durante la prima riunione dei Silver Bullets.
    Dato che ad essere stata convocata è stata Genevieve e non Pauline, la ragazzina non conserva questa maschera nella propria camera, ma in un nascondiglio segreto nella guferia, dove è certa che nessuno possa trovarla.






    Creature di Compagnia

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    Animali - Al Serraglio Stregato, all'avvenire del primo anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Pauline acquista un Gatto Norvegese delle Foreste, che nomina "Birillo".
    La creatura la accompagnerà in una serie di avventure, tra l'altro sarà anche suo "compagno" occasionale - e sicuramente non desiderato - di una lezione di Trasfigurazione tenuta dal professor Turner, al terzo anno di Pauline.
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    Birillo è un tipico gatto d'appartamento. Non ha un carattere esuberante e gli basta accoccolarsi si una montagnola di vestiti di Pauline per stare bene con sè stesso. Ha un folto pelo grigio e degli occhi grandi e gialli come i fiorellini di campo. Ha un brutto vizio, comune a tutti i felini. Spesso adora limarsi le unghia ed esercitarsi a graffiare sul legno: il bordo del letto di Pauline, principalmente il lato destro, è pieno di graffi e striature.
    Ha una rivalità profonda con Aire (anche se lei non lo sa), la civetta di Irene, compagna di stanza di Pauline.
    Durante la lezione di Trasfigurazione al III anno, tenutasi nel Labirinto della Scuola, la serpeverde si imbatte in un gruppetto di Imp (L'Imp è una creatura che vive esclusivamente in Inghilterra e Irlanda, può essere alto dai quindici ai venti centimetri e di colore marrone scuro o nero. Può essere confuso con il Pixie. L'Imp è di indole dispettosa e vive sui terreni umidi e paludosi. Spesso si trovano sulle sponde dei fiumi dove si divertono a buttare gli incauti visitatori.).
    Uno di essi, un esemplare femmina alto quasi 15 centimetri, decide di rintanarsi all'interno della tasca della serpeverde che, decisa a tenerla con sè, decide di richiedere la patente ed un addestramento speciale per poterlo tenere all'interno del castello. Il suo nome è Turner. (colloquio) (addestramento)

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    (X) Nome: Shale
    Sesso: Femmina
    Età: 4 anni
    Razza: Testudines
    Questa piccola tartaruga di terra, alla tenera età di un anno, ha infatti intrattenuto un incontro fin troppo ravvicinato con l'aggressivo cane dei vicini: ne è uscita sconfitta e viva per miracolo. Dopo lo scontro, infatti, ha riportato gravissimi danni alla zampa anteriore sinistra, che le è stata amputata grazie all'intervento tempestivo dei Veterimagi. Per agevolarne i movimenti, infatti, Shale è stata dotata di un piccolo skateboard personale e da allora ama schizzare da una parte all'altra del negozio, ingaggiando vere e proprie gare di velocità con gli altri animali.

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    Titolo 3

    Titoletto 3 -




    Code © TheFedIvan


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    L'infanzia di Pauline

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    Background -Ludwig Ledrec De Lafevre deteneva e detiene ancora oggi il cinquantadue percento della vendita ed allevamento annuali di gufi e civette viaggiatori e di compagnia. Nasce in Alsazia a Strasburgo il 18 febbraio 1938, da una famiglia di rigidi maghi purosangue da generazioni. I suoi genitori si chiamavano Laurence Ledrec De Lafevre Mormont ed Ivett Arcés, ed erano gli ultimi elementi della casata Mormont, conosciuta nell'albo familiare dei Ledrec come la più rigorosa ed intransigente.
    Pauline Delacroix, nata a Parigi il 4 luglio 1941, terza figlia, dopo due gemelle, di Victoire Delacroix ed Alexandra Picard.
    Il loro matrimonio è un matrimonio combinato per unire due dei casati più autorevoli e mantenere la purezza del loro sangue fino alle generazioni successive. Il pretesto della famiglia Delacroix, in realtà, dell'organizzazione di questo matrimonio combinato è tentare di insabbiare quella che loro considerano essere la malattia di cui è affetta Pauline stessa, la loro ultimogenita (nonchè disgrazia, anche se mai l'hanno confermato). La giovane ragazza ha presentato un ritardo molto prolungato nell'uso della magia. Quando le sorelle maggiori erano già delle maghette belle e pronte, la giovane donna non era capace di scagliare nemmeno un incantesimo per sbaglio. Non si conoscono le origini di questo suo "ritardo-magico", non si sa se geneticamente ci fosse stato qualcosa che non va. Nessuno lo sa, ad eccezione del suo futuro marito, che comunque ne viene a conoscenza molto dopo il loro matrimonio, ed i genitori stessi che portarono questo segreto fino alla tomba, quanto sembrasse, per le loro menti bigotte, troppo riprovevole avere una figlia diversa. I due si sposarono precocemente e la giovane donna venne accolta fin da subto dalla famiglia rigorosa quanto cordiale del marito del quale conosceva a stento il nome.
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    In loro, l'amore non sboccia subito. Due caratterini molto diversi che facevano fatica a stare insieme. I primi figli nascono quasi per sbaglio, sono due gemelli, dai capelli biondissimi. Nascono il 10 agosto 1960 ed i due coniugi li tengono rigorosamente nascosti ai genitori fino a quando non mostrano le doti magiche che i genitori di entrambi desiderano vedere sopra ogni altra cosa. I due gemelli si chiamano Simòn e Philibert, due gemelli omozigoti che però presentano un'unica differenza. Uno dei due non dimostra fin da subito il suo potere magico, al contrario dell'altro. Il terrore dei giovani coniugi nei quali - in un modo o nell'altro - sboccia un sentimento piuttosto simile all'amore, riguarda solo e soltanto l'asperità dei genitori di entrambi e decidono di compiere un gesto estremo.
    In una casetta non molto distante dalla Tenuta Ledrec, avevano notato una famiglia di loro coetanei residente in quel luogo da sempre, a detta di Ludwig.
    I coniugi Blanchet sono una coppia di giovani amanti che hanno scoperto dopo innumerevoli prove di non poter generare bambini, è a loro che con il cuore spezzato i coniugi Ledrec decidono di donare il piccolo Simòn, convinti che vivere da magonò in una famiglia di non-maghi sarebbe stato un futuro migliore.
    Ufficialmente i coniugi Ledrec De Lafevre, quindi, ebbero tre figli: Philibert, Penelope e Patrick.

    Convence, Arthur Dubois e Costantine, Ilmir Lafayette sono una coppia di serpeverde che coronano il loro amore nelle mura di Hogwarts, forse un po' troppo presto. Nascono entrambi a Lione rispettivamente il 5 marzo 1938 ed il 6 settembre 1935.
    Attendono un matrimonio combinato organizzato dalle loro famiglie per scappare insieme e trasferirsi in Cornovaglia e vivere la loro storia d'amore per i fatti propri, liberandosi per sempre dei legami di sangue che quelle famiglie avevano imposto. Le due figlie di Convence e Costantine sono due gemelle, Charlotte ed Elodì, nate il 9 dicembre 1960 senza alcun problema di alcun genere.

    Charlotte e Philibert si conoscono ad Hogwarts, all'alba del loro terzo anno. Entrambi della casata di serpeverde non si erano mai considerati fino a quando, per l'occasione di un evento organizzato dalla scuola, i due vennero costretti - in un certo senso - a lavorare fianco a fianco.
    Perdono le loro tracce verso la fine del quarto anno, Charlotte si vede costretta per cause familiari ad abbandonare la scuola e di lei non se ne ha più traccia. Per molti anni Philibert tenta di ricavare sempe più informazioni possibili della ragazza della quale ricorda più o meno soltanto nome e cognome, ed è un caso che ad una cena di gala dove Simon è stato invitato per fare le veci del padre che la incontra.
    Forse è superfluo dire che il loro primo figlio, Costance Paul Ledrec viene concepito proprio in quella occasione.

    Pauline, invece, è la secondogenita di Charlotte e Philibert Ledrec. Nasce il 9 luglio 2001 in una notte un po' umida, talvolta piovosa, in un piccolo centro ospedaliero nei pressi di Les Baux de Provence, la cittadina nella quale si trova la Tenuta Ledrec De Lafevre e dove tutt'ora vive tutta l'intera famiglia di Pauline.





    Primo Anno

    Un Nuovo Inizio

    Primo Anno - L'arrivo di Pauline Ledrec De Lafevre alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts è datato il 04/09/2013. Con undici anni compiuti da meno di due mesi, il vento che mugolava contro le finestre, Pauline si siede nella sedia del cappello parlane senza sapere assolutamente cosa le accadrà nè tantomeno di quale casata dovrà prendere i colori.
    Ovviamente, con una famiglia di discendenza prevalentemente Serpeverde la ragazza non può fare altro che aspettarsi di vestire l'argento e il verde della nobile casata, ma quando il cappello si adagia sulla sua testa, l'unico pensiero della ragazza era che aveva abbandonato i suoi pennelli nella sedia dove era seduta poco prima di alzarsi una volta chiamata per cognome.
    Da quel momento iniziò la sua vita ad Hogwarts. La stanzetta singola nella quale avrebbe passato il resto del suo anno scolastico iniziava lentamente a prendere colore, macchie di vernice scivolavano dalle tele e chiazze di acquerello sulla scrivania sempre piena di carte, scartoffie, appunti e libri.

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    Eccelle subito nella materia più divertente della scuola, Babbanologia. Materia che le risulta indubbiamente semplice e per la quale supera la sua interminabile paura per gli autoscontro e si ritrova ad esprimere le sue doti artistiche disegnando i compagni e le compagne di classe, scoprendo nuovi generi musicali e la musica enigmatica e mistica dell'Hang Drum, strumento che si vede costretta a suonare durante una delle lezioni della professoressa Thorsen.

    Ma il bello giunge quando entra in contatto con due delle più complesse fra le materie di Hogwarts. Cura delle Creature Magiche e Difesa contro le arti oscure. La giovane serpeverde si ritrova ad avere a che fare con una non più molto giovane esemplare di Kneazle, nella lezione di Cura delle Creature Magiche, giovane Kneazle con la quale non subito riesce ad instaure un rapporto di fiducia, ma arriva ad instaurarlo per poi riuscire a raggiungere il limitare della Foresta Proibita all'interno della quale venne portata insieme agli altri suoi compagni di corso.
    Si vede anche centrifugata in un lungo e losco labirinto, (tutta un'invenzione della professoressa Harper, la docente di Difesa) all'interno della quale si troverà a seguire un percorso impervio, all'interno del quale avrà a che fare con animali, strani individui e donne incinte.

    La prima conoscenza che la ragazza fa, all'interno delle fredde mure di Hogwarts, è Luisa Jane Brown nella grande Biblioteca della scuola, ragazza che incontrerà successivamente anche al'interno della Foresta Proibita. [ in corso ]

    Pauline partecipa anche ad alcuni corsi avviati dal Ministero della Magia. Il primo corso al quale partecipa si svolge in Giappone: il corso dei Diplomatici la cui prima lezione si svolge nella famosissima scuola di magia e stregoneria giapponese; la Mahoutokoro.
    In giappone avevano solo tre casate, e non avevano un cappello parlante che li avrebbe smistati.
    Avevano una statua, una grande ed immensa statua a forma di drago, all'interno di essa, i nuovi arrivati sarebbero stati smistati nelle varie casate ricevendo una moneta di metallo con inciso sopra il simbolo.
    Pauline viene smistata nei Dragoni Rossi e si sente subito come un pesce fuor d'acuqa. I Dragoni Rossi sembravano essere il corrispettivo giapponese dei Grifondoro, tant'è che fra quelli smistati in quella casata vi era quello che la serpeverde chiamava il Grifondorissimo, (William McStampede) con il quale svolgerà il suo primo duello magico, all'interno della scuola.
    Duello che ricorderà per sempre, nonostante l'avesse perso.
    Ma ritorniamo alla nostra scuola di magia giapponese. Ovviamente avrebbe dovuto fare una specie di prova pratica. L'accompagnatrice giapponese portò la ragazza, un'altra studentessa Tassorosso ed il Grifondoro in una grande sala all'interno della quale vi erano delle file di teche che contenevano spade di ogni genere. Così come da Evander Black aveva dovuto agitare un paio di bacchette e riempire di pois verdi le pareti del negozio, la serpeverde si colloca davanti alle teche per provare una spada dalle fattezze più occidentali che si rivelò fin troppo pesante pure per tentare di alzarla e poi provare un'altra spada di legno con la quale riuscì ad entrare in sintonia e con la quale si agitò per i successivi venti minuti.

    Incontra, inoltre, in un momento di pausa dallo studio, Zoey Andrea Blanchet (Michief Managed).


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    Thurisaz, Eolh, Sigel, Mannaz.

    La seconda lezione ministeriale alla quale ha preso parte è la lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico tenuta dalla professoressa Powell. La prima parte della lezione si sarebbe svolta in parte più teorica. Pauline si ritrovò davanti a se quattro rune delle quali avrebbe dovuto leggerne il significato ed immaginare quale sarebbe dovuto essere il loro significato.
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    In seguito, la giovane serpeverde si sarebbe trovata ad occultare un simbolo runico scelto. In quell'occasione apprende l'uso dell'incanto Signo, incanto che le permetterà di imprimere il simbolo della runa scelta ( PERDH ), e l'incanto Occulto Signo che le permetterà di occultare -per l'appunto- il simbolo appena impresso.

    Valutazione del duello.
    Duello terminato con la vittoria di William di 5 a 1
    "Il giudice che sino a quell'istante era rimasto in silenzio, raggiunse i ragazzi e decretò il vincitore"

    Trovo che questo duello sia stato poco avvincente per le soluzione che avete adottato entrambi.
    William, tu sei stato troppo cattivo e comprensivo nei confronti di un primino, però sei quello che ha pensato a delle strategie e provato a mettere in atto delle combo.
    Pauline di te ho invece apprezzato l'immedesimazione del tuo PG nel contesto, molto veritiera e misurata.
    Tuttavia, ho notato che Pauline abbia minimizzato gli attacchi del suo sfidanti facendoli parere a mio avviso molto più deboli di quanto io abbia interpretato leggendo i post di King. Per esempio hai quasi ignorato i detriti provenienti dal soffitto nel tuo primo post.
    C'è stata una assurda ripetizione degli incanti, se non vi scagliavate detriti o mobili addosso, allora si faceva esplodere qualcosa.
    Per quanto riguarda l'ambientazione, credo sia stata piuttosto trascurata... La sala grande si trova a piano terra, se viene creato un buco nel pavimento si finirebbe al piano di sotto. Poi, io nella sala grande non ricordo ci siano librerie...
    William d'altro canto, ho trovato che abbia impostato il duello come "io sono tutto" muovendosi sempre con sicurezza, senza mai essere colto di sorpresa, il che è anche poco veritiero.

    Mi stavo dimenticando di dire che alcuni incanti sono stati usati impropriamente mentre altri, sono un po' inopportuni per un duello...

    Ritengo però che la performance di William sia Migliore, quindi è lui il vincitore del duello.
    E questo è quanto.
    Pauline, inoltre, non era mai stata una guerrafondaia. il suo carattere abbastanza introverso potrebbe sfogarsi in perfidia, ma non certo in violenza. Nonostante tutto si ritrovò a prendere parte ad un duello con William Mc Stampede. Dopo averlo visto armeggiare con spade in Giappone, la piccola serpeverde anche se un po' impaurita non si perdette d'animo e non fece altro che accettare di prender parte a quello che diverrà il primo (e probabilmente l'ultimo) duello magico della sua vita.
    Sfortunatamente, essendo tra le tante, alle prese con uno studente particolarmente... particolare e, inoltre, senza avere molta esperienza in campo di duelli, perdette l'incontro, riuscendo però a non finire in infermeria.
    Probabilmente non vedremo la nostra serpeverde all'interno di una pedana da duello magico.
    Ultima, ma non per questo poco importante, è la lezione di Erbologia tenuta dalla professoressa Amanda Vige. Una volta entrata in Clinica Veterinaria accompagnata dall'insegnante ( con al seguito tutti gli altri compagni di lezione, ovviamente ) si ritrovò ad avere a che fare con le infermiere del luogo, tutte in fibrillazione, pronte per curare una serie di animali che vi erano stati portati proprio quel giorno. Teneva fra le mani un sacchetto all'interno del quale si trovava l'essenza di Dittamo da usare per la lezione e fra tutte le infermiere, messe lì in fila, ne scelse una particolarmente magra. Che poi scoprì di averla già vista.
    "Sono Lyudmila. Tu sei la piccola Ledrec. Ricordo di aver comprato il mio gufo reale direttamente in tenuta quando tu eri piccolina. Mi ricordo di te, sai?". Non pensava affatto di trovarsela lì, proprio no!
    Una volta seguita la ragazza, la giovane serpeverde si ritrovò ad avere a che fare con un lungo, stanco e graffiato centauro. Un centauro con una lunga ferita lungo il ventre che i medici, una volta vista la piccola serpeverde arrivare (e per fortuna che non soffriva di stomaco) iniziarono a richiudere.


    Data di pronuncia: 10 Agosto 1960
    Inizio profezia: 10 Agosto 1960
    Fine profezia: Non definito, indicativamente: autunno 2013
    Profeta: Dante Sansoni

    Dai venditori di nobili uccelli
    una notte, che piena luna avea,
    alla luce una coppia di gemelli
    per San Lorenzo e i suoi astri giungea

    Tra i lavorator dell'allevamento
    ve n'eran due che figli non poteano
    avere, e senza alcun ripensamento
    il non-mago dei due nati chiedeano;

    E da quel momento furon divisi.
    Dell'uno e dell'altro saran le figlie
    infra le serpi ed i corvi smistate

    Quando le due si saranno incontrate
    da tutte le fronde cadran le foglie
    ricomponendo i legami recisi.

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    25 settembre 2013 Pauline entra a far parte della Band di Hogwarts i The Breathers con il ruolo di batterista.






    Secondo Anno

    alla scoperta dei sentimenti

    Secondo Anno - Il secondo anno di Pauline ad Hogwarts si rivela un anno promettente e all'insegna di nuove avventure.
    Raggiunge Hogwarts mediante il celeberrimo treno, occupando lo Scompartimento 007, insieme a Jiselle Emma Levi, Zoey Andrea Blanchet, Rachel Lee Connelly e Carys Elisabeth Thomas.
    Sono le prime vere conoscenze che la ragazzina fa all'interno di Hogwarts, ma le novità di quest'anno non riguardarono soltanto le nuove conoscenze, bensì anche le materie scolastiche! La riforma vigente in quell'anno prevedeva agli alunni dell'anno superiore al primo, di selezionare un determinato numero di materie che avrebbero continuato a seguire per il resto dei loro studi ad Hogwarts, la giovane serpeverde scelse Difesa Contro le Arti Oscure, Pozioni, Incantesimi, Trasfigurazione, Manipolazione della Mente ed il corso di Antiche Rune e Simbolismo Magico, al quale aveva già preso parte l'anno precedente, quando era soltanto un corso aggiuntivo.

    Sentì un sonoro noccare contro la porta dell'ingresso della classe.
    Poi di nuovo silenzio e poi di nuovo un sonoro "toc toc".
    La porta si aprì mostrando un soggetto alquanto particolare, per nom dire losco.
    Era alto, molto alto ed aveva dei lunghi capelli rasta di colore simile al rosso fuoco, molto acceso. Alla fine di ogni dread vi era una specie di pendaglio che tintinnava allo scontrarsi con gli altri.
    La pelle del viso aveva una strana colorazione olivastra e, per inciso, non si poteva dire che non fosse avvenente.
    Ma la serpeverde non ebbe il tempo di proferire parola che lo vide dissolversi in uno sbuffo di fumo violaceo.

    《Bene... Che cos'era?》

    Non sapeva effettivamente come rispondersi fino a quando non alzò lo sguardo al soffitto e lo vide di nuovo fluttuare nell'aria sopra di se, sospirando.
    -"Sono la tua allucinazione, gioia!"- annuì con voce roca ma soave allo stesso tempo.
    Ma poi quello scomparve di nuovo.
    Appuntò sul proprio quaderno che i sintomi erano quelli di brevi allucinazioni.
    L'essere comparve di nuovo e la serpeverde potè guardarlo di nuovo, prima della sua ennesima scomparsa.
    I lunghi capelli sembravano essere come tentacoli mossi dall'essere stesso: non portava abiti complessi, solo un lungo manto di stoffa dalla forma squadrata. Una specie di vestitone che lo copriva fino a metà coscia.
    Il busto era umano fino a metà delle braccia e metà delle cosce, oltre i gomiti e oltre le ginocchia iniziava una strana peluria di un marrone chiaro, più scuro, però, della pelle. Con l'iniziare della strana pelliccia sulle gambe, i polpacci terminavano in zampe animali.
    Abevano la tipica forma felina, probabilmente aveva anche i cuscinetti morbidi morbidi, lì sotto.
    Il volto era sorridente, ma comunque austero ed aveva gli occhi molto allungati. La forma del viso era sottile ed allungata ma magra, dalle guance incavate e quando sorrideva si potevano notare due strani denti, posizionati sopra i canini che avevano proprio l'aspetto di un paio di zanne, tipo quelle dei facoceri, solo molto più piccole.
    Gli occhi erano entrambi di un colore altrettanto strano, nel contesto del soggetto, la pupilla era nera, come al solito, ma l'iride era di un particolare colore rosa scuro.
    La prima lezione alla quale Pauline prende parte, è la lezione di Pozioni, sotto la tutela della professoressa Desdemona Astrea Carrey e una new entry nel corpo (e che corpo) docenti dell'anno in corso, il professor James "Sawyer" Ford e la sua immancabile capacità di rendere Pauline la persona più imbarazzata del pianeta con un solo sguardo o semplicemente mediante un solo ordine: dargli del "tu". Articolatasi in due parti, la Serpeverde riuscì ad essere avvelenata in entrambe le prove pratiche.
    Nella prima prova, la ragazza dovette avere a che fare con il veleno di Lobalug, veleno capace di provocare brevi allucinazioni nel malcapitato, ed in questo particolare caso, permisero a Pauline di entrare in contatto con una stramba allucinazione alla quale Pauline si affezionò particolarmente, Mr. M.
    La seconda parte della prova, prevedeva un secondo avvelenamento (che, per grande fortuna toccò di nuovo a Pauline) e prevedeva un percorso in un labirinto. In coppia con il compagno di casata Stephan Frost, percorsero il labirinto, ma per sfortuna dopo una serie di peripezie che implicavano una progressiva perdita dei sensi di Pauline, arrivarono anche a recuperare l'antidoto feticcio. Quando non è giornata, non è giornata, c'è poco da fare.
    Terminata la lezione, Pauline rimase piacevolmente sorpresa da ciò che un veleno del genere potesse provocare in lei, si ripromise di chiedere alla docente di apprendere in separata sede, la realizzazione di quell'intruglio, desiderava davvero rivedere il suo amico.

    A seugire, signori e signori, ecco la prima lezione di Trasfigurazione. Una semplice lezione piena di una quantità industrale di prove pratiche! La serpeverde apprende infatti una serie di incanti volti alla trasformazione ed al cambiammento delle caratteristiche fisica di oggetti { Muto, Verto Gommosus, Verto Plumbeum, Verto Plumeo, Verto Lucidis, Verto Tenius }.
    Faticosissima, invece, la prima lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico. Non molto piena di prove pratiche (furono soltanto due) ma caratterizzate dall'impegno che necessitava per l'esatta realizzazione delle barriere.
    Le barriere erano a tematica principale di quella lezione. La prima parte della lezione prevedeva l'ausilio degli incanti Signo ed Exequòr, appresi l'anno precedente, che permettevano il primo di scrivere le rune con un particolare "inchiostro magico" del colore verde chiaro che la serpeverde già conosceva bene, ed il secondo per attivare la barriera, ed in più, dall'incantesimo Mutatis Signo che permetté alla serpeverde di modificare a proprio piacimento la barriera nella pergamena.
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    La seconda parte della lezione, si articolava in maniera un poì più complessa. La ragazza apprese infatti a realizzare un cerchio magico, una barriera runica con doppia eccezione, di primo e di secondo livello.
    Con l'incanto Subscribo Obice che apprese durante la lezione, disegnò il cerchio vero e proprio, dopo aver dipinto nell'aria una serie quasi infinita di rune per escludere tutti gli esseri di sesso femminile dal cerchio magico.

    Nella mia barriera non vi potranno entrare nè donne babbane nè tantomeno donne dotate di magia, ad eccezione di me stessa e di coloro che porteranno il simbolo che ho appena impresso.
    Sarà come un portone chiuso a qualsiasi donna vi volesse entrare, sia essa uno spirito, sia essa una fata, sia essa una donna dalle sembianze maschili. Così come sarà sbarrata l'entrata per qualunque essere non umano, ad iniziare dagli animali.
    Protetti saranno coloro all'interno della barriera, da qualsiasi magia o stregoneria e da qualsiasi elemento sovrannaturale.


    Ed infine, apprendendo l'incanto Corpus Signo impresse il simbolo {riportato qui a destra} che permetteva l'accesso all'interno della barriera, eludendo le eccezioni di primo livello.
    Nella prima lezione di Incantesimi, accorpata con DCLAO, dopo essere stata catapultata da una losca passaporta ideata dalla docente, alla Lega dei Duellanti, si ritrovò ad avere a che fare con una serie di prove pratiche che comprendevano una "sfida" contro Walker, il docente di incantesimi.
    La prima prova pratica, però, comprese uno scambiarsi di incanti Stupeficium e Protego con una compagna di anno, la corvonero Megan Knigt.
    Confundus e Cerebrundum, Allectum e Dismundo furono invece i quattro incanti appresi durante la lezione della new entry Manipolazione della Mente.
    In terzetto con Alexandra Rose Jones e la già conosciuta Zoey Andrea Blanchet, la ragazza si ritrovò storidta e confusa da entambe ed in seguito morbosamente attaccata all'ombra (vittima dell'incanto allectum) e provò sulla sua pelle la sofferenza che l'incanto dismundo poteva provocare.

    Un morso alle labbra e via alla vera e propria esibizione. Era come se si aprisse un lungo sipario di velluto rosso scuro di fronte a lei. Lei al centro di un palco scenico che era quella piccola stanza che prendeva il nome di ufficio, all'interno del ministero della magia.
    Nessuno spettatore, solo lei, la stella della scena e lui, l'esaminatore.
    No, no, no, non andava bene.
    Non era ad un esame, non doveva superare o meno una prova. Doveva mostrare a quell'uomo chi era la vera Pauline, chi aveva davanti oltre quella sottile ragazza troppo alta per la sua età e dai vispi occhi incuriositi da tutto ciò che la circondava. Eppure aveva il nervosismo di quando doveva consegnare i compiti. Era nervosa come se dovesse fare l'ennesima prova pratica davanti alla docente, ad Hogwarts.
    Le sembrava di essere in una specie di "succursale" della scuola, un'appendice dove venivi valutato per quanto riuscivi ad essere te stesso davanti ad un soggetto che non avevi mai visto e che probabilmente, una volta uscita da lì dentro, avrebbe riposto tutto ciò che ti riguardava chiuso dentro un fascicolo nell'ultimo cassetto dell'ultima libreria del piano.
    Eppure non c'erano banchi, non c'erano sedie, nulla intorno alla piccola maghetta sembrava dare almeno l'idea che quel luogo potesse anche almeno vagamente sembrare ad una scuola.
    Nemmeno l'uomo che aveva davanti aveva la tipica faccia da "professor(on)e di Hogwarts". Perché, dopo un anno, la ragazza aveva capito che i "professor(on)i di Hogwarts" erano una razza a parte. Non in senso negativo.
    ...forse.
    Non c'erano banchi, non c'erano sedie scolastiche, non c'erano compagni, non c'era l'ansia di ogni volta, quando doveva fare una prova pratica ad Hogwarts.
    Doveva soltanto ripercorrere ogni momento della propria vita, ripercorrere le situazioni e le sensazioni che aveva provato quando aveva aperto gli occhi alle urla del fratello che era corso via quabdi quella che aveva trovati nel lettone della camera dei nonni non era la sorellona, lascista lì il giorno prima a dormire, ma un'altra ragazza.
    Gli stessi capelli, lo stesso chiaro e limpido colore degli occhi, ma dal viso diverso.
    Era quella la sua capacità, mutare i lineamenti del viso; cambiando la forma del viso, poteva diventare mille e mille altre persone.
    Poteva canbiare il taglio degli occhi, la forma del naso, le labbra.
    I colori sarebbero ovviamente rimasti gli stessi, ma vedi che spettacolo sarebbe decidere di venire a scuola ogni giorno con un viso diverso.
    Questa non era altro che la sua insicurezza. La conosceva bene, quella besta al proprio interno. Sapeva bene che quella possibilità di cambiare se stessa, di vivere col viso di qualcun altro era soltanto il desiderii di coprire ciò che di lei non amava e ricominciare tutto dall'inizio ogni volta.
    Non voleva avere quella capacità, riflettendoci bene.

    In quel modo non le sarebbe stato capace di capire coaa nella vera lei non andava. cosa doveva fare per capirlo, cosa - alla fine- lei era veramente.
    Adesso, davanti a quell'uomo che tanto le faceva simpatia, doveva mostrare cosa era in grado di fare.
    Doveva tornare a quella strana sensazione che provava quando in maniera spomtanra la vera Paulune andava in "vacanza" ed il suo viso era quello di un'altra ragazza.
    Le capitava spesso che il viso nel quale si trasformava, la maschera che più spesso quello strano inconscio-magico indossava fosse la stessa.
    Probabilmente prima di iniziare a capire come funzionava questa strana capacità (alquanto sui generis dato che era davvero raro che in una stessa famiglia capitassero due elementi con quella capacità nella stessa generazione). Quindi la ragazza era più che certa che quello che le stava capitando era ancora più atrano di quanto già non fosse.

    Ritornando alla maschera ricorrente, la goovane serpeverde aveva notsto spesso che il proprio inconscio-magico la trasformava in una ragazza dal viso sottile ed i zigomi alti, gli occhi allungati, da gatta, che esprimevano tranquillità nel loro mantenere la propria tonalità verde-Ledrec.
    Era serena quando, dopo quei momenti di crisi, di nervosismo, di malattia, vedeva quel sorriso al sup specchio al posto del proprio.
    Nicki, come la chianava, era quasi il suo angelo custode, ma proprio in quell'istante non voleva uscire dal suo piccolo cantuccio.
    Probabilmente, si disse, non era il momento opportuno. Non era abbastanza in crisi, in ansia, non era abbastanza agitata.

    Anzi, era molto a suo agio lí dentro, davanti a quell'uomo che in realtà aspettava guardandola, con dolcezza, da pochissimo tempo.
    Aveva atteso un paio di minuti prima si aver appurato che Nicki non rispondeva.
    A quel pnto quello che doveva fare era mostrare quelo di cui aveva capacità. Guardò negli occhi l'uomo che aveva davati a se, scorse i suoi occhi sereni, azzurri come il cielo in primavera e volle farli suoi.
    Lo guardò negli occhi e chiuse i suoi, poco dopo, fermandosi un attimo per concentrarsi su quella tonalità. Ovviamente, aprendo gli occhi, rivolse il suo solito sguardo verde e vispo all'uomo, ma in quell'istante precedente, quando aveva guardato i suoi occhi, era come se ne avesse carpito l'essenza.
    Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima, ed in quello sguardo la ragazza aveva fatto entrare, come in contatto, l'anima dell'uomo davanti a sè.
    Ed il viso inizio a mutare sempre più lentamente. Prima il contorno degli occhi: lo sguardo verde ancora puntato verso l'uomo davanti a sè rimase l'unica cosa fissa che in quel corpo non avrebbe cambiato. Dalla tipica forma, gli occhi dal taglio "Ledrec", allungati, sottili, eleganti ma allo stesso tempo capaci di mostrare le più allegre emozioni, lasciando invariata la posizione delle pupille nere, circondate da una verde iride, mutarono la loro forma. Occhi allungati, infossati all'interno di un viso che divenne ovale, massiccio, ruvido, dalla mascella larga.
    Passandosi una mano sul viso non sentì più la forma sottile ed allungata del proprio. Sfiorò un viso diverso ed ebbe un brivido lungo la schiena. A quanto pare tutto stava andando nel verso giusto. Guardò negli occhi l'uomo, con un'espressione divertita, un sorrisetto compiaciuto sulle labbra che rimanendo sulla stessa tonalità di rosa divennero più grandi, allungate e carnose.
    Percepì una strana sensazione. Sentiva il proprio viso pesare.
    Il viso di una persona più grande era più pesante. Non si aspettava di sentire un viso così pesante. Tutte le responsabilità, le fatiche di un uomo che si trovava ad occupare una carica del genere al Ministero, rendevano il suo viso più pesante di quello che poteva essere quello di Nicki, o il proprio del quale non percepiva nessuna pesantezza.
    Modificata la forma del viso, toccò alle orecchie, che si allargarono leggermente, sotto i capelli castani della ragazzina e poi al naso: il naso della serpeverde era piccino, contenuto, allinsù come quello di una principessa ed in quel momento, in un leggero prurito, sentì la pelle allungarsi lentamente trasformandosi pure lui in un naso più grande del proprio, maschile e lievemente schiacciato.
    Col cuore che palpitava mostrò un sorriso smagliante a quell'uomo, ed alzò entrambi i pollici.

    -"Ecco, adesso siamo gemelli!"-
    Non soltanto dentro la scuola la serpeverde doveva prendere parte a serie e serie di prove pratiche.
    La ragazza infatti, accompagnata dal fratellone Costance, venne a contatto con una nuova realtà: quella del ministero. Scoperte non molti anni prima le caratteristiche particolari della ragazza, dovette una volta raggiunta l'età giusta, andare al Ministero per mostrare ad un biondo e simpatico impiegato le sue capacità.
    La ragazza infatti possedeva la capacità di modificare i tratti del proprio viso, mantenendo i colori "naturali" e tipici della famiglia Ledrec: Pauline Ledrec de Lafevre, così come suo fratello Costance Ledrec de Lafevre, era una Metamorphomagus.

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    La vita all'interno di Hogwarts continua, la Serpeverde decide di richiedere formalmente l'inserimanto a due corsi all'interno del nuovo ordinamento scolastico, Trasporto Magico ed il Laboratorio di Oggetti Magici.
    Superate le selezioni scolastiche, la giovane serpeverde di secondo anno, entra a far parte del giornale della scuola (L'Eco di Hogwarts) al fianco di Zoey che si ritrova ad essere suo supervisore all'interno del Team Oroscopo.

    tumblr_n1cxjcL2MB1srg20mo1_500Aveva partecipato con lo stesso entusiasmo che aveva avuto quando con un sorriso raggiante aveva acquistato al negozio Madama McClan quell'abito che adesso indossava con un sorrisone sulle labbra. Si guardò allo specchio attentamente prima di uscire dalla propria camera con un lungo mantello indosso per coprire il vestito di carnevale e sgattaiolando giuù verso il camino con una manciata di metropolvere si ritrovò subito a Hogsemade. Camminando con passo tranquillo e rilassato, osservò tutte le vetrine decorate a festa per la giornata dove ogni scherzo diventava realtà e con un sorriso entrò all'interno del locale "I tre manici di scopa" per osservare intorno tutta la gente vestita con le maschere più disparate.
    Poi venne il momento cruciale: l'assegnazione del premio.
    Effettivamente, non sapeva se il suo abito potesse piacere di più di altri e assicuratasi che i suoi capelli fossero in ordine e che il mantello fosse correttamente appeso all'appendiabiti si avvicinò alle altre concorrenti che guardò con un sorriso dolce.
    Ma il rossore nelle sue guance divenne qualcosa di inverosimile nonappena sentiì il proprio nome pronunciato alla fine, dopo altri due.

    «Ed infine, al primo posto con una maggioranza schiacciante di voti, direttamente da un famoso videogioco Babbano, la vincitrice del concorso, la signorina Pauline Ledrec De Lafevre! Complimenti, venga pure a ritirare il premio! »


    Con grande gioia il suo viso si distese in un grande sorriso ed osservò la donna che invitava ad una ad una le vincitrici fino a pronunciare il proprio nome. Con gli occhi rossi di emozione (effettivamente, non aveva mai vinto niente) salì sul palco e ringraziò la donna con un sorriso smagliante.
    Ritirò il premo e sorrise, guardando la maschera bianca che in quel momento si ritrovava fra le mani: era liscia, come se fosse un viso vero.
    La maschera dai mille volti era sua, e con un sorriso la strinse al petto per poi prendere fra le mani anche i buoni sconto che avrebbe sicuramente adoperato.
    Pochi attimi dopo, scese dal palco con fare felice e rallegrato e si diresse verso il buffet, nella speranza di incontrare qualcuno e di sgranocchiare qualcosa.
    La ragazzina ha anche preso parte all'iniziativa di carnevale proposta da Madama McClan in collaborazione con I tre manici di scopa.
    Acquistando un costume tratto da un noto videogioco babbano, la serpeverde prese parte a quel ballo di carnevale, tenutosi presso i locali dei tre manici di scopa, rendendosi conto, una volta lì, di essersi aggiudicata la Maschera dai Mille Volti.

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    L'anno scolastico procede quindi tranquillamente fino a quando la giovane serpeverde non debutta insieme ai The Breathers e alla sua batteria al Ballo del Ceppo (X), evento al quale partecipa per la prima volta e con un accompagnatore, al fianco della serpeverde, un grifondoro de erzo anno, anche lui facente parte della band: Lestàt De Lioncourt.
    La serpeverde si rende conto quindi diserbare un docile interesse nei confronti del collega musicale che però non riesce ad esternare più di tanto, vittima della propria incapacità di rapportarsi con i ragazzi in ambito sentimentale ed oltretutto bloccata dalla consapevolezza dell'attuale situazione sentimentale del grifo che non crede di smuovere più di tanto, prima che essa si smuova da sé.
    Nonostante i rapporti interpersonali particolarmente difficili per la giovane ragazza, Pauline termina l'anno senza troppe difficoltà, nonostante non fosse riuscita a dare del suo meglio a Trasfigurazione per ottenere la media dell'Eccezionale per conseguire successivamente l'esame per tentare di diventare animagus.
    Riesce, però, fortunatamente a prendere parte ai tirocini estivi all'UCMI che inizieranno con l'estate che stava arrivando.
    L'anno scolastico termina ufficialmente ma la serpeverde rimane ancora ospite del castello per qualche giorno. Giorni nei quali incontra una ragazza di un anno inferiore al suo, facnte parte anche lei della casata sepreverde.
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    La ragazza si dimostra prima un po' chiusa nei confronti di Pauline, ma lei non demorde e non rifiuta il tentativo di dialogo sereno che le due intraprendono nella Guferia (X) dove si sono incontrate.
    La serpeverde si chiama Irene Adler Darko.

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    Inviata una richiesta di recupero al professor Rem, docente di LOM (laboratorio oggetti magici), il 22 Luglio viene invitata dal docente ad eseguire un recupero privato con la sua assistente, ovvero Zoey, già conosciuta in diverse occasioni precedenti.
    La ragazzina apprende gli incantesimi Fero Fortunam ed Operimentum, che le permettono di realizzare il suo primo talismano portafortuna. Una collana con una luminosa pietra di luna (pietra corrispondente al suo segno zodiacale babbano) legata a dei fili dorati.
    Durante la lezione tenutasi in Irlanda, a Slievenageeragh, le due ragazzine scopriranno un legame più profondo che le lega. [in corso]

    L'estate procede placidamente ed il 27 Luglio viene invitata dal nuovo prefetto, Stephan Frost, a prendere parte alla Festa di Compleanno/di Diploma della loro caposcuola, Medea Marine Grael.
    La festa prevedeva l'accompagnarsi con un +1 che la ragazzina sapeva bene chi poteva essere.
    La serpeverde, infatti, prese finalmente coraggio per invitare Lestàt il quale non sembrò restìo al prenderne parte insieme a lei.

    Con l'estate che avanza, Pauline può finalmente prendere parte al tanto desiderato tirocinio ministerisale con l'UCMI.
    La ragazza, insieme ad Anežka Abigail Smith e Shirley Periwinkle, insieme alla professoressa Mikayama prendono parte al Congresso Internazionale Delle Creature e Maghi Senzienti (X) tenutosi alle Isole Scilly, ove la serpeverde incontra una giovane veela di nome Sophie, con la quale passa un po' di tempo durante il convegno.
    Pauline viene valutata come "perfetto assistente, ha portato a termine tutti i lavori assegnati" e riceve l'attestato di partecipazione al tirocinio.

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    Terzo Anno

    Salvataggi, perdite e scoperte

    Terzo Anno -

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    Lestat
    Prima voce maschile, veterano nella Band.
    Alexandra.
    Prima voce femminile, all'occorrenza bassista, veterana nella Band.
    Will
    Chitarrista, veterano nella Band.
    Erik
    Pianista, Seconda voce maschile, veterano nella Band
    Pauline
    Batterista, Seconda voce femminile.
    Dimitry
    Violinista.

    Il terzo anno di Pauline si apre con una serie di cambiamenti. Liam, veterano e leader della band della scuola della quale faceva parte da più o meno un anno e mezzo, scomparve nelle prime settimane dell'anno, asserendo di non potersi più occupare della band e di niente che non siano le lezioni.
    La band si riorganizza, e la serpeverde ottiene anche il ruolo di seconda voce femminile del gruppo, insieme alla sua tanto adorata batteria.

    Il primo settembre 2014, Pauline approda al nuovo anno di avventure. La prima lezione dell'anno è quella di Manipolazione della Mente con la sua docente preferita, la professoressa Cariou. La prima lezione dell'anno trattava gli incubi e la lettura della mente durante i sogni.


    Elettroni, Protoni, Neutroni.

    Il viso di Pauline si era trasformato in una smorfia di dolore. Aveva scostato distrattamente il foulard che indossava per coprire naso e bocca dall'odore forte delle muffe della stanza ed aveva seguito attentamente le parole della docente. La docente che continuava a piacerle sempre di meno, non per il fatto che il suo modo di fare era così radicalmente cambiato dall'anno precedente ad adesso, ma per il fatto che qualcosa, nell'aria, le sembrava particolarmente strano.
    Sentiva un forte odore di muffa, ma non quelle muffe che si trovano nel bosco. Era un odore più acre, violento, che torturava il suo olfatto e rendeva i suoi occhi sempre più arrossati. Aveva dovuto pulirsi con il dorso della manica più volte gli occhi, rendendosi conto, però di non aver starnutito nemmeno una volta.
    Quell'odore, un odore forte ed intenso di una particolare pianta. Per un attimo si considerò semplicemente confusa dall'allergia, ma poi lo riconobbe benissimo, quell'odore: alghe.
    Era l'odore di mare, di acqua salata, probabilmente anche di pesce che torturava con violenza il suo naso. Ed i suoi occhi che iniziarono a lacrimare copiosamente, come avrebbero fatto se fosse stata particolarmente suscettibile a quei film melensi che piacciono tanto alle sue coetanee. Dopo aver pulito di nuovo e di nuovo i propri occhi che si erano arrossati sempre di più, ascoltò sbigottita le parole di quella donna che continuava a darle sempre più e più fastidio.
    Poi, il vuoto.

    Nucleo, Atomo, Molecola.

    Non riuscì nemmeno a percepire le parole della docente, perché tutto il mondo intorno a sé svanì di colpo. Tutti i corpi dei compagni sparirono a poco a poco. Lo sguardo della serpeverde corse verso i propri compagni di casata, e la professoressa e Lestat che era ancora vicino a lei. Poi tutto buio intorno a sé. Solo una vaga luce che ondeggia sopra di sé, il pallido sole che viene filtrato da una candida coltre d'acqua spessa molti metri.
    Ha dolore alla schiena, ha paura, si sente morire dentro. E' sola.
    Tutto intorno a sé è nulla. E' vuoto, ovattato, probabilmente è quella la sensazione che si prova nel ventre materno. Un dolce cullare in un liquido fresco che ti tiene stretto a sé, come se fosse l'unico appiglio che hai. E' lì dove la natura nasce, dove tutto si aggrega per creare il corpo umano, è quello il momento in cui nasce la vita.
    Il liquido che culla delicatamente un giusto discendere oltre il luogo in cui si ci trova per una vita, ma quello, no, non lo è.
    Lei lo sente dentro di sé, sente il proprio cuore battere all'impazzata, palpitante come un cavallo pronto alla corsa, agitato come un felino prima di agguantare la propria preda.

    Idrogeno, Ossigeno.

    Intorno a sé solo il nulla. Vede qualche figura guizzare intorno a sé ed allontanarsi di fretta e furia, spaventata da quel corpo che scende. Scende lentamente, le braccia aperte e le gambe lievemente divaricate. Sospira, chiude gli occhi e li riapre. Sono arrossati, violentati da quei colpi che l'acqua che la circonda le sferzano con violenza. Sente un dolore diffuso intorno ai polsi, un dolore diffuso intorno alle caviglie.
    Mentre quel lento scivolo la trascina giù lentamente, sente che l'acqua salata colpisce le ferite inferte da qualcosa che non riesce a vedere. Non muove la testa, riesce solo ad osservare il cielo incontroluce sotto il flebile muoversi dell'acqua che riceve una spinta verso l'alto pari al proprio peso e si allontana sempre di più. Non riesce a sentire nulla, nemmeno il rumore dei sassi che potrebbero infrangersi gli uni contro gli altri sul terreno, il cuore che palpita ancora ed ancora, la gola secca, il naso che brucia.
    Alghe. Ancora odore di alghe.
    Si volta lentamente da un lato, stanca di mantenere il collo in tensione a guardare quella parte di cielo poco visibile oltre la folta coltre d'acqua e vede del sangue scivolare via dalle proprie caviglie e dai propri polsi e fluttuare fino a disperdersi verso l'alto, in moto contrario al suo continuo discendere che imperterrito, le fa seccare ancora di più la gola. Si volta a fatica, ed adesso lo sente. Sente il peso di pesanti bracciali metallici che colpiscono con violenza la propria pelle che brucia a contatto con l'acqua che la circonda che non è più calda e accogliente, ma diventa sempre più fredda, intorpidendo ogni suo senso.
    Non si rende conto ancora di ciò che sta accadendole intorno, sa di non riuscire a muoversi mentre quei pesi gravano sulla propria discesa verso una zona sempre più fredda, una zona che ghiaccia prima la propria schiena, poi il proprio petto, poi la propria gola.

    Aqua, Goccia, Pozzanghera, Lago, Fiume, Mare, Oceano.

    E' tutto freddo, intorno a sé e non riesce a comprendere come tutto si stesse muovendo con così tanta lentezza. Piange, sente le lacrime fuoriuscire da occhi ormai più rossi che azzurri, mentre una lievissima porzione di ossigeno fuoriesce dalle proprie labbra lievemente incrinate per non far fuoriuscire ciò che la tiene ancora in vita. Quelle piccole bollicine escono lentamente dalla propria bocca e sente le parole della docente rievocare quegli attimi prima di quelle sensazioni così eteree.
    "Svegliarvi"
    Tutto intorno si fa sempre più buio e più profondo. Adesso non riesce più a muovere le mani ed i piedi, è tutto freddo, trema per la temperatura, per la sensazione che sente il proprio corpo gelato, per il terrore che la attanaglia. Il suo cuore palpita con velocità e sembra l'unico che riesce a reagire con violenza a quella situazione così drammatica. Piange, le lacrime si mescolano ancora con il sale che le fa bruciare il naso, gli occhi, le pizzica le gambe. Piange perché sente che tutto ciò che le circonda non è vero, ma non riesce a liberasi di quel peso che la trascina fuori.
    La gola è secca, l'ossigeno esce da essa, piccole bollicine si dileguano lentamente verso il limitare del mare che l'avvolge, sempre più distante.

    Aria. Acqua.

    Cosa fare? Poca aria. Troppa acqua. Chiude gli occhi e li sente bruciare. Il sale riesce quasi a graffiare quelli che sono soltanto dei vetri offuscati dalle lacrime, dal dolore, dalla consapevolezza di essere bloccata in un sogno indotto da quella strega.
    Vorrebbe urlare, vorrebbe piangere. Non sa cosa fare ed ha paura. Non riesce a muoversi, l'acqua è diventata talmente gelida ed oscura che le sembra di stare con gli occhi aperti sdraiata sul proprio letto, ma il dolore la pervade, la pervade ancora di più quando sente il peso dei macigni gravare contro le proprie articolazioni che anche se intorpidite, sembrano riuscire a mantenersi rigide contro il peso che la spinge sempre più giù.
    Intorno a sé non c'è più nulla. Nemmeno un pesciolino avventuriero che riesce ad addentrarsi in quel profondo mare nero come il nulla più assoluto. Piange, piange tutte le sue lacrime.
    Piange talmente tanto, in silenzio, non riesce più a muoversi, ma deve svegliarsi.
    Se lo dice da sola, invano, perché l'ossigeno manca sempre di più e non riesce più a ragionare.
    Una grande e profonda paura. Paura del mare, paura dei fondali.
    Di nuovo l'odore di alga che le punzecchia il naso sensibile agli odori. Piange fin quando non ha più forze in corpo.

    L'unico modo per superare una paura è affrontarla.

    Quella strega non vincerà. Lei non ha paura.

    Apre la bocca.

    Le ultime bollicine di vita le scivolano via verso l'alto.

    Chiude gli occhi.

    Buio.

    La Paura... è sparita.
    La lezione si protese per le lunghe e la docente non riuscì a somministrare ai ragazzi la bellissima dose di prova pratica, ma si limitò a far provare l'ebbrezza di non riuscire a liberarsi da un incubo.
    La ragazzina, grazie a quella lezione, riuscì a superare la propria paura per le profondità marine, avendole saggiate in maniera abbastanza vivida durante l'incubo.

    Tutti coloro che hanno voglia di prendere una tazza fumante di LATTE, ai Tre Manici, giorno 5 ottobre 2014 alle ore 17.00. (x)
    La serpeverde era un soggetto relativamente anonimo all'interno di Hogwarts, di certo nessuno avrebbe notato la sua assenza se il giorno cinque ottobre duemilaquattordici alle ore diciassette in punti si fosse recata di soppiatto ai Tre Manici di Scopa per prendere una tazza di latte, ma la ragazzina volle mantenere un anonimato ancora più ampio.
    Indossò un lungo abito nerastro con piccoli perfili verdi sui bordi ed una pesante casacca nera dalle maniche fin troppo lunghe per uscire incappucciata da Hogwarts con fare tranquillo ed anonimo, soprattutto perché nel suo viso non v'era la solita faccia sorridente della serpverde.
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    Gli occhi erano dello stesso verde, i capelli resi arancione dalla salsedine del mare e dal cloro della piscina ma il viso aveva assunto una forma completamente diversa.
    Il taglio degli occhi era diventato più allungato, le ciglia rese più lunghe da un tocco di mascara color bronzo, il naso un poì più a punta e le labbra rosee rese leggermente più carnose anche con l'ausilio di un lucidalabbra. Avea adoperato poche volte la sua abilità di metamorphomagus, di certo non sarebbe stata una passeggiata passare un pomeriggio con un altro volto ma introdusse nella propria borsa, come riseva, la maschera dai mille volti, vinta anni precedenti ad un torneo proprio ai Tre Manici di Scopa, come supporto qualora la sua abilità di trasformista sarebbe venuta a mancare.
    Aveva scompigliato un po' i capelli e li aveva attaccati all'indietro sulla fronte con un fermaglio verde scuro ed era uscita dal dormitorio senza cappuccio, spavalda e con una piccola borsa sotto braccio. Nessuno l'avrebbe notata, sarebbe stata un soggetto fra i tanti e alla serpverde non dispiaceva più di tanto.
    Si era parlato di quel fantomatico club e la serpeverde aveva compreso che quella non era altro che la sua occasione: doveva farne parte.
    O almeno, voleva provarci. Si presentò col nome di Genevieve Abadie, nella speranza di mantenere quanto più possibile l'anonimato. Effettivamente, ci riuscì apertamente, tanto che suscitò chiaramente le curiosità degli esaminatori che si finsero Medea Grael e Scott Orion Walker, per mettere alla prova le ragazze che si erano presentate.
    Purtroppo, Pauline non riuscì a superare le selezioni, ma quello non era altro che un esperimento. Tentare di agire come un'altra persona, comportarsi indossando quella maschera che la sua abilità genetica le aveva concesso era stato il risultato positivo di un esperimento svolto durante quella situazione di tensione. Da quel momento è ufficialmente nata Genevieve.
    Alla Cerimonia d Inizio Anno è stata assegnata la professoressa Carol Thorsen, docente di babbanologia come guida dei Serpeverde; quest'ultima ha deciso di organizzare una meravigliosa iniziativa per potere addobbare minimale sala comune dei serpeverde (x). Il 26/11/2014, come a voler tentare di indorare una futura pillola forse fin troppo amara, la docente di babbanologia ha fatto riunire tutti i ragazzi in sala comune. Lì, Pauline partecipa attivamente alla decorazione della sala e la docente le regala, così come a Stephan, Irene e William, un simpatico regalo: un dressing bracialet da indossare per ogni evenienza.
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    Le lezioni proseguono: la materia preferita della serpeverde, Magia Internazionale (lezione), risulta essere fin da subito l'attrazione principale dell'anno. Insieme all'esuberante professor Duvall, la ragazzina partecipa alla prima lezione "scolastica" (precedentemente ha partecipato soltanto a corsi ministeriali) recandosi in Grecia, anzi, meglio, sotto l'acqua. Lì, incontra Themistocles, un maride al quale si affeziona fin da subito e le fa vedere parte della loro scuola. La ragazza, insieme al resto della classe, prende parte anche ad una gara di velocità con delle bighe trainate da avvicini alla quale arriva a parimerito al primo posto con Lilith, una compagna tassorosso. Come ricompensa per la vittoria ottenuta, Miss Nymphadora, l'accompagnatrice della clase dei maridi greci, regala alle ragazze una perla nera che serve a proteggerla dai pericoli. Insieme alla collana di riconoscimento dei maridi, la ragazzina porterà al collo per sempre quei cimeli.
    La prima lezione di Trasfigurazione di quell'anno si apre con una corsa ad ostacoli all'interno del labirinto. E' lì che Pauline trova quello che sarà il suo nuovo animale domestico: un Imp che terrà con sè, prendendo parte successivamente ad un colloquio per ottenere la patente di possesso e successivamente un addestramento della cereatura per poterla tenere all'interno delle mura di Hogwarts.

    Caro diario,
    i miei ricordi di quella notte non sono diventati ombre confuse nella mia mente, anzi. Sono ferme immagini chiare e nitide nella mia mente e che credo non dimenticherò mai. Non ho visto se i serpenti che avevo evocato hanno svolto appieno il loro compito. So solo che nemmeno il profumo di Lestat dentro il mantello aveva effetto su di me. Il mio corpo smise di tremare solo un attimo, il momento in cui ho alzato lo sguardo in direzione di quella casa. Dell quale vidi soltanto le mura di una facciata violentate dalla muffa illuminarsi di un verde intenso, uma luce accecante che mi fece lacrimare fastidiosamente gli occhi. Per un attimo sentii qualcosa dentro di me che mi fece pensare alla sconfitta dei nemici. Che qualcuno del gruppo di salvataggio avesse avuto la forza per attaccare con quella maledizione senza perdono che avrebbe fatto spirare anche il più potente dei maghi. Poi sentii delle urla, e vidi Jon correre via, lontano dal luogo in cui si era appostato per scapicollarsi in direzione della casa. Urla su urla mentre tutto diventava buio e scuro, vidi anche intervenire delle altre persone, scoprendo dopo che si trattava di qualche docente. Ricordo anche che, non appena mi resi conto che era tutto finito, le mie ginocchia non cedettero per un soffio, ed il mio viso, completamente trasfigurato nel viso di un'altra persona era puntato verso il luogo dell'omicidio.
    Ore dopo, non sapevo se avessi avuto il coraggio di recarmi nella Stanza delle Necessità a vedere il corpo esanime di Liam. Quello che volevo era un abbraccio. Un abbraccio caldo e patetico, stupido ed infantile. Le braccia di qualcuno più alto di me, che potesse avvolgermi col suo calore e farmi ritornare quella che ero. Una volta tornati ad Hogwarts abbandonai Irene senza neanche dirle niente, non mi importava di nulla e di nessuno, se non nascondermi e mi volsi in direzione delle scale a testa bassa, un cappuccio tirato sul capo per nascondere un volto non mio.
    Trasfigurata in qualcuno che non ero, il mio cuore aveva rallentato i suoi battiti con lentezza tale da rendermi calma abbastanza da non dover incurvare la schiena per non sentire i dolori al petto.
    Probabilmente avrei passato il resto della notte accanto a Zoey, in infermeria, a farle compagna o nella speranza di non dovermi imbattere in nessuno. Mi lavai la faccia più volte e tentai altrettante volte di liberarmi di quel viso non mio, di quella corrucciata ed apatica espressione di una persona che non ero io e che adesso sembrava essere uscita dal mio corpo senza nemmeno darmi la possibilità di decidere su di esso.
    Poi presi coraggio e salii le scale. Su, su, su in direzione della Stanza delle Necessità.
    Dentro, tanti volti noti che probabilmente non avrebbero riconosciuto il mio, che tenevo basso a guardarmi i piedi mentre entravo e rapidamente poggiavo le spalle nella zona più lontana, contro un muro freddo.
    Non avevo un rapporto così stretto con Liam, ma aveva segnato parte della mia vita in un modo o nell'altro. Eravamo colleghi di musica, suonavamo insieme da un bel po' di tempo ed anche senza essere migliori amici o fratelli o qualsiasi altra cosa, era comunque un legame che in un modo o nell'altro ti teneva stretto.
    Scoprii che Lestat era partito, non aveva di certo da dare conto e ragione a me, questo è sicuro, non ero la sua fidanzata, ma avrei voluto salutarlo. Guardando Liam che dormiva nel suo sonno eterno, pensai a quanto sarei stata incapace di esprimere i miei sentimenti nei confronti di Lestat che avevo consciuto anche grazie al grifondoro disteso sul morbido letto.
    Non mi importava dove fosse, volevo soltanto che fosse al sicuro, lontano da tutto il dolore e la sofferenza che aveva avvolto il castello.
    Ed io, volevo andarmene.

    Purtroppo non si comprese bene le motivazioni della sua sparizione repentina scomparsa di Liam... Ma la notte del 2 Dicembre 2014 molti studenti di Hogwarts partono alla ricerca del ragazzo che, non si sa per quale motivazione, è stato rapito. Pauline partecipa a questo evento ed è lì che per l'ultima volta vede Lestat, il ragazzo di cui è tanto innamorata ma che, purtroppo, dopo quell'evento deciderà di trasferirsi lontano da Hogwarts. La ragazza, come tutti quanti, ritorna scossa da questa orribile notte e, in realtà, profondamente cambiata. (Se vuoi leggere di più riguardo la vicenda: qui)
    Jiselle ritorna ad Hogwarts, Pauline casualmente la incontra, il 21/1/2015, nel momento in cui quest'ultima è appena arrivata, non è mai stata così tanto felice, la ragazzina prova un profondo senso di amicizia nei confronti di quella che vede come una sorella maggiore, come un punto di riferimento in quell'ultimo periodo un po' difficile.

    [...] Poco dopo la docente propose una prova pratica solo e soltanto a chi si sentiva in grado. Interessante, la docente avrebbe scagliato l'incantesimo Legilimens sulla loro mente alla ricerca di un piccolo ricordo, nel tentativo di invitare i ragazzi ad apprendere il modo migliore per svuotare la mente. Dopo una serie di compagni di classe, la ragazzina alzò la mano e si pose davanti alla docente. Era davvero una bellissima donna e si soffermò ad osservarla attentamente prima che ella decise di scagliare l'incantesimo contro il cervellino della serpeverde. Chiuse gli occhi, e vide tutto nero. All'interno della sua mente il mondo era diventato nero pece, quella tipica sensazione che si ha quando si chiudono gli occhi. Poteva sentire il contatto delle pupille con l'interno delle palpebre ed i muscoli che automaticamente e lentamente si allentavano. Strinse gli occhi e provò a pensare al vuoto, al nero più profondo, alla gola silenziosa di un pozzo vuoto.
    Nel nero, silenzioso, però, vide una flebile luce azzurrognola che già aveva visto poco prima, mentre si trovava all'interno del cervello del medico pazzo. Vide quel serpentello argentato che si muoveva con la stessa grazia della Cariou, nella direzione di qualche suo ricordo, come se stesse titubando nel cercare.
    Purtroppo, la sua mente diventò più colorata. Si era distratta all'idea che la donna avesse iniziato a curiosare nella sua mente che fu rapido il cambiamento dell'ambientazione.
    Aveva visto se stessa voltarsi verso Jiselle, poche ore prima ed osservare il banco vuoto di Lestat al loro fianco, poi lo sguardo rivolto alla docente, il cui legame con Lestat era certamente la figlia, ed il pensiero di non riuscire a guardarla negli occhi, convinta perfettamente di essere stata vista. (E diciamolo, farsi vedere o meno, adesso era riuscita a sbattere tutto in faccia alla docente. Brava Pauline, brava, tu sì che ti sai rendere la vita facile.) E alla docente fu forse fin troppo semplice raggiungere la scia luminosa che collegava la sua mente ai ricordi di quel giorno d'estate passato a festeggiare il diploma di Medea.

    - Salve Pauline, ti trovo... Incantevole! -
    Nonappena sentì la voce di Lestat rimbombare all'interno della propria testa ed il proprio sospiro mentre si vedeva entrare nella sala comune della propria casata. Strinse i pugni, si morse le labbra e chiuse gli occhi con così tanta violenza che probabilmente avrebbe avuto dolore alle palpebre per qualche minuto. Tutto doveva necessariamente ritornare ad essere nero.
    A poco a poco, mentre si vedeva all'interno della sala, mentre consegnava fra le mani di Medea la confezione del ritratto che le aveva fatto, la ragazzina vide ( e fece ) sparire rapidamente tutti i partecipanti. Frost, Mirach, Jiselle, la stessa Medea.
    Poi rimase solo lei, a guardare se stessa e dio solo sapeva quanto avrebbe voluto urlare di fermarsi. Eppure continuava impellente a poggiare lo sguardo in quei ricordi che probabilmente alla docente interessavano più del dovuto. Chiuse gli occhi ancora più forte ed il suo respiro si fece troppo pesante. Nel momento esatto in cui pensò di non farcela più, vide l'immagine di se stessa urlare di smettere. E ad un suo urlo immaginario, il suo cervello ritornò ad essere nero.
    Lentamente in uno sfumarsi cauto delle immagini, come in un televisore babbano che si spegne a fatica, la ragazzina vide scomparire on una serie di tremolanti fili di colore tutto ciò che aveva riportato alla memoria, piazzando fra lei e l'incantesimo della docente, che adesso era ritornato ad essere soltanto una flebile nuvoletta azzurrina, un muro. Una muraglia invalicabile che bloccò la docente e che le fece capire che dopo una serie di interferenze, era riuscita chiaramente ad ottenere il proprio controllo della mente. Almeno per quelle decine di minuti che avevano messo in contatto le loro menti.
    Quando la docente comprese che non era necessario continuare a cercare all'interno della sua mente, la ragazzina si sentì svuotata di quella presenza che le aveva fatto pulsare con violenza la testa e che adesso aveva la possibilità di riaprire gli occhi e voltarsi di scatto, senza nemmeno guardare in volto la docente.
    Tutto troppo imbarazzante. Si sedette accanto a Jiselle, con aria dannatamente sconvolta, mentre scuoteva la testa e prendeva una serie di fogli per scrivere qualcosa. O almeno per distrarsi.
    Liam non c'è più, Lestat nemmeno e Pauline non ha più motivo di far parte della Band ch tanto l'ha cambiata negli anni precedenti. Anche Erik Mor decide di smettere di farne parte ed il suo stato d'animo colpisce anche Kyla Lyram, una ragazza con cui Pauline inizierà a fare amicizia in un giorno particolare. Durante la lezione di Manipolazione della Mente, (lezione) la ragazzina si troverà a che fare con delle pratiche molto interessanti, non a caso quella è una delle materie che la ragazzina preferisce. Durante la prova pratica del Legillimens, la docente tenta di entrare nella mente della ragazzina che, grazie a lei, vede riaffiorare ricordi che la fanno star bene e male allo stesso tempo. Dopo la lezione, Pauline andrà a trovare Kyla che, chiaramente, dopo una lezione così dolorosa ha avuto un mancamento ed è stata portata in infermieria. Lì, le due si ritroveranno a parlare, facendo nascere una nuova e dolce amicizia. (Can a wounded heart heal?)
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    La serpeverde, verso metà dell'anno scolastico, Pauline riceve la carica di caporedattore al giornale scolastico della scuola, L'Eco di Hogwarts pubblicando ben due numeri sotto la sua supervisione: il sesto numero ed il settimo numero.
    Mesi e mesi dopo il tragico evento che riguardava quell'orribile notte di Dicembre, la ragazzina così come tutti gli altri serpeverde, viene invitata a partecipare ad una riunione speciale in sala comune. I prefetti ed il caposcuola decidono di parlare di quell'evento in modo tale che tutti possano sapere l'accaduto e discuterne insieme, ma quando i toni si alzano William, il loro caposcuola, prova a placare gli animi regalando ad ognuno di loro un bracciale a forma di serpente che la ragazzina conserva come se fosse il suo cimelio più importante «Sono magicamente legati tra loro. Se solo uno di voi vorrà che gli altri lo raggiungano è necessario toccare un occhio del serpente e concentrarsi per richiedere aiuto. Immediatamente tutti gli occhi degli altri bracciali inizieranno a brillare ad intermittenza, sempre più rapidamente man mano che ci si avvicina al bracciale che è stato attivato.»

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    Le ultime due lezioni dell'anno sono state parecchio interessanti. La giovane serpeverde insieme alla classe del Professor Duvall parte all'avventura alla scoperta di una nuova scuola della magia, l'Antico Tempio di Sekhmet, in Egitto, è la meta da loro designata per questa ennesima gita. Attraversando il passaggio per lo smistamento, la serpeverde si ritrova smistata nella casata dello Struzzo, appartenente al Dio Egizio Ma'at. Si divide fin da subito dai compagni di clase perché insieme ad un ragazzo del luogo, Najjar, che l'accompagna lungo un percorso in stile caccia-al-tesoro attraverso la biblioteca della scuola, che avrebbe portato ad affrontare, tutti insieme, un'indovinello posto da una sfinge. Purtroppo i ragazzi di Hogwarts non riescono a passare il test, fallendo nel formulare la risposta, ma vengono fortunatamente salvati dal docente che interviene evitando alla sfinge di colpirli.

    Davanti a sé aveva il grande disegno del sigillo che avrebbe dovuto disegnare sul proprio braccio. Mosse la bacchetta dalla mano destra alla mano sinistra e viceversa come a scegliere con quale mano avrebbe preferito tracciare il sigillo. Optò per una tradizionale mano destra e con un rapido gesto si tirò su con la mano la manica della felpa.
    La pelle candida della ragazzina quasi riluceva alla luce delle candele ed una sottile e chiara peluria ricopriva la parte che adesso si poggiava contro il tavolo freddo. Osservando il simbolo che si ritrovava davanti, con lentezza posizionò la bacchetta in direzione della pelle ed in un sussurro pronunciò l'incantesimo che avrebbe dovuto utilizzare. -"Corpus Haurias!"-, sospirò, mordendosi le labbra mentre con lentezza realizzava una prima circonferenza di un diametro di non più di otto centimetri, e con lentezza vide la magia fluire dalla punta del suo catalizzatore e raggiungere la pelle della ragazza, tutta concentrata nel realizzare un cerchio quanto più possibilmente perfetto. Il colore della scrittura di Pauline era un bel verde molto chiaro, quasi tendente al verde acqua, ed il cerchio, tracciato in quella tonalità adesso così luminosa, gradualmente si andò scurendosi, fino a diventare completamente nero. Allo stesso modo, la ragazzina procedette per disegnare la stella all'interno del cerchio che poco prima aveva tracciato. Iniziò dalla linea verticale pià a destra. Dal basso verso l'alto, fino a toccare in una corda all'inteno della circonferenza, la zona opposta. Simmetricamente, scese lentamente verso il basso, realizzando una sorta di lettera V capovolta. Per assicurarsi di star facendo tutto bene, la ragazza attese che anche di queste due tracce, la tonalità passasse rapida verso il nero, per poi proseguire con il resto della stella. Una volta tracciato tutto il simbolo principale, la ragazzina allungò il braccio verso l'alto, come a volersi stiracchiare e sospirò, ritornando al proprio operato. Iniziò dallo stemma in alto a destra, era una linea spezzata che somigliava tanto ad un vermicello. Lo disegnò tranquillamente, seguito anche dalla piccola codina che intrecciava la fine della decorazione.
    Il secondo simbolo, poco sotto il primo, sembrava una specie di lettera Y capovolta, e così la ragazzina la disegnò, curandosi poi di decorarla alla fine con un tagliettino trasversale. Quando anche questo diventò nero, la ragazzina procedette con gli altri tre simboli, per poi adagiare la bacchetta di lato e liberarsi di quel muscolo che sulla schiena tirava fin troppo.
    Mosse le braccia, si massaggiò le spalle e poco dopo osservò il quaderno degli appunti per capire come procedere. L'incantesimo che le era venuto subito in mente era il "serpensortia". Era un incantesimo semplice, ormai l'aveva fatto diecimila volte, e la ragazzina annuì a sè stessa mentre prese la bacchetta in mano e con essa, prima di tutto, si grattò la zona di pelle appena decorata dal simbolo. Chiudendo gli occhi, la serpeverde strinse la bacchetta e fece in modo di non sentire alcun rumore intorno a lei. Con un sorriso pronunciò l'incantesimo -"Serpensortia!"- con voce così bassa, come se non si volesse fare sentire da nessuno, come se quello fosse un minuscolo e piccolo segreto. Tutto l'intero simbolo si illuminò, mostrandosi in tutto il suo splendore verdastro, e lentamente, insieme ad un nuovo simboletto centrale, si spense, ritornando nero e scuro come mai.
    La ragazzina poco dopo, però, posò la bacchetta da un lato. Rimase ad osservare un attimo il simbolo impresso sul proprio braccio e si alzò lentamente, osservando con la coda dell'occhio tutto il resto, i compagni che compievano gli stessi gesti, la docente che attendeva chissà quale catastrofe naturale.
    La ragazzina si mise di lato, rimanendo alle spalle dei compagni di classe come se non volesse farsi vedere da nessuno. Chiudendo il pugno, allungò il braccio sinistro in avanti ed osservò le vene pulsare lentamente sotto il disegno appena tracciato. Era emozionata, interessata e quanto mai spaventata da ciò che avrebbe potuto vedere, ma sorrise proseguendo con ciò che avrebbe dovuto fare.
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    Poggiò la mano sulla sua pelle, le due dita, indice e medio, esattamente al centro del simbolo che aveva tracciato. Come se avesse nascosto le dita dentro un barattolo di vernice, le falangette si illuminarono di quel tenue verde chiaro che rese luminoso anche il simbolo appena realizzato. Era una strana sensazione, una sensazione di completezza di pura armonia. Chiuse gli occhi, mentre lentamente alzava le dita e dal centro dello stemma fuoriusciva una specie di bolla leggermente allungata. Quando arrivò alla distanza debita, la bolla con un sonoro "plop" si staccò dalla pelle che adesso ritornò perfettamente candida, e rimase sospesa in aria fino a quando la ragazzina non si premurò di posizionare il pollice al di sotto di quella piccola sferetta bianca che si era formata. Fluttuava lentamente e sembrava roteare su sé stessa in moti dall'apparente mancanza di significato. Era una produzione molto lenta, probabilmente perché la ragazzina era decisamente alle prime armi, ma l'emozione di quella situazione la rese decisamente sbalordita. Continuando a roteare su sé stessa la bolla bianca iniziò a screziarsi di un verde scuro. Un verde caldo, anche un po' cupo, che iniziò come una piccola pallina al centro che si mosse con lentezza seguendo i moti casuali della sfera. Lentamente, i moti divennero sempre più veloci, la piccola sfera verde all'interno divenne una lunga scia verdognola che continuò a roteare sempre più rapidamente, fino a quando non si videro chiaramente due piccoli occhietti rossi trasparire attraverso la sfera che si era allargata abbastanza da stare sul palmo della mano della ragazzina (che era una bella mano grande), ed era diventata di un bianco così tenue da diventare trasparente. Gli occhietti rossi si aprirono e si chiusero in un istante, mentre la sfera continuava a ruotare su sé stessa, la ragazzina potè notare delle scaglie luccicose ed argentee che si trovavano all'interno della sfera, che adesso accompagnava nei suoi moti con movimenti lenti di entrambe le mani. Con gli occhi spalancati, la ragazzina osservò lo spettacolo che aveva appena realizzato e quasi pianse, dall'emozione di vedere una creatura formarsi fra le sue mani come all'interno di un ventre o di un uovo. Lentamente allungò le mani con un gesto decisamente elegante in direzione del terreno, la bolla bianca scomparve, scoppiando silenziosamente per dare alla luce ad un ben serpentello verde scuro, con gli occhi rossastri, dalla lunghezza di una ventina di centimetri.
    Possiamo dirlo, Pauline sarebbe potuta morire lì da tanto splendore.
    L'ultima lezione dell'anno, per Pauline, sarà un'interessantissima lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico. Essendo un anno avanti, rispetto al percorso di studi, la serpeverde di lì a poco dovrà conseguire i primi G.U.F.O. della sua vita, e l'ultima lezione ha fatto sì che la ragazzina si innamorasse sempre di più di questa materia. Durante la lezione, la professoressa Powell ha spiegato ai pochi ragazzi della classe una serie di sigilli molto interessanti da poter utilizzare in qualsiasi occasione. Uno di questoi è il Tranello del Diavolo che permette di incamerare al suo interno, se impresso sulla pelle, dei semplici incantesimi magici. La serpeverde rimane meravigliata da cià che riesce ad apprendere durante quell'ultima lezione.

    >ballo di fine anno





    Quarto Anno

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    Quarto Anno -






    Quinto Anno

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    Quinto Anno -






    Sesto Anno

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    Sesto Anno -






    Settimo Anno

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    Settimo Anno -



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    ⊙ Il personaggio di Pauline è la mia bambina di mia totale invenzione, perciò ogni cosa scritta in questa scheda è di mia proprietà e di mia invenzione.
    ⊙ Il code è tutto fatto dalle mie manine, quindi per piacere avrei molto molto piacere se non si copiasse nulla.
    ⊙ Tumblr e Pinterest sono le mie fonti, ma molte immagini sono anche modificate da me medesima.
    ⊙ Il PV di Pauline è stato Lindsey Stirling ed adesso è Poppy Drayton. Entrambe sono Pauline, essendo prestavolto differenti ma per me entrambi adatti per Pauline la descrizione fisica è comunque quella che fa veramente fede.
    ⊙ Ringrazio hime per il code delle barre di abilità.
    ⊙ Ringrazio Katherine per le gif di coppia nelle relazioni.
    ⊙ Se volete una role / storyline / qualsiasi cosa non c'è motivo di non chiedere tanto non mi considera nessuno <3.
    ⊙ Se la scheda vi piace il +1 è graditissimo.


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    Nome: Pauline
    Il nome Pauline deriva dal latino Paulus, noto fin dall'epoca dell'antica Roma, trattandosi del cognomen romano della gens Aemilia. È tratto dall'omonimo aggettivo, paulus, che significa, in senso stretto, "di piccola quantità", "piccolo".
    Considerando il contesto dei cognomina romani, è possibile che, in origine,
    Paulus venisse imposto o al figlio più giovane (ovvero "il più piccolo") della famiglia oppure al più piccolo o più giovane fra due membri omonimi dello stesso nucleo familiare.
    Nel corso dei secoli l'accezione di questo termine si estese fino a significare anche "umile". Questo significato, in particolare, fa da sfondo alla popolarità del nome Paolo fra i primi cristiani, accentuata poi notevolmente dalla figura di san Paolo (il cui nome originale era Saul).

    Il nome di Pauline è stato scelto in onore della sua nonna paterna, Pauline Delacroix.

    Secondo nome: Juditte
    Continua il nome ebraico יְהוּדִית (Yehudit), un etnico nato nel periodo dell'esilio babilonese, che significa "Giudea", "ebrea", "donna della Giudea"; in alcuni casi viene ricondotto alla stessa radice del nome Giuda (da cui peraltro deriva il nome stesso della regione, così come il termine "giudeo"), con il significato di "lodevole" o "lodante". Nell'Antico Testamento è portato da una delle mogli di Esaù e soprattutto da Giuditta, la donna che uccise il comandante degli invasori assiri Oloferne, alla cui storia sono state ispirate numerose opere d'arte che ne hanno assicurato la diffusione. Va notato che la forma tedesca Jutta potrebbe anche derivare dal nome germanico Eutha, che significa "umanità", "discendente", "figlio". Il nome Giulitta potrebbe inoltre essere un suo derivato.
    Il secondo nome di Pauline non è riportato nella sua carta di identità.

    Onomastico: L'onomastico di Pauline si festeggia solitamente, sia per la Chiesa cattolica che per quella ortodossa, il 29 giugno, in memoria di san Paolo, apostolo e martire.

    Cognome: Ledrec De(lla Casata) Lafevre
    Il Cognome di Pauline è Ledrec, il patronimico "De Lafevre" si riferisce ad un ramo della famiglia Ledrec, dal quale discende il bisnonno di Pauline, ma che è ormai estinta. Per questo spesso Pauline firma soltanto con il primo (e unico) cognome. I genitori hanno preferito scriverle all'anagrafe anche il secondo cognome semplicemente per mantenere la tradizione arrivata fino a loro, ma effettivamente non ha alcun valore.

    Data di Nascita: 09.07.2001
    Luglio è il settimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano ed il secondo mese dell'estate nell'emisfero boreale, dell'inverno nell'emisfero australe, consta di 31 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile. Il mese fu chiamato così in onore di Giulio Cesare, nato il 13 di questo mese. Anteriormente, nel calendario di Romolo, era chiamato Quintile.

    Luogo di Nascita: Tenuta Ledrec De Lafevre - Les Baux de Provence
    Les Baux-de-Provence è un comune francese di 451 abitanti situato nel dipartimento delle Bocche del Rodano della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
    Il piccolo comune si trova su uno sperone roccioso a sud di Avignone e a nord-est di Arles ed è famoso per il suo castello.
    I suoi abitanti si chiamano Baussencs.


    Stato di Sangue: Purosangue

    Nazionalità: La nazionalità di Pauline è francese. La sua famiglia è composta da persone provenienti da diverse parti della francia, i nonni materni della ragazzina hanno origini del Congo. Per motivazioni di lavoro per un paio d'anni la famiglia si è trasferita in una cittadina della Gran Bretangna, per questo Pauline è stata iscritta ad Hogwarts.

    Casa di Appartenenza: Serpeverde

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    «O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
    vi troverete gli amici migliori quei tipi astuti
    ed affatto babbei che qui raggiungono fini ed onori!»



    Il Cappello Parlante non ha avuto molte difficoltà nell'affidare Pauline all'ambiziosa casata di Serpeverde, nonostante la ragazza risulti essere un tantinello più emotiva e sentimentale di quanto si pensi siano i serpeverde. Probabilmente il cappello ha optato per smistare Pauline nei serpeverde per far sì che la ragazza riuscisse a temprare questa parte sensibile del suo animo.

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    Personalità: ESFP - Attore Sei estroverso, amichevole e aperto. Ami la tua vita e ti piacciono i comfort del mondo materiale. Ti piace creare cose nuove per la gente. Porti il tuo intuito acuto e la tua praticità nel lavoro, riesci a portare divertimento anche nell'attività lavorativa. Sei molto alla mano. Ti piacciono le cose che accadono naturalmente. Accetti nuovi ambienti e persone velocemente. Quando collabori con qualcuno apprendi una nuova capacità molto in fretta.

    Camera Blindata: CB D027
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    Ricominciare da meno di zero / E finalmente sollevare il velo
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    Carattere - Pauline è sempre stata molto riflessiva e sentimentale. All'apparenza può sembrare molto chiusa in sè stessa, ed infatti lo era molto di più di quanto non sia adesso. In passato viveva tranquillamente la sua vita nel suo angolino senza necessariamente coinvolgere altre persone nel proprio mondo, non ha mai avuto problemi di solitudine, non si è mai sentita sola.
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    Il suo modo di fare la portava ad interessarsi più del comportamento degli altri con altri che di interagire anche lei. Adora osservare la gente, scorge i movimenti, i sospiri, gli sguardi. Adora tutto ciò che il corpo può mostrare per fare comprendere un sentimento ed felice di poterli percepire e di avere imparato a farlo. Da poco tempo, oramai, la ragazzina si è aperta al mondo dei suoi coetanei. Scanzonata e molto allegra nel modo di fare, sa per certo di comprendere al primo sguardo che la persona che ha davanti sia degna di creare un legame e non si tira indietro nei contatti con le persone, anzi spesso sa essere anche invadente, ma con discrezione. Ambiziosa come una serpeverde che si rispetti, non ama le sfide ma allo stesso tempo se si ritrova all'interno di una di esse non perde un attimo a combattere con tutte le sue forze per dare il meglio di sè.

    Se in amore vince chi fugge, Pauline è la prima classificata. Molto aperta nei rapporti di amicizia, quando si ritrova davanti al ragazzo che le ha rubato il cuore si comporta come se fosse un fantasma. Solo da poco riesce ad approcciarsi anche con i soggetti dei suoi sentimenti amorosi, ma si dimostra impacciata ed imbranata come mai nessuno al mondo.

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    Ama la musica, per anni ha suonato violino ed il passaggio alla batteria nella band della scuola non la rende altro che sempre più combattiva e pronta a nuove sfide. Continua ad adorare osservare le persone, con gli anni si è resa conto che i ragazzini della sua scuola sono molto più complessi di quello che crede ed il continuo contatto con loro non le ha portato altro che nuove conoscenze delle sfaccettature dell'essere umano.
    Molto spensierata riesce ad affrontare ogni situazione con un sorriso, la ragazza, però, nei momenti di estrema tensione e nervosismo talvolta viene sopraffatta da esso. La sua abilità (Pauline è infatti una metamorphomagus) rende questi momenti di tensione e nervosismo sempre più palesi, dati i cambi repentini ed incondizionati della forma del suo viso che le fa cambiare identità in men che non si dica, come a voler nascondere il suo volto in momenti di tale stress.
    Nell'ultimo anno, però, qualcosa sembra essere cambiato. Lo sguardo di Pauline non riporta più la lucentezza che la illuminava. Non si comprende bene, ancora, perché Pauline sembra essersi spenta a poco a poco, tanto da non riuscire ad avere nemmeno la forza di uscire di casa o muoversi dalla propria stanza.
    Questo momento di "crisi" ha segnato profondamente Pauline portandola ad una sorta di involuzione, ritornando indietro a quegli anni di solitudine e di difficoltà di riuscire ad interagire con il prossimo.
    Sembra, però, esserci in Pauline il desiderio di "combattere" questa sensibilità.
    Fa male / Quando la luce sale / E vedo l'animale / Dentro me
    Fisico - Pauline è una ragazzina un po' più alta della media delle ragazze della sua età. Se non fosse per il viso ancora un po' bambinesco e per le curve che forse solo adesso si stanno iniziando a delineare, la ragazzina verrebbe ad un primo sguardo disattento scambiata per qualcuno di almeno due anni in più. Il suo viso è ovale.
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    Gli occhi di Pauline sono grandi ed ovali. L'iride si presenta spesso di un verde scuro che diventa una strana tonalità di grigio nei giorni meno luminosi e più invernali dell'anno. Il naso è stretto e leggermente rivolto verso l'alto, forse un po' troppo piccolo per i suoi gusti, le sue labbra sono sottili e di un rosa leggermente più scuro rispetto al colore normale della sua pelle, non ama tingerle di nessun colore in particolare, ma preferisce spesso dei colori un po' più scuri, tendenti al borgogna o al ciliegia ed il resto del viso è circondato da una chioma di capelli lasciati allungare indistintamente fino a poco oltre le spalle ed adesso ritornati delle proprie tonalità castane.
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    Solitamente, la ragazzina preferisce tenere i capelli mossi e liberi di ricadere sulle spalle, ma nelle giornate di caldo Pauline non riesce a resistere al calore e preferisce acconciare i capelli in improvvisati chignon con penne, matite, e talvolta anche la sua bacchetta magica, lasciando che soltanto le ciocche più corte del viso ricadano libere intorno ad esso.
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    Non ama portare gioielli, ma spesso il lungo collo è sempre circondao da collane e catenelle di ogni tipo. Alcuni di questi pendenti sono dei talismani o dei ciondoli portafortuna dai quali la ragazzina non riesce completamente a separarsi. Uno di questi ciondoli è una bellissima scaglia rossa di maride ed una conchiglia intarsiata che rappresenta il simbolo di riconoscimento dei maridi.
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    E' alta e molto magra, non è per niente allenata fisicamente e le ossa sono circondate da pochi muscoli, rendendola scricchiolante ad ogni passo o piegamento che fa. Il corpo sottile e magro deriva dalla parte della famiglia della nonna di Pauline. Il suo corpo e magro e delicato, molto adatto a movimenti agili come quelli di una ballerina. Ha le spalle strette rispetto al resto del corpo, sono leggermente più rientrate dei fianchi e spesso sono leggermente incurvate verso il basso, vittime di posture scorrette dovute alla sua altezza. Le baccia sono leggermente più pienotte, ma terminano in degli ossuti avambracci e delle mani allungate e delicate, dalla pelle morbida come la seta e con delle dita leggermente storte.
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    I fianchi ancora non sono pronunciati, ma le ossa del bacino spingono lentamente contro la pelle. Non poco distante dall'ombellico, sulla parte destra del ventre presenta uno strano alone verdastro dai bordi leggermente violacei: una macchia indelebile che la caratterizzerà come una sorta di voglia colorata comparsa in seguito ad un incidente magico per colpa del fratello minore. Quest'ultimo prendendo in mano una bacchetta non propria, ha colpito per sbaglio la ragazza, macchiandole irrimediabilmente la pelle con un incantesimo spontaneo.
    Le gambe sono lunghe ed ossute e le ginocchia leggermente rivolte verso il centro a formare una piccola "x" naturale. I piedi sono lunghi e sottili, da essi si vedono emergere spesso le ossa metatarsali come se fossero ricoperte da solo un sottile strato di pelle.
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    Anche se / fingo di essere disposto a cedere / senza dirti che / non mi fido ma / poi come niente ti ritrovo qua
    giphy
    Spazio vuoto - pagina di transizione verso non si sa bene quale cosa effimera
    ai piedi del letto del mondo / sogno cosa mi aspetterà / e vedo un cielo sereno / anche se / sereno non sembra
    ylbgEir
    Baule - Y6Yjy0K

    Legno di agrifoglio, lunga 10 pollici con nucleo di Capello di Sirena e pelo di Kneazle, flessibile. (x)


    Legno - (dagli appunti di Ollivander) L'agrifoglio è uno dei legni da bacchetta più rari; ritenuto tradizionalmente protettivo, questo legno si sposa felicemente con chi può aver bisogno d'aiuto per superare la propria tendenza alla rabbia e all’impetuosità. Non di rado, inoltre, le bacchette di agrifoglio scelgono un padrone coinvolto in qualche pericolosa impresa di ricerca, spesso di tipo spirituale. L'agrifoglio è uno di quei legni la cui efficacia negli incantesimi varia radicalmente a seconda del nucleo scelto per la bacchetta.

    Lunghezza - (dagli appunti di Ollivander) Molti fabbricanti di bacchette abbinano semplicemente la lunghezza della bacchetta alla taglia della strega o del mago che la useranno, ma è un metro approssimativo che non tiene conto di molte altre importanti considerazioni. Secondo la mia esperienza le bacchette più lunghe possono andare bene per i maghi più alti, ma tendono a essere più attratte dalle personalità spiccate, e da chi pratica uno stile di magia più grandioso e drammatico. Le bacchette ben proporzionate, invece, favoriscono incantesimi più eleganti e raffinati.

    Nuclei - I nuclei della bacchetta magica di Pauline sono capello di Sirena e pelo di Kneazle.
    La prima, con la sua bellezza e il suo canto ammaliava i naviganti che erano destinati ad annegare se ne fossero stati attratti. La sirena rappresenta un simbolo di forza, energia e potenza femminile e allo stesso tempo minaccia. Per altre persone invece rappresenta l’essenza del mare stesso. Anche Pauline ha iniziato, solo all'alba del terzo anno, a conoscere questo profondo legame col mare e le creature marine che inizia dal profondo dell'oggetto più importante per la streghetta.
    Il secondo nucleo, lo Kneazle, probabilmente è il vero simbolo di Pauline. La creatura magica è molto simile ad un gatto, dall'intelligenza superiore che possiede l'abilità di sentire e percepire uno strano sospetto riguardo le persone troppo poco amichevoli, con le quali si mette subito sulla difensiva.

    Oggetti - Acquisti Scolastici.

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    [PRIMO ANNO]
    [SECONDO ANNO]
    [TERZO ANNO]
    [QUARTO ANNO]


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    [PRIMO ANNO]

    1 Calderone (in peltro, misura standard 2)
    1 Set di provette (a scelta tra: vetro o cristallo)
    1 Set di ingredienti per le Pozioni del I Anno
    1 Bilancia di precisione (a scelta tra rame o ottone)

    [TERZO ANNO]

    Set di Ingredienti per la Polvere Volante
    Set di Ingredienti Comuni

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    [PRIMO ANNO]

    3 Tre completi da lavoro in tinta unita (nero)
    1 Cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
    1 Abito scolastico (Pantaloni normali + Abito scolastico Unisex)
    1 Abito da cerimonia (Pantaloni da cerimonia + Abito da cerimonia(Maschi); Abito da cerimonia (Femmine))
    1 Paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili)
    1 Mantello invernale (nero con alamari in argento)

    [TERZO ANNO]

    1 Paio di Guanti in pelle di Tebo

    [QUARTO ANNO]

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    [LOM] Un pezzo di stoffa o pelle a scelta. (SETA VERDE SMERALDO)

    Oggetti - Altri oggetti ed accessori.

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    Divinazione (I)
    "Hanno la particolarità, oltre a raffigurare il vostro segno zodiacale, di essere fatte con un materiale particolare che cambia colore in base a com'è il vostro umore”.
    A seconda della varietà e del colore, l’agata può essere associata a vari elementi (Fuoco: marrone, nera, rossa; Terra: bianca e nera, muschiata, verde; Acqua: blu) e alle loro rispettive caratteristiche legate all’energia e alla forza, alla fertilità, alla pace e al benessere, alle emozioni e alla sensibilità.

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    Ballo di Carnevale 2014 (II)
    Maschera dei Mille Volti: permetterà alla persona di cambiare il proprio volto con quello di un altro che conosce, dovrà solo pensare intensamente a quella persona mentre indossa l'oggetto. La Maschera non modifica nè corpo nè età, cambia solo il viso: una volta tolta, tornerà ad essere una maschera bianca normale. Si può facilmente vedere l'oggetto sulla persona se si usano incantesimi di rivelazione o di interruzione della magia (finite incantatem).

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    Lezione di Recupero LOM (II)
    Talismano portafortuna realizzato da Pauline stessa durante una lezione di recupero. Una collana con una luminosa pietra di luna (pietra corrispondente al suo segno zodiacale babbano) legata a dei fili dorati.
    Elemento Acqua: l’elemento acqua riguarda la sfera delle emozioni e della femminilità (amore, guarigione, compassione, riconciliazione, intuizione).

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    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
    Perla vinta ad una gara di corsa con bighe trainate da avvicini.
    "Non è semplicemente una perla, è anche un porta fortuna. Portandola con te, incastonandola in un orecchino, collana o bracciale, quando sarete in acqua sarete protette dai pericoli."

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    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
    Conchiglia intarsiata che Pauline porta sempre al collo, simbolo di riconoscimento per i maridi.
    "Ma potete venirci a trovare prendete queste conchiglie sono un segno di riconoscimento per i maridi. In qualsiasi mare del mondo andrete, non verrete mai attaccati se porterete questa con voi."

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    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
    Scaglia rossa di Maride, ricevuta in dono da Themistocles, uno dei maridi della delegazione Greca che ha accolto Pauline durante la visita scolastica.

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    Riunione Natalizia Serpeverde (III)
    Come Irene, Stephan e William, Pauline riceve dalla professoressa Thorsen in regalo un Dressing Bracelet.
    "Bracciale unisex che permette di cambiare la propria mise in qualunque momento della giornata e di sostituirla con una veste dai colori neutri. Grazie ad un incantesimo di estensione, si adatta perfettamente a qualsiasi polso, senza rimanere troppo stretto o troppo largo. Il bracciale è riutilizzabile, con un "Finite Incantatem" le vesti scompaiono e si ritorna al bracciale di partenza."

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    Seconda lezione di Manipolazione della Mente (III)
    "Sono i talismani di cui abbiamo parlato prima, di tipo controdifensivo per proteggervi dall'Insinuo Somnum. Siccome è un incantesimo che vi colpisce da addormentati ho sempre pensato fosse tra i talismani più utili e vi eviteranno guai in futuro."

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    Seconda lezione di LOM (III)
    Daga realizzata in Mithril da Stephan Frost, durante una lezione di Laboratorio Oggetti Magici.
    Presenta il manico in legno di agrifoglio e sull'elsa vi sono incastonate quattro pietre per lato.
    Primo Lato: gemme ovali - blu (turchese), arancio (corniola), viola (ametista); gemma semisferica: nera (ematite).
    Secondo Lato: gemme ovali - rosso (diaspro), verde (agata), rosa (quarzo); gemma semisferica: bianca (pietra di luna).

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    Riunione (post-quest) Serpeverde (III)
    Come tutti i serpeverde presenti alla riunione, Pauline riceve da William un bracciale a forma di serpente molto particolare.
    "Sono magicamente legati tra loro. Se solo uno di voi vorrà che gli altri lo raggiungano è necessario toccare un occhio del serpente e concentrarsi per richiedere aiuto. Immediatamente tutti gli occhi degli altri bracciali inizieranno a brillare ad intermittenza, sempre più rapidamente man mano che ci si avvicina al bracciale che è stato attivato."

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    Presentazione del corso di Alchimia (III)
    Pacchetto con dei Gadget da Alchimista ricevuto da Wyatt Whitefog durante la presentazione del corso.
    Il pacchetto contiene:
    - Un portachiavi con la scritta "I ♥ Alchimia" che cambia colore a seconda di chi lo stringe in mano
    - Ambrosia: un biscotto circolare dall'incredibile valore energetico. Un piccolo morso è accomunabile ad un abbondante pranzo. (consumabile in 4 volte)
    - Etere: piccola fialetta con un liquido celeste. Si tratta di una bevanda che ha il gusto di ciò che la persona vorrebbe bere. E' un incredibile energizzante in grado di ridare le forze e rendere iperattivo persino una persona che non dorme da 24 ore. (monodose)
    - Tre fialette contenenti incantesimi liquefatti: Aqua Eructo - Stupeficium - Evanesco

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    Prima Riunione Silver Bullet (Genevieve) (III)
    Maschera rigida a forma di viso di Lupo regalata a Genevieve da Stephan Frost durante la prima riunione dei Silver Bullets.
    Dato che ad essere stata convocata è stata Genevieve e non Pauline, la ragazzina non conserva questa maschera nella propria camera, ma in un nascondiglio segreto nella guferia, dove è certa che nessuno possa trovarla.



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    Animali - Al Serraglio Stregato, all'avvenire del primo anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Pauline acquista un Gatto Norvegese delle Foreste, che nomina "Birillo".
    La creatura la accompagnerà in una serie di avventure, tra l'altro sarà anche suo "compagno" occasionale - e sicuramente non desiderato - di una lezione di Trasfigurazione tenuta dal professor Turner, al terzo anno di Pauline.
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    Birillo è un tipico gatto d'appartamento. Non ha un carattere esuberante e gli basta accoccolarsi si una montagnola di vestiti di Pauline per stare bene con sè stesso. Ha un folto pelo grigio e degli occhi grandi e gialli come i fiorellini di campo. Ha un brutto vizio, comune a tutti i felini. Spesso adora limarsi le unghia ed esercitarsi a graffiare sul legno: il bordo del letto di Pauline, principalmente il lato destro, è pieno di graffi e striature.
    Ha una rivalità profonda con Aire (anche se lei non lo sa), la civetta di Irene, compagna di stanza di Pauline.
    Durante la lezione di Trasfigurazione al III anno, tenutasi nel Labirinto della Scuola, la serpeverde si imbatte in un gruppetto di Imp (L'Imp è una creatura che vive esclusivamente in Inghilterra e Irlanda, può essere alto dai quindici ai venti centimetri e di colore marrone scuro o nero. Può essere confuso con il Pixie. L'Imp è di indole dispettosa e vive sui terreni umidi e paludosi. Spesso si trovano sulle sponde dei fiumi dove si divertono a buttare gli incauti visitatori.).
    Uno di essi, un esemplare femmina alto quasi 15 centimetri, decide di rintanarsi all'interno della tasca della serpeverde che, decisa a tenerla con sè, decide di richiedere la patente ed un addestramento speciale per poterlo tenere all'interno del castello. Il suo nome è Turner. (colloquio) (addestramento)

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    (X) Nome: Shale
    Sesso: Femmina
    Età: 4 anni
    Razza: Testudines
    Questa piccola tartaruga di terra, alla tenera età di un anno, ha infatti intrattenuto un incontro fin troppo ravvicinato con l'aggressivo cane dei vicini: ne è uscita sconfitta e viva per miracolo. Dopo lo scontro, infatti, ha riportato gravissimi danni alla zampa anteriore sinistra, che le è stata amputata grazie all'intervento tempestivo dei Veterimagi. Per agevolarne i movimenti, infatti, Shale è stata dotata di un piccolo skateboard personale e da allora ama schizzare da una parte all'altra del negozio, ingaggiando vere e proprie gare di velocità con gli altri animali.

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    Mentre dormi ti proteggo / e ti sfioro con le dita / ti respiro e ti trattengo / per averti per sempre
    Curiosità -
    Ha sempre desiderato una sorellina piccola alla quale fare le trecce;
    Ha otto cani, cinque dei quali sono di età maggiore della sua;
    Adora la pioggia e saltare sulle pozzanghere;
    Ha scelto il suo colore preferito quando aveva quattro anni. Il verde era perfetto perché il rosa era troppo da ragazze ed il blu troppo da ragazzi;
    Quando suona il violino ha bisogno di uno spazio molto largo perché si muove molto;
    All'età di 10 anni si è arrampicata sulla quercia più grande della tenuta e non è scesa per un giorno intero;
    Aveva paura delle profondità del mare;
    Il suo animale preferito è la tigre bianca, ma non le dispiacciono nemmeno i gattini;
    Se potesse diventare un animagus, vorrebbe diventare un'aquila, se potesse farebbe in modo di mantenere soltanto le ali sulla schiena;
    Genevieve esiste veramente, solo che Pauline non ricorda di averla vista;
    Pauline non soffre di disturbo bipolare, quando veste i panni di Genevieve recita continuamente, ma è fermamente cosciente di non essere sè stessa;
    La sua prima cotta per un adulto è stata nei confronti del professore Chris Collins;
    Dopo la visita alla scuola di magia greca, Pauline vorrebbe molto imparare il maridese;
    Il suo fiore preferito è la Thalia, ma non riesce a coltivarla nel proprio giardinetto;
    E' fermamente convinta che il fantasma della nonna venga ancora a trovare suo nonno la notte per dargli un bacio;
    E' affascinata dal fuoco e dalle candele;
    Quando è a casa ed è nervosa Pauline si rintana nella gabbia delle civette per pettinarle. Questo la fa rilassare;
    Da piccola ha pianto quando ha scoperto di non poter sposare il fratello maggiore;
    E' molto territoriale e protettiva nei confronti degli amici, soprattutto quando essi si fidanzano;
    La sua prima amica ad Hogwarts è stata Jisélle;
    Quando è molto nervosa o non riesce a parlare o balbetta;
    Fare la caporedattrice del giornale di Hogwarts è diventata è ciò che la soddisfa più di ogni altra cosa;
    Adora giocare ai videogiochi, Assassin's Creed è il suo videogame preferito;
    Le manca da morire il suo MP4 e la sua Wii;
    Per conquistarla basta saperla far ridere;
    E' un'amica leale.
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    Stile - Pauline non ha un vero e proprio "stile predefinito". In estate adora indossare abiti leggeri, con stoffe morbide e chiare che le permettano di non patire il caldo e di lasciar passare attraverso la candida stoffa i venticelli e le brezze che rendono poco afose le stagioni nel nord europa. Adora indossare abiti di cotone e lino, che si appoggiano distrattamente sul corpo senza dare troppo peso alla pelle estremamente candida che ha bisogno di stare quanto più possibile riparata dal sole. Indossa abiti non troppo corti ma che almeno le arrivino a metà coscia; il suo corpo lungo e sinuoso non le permette (per non diventare una montagna), di indossare scarpe troppo alte, quindi si limita ad indossare sandali di mille colori e scarpette di tela così leggere da farle sembrare di camminare senza.
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    Un altra sua passione sono le stoffe leggere come la seta candida che indossa spesso in abiti variopinti e casacche decorate delle tonalità dalle più sgargianti alle più sobrie, casacche aperte sul davanti che le coprono le braccia fino a tre quarti e talvolta risultano essere più lunghe di un semplice vestito. Le indossa in estate ed in primavera, quando la stoffa che utilizza diventa un lieve misto fra seta e materiali più pesanti. Spesso indossa anche casacche ad unica tinta con delle trecce o dei pendagli alla base che tintinnano e svolazzano e che spesso sono il soggetto principale di distrazione della serpeverde che ci giocherella, le intreccia, le sfalda continuamente. Di solito non è lei a comprarsi i vestiti, non ama molto fare shopping, anzi preferisce spesso aprire l'armadio della madre a caccia di abiti che non indossa più o che le piacciono. Non è raro il suo aprire l'armadio dei fratelli quando non trova niente di interessante in quello della madre.
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    Pauline, ha un profondo amore per la sua divisa di Hogwarts. In inverno non c'è giorno che non ne abbia una con camicia, gonna o pantalone, sciarpa o cravatta, e casacca ben stirata e pulita come se fosse appena uscita da Madama McClan.
    Solo le calze, hanno spesso qualche problema, i suoi collant, dai più leggeri a quelli più pesanti, sono sempre bucate, sfilacciate, che ormai non si fa nemmeno troppi problemi ad indossare delle calze bucate, tanto la lunga casacca della divisa nei periodi più caldi la copre quasi interamente, evitando di farle percepire gli spifferi del freddo di Hogwarts. Ma in inverno non indossa soltanto la divisa della scuola, ovviamente. Adora le gonne a vita alta, di stoffa scura, talvolta anche di panno. Gonne a ruota che con il suo camminare ondeggiano e non si attaccano completamente alle gambe e le permettono di camminare con più facilità e tranquillità. Non ama gli stivali alti, le danno difficoltà di movimento e li indossa solo e soltanto quando c'è troppo freddo da non riuscire a resistere. Scarpe che adora sono le oxford da donna, delle scarpe sottili e delicate, con la suola in legno o in gomma, che adora indossare con qualsiasi veste.
    Collant a parte, la sua più grande passione sono le calze. Nel proprio dormitorio ha ben tre cassetti deidcati soltanto alle calze e ne ha di ogni tipo, misura e dimensione.
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    Nel bacio degli amanti che si scambiano i silenzi / c'è una storia da buttare, un'altra tutta da rifare
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    Pagella Primo Anno


    PAGELLA DEL PRIMO ANNOmedia: A
    PozioniOLTRE OGNI PREVISIONE
    DCLAOECCELLENTE
    IncantesimiOLTRE OGNI PREVISIONE
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    CDCMACCETTABILE
    Storia della MagiaOLTRE OGNI PREVISIONE
    ErbologiaACCETTABILE
    DivinazioneACCETTABILE
    BabbanologiaECCELLENTE

    Pagella Secondo Anno


    PAGELLA DEL SECONDO ANNOmedia: O
    PozioniOLTRE OGNI PREVISIONE
    DCLAOOLTRE OGNI PREVISIONE
    IncantesimiOLTRE OGNI PREVISIONE
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    MDMOLTRE OGNI PREVISIONE
    Antiche RuneOLTRE OGNI PREVISIONE
    Laboratorio Oggetti Magici//
    Trasporto MagicoOLTRE OGNI PREVISIONE


    Pagella Terzo Anno



    PAGELLA DEL TERZO ANNOmedia: E
    PozioniECCEZIONALE
    DCLAOACCETTABILE
    IncantesimiDEBITO
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    MDMECCEZIONALE
    Antiche RuneOLTRE OGNI PREVISIONE
    Laboratorio Oggetti MagiciECCELLENTE
    Trasporto MagicoACCETTABILE


    Pagella QUARTO Anno



    PAGELLA DEL QUARTO ANNOmedia: E
    ALCH (PG1)OLTRE OGNI PREVISIONE
    ARSMGUFO CONSEGUITI
    DCLAO (PG3)OLTRE OGNI PREVISIONE
    INCN (PG2)ACCETTABILE
    LOM (PG3)ECCEZIONALE
    MINT (PG2)ECCEZIONALE
    POZ (PG3)DEBITO
    TRAS (PG3)ACCETTABILE
    TMV (PG3)ECCEZIONALE +

    ALCHIMIA



    (IV) (PG1)

    Antiche Rune e Simbolismo Magico
    G.U.F.O. conseguiti



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    (I) - • DELEO: Controincantesimo del Signo, permette di cancellare la Scrittura Runica. • EXSEQUOR: Incantesimo di Esecuzione che permette di attivare il potere dei simboli runici. • OCCULTO SIGNO: Incanto che permette di rendere invisibile una Runa tracciata con l’incanto Signo. • REPERIO SIGNO: Incanto che permette di far scaturire dalla bacchetta uno speciale fascio di luce da utilizzare per ritrovare Rune occultate con l’Incanto Occulto Signo. • SIGNO: Incanto di scrittura runica che permette di scrivere attraverso l’essenza della propria magia. Il colore varia da mago a mago ed è impossibile da cancellare se non l’apposito controincantesimo.
    Inchiostro interiore color verde chiaro


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    (II) Esperienza di creazione di una barriera di primo e secondo livello. Con le rune: Thurisaz, Eolh, Sigel, Othel. Daeg ed Isa. Mannaz. Tir e Kenaz. Ehwaz e Perdhro, genera una barriera che esclude tutte le donne streghe.


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    (II) - Sigillo del Serpente. Incantesimo che permette soltanto al mago che incanta una pergamena di poterne leggere il contenuto. Formula: Serpentis Ictu (Incanto runico, detto “Sigillo del Serpente”, che permettere di proteggere uno scritto magico dalla lettura indesiderata.).



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    (II) - Sigillo della Chiusura Ermetica. È utilizzato solo e solamente sui libri e serve per chiuderli in modo tale che solo pagando un tributo di sangue è possibile leggerne il contenuto. Il sigillo si traccia con il sangue del mago in modo tale da disegnare all’interno della copertina tre cerchi intrecciati, niente formule, ma solo tanta concentrazione e canalizzazione dell’energia.


    (II) Incantesimo di Rielaborazione di una Runa: • MUTATIS SIGNO: Incanto runico che permette di modificare una Runa tracciata con l’incanto Signo. • SUBSCRIBO OBICE: Incantesimo runico che permette l’attivazione di una barriera runica.) • CORPUS SIGNO: Permette all’incantatore di imprimere temporaneamente una scritta su di un corpo. Incanto utilizzato per Antiche Rune per tracciare i Sigilli.


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    (III) - La Chiave di Muiredach Questo disegno è formato da due “T” che si riflettono una nell’altra. Utilizzato come guardia per proteggersi dal male, si è scoperto essere un potete Sigillo utilizzato per imporre il silenzio su colui il quale viene tracciato. Se impresso sul corpo di un uomo o animale, questi diventerà sordo fino a che sarà integro e attivo questo Sigillo.


    // simbolo circolare di antiche rune che non mi ricordo //


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    (III) Trappola del Diavolo - se tracciato con adeguate dimensioni da poter contenere una persona su un soffitto o un pavimento, allora verrà creata una vera e propria zona nella quale chiunque sia all’interno non ne potrà uscire o utilizzare la Magia. Purtroppo si è visto che tale tipo di Magia diventa inefficace nel momento in cui si tenta di nasconderla con qualsiasi tipo di magia, quindi bisogna in qualche modo ingegnarsi per avere un “effetto sorpresa”.
    - se tracciato sul corpo di una persona, solo in maniera Temporanea, sarà capace di contenere un Incantesimo che verrà attivato nel momento in cui il “possessore” del tatuaggio deciderà di infondere un po’ della propria Magia al suo interno.


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    (III) Sigillo dell'Esilio - Deve essere tracciato con il sangue di un mago, anche non vostro. Dopo averlo tracciato c’è bisogno di porre la mano sopra di esso, come prima, e darci un pizzico di Magia. Una forte luce risplenderà, verrete investiti da un onda d’urto e per il raggio di qualche metro, per qualche minuto, nessuna forma di Magia sarà possibile. Il sigillo si consumerà in questo tempo e, quando scomparirà, vorrà dire che la Magia sarà di nuovo possibile.


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    (III) Sigillo Anti-Possessione: Questo Simbolo, se impresso sulla pelle, permetterà di accrescere le difese della vostra mente dalle intrusioni esterne, di essere meno soggetti alle magie che potrebbero controllarvi.



    (III) - Corpus Haurias (incantesimo che permette di imprimere sulla pelle dei simboli magici; a differenza del Signo, non imprime proprio potere magico alla scrittura, disegna soltanto.)



    Cura delle Creature Magiche



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    (I) Approccio alla creatura magica Kneazle. Incantesimi di Primo Soccorso: • ANAPNEO: Libera le vie respiratorie se si punta la bacchetta al torace o alla gola esercitando una lieve pressione. Se non eseguito con perizia, può causare seri danni. • EPISMENDO: Blocca le epistassi e fa smettere di sanguinare. • FERULA: Genera delle bende che avvolgono le ferite. • MOBILICORPUS: Permette di sollevare a mezz’aria persone e oggetti come se fossero appesi a fili invisibili. Richiede concentrazione, forza di volontà e contatto visivo. • PERICULUM: Genera delle scintille rosse dalla bacchetta. • TERGEO: Incantesimo Smacchiatore.


    Difesa contro le Arti Oscure



    (I)LOCOMOTOR MORTIS: Forma un cerchio intorno alle gambe di chi viene colpito impedendogli di camminare. • PETRIFICUS TOTALUS: Irrigidisce il corpo della persona o dell’animale su cui è lanciato.

    (II)CONFRINGO: Genera dalla bacchetta una sostanza esplosiva. E’ vietato utilizzarlo su esseri umani o animali. I maghi inesperti potrebbero caderne vittime. • DEPRIMO: Crea una forte pressione sull’oggetto e ne può causare la distruzione. Attenzione ai detriti. • DIFFINDO: Recide oggetti di ogni genere, ferisce anche. • EVERTE STATIM: Scaraventa lontano l’avversario in modo violento e fulmineo. • EXPELLIARMUS: Incantesimo di disarmo. Ogni oggetto tenuto in mano dall'avversario viene scagliato via. Se eseguito alla perfezione, può sbalzare l’avversario indietro, facendolo cadere o addirittura svenire. • INCARCERAMUS: Genera delle grosse funi dalla bacchetta che avviluppano il bersaglio. Se lanciato correttamente non lascia scampo, più l'incarcerato si dimena e più le funi stringono. • PROTEGO: Crea uno scudo in grado di contrastare gli incantesimi più semplici. • RICTUSEMPRA: Colpisce con forza il nemico facendolo indietreggiare di alcuni metri, ma può causare anche il solletico. Si può far ridere l'avversario fino a fargli fare la pipì sotto.• SERPENSORTIA: Evoca un grosso serpente che si scaglia contro l’avversario. Il tipo di serpente dipende dal mago che lo evoca. • STUPEFICIUM: Genera un potente raggio di energia dalla bacchetta che colpisce l’avversario facendogli perdere i sensi. E’ efficace sia sull’uomo sia sulle Creature Magiche, tranne quelle che hanno la pelle che respinge gli incantesimi. • VIPERA IVANISCA: Permette di far svanire un serpente evocato magicamente. E' il contro incantesimo del SERPENSONTIA.

    (III)LEVICORPUS: Solleva in aria la persona colpita, tenendola sospesa per le caviglie. • LIBERACORPUS: Annulla il Levicorpus. Concentrazione e contatto visivo costante. • MONSTRUM: Detta anche Fattura Orcovolante, evoca mostruosi esseri svolazzanti, simili a spettri che attaccano il nemico.

    Divinazione




    (I) nozioni di base di - Astragalomanzia - Chiromanzia - Sticomanzia (Bibliomanzia) - Astrologia

    Incantesimi




    (I)FINITE INCANTATEM: Incantesimo che permette di Terminare gli effetti di altri incanti che si conoscono. Non può essere usato come incanto scudo. • MARMORUM: Incantesimo che permette di rendere infrangibile un materiale fragile. • WINGARDIUM LEVIÒSA: Fa levitare oggetti e animali. Non funziona sugli esseri umani.

    (II)CECITAS: Permette di accecare temporaneamente l’avversario, dipende dalla potenza dell’incantatore. • CONJUNCTIVITUS: Crea un forte fastidio agli occhi rendendo difficile la vista. • MIMBLE WIMBLE: Fattura Tartagliante che induce il bersaglio a balbettare sbagliando dunque anche la pronuncia di eventuali incantesimi.
    MUFFLIATO: Permette di bisbigliare senza che orecchie indiscrete possano sentire infatti, quest'ultime udiranno solo un leggero ronzio. • QUIETUS: Riporta la voce di chi lo usa a un volume normale. Controincantesimo di Sonorus, da non confondere con Silencio. • SILENCIO: Impedisce ad una creatura di emettere qualunque suono. • SURDITATIS: Incantesimo che rende temporaneamente sordo il soggetto colpito, la durata dipende dalla potenza dell’incantatore. • VISIBULA NOCTAMBULUS: Permette di vedere al buio. Quando si è sotto l’effetto di questo incantesimo qualunque luce forte e improvvisa potrebbe abbagliare e rendere ciechi per alcuni secondi.

    (III) Ripetente

    Laboratorio Oggetti Magici



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    (II)ASKOLOS: Incanto di Attivazione, permette di decidere quando e come un determinato incanto abbia inizio. • FERO FORTUNAM: Utilizzato nella creazione di amuleti portafortuna per attirare la buona sorte. • OPERIMENTUM: Rende un oggetto strettamente personale, impedendo ad altri di toccarlo.

    (III)MUSYKEIA: Incanto che permette di far suonare da soli strumenti musicali.

    Manipolazione della Mente




    (II)ALLECTUM: Incantesimo Affascinante. Induce il bersaglio ad essere ossessionato, attratto da un particolare oggetto tanto da volerlo tutto per sé e difenderlo ad ogni costo. • CEREBRUNDUM: Fattura Cervello-Molle. Una fattura temporanea che rallenta le sinapsi ed intontisce il bersaglio ostacolando movimenti, sensi, e parola. L'effetto è più o meno potente a seconda di chi lo usa. • CONFUNDUS: Confonde la mente della persona colpita. E’ necessario il contatto visivo e grandissima forza di volontà, in quanto si manipola la mente. • DISMUNDO: Genera nella mente dell’avversario visioni di mondi spaventosi. Necessario contatto visivo.

    (III) INSINUO SOMNUM: Permette di accedere alla mente di un soggetto addormentato. • LEGILIMENS: Permette di leggere la mente di un’altra persona. L’unico modo per difendersi da questa magia con l'Occlumazia. • NEXUM: Incantesimo capace di collegare la mente di due soggetti addormentati in modo da manipolarne i sogni.

    Pozioni



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    (I) Pozione Scacciabrufoli ( si usa per far sparire i brufoli oppure i foruncoli creati dall'incantesimo Furunculus )
    Livello di difficoltà: Facile
    Ingredienti : Lumache cornute Aculei di porcospino Zanne di serpente Ingrediente base Ortiche secche.




    (I) Partis Revelio (incantesimo di visualizzazione degli ingredienti delle pozioni)


    VkTsbEQ

    (II) esperienza col • Veleno di origine animale - Lobalug (XXX) - Brevi allucinazioni.
    Sperimenta in classe la realizzazione dell'antidoto per il veleno di Lobalug. Pauline adopera Scaglie di coda di Manticora, foglie essiccate e sbriciolate di Mandragola e corteccia di Melograno resa a cubetti.



    Trasfigurazione




    (I) Gruppo Inanimati: trasforma un oggetto in un oggetto/vegetale/animale. MUTO + nome di cosa voglio ottenere in caso ablativo.
    - Parziale oggetti: modifica o aggiunge parti ad oggetti. COMMUTO + nome di ciò che sto trasformando in accusativo.
    - Incantesimo di Ingrandimento: ENGORGIO; Aumenta il volume d'oggetti.
    - Incantesimo di Rimpicciolimento: REDUCIO; Diminuisce il volume di oggetti.
    - Incantesimo di duplicazione: GEMINIO; Per copiare solo oggetti non replicando le proprietà magiche.
    - Incantesimo di riempimento: RABBOCCO; Riempie nuovamente calici e bottiglie quasi vuoti.
    - Incantesimo di abbassamento della temperatura: FRIGUS -> GLACIES.
    - Incantesimo di innalzamento della temperatura: CALDIUS -> INFERICUS.


    (II)- Gruppo Vegetali: trasforma una pianta in un oggetto/pianta/animale. VARIO + nome di cosa voglio ottenere in caso ablativo.
    - Parziale piante: modifica o aggiunge parti alle piante.
    PERVARIO + nome di ciò che sto trasformando in accusativo.
    - Incantesimi di mutamento di stato: (*)
    ~Muto Gommosus: rende un oggetto gommoso.
    ~Muto Plumbeum: rende un oggetto pesante.
    ~Muto Plumeo: rende un oggetto leggero.
    ~Muto Lucidis: rende un oggetto invisibile alla vista ma non al tatto.
    ~Muto Tenuis: rende un oggetto solo visibile e non toccabile.
    - Controincantesimi trasfigurativi: (*)
    ~REVERSUS: annulla l'effetto di un incanto trasfigurativo sia totale che parziale. Funziona solo su oggetti, piante e animali.
    ~HOMINE REVERTO: annulla l'effetto di un incanto trasfigurativo sia totale che parziale. Funziona solo sugli esseri umanoidi.
    - Incantesimo di Ammissione ed Esilio:
    ~Per evocare: nome caso accusativo dell'oggetto + ADMITTO.
    ~Per fare sparire: nome caso accusativo dell'oggetto evocato + EXILIO.

    (III)- Gruppo Animali: trasforma un animale in un oggetto/pianta/animale.
    VERTO + nome di cosa voglio ottenere in caso ablativo.
    - Parziale Animali: modifica o aggiunge parti all'animale.
    CONVERTO + nome di ciò che sto trasformando in accusativo.
    - Incanti specifici:
    ~CHELYS: evoca crostacei.
    ~REPTILIS: evoca rettili.
    ~AVIS: evoca uccelli.
    ~GREMIUM: evoca mammiferi.
    - HOMENUM REVELIO: rende la bacchetta sensibile alla presenza di umani, anche se sono nascosti da mantelli dell’invisibilità, oppure dall’incanto di disillusione.
    VERMICULUS: Trasfigura ciò che viene colpito in un Vermicolo. Se ne sconsiglia l’uso ai deboli di stomaco.

    Volo e Trasporto Magico




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    (II) Realizzazione dell'Inchiostro per le Strillettere
    Ingredienti: 50 ml di Inchiostro di qualunque colore, 1 Grinzafico, 12 petali di Camomilla, Succo di 1 Limone





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    (II) Incantesimo Carta Memore (l'Incanto della Memoria Cartacea, ovvero l'incanto che permette al foglio di memorizzare anche le emozioni che si prova quando si scrive la lettera), Scribo Lamento, Claude et Tace e Nota Mittere (Sono de post-it volanti in cui ai scrive il messaggio che si vuole mandare ed poi bisogna incantarli. Prendono la forma di un oggetto o animale a scelta del mago.)

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    (III) - Metropolvere: •Polvere di Luna - una parte
    •Ceneri di pupille di Anguilla - due parti
    •Ceneri di Pioppo Nero - tre parti
    •Ceneri di Aswinder - una parte.
    Io resterò qui fermo finché / tu non vorrai stare con me
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    Person Of Interest -
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    Stephan Frost è il suo migliore amico, il suo unico punto fermo negli ultimi anni. Gli vuole estremamente bene, gli vuole bene come vorrebbe bene ai propri fratelli. Con lui fino al quarto anno, ha passato avventure e disavventure sostenendosi a vicenda durante le lezioni scolastiche ed i momenti di crisi. E' l'unico all'interno della scuola che conosce il segreto di Genevieve e Pauline sa di potersi fidare. Ha preso una cotta passeggera per lui, sfociata in un amore che va ben oltre la mera e semplice attrazione. Con lui Pauline non sente il bisogno di corteggiamenti ed effusioni sentimentali, non le importa niente se non averlo vicino. Sa perfettamente di non poter fare a meno di Stephan perché la sua presenza nella propria vita è stata fondamentale. Pauline crede inoltre che non sia un caso che siano nati ad ventiquattr'ore di distanza l'uno dall'altra.

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    Lestat De Lioncourt è il primo e forse unico, fino ad ora, amore di Pauline. L'amore di Pauline nei confronti di Lestat è nato lentamente e di nascosto. Colleghi di prove della Band erano "costretti" a stare molto tempo insieme. La serpeverde è sempre stata inibita nei confronti del ragazzo, incapace fino da sempre di dichiararsi o comunque di superare quel livello di amicizia che per quanto per lei non fosse abbastanza non era altro che l'unico modo per averlo vicino e poterlo amare in silenzio. Inibito anche dalla bella fidanzata che lo rendeva agli occhi di Pauline assolutamente irragiungibile ha partecipato al primo vero ballo della propria vita al suo fianco così come al suo fianco ha preso parte ad una festa di diploma per invito dello stesso Lestat. Dopo la scomparsa di Liam, Pauline e Lestat si sono persi. A seguito dell'abbandono di Lestat dalla scuola, Pauline sembra essersi rassegnata a non rivederlo mai più. Ha cercato di superare questa consapevolezza, ma probabilmente le sue preghiere sono state ascoltate.

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    Jiselle Levi è stata per un po' di anni un punto di riferimento per Pauline. Ritrovatesi spesso in situazioni nelle quali avere a che fare la ragazzina, di un anno più piccola, si è affidata alla grande considerandola per molto tempo come la sorella maggiore che non ha mai avuto.Putroppo con gli anni le ragazze si sono allontanate prendendo strade diverse: Pauline soffre molto di questa lontananza, non si sente tradita ma sente dentro di sé un profondo vuoto che la fa soffrire. Nonostante tutto continua a considerarla una persona importante nella propria vita tanto che anche il solo vederla a scuola le mette una sorta di sicurezza nonostante non si parlino molto.
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    Allyn Davies è per Pauline la principale motivazione della lontananza dell'amica da lei. Prova per lui delle sensazioni contrastanti: nonostante fossero stati precedentemente colleghi al giornale scolastico, Pauline continua comunque a serbare silenzioso rancore nei confronti del ragazzo. Nonostante tutto sta tentando di superare quest'avversione nei suoi confronti.

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    Zoey Andrea Blanchet (Ledrec): la migliore amica che puoi avere è una persona che condivide il tuo stesso sangue ma non lo sai. Le ragazze, infatti, sono figlie di due fratelli gemelli e quindi sono cugine di primo grado. Le due ragazze, conosciute quasi per caso all'interno delle mura di scuola hanno scoperto che le lega qualcosa di molto più profondo ed importante di una semplice amicizia. Per Pauline Zoey è una di quelle persone che non vorrebbe perdere mai e poi mai. E' pronta addirittura ad andare contro chiunque per stare dalla sua parte.
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    Paul Van Morin è l'ex fidanzato di Zoey nonché la persona che Pauline più odia al mondo perché ha fatto soffrire la cuginetta (e professore della serpeverde). E' una persona che Pauline considera eccessivamente strana con un'indecente gusto nell'accoppiare i colori (cosa che Pauline disturba moltissimo).

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    Irene Adler-Darko invece è quella che considera essere la sua sorella minore. Ha incontrato la ragazzina in uno dei posti più importanti e fin dal primo incontro sembrava essersi instaurato un profondo legame. Per lei Irene è una presenza particolarmente importante nella propria vita essendo, effettivamente la prima persona con cui instaura un rapporto all'interno di Hogwarts. La ragazzina è legata ad Irene nonostante e due ragazze siano effettivamente molto diverse fra loro: Irene, una ragazza quasi donna nonostante fosse più piccola di lei, dal carattere estremamente misterioso e schvo e Pauline una ragazza per molto tempo espansiva e piena di vita si ritrovano ad essere particolarmente legate nonostante le distanze.
    Pauline soffre molto della sua mancanza all'interno di Hogwarts: infatti Pauline non la vede più molto spesso, nonostante siano compagne di stanza.

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    Ethalyn Gray ed Audrey Hastings sono le due "protette" di Pauline. Sono le due ragazze affidate alla serpeverde nel suo ruolo di tutor scolastico. Per loro prova un affetto quasi materno. Con Ethalyn ha condiviso per parte del terzo anno il dormitorio.


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    L'infanzia di Pauline

    Les-Baux-de-Pronvence

    Background -Ludwig Ledrec De Lafevre deteneva e detiene ancora oggi il cinquantadue percento della vendita ed allevamento annuali di gufi e civette viaggiatori e di compagnia. Nasce in Alsazia a Strasburgo il 18 febbraio 1938, da una famiglia di rigidi maghi purosangue da generazioni. I suoi genitori si chiamavano Laurence Ledrec De Lafevre Mormont ed Ivett Arcés, ed erano gli ultimi elementi della casata Mormont, conosciuta nell'albo familiare dei Ledrec come la più rigorosa ed intransigente.
    Pauline Delacroix, nata a Parigi il 4 luglio 1941, terza figlia, dopo due gemelle, di Victoire Delacroix ed Alexandra Picard.
    Il loro matrimonio è un matrimonio combinato per unire due dei casati più autorevoli e mantenere la purezza del loro sangue fino alle generazioni successive. Il pretesto della famiglia Delacroix, in realtà, dell'organizzazione di questo matrimonio combinato è tentare di insabbiare quella che loro considerano essere la malattia di cui è affetta Pauline stessa, la loro ultimogenita (nonchè disgrazia, anche se mai l'hanno confermato). La giovane ragazza ha presentato un ritardo molto prolungato nell'uso della magia. Quando le sorelle maggiori erano già delle maghette belle e pronte, la giovane donna non era capace di scagliare nemmeno un incantesimo per sbaglio. Non si conoscono le origini di questo suo "ritardo-magico", non si sa se geneticamente ci fosse stato qualcosa che non va. Nessuno lo sa, ad eccezione del suo futuro marito, che comunque ne viene a conoscenza molto dopo il loro matrimonio, ed i genitori stessi che portarono questo segreto fino alla tomba, quanto sembrasse, per le loro menti bigotte, troppo riprovevole avere una figlia diversa. I due si sposarono precocemente e la giovane donna venne accolta fin da subto dalla famiglia rigorosa quanto cordiale del marito del quale conosceva a stento il nome.
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    In loro, l'amore non sboccia subito. Due caratterini molto diversi che facevano fatica a stare insieme. I primi figli nascono quasi per sbaglio, sono due gemelli, dai capelli biondissimi. Nascono il 10 agosto 1960 ed i due coniugi li tengono rigorosamente nascosti ai genitori fino a quando non mostrano le doti magiche che i genitori di entrambi desiderano vedere sopra ogni altra cosa. I due gemelli si chiamano Simòn e Philibert, due gemelli omozigoti che però presentano un'unica differenza. Uno dei due non dimostra fin da subito il suo potere magico, al contrario dell'altro. Il terrore dei giovani coniugi nei quali - in un modo o nell'altro - sboccia un sentimento piuttosto simile all'amore, riguarda solo e soltanto l'asperità dei genitori di entrambi e decidono di compiere un gesto estremo.
    In una casetta non molto distante dalla Tenuta Ledrec, avevano notato una famiglia di loro coetanei residente in quel luogo da sempre, a detta di Ludwig.
    I coniugi Blanchet sono una coppia di giovani amanti che hanno scoperto dopo innumerevoli prove di non poter generare bambini, è a loro che con il cuore spezzato i coniugi Ledrec decidono di donare il piccolo Simòn, convinti che vivere da magonò in una famiglia di non-maghi sarebbe stato un futuro migliore.
    Ufficialmente i coniugi Ledrec De Lafevre, quindi, ebbero tre figli: Philibert, Penelope e Patrick.

    Convence, Arthur Dubois e Costantine, Ilmir Lafayette sono una coppia di serpeverde che coronano il loro amore nelle mura di Hogwarts, forse un po' troppo presto. Nascono entrambi a Lione rispettivamente il 5 marzo 1938 ed il 6 settembre 1935.
    Attendono un matrimonio combinato organizzato dalle loro famiglie per scappare insieme e trasferirsi in Cornovaglia e vivere la loro storia d'amore per i fatti propri, liberandosi per sempre dei legami di sangue che quelle famiglie avevano imposto. Le due figlie di Convence e Costantine sono due gemelle, Charlotte ed Elodì, nate il 9 dicembre 1960 senza alcun problema di alcun genere.

    Charlotte e Philibert si conoscono ad Hogwarts, all'alba del loro terzo anno. Entrambi della casata di serpeverde non si erano mai considerati fino a quando, per l'occasione di un evento organizzato dalla scuola, i due vennero costretti - in un certo senso - a lavorare fianco a fianco.
    Perdono le loro tracce verso la fine del quarto anno, Charlotte si vede costretta per cause familiari ad abbandonare la scuola e di lei non se ne ha più traccia. Per molti anni Philibert tenta di ricavare sempe più informazioni possibili della ragazza della quale ricorda più o meno soltanto nome e cognome, ed è un caso che ad una cena di gala dove Simon è stato invitato per fare le veci del padre che la incontra.
    Forse è superfluo dire che il loro primo figlio, Costance Paul Ledrec viene concepito proprio in quella occasione.

    Pauline, invece, è la secondogenita di Charlotte e Philibert Ledrec. Nasce il 9 luglio 2001 in una notte un po' umida, talvolta piovosa, in un piccolo centro ospedaliero nei pressi di Les Baux de Provence, la cittadina nella quale si trova la Tenuta Ledrec De Lafevre e dove tutt'ora vive tutta l'intera famiglia di Pauline.





    Primo Anno

    Un Nuovo Inizio

    Primo Anno - L'arrivo di Pauline Ledrec De Lafevre alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts è datato il 04/09/2013. Con undici anni compiuti da meno di due mesi, il vento che mugolava contro le finestre, Pauline si siede nella sedia del cappello parlane senza sapere assolutamente cosa le accadrà nè tantomeno di quale casata dovrà prendere i colori.
    Ovviamente, con una famiglia di discendenza prevalentemente Serpeverde la ragazza non può fare altro che aspettarsi di vestire l'argento e il verde della nobile casata, ma quando il cappello si adagia sulla sua testa, l'unico pensiero della ragazza era che aveva abbandonato i suoi pennelli nella sedia dove era seduta poco prima di alzarsi una volta chiamata per cognome.
    Da quel momento iniziò la sua vita ad Hogwarts. La stanzetta singola nella quale avrebbe passato il resto del suo anno scolastico iniziava lentamente a prendere colore, macchie di vernice scivolavano dalle tele e chiazze di acquerello sulla scrivania sempre piena di carte, scartoffie, appunti e libri.

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    Eccelle subito nella materia più divertente della scuola, Babbanologia. Materia che le risulta indubbiamente semplice e per la quale supera la sua interminabile paura per gli autoscontro e si ritrova ad esprimere le sue doti artistiche disegnando i compagni e le compagne di classe, scoprendo nuovi generi musicali e la musica enigmatica e mistica dell'Hang Drum, strumento che si vede costretta a suonare durante una delle lezioni della professoressa Thorsen.

    Ma il bello giunge quando entra in contatto con due delle più complesse fra le materie di Hogwarts. Cura delle Creature Magiche e Difesa contro le arti oscure. La giovane serpeverde si ritrova ad avere a che fare con una non più molto giovane esemplare di Kneazle, nella lezione di Cura delle Creature Magiche, giovane Kneazle con la quale non subito riesce ad instaure un rapporto di fiducia, ma arriva ad instaurarlo per poi riuscire a raggiungere il limitare della Foresta Proibita all'interno della quale venne portata insieme agli altri suoi compagni di corso.
    Si vede anche centrifugata in un lungo e losco labirinto, (tutta un'invenzione della professoressa Harper, la docente di Difesa) all'interno della quale si troverà a seguire un percorso impervio, all'interno del quale avrà a che fare con animali, strani individui e donne incinte.

    La prima conoscenza che la ragazza fa, all'interno delle fredde mure di Hogwarts, è Luisa Jane Brown nella grande Biblioteca della scuola, ragazza che incontrerà successivamente anche al'interno della Foresta Proibita. [ in corso ]

    Pauline partecipa anche ad alcuni corsi avviati dal Ministero della Magia. Il primo corso al quale partecipa si svolge in Giappone: il corso dei Diplomatici la cui prima lezione si svolge nella famosissima scuola di magia e stregoneria giapponese; la Mahoutokoro.
    In giappone avevano solo tre casate, e non avevano un cappello parlante che li avrebbe smistati.
    Avevano una statua, una grande ed immensa statua a forma di drago, all'interno di essa, i nuovi arrivati sarebbero stati smistati nelle varie casate ricevendo una moneta di metallo con inciso sopra il simbolo.
    Pauline viene smistata nei Dragoni Rossi e si sente subito come un pesce fuor d'acuqa. I Dragoni Rossi sembravano essere il corrispettivo giapponese dei Grifondoro, tant'è che fra quelli smistati in quella casata vi era quello che la serpeverde chiamava il Grifondorissimo, (William McStampede) con il quale svolgerà il suo primo duello magico, all'interno della scuola.
    Duello che ricorderà per sempre, nonostante l'avesse perso.
    Ma ritorniamo alla nostra scuola di magia giapponese. Ovviamente avrebbe dovuto fare una specie di prova pratica. L'accompagnatrice giapponese portò la ragazza, un'altra studentessa Tassorosso ed il Grifondoro in una grande sala all'interno della quale vi erano delle file di teche che contenevano spade di ogni genere. Così come da Evander Black aveva dovuto agitare un paio di bacchette e riempire di pois verdi le pareti del negozio, la serpeverde si colloca davanti alle teche per provare una spada dalle fattezze più occidentali che si rivelò fin troppo pesante pure per tentare di alzarla e poi provare un'altra spada di legno con la quale riuscì ad entrare in sintonia e con la quale si agitò per i successivi venti minuti.

    Incontra, inoltre, in un momento di pausa dallo studio, Zoey Andrea Blanchet (Michief Managed).


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    Thurisaz, Eolh, Sigel, Mannaz.

    La seconda lezione ministeriale alla quale ha preso parte è la lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico tenuta dalla professoressa Powell. La prima parte della lezione si sarebbe svolta in parte più teorica. Pauline si ritrovò davanti a se quattro rune delle quali avrebbe dovuto leggerne il significato ed immaginare quale sarebbe dovuto essere il loro significato.
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    In seguito, la giovane serpeverde si sarebbe trovata ad occultare un simbolo runico scelto. In quell'occasione apprende l'uso dell'incanto Signo, incanto che le permetterà di imprimere il simbolo della runa scelta ( PERDH ), e l'incanto Occulto Signo che le permetterà di occultare -per l'appunto- il simbolo appena impresso.

    Valutazione del duello.
    Duello terminato con la vittoria di William di 5 a 1
    "Il giudice che sino a quell'istante era rimasto in silenzio, raggiunse i ragazzi e decretò il vincitore"

    Trovo che questo duello sia stato poco avvincente per le soluzione che avete adottato entrambi.
    William, tu sei stato troppo cattivo e comprensivo nei confronti di un primino, però sei quello che ha pensato a delle strategie e provato a mettere in atto delle combo.
    Pauline di te ho invece apprezzato l'immedesimazione del tuo PG nel contesto, molto veritiera e misurata.
    Tuttavia, ho notato che Pauline abbia minimizzato gli attacchi del suo sfidanti facendoli parere a mio avviso molto più deboli di quanto io abbia interpretato leggendo i post di King. Per esempio hai quasi ignorato i detriti provenienti dal soffitto nel tuo primo post.
    C'è stata una assurda ripetizione degli incanti, se non vi scagliavate detriti o mobili addosso, allora si faceva esplodere qualcosa.
    Per quanto riguarda l'ambientazione, credo sia stata piuttosto trascurata... La sala grande si trova a piano terra, se viene creato un buco nel pavimento si finirebbe al piano di sotto. Poi, io nella sala grande non ricordo ci siano librerie...
    William d'altro canto, ho trovato che abbia impostato il duello come "io sono tutto" muovendosi sempre con sicurezza, senza mai essere colto di sorpresa, il che è anche poco veritiero.

    Mi stavo dimenticando di dire che alcuni incanti sono stati usati impropriamente mentre altri, sono un po' inopportuni per un duello...

    Ritengo però che la performance di William sia Migliore, quindi è lui il vincitore del duello.
    E questo è quanto.
    Pauline, inoltre, non era mai stata una guerrafondaia. il suo carattere abbastanza introverso potrebbe sfogarsi in perfidia, ma non certo in violenza. Nonostante tutto si ritrovò a prendere parte ad un duello con William Mc Stampede. Dopo averlo visto armeggiare con spade in Giappone, la piccola serpeverde anche se un po' impaurita non si perdette d'animo e non fece altro che accettare di prender parte a quello che diverrà il primo (e probabilmente l'ultimo) duello magico della sua vita.
    Sfortunatamente, essendo tra le tante, alle prese con uno studente particolarmente... particolare e, inoltre, senza avere molta esperienza in campo di duelli, perdette l'incontro, riuscendo però a non finire in infermeria.
    Probabilmente non vedremo la nostra serpeverde all'interno di una pedana da duello magico.
    Ultima, ma non per questo poco importante, è la lezione di Erbologia tenuta dalla professoressa Amanda Vige. Una volta entrata in Clinica Veterinaria accompagnata dall'insegnante ( con al seguito tutti gli altri compagni di lezione, ovviamente ) si ritrovò ad avere a che fare con le infermiere del luogo, tutte in fibrillazione, pronte per curare una serie di animali che vi erano stati portati proprio quel giorno. Teneva fra le mani un sacchetto all'interno del quale si trovava l'essenza di Dittamo da usare per la lezione e fra tutte le infermiere, messe lì in fila, ne scelse una particolarmente magra. Che poi scoprì di averla già vista.
    "Sono Lyudmila. Tu sei la piccola Ledrec. Ricordo di aver comprato il mio gufo reale direttamente in tenuta quando tu eri piccolina. Mi ricordo di te, sai?". Non pensava affatto di trovarsela lì, proprio no!
    Una volta seguita la ragazza, la giovane serpeverde si ritrovò ad avere a che fare con un lungo, stanco e graffiato centauro. Un centauro con una lunga ferita lungo il ventre che i medici, una volta vista la piccola serpeverde arrivare (e per fortuna che non soffriva di stomaco) iniziarono a richiudere.


    Data di pronuncia: 10 Agosto 1960
    Inizio profezia: 10 Agosto 1960
    Fine profezia: Non definito, indicativamente: autunno 2013
    Profeta: Dante Sansoni

    Dai venditori di nobili uccelli
    una notte, che piena luna avea,
    alla luce una coppia di gemelli
    per San Lorenzo e i suoi astri giungea

    Tra i lavorator dell'allevamento
    ve n'eran due che figli non poteano
    avere, e senza alcun ripensamento
    il non-mago dei due nati chiedeano;

    E da quel momento furon divisi.
    Dell'uno e dell'altro saran le figlie
    infra le serpi ed i corvi smistate

    Quando le due si saranno incontrate
    da tutte le fronde cadran le foglie
    ricomponendo i legami recisi.

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    25 settembre 2013 Pauline entra a far parte della Band di Hogwarts i The Breathers con il ruolo di batterista.






    Secondo Anno

    alla scoperta dei sentimenti

    Secondo Anno - Il secondo anno di Pauline ad Hogwarts si rivela un anno promettente e all'insegna di nuove avventure.
    Raggiunge Hogwarts mediante il celeberrimo treno, occupando lo Scompartimento 007, insieme a Jiselle Emma Levi, Zoey Andrea Blanchet, Rachel Lee Connelly e Carys Elisabeth Thomas.
    Sono le prime vere conoscenze che la ragazzina fa all'interno di Hogwarts, ma le novità di quest'anno non riguardarono soltanto le nuove conoscenze, bensì anche le materie scolastiche! La riforma vigente in quell'anno prevedeva agli alunni dell'anno superiore al primo, di selezionare un determinato numero di materie che avrebbero continuato a seguire per il resto dei loro studi ad Hogwarts, la giovane serpeverde scelse Difesa Contro le Arti Oscure, Pozioni, Incantesimi, Trasfigurazione, Manipolazione della Mente ed il corso di Antiche Rune e Simbolismo Magico, al quale aveva già preso parte l'anno precedente, quando era soltanto un corso aggiuntivo.

    Sentì un sonoro noccare contro la porta dell'ingresso della classe.
    Poi di nuovo silenzio e poi di nuovo un sonoro "toc toc".
    La porta si aprì mostrando un soggetto alquanto particolare, per nom dire losco.
    Era alto, molto alto ed aveva dei lunghi capelli rasta di colore simile al rosso fuoco, molto acceso. Alla fine di ogni dread vi era una specie di pendaglio che tintinnava allo scontrarsi con gli altri.
    La pelle del viso aveva una strana colorazione olivastra e, per inciso, non si poteva dire che non fosse avvenente.
    Ma la serpeverde non ebbe il tempo di proferire parola che lo vide dissolversi in uno sbuffo di fumo violaceo.

    《Bene... Che cos'era?》

    Non sapeva effettivamente come rispondersi fino a quando non alzò lo sguardo al soffitto e lo vide di nuovo fluttuare nell'aria sopra di se, sospirando.
    -"Sono la tua allucinazione, gioia!"- annuì con voce roca ma soave allo stesso tempo.
    Ma poi quello scomparve di nuovo.
    Appuntò sul proprio quaderno che i sintomi erano quelli di brevi allucinazioni.
    L'essere comparve di nuovo e la serpeverde potè guardarlo di nuovo, prima della sua ennesima scomparsa.
    I lunghi capelli sembravano essere come tentacoli mossi dall'essere stesso: non portava abiti complessi, solo un lungo manto di stoffa dalla forma squadrata. Una specie di vestitone che lo copriva fino a metà coscia.
    Il busto era umano fino a metà delle braccia e metà delle cosce, oltre i gomiti e oltre le ginocchia iniziava una strana peluria di un marrone chiaro, più scuro, però, della pelle. Con l'iniziare della strana pelliccia sulle gambe, i polpacci terminavano in zampe animali.
    Abevano la tipica forma felina, probabilmente aveva anche i cuscinetti morbidi morbidi, lì sotto.
    Il volto era sorridente, ma comunque austero ed aveva gli occhi molto allungati. La forma del viso era sottile ed allungata ma magra, dalle guance incavate e quando sorrideva si potevano notare due strani denti, posizionati sopra i canini che avevano proprio l'aspetto di un paio di zanne, tipo quelle dei facoceri, solo molto più piccole.
    Gli occhi erano entrambi di un colore altrettanto strano, nel contesto del soggetto, la pupilla era nera, come al solito, ma l'iride era di un particolare colore rosa scuro.
    La prima lezione alla quale Pauline prende parte, è la lezione di Pozioni, sotto la tutela della professoressa Desdemona Astrea Carrey e una new entry nel corpo (e che corpo) docenti dell'anno in corso, il professor James "Sawyer" Ford e la sua immancabile capacità di rendere Pauline la persona più imbarazzata del pianeta con un solo sguardo o semplicemente mediante un solo ordine: dargli del "tu". Articolatasi in due parti, la Serpeverde riuscì ad essere avvelenata in entrambe le prove pratiche.
    Nella prima prova, la ragazza dovette avere a che fare con il veleno di Lobalug, veleno capace di provocare brevi allucinazioni nel malcapitato, ed in questo particolare caso, permisero a Pauline di entrare in contatto con una stramba allucinazione alla quale Pauline si affezionò particolarmente, Mr. M.
    La seconda parte della prova, prevedeva un secondo avvelenamento (che, per grande fortuna toccò di nuovo a Pauline) e prevedeva un percorso in un labirinto. In coppia con il compagno di casata Stephan Frost, percorsero il labirinto, ma per sfortuna dopo una serie di peripezie che implicavano una progressiva perdita dei sensi di Pauline, arrivarono anche a recuperare l'antidoto feticcio. Quando non è giornata, non è giornata, c'è poco da fare.
    Terminata la lezione, Pauline rimase piacevolmente sorpresa da ciò che un veleno del genere potesse provocare in lei, si ripromise di chiedere alla docente di apprendere in separata sede, la realizzazione di quell'intruglio, desiderava davvero rivedere il suo amico.

    A seugire, signori e signori, ecco la prima lezione di Trasfigurazione. Una semplice lezione piena di una quantità industrale di prove pratiche! La serpeverde apprende infatti una serie di incanti volti alla trasformazione ed al cambiammento delle caratteristiche fisica di oggetti { Muto, Verto Gommosus, Verto Plumbeum, Verto Plumeo, Verto Lucidis, Verto Tenius }.
    Faticosissima, invece, la prima lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico. Non molto piena di prove pratiche (furono soltanto due) ma caratterizzate dall'impegno che necessitava per l'esatta realizzazione delle barriere.
    Le barriere erano a tematica principale di quella lezione. La prima parte della lezione prevedeva l'ausilio degli incanti Signo ed Exequòr, appresi l'anno precedente, che permettevano il primo di scrivere le rune con un particolare "inchiostro magico" del colore verde chiaro che la serpeverde già conosceva bene, ed il secondo per attivare la barriera, ed in più, dall'incantesimo Mutatis Signo che permetté alla serpeverde di modificare a proprio piacimento la barriera nella pergamena.
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    La seconda parte della lezione, si articolava in maniera un poì più complessa. La ragazza apprese infatti a realizzare un cerchio magico, una barriera runica con doppia eccezione, di primo e di secondo livello.
    Con l'incanto Subscribo Obice che apprese durante la lezione, disegnò il cerchio vero e proprio, dopo aver dipinto nell'aria una serie quasi infinita di rune per escludere tutti gli esseri di sesso femminile dal cerchio magico.

    Nella mia barriera non vi potranno entrare nè donne babbane nè tantomeno donne dotate di magia, ad eccezione di me stessa e di coloro che porteranno il simbolo che ho appena impresso.
    Sarà come un portone chiuso a qualsiasi donna vi volesse entrare, sia essa uno spirito, sia essa una fata, sia essa una donna dalle sembianze maschili. Così come sarà sbarrata l'entrata per qualunque essere non umano, ad iniziare dagli animali.
    Protetti saranno coloro all'interno della barriera, da qualsiasi magia o stregoneria e da qualsiasi elemento sovrannaturale.


    Ed infine, apprendendo l'incanto Corpus Signo impresse il simbolo {riportato qui a destra} che permetteva l'accesso all'interno della barriera, eludendo le eccezioni di primo livello.
    Nella prima lezione di Incantesimi, accorpata con DCLAO, dopo essere stata catapultata da una losca passaporta ideata dalla docente, alla Lega dei Duellanti, si ritrovò ad avere a che fare con una serie di prove pratiche che comprendevano una "sfida" contro Walker, il docente di incantesimi.
    La prima prova pratica, però, comprese uno scambiarsi di incanti Stupeficium e Protego con una compagna di anno, la corvonero Megan Knigt.
    Confundus e Cerebrundum, Allectum e Dismundo furono invece i quattro incanti appresi durante la lezione della new entry Manipolazione della Mente.
    In terzetto con Alexandra Rose Jones e la già conosciuta Zoey Andrea Blanchet, la ragazza si ritrovò storidta e confusa da entambe ed in seguito morbosamente attaccata all'ombra (vittima dell'incanto allectum) e provò sulla sua pelle la sofferenza che l'incanto dismundo poteva provocare.

    Un morso alle labbra e via alla vera e propria esibizione. Era come se si aprisse un lungo sipario di velluto rosso scuro di fronte a lei. Lei al centro di un palco scenico che era quella piccola stanza che prendeva il nome di ufficio, all'interno del ministero della magia.
    Nessuno spettatore, solo lei, la stella della scena e lui, l'esaminatore.
    No, no, no, non andava bene.
    Non era ad un esame, non doveva superare o meno una prova. Doveva mostrare a quell'uomo chi era la vera Pauline, chi aveva davanti oltre quella sottile ragazza troppo alta per la sua età e dai vispi occhi incuriositi da tutto ciò che la circondava. Eppure aveva il nervosismo di quando doveva consegnare i compiti. Era nervosa come se dovesse fare l'ennesima prova pratica davanti alla docente, ad Hogwarts.
    Le sembrava di essere in una specie di "succursale" della scuola, un'appendice dove venivi valutato per quanto riuscivi ad essere te stesso davanti ad un soggetto che non avevi mai visto e che probabilmente, una volta uscita da lì dentro, avrebbe riposto tutto ciò che ti riguardava chiuso dentro un fascicolo nell'ultimo cassetto dell'ultima libreria del piano.
    Eppure non c'erano banchi, non c'erano sedie, nulla intorno alla piccola maghetta sembrava dare almeno l'idea che quel luogo potesse anche almeno vagamente sembrare ad una scuola.
    Nemmeno l'uomo che aveva davanti aveva la tipica faccia da "professor(on)e di Hogwarts". Perché, dopo un anno, la ragazza aveva capito che i "professor(on)i di Hogwarts" erano una razza a parte. Non in senso negativo.
    ...forse.
    Non c'erano banchi, non c'erano sedie scolastiche, non c'erano compagni, non c'era l'ansia di ogni volta, quando doveva fare una prova pratica ad Hogwarts.
    Doveva soltanto ripercorrere ogni momento della propria vita, ripercorrere le situazioni e le sensazioni che aveva provato quando aveva aperto gli occhi alle urla del fratello che era corso via quabdi quella che aveva trovati nel lettone della camera dei nonni non era la sorellona, lascista lì il giorno prima a dormire, ma un'altra ragazza.
    Gli stessi capelli, lo stesso chiaro e limpido colore degli occhi, ma dal viso diverso.
    Era quella la sua capacità, mutare i lineamenti del viso; cambiando la forma del viso, poteva diventare mille e mille altre persone.
    Poteva canbiare il taglio degli occhi, la forma del naso, le labbra.
    I colori sarebbero ovviamente rimasti gli stessi, ma vedi che spettacolo sarebbe decidere di venire a scuola ogni giorno con un viso diverso.
    Questa non era altro che la sua insicurezza. La conosceva bene, quella besta al proprio interno. Sapeva bene che quella possibilità di cambiare se stessa, di vivere col viso di qualcun altro era soltanto il desiderii di coprire ciò che di lei non amava e ricominciare tutto dall'inizio ogni volta.
    Non voleva avere quella capacità, riflettendoci bene.

    In quel modo non le sarebbe stato capace di capire coaa nella vera lei non andava. cosa doveva fare per capirlo, cosa - alla fine- lei era veramente.
    Adesso, davanti a quell'uomo che tanto le faceva simpatia, doveva mostrare cosa era in grado di fare.
    Doveva tornare a quella strana sensazione che provava quando in maniera spomtanra la vera Paulune andava in "vacanza" ed il suo viso era quello di un'altra ragazza.
    Le capitava spesso che il viso nel quale si trasformava, la maschera che più spesso quello strano inconscio-magico indossava fosse la stessa.
    Probabilmente prima di iniziare a capire come funzionava questa strana capacità (alquanto sui generis dato che era davvero raro che in una stessa famiglia capitassero due elementi con quella capacità nella stessa generazione). Quindi la ragazza era più che certa che quello che le stava capitando era ancora più atrano di quanto già non fosse.

    Ritornando alla maschera ricorrente, la goovane serpeverde aveva notsto spesso che il proprio inconscio-magico la trasformava in una ragazza dal viso sottile ed i zigomi alti, gli occhi allungati, da gatta, che esprimevano tranquillità nel loro mantenere la propria tonalità verde-Ledrec.
    Era serena quando, dopo quei momenti di crisi, di nervosismo, di malattia, vedeva quel sorriso al sup specchio al posto del proprio.
    Nicki, come la chianava, era quasi il suo angelo custode, ma proprio in quell'istante non voleva uscire dal suo piccolo cantuccio.
    Probabilmente, si disse, non era il momento opportuno. Non era abbastanza in crisi, in ansia, non era abbastanza agitata.

    Anzi, era molto a suo agio lí dentro, davanti a quell'uomo che in realtà aspettava guardandola, con dolcezza, da pochissimo tempo.
    Aveva atteso un paio di minuti prima si aver appurato che Nicki non rispondeva.
    A quel pnto quello che doveva fare era mostrare quelo di cui aveva capacità. Guardò negli occhi l'uomo che aveva davati a se, scorse i suoi occhi sereni, azzurri come il cielo in primavera e volle farli suoi.
    Lo guardò negli occhi e chiuse i suoi, poco dopo, fermandosi un attimo per concentrarsi su quella tonalità. Ovviamente, aprendo gli occhi, rivolse il suo solito sguardo verde e vispo all'uomo, ma in quell'istante precedente, quando aveva guardato i suoi occhi, era come se ne avesse carpito l'essenza.
    Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima, ed in quello sguardo la ragazza aveva fatto entrare, come in contatto, l'anima dell'uomo davanti a sè.
    Ed il viso inizio a mutare sempre più lentamente. Prima il contorno degli occhi: lo sguardo verde ancora puntato verso l'uomo davanti a sè rimase l'unica cosa fissa che in quel corpo non avrebbe cambiato. Dalla tipica forma, gli occhi dal taglio "Ledrec", allungati, sottili, eleganti ma allo stesso tempo capaci di mostrare le più allegre emozioni, lasciando invariata la posizione delle pupille nere, circondate da una verde iride, mutarono la loro forma. Occhi allungati, infossati all'interno di un viso che divenne ovale, massiccio, ruvido, dalla mascella larga.
    Passandosi una mano sul viso non sentì più la forma sottile ed allungata del proprio. Sfiorò un viso diverso ed ebbe un brivido lungo la schiena. A quanto pare tutto stava andando nel verso giusto. Guardò negli occhi l'uomo, con un'espressione divertita, un sorrisetto compiaciuto sulle labbra che rimanendo sulla stessa tonalità di rosa divennero più grandi, allungate e carnose.
    Percepì una strana sensazione. Sentiva il proprio viso pesare.
    Il viso di una persona più grande era più pesante. Non si aspettava di sentire un viso così pesante. Tutte le responsabilità, le fatiche di un uomo che si trovava ad occupare una carica del genere al Ministero, rendevano il suo viso più pesante di quello che poteva essere quello di Nicki, o il proprio del quale non percepiva nessuna pesantezza.
    Modificata la forma del viso, toccò alle orecchie, che si allargarono leggermente, sotto i capelli castani della ragazzina e poi al naso: il naso della serpeverde era piccino, contenuto, allinsù come quello di una principessa ed in quel momento, in un leggero prurito, sentì la pelle allungarsi lentamente trasformandosi pure lui in un naso più grande del proprio, maschile e lievemente schiacciato.
    Col cuore che palpitava mostrò un sorriso smagliante a quell'uomo, ed alzò entrambi i pollici.

    -"Ecco, adesso siamo gemelli!"-
    Non soltanto dentro la scuola la serpeverde doveva prendere parte a serie e serie di prove pratiche.
    La ragazza infatti, accompagnata dal fratellone Costance, venne a contatto con una nuova realtà: quella del ministero. Scoperte non molti anni prima le caratteristiche particolari della ragazza, dovette una volta raggiunta l'età giusta, andare al Ministero per mostrare ad un biondo e simpatico impiegato le sue capacità.
    La ragazza infatti possedeva la capacità di modificare i tratti del proprio viso, mantenendo i colori "naturali" e tipici della famiglia Ledrec: Pauline Ledrec de Lafevre, così come suo fratello Costance Ledrec de Lafevre, era una Metamorphomagus.

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    La vita all'interno di Hogwarts continua, la Serpeverde decide di richiedere formalmente l'inserimanto a due corsi all'interno del nuovo ordinamento scolastico, Trasporto Magico ed il Laboratorio di Oggetti Magici.
    Superate le selezioni scolastiche, la giovane serpeverde di secondo anno, entra a far parte del giornale della scuola (L'Eco di Hogwarts) al fianco di Zoey che si ritrova ad essere suo supervisore all'interno del Team Oroscopo.

    tumblr_n1cxjcL2MB1srg20mo1_500Aveva partecipato con lo stesso entusiasmo che aveva avuto quando con un sorriso raggiante aveva acquistato al negozio Madama McClan quell'abito che adesso indossava con un sorrisone sulle labbra. Si guardò allo specchio attentamente prima di uscire dalla propria camera con un lungo mantello indosso per coprire il vestito di carnevale e sgattaiolando giuù verso il camino con una manciata di metropolvere si ritrovò subito a Hogsemade. Camminando con passo tranquillo e rilassato, osservò tutte le vetrine decorate a festa per la giornata dove ogni scherzo diventava realtà e con un sorriso entrò all'interno del locale "I tre manici di scopa" per osservare intorno tutta la gente vestita con le maschere più disparate.
    Poi venne il momento cruciale: l'assegnazione del premio.
    Effettivamente, non sapeva se il suo abito potesse piacere di più di altri e assicuratasi che i suoi capelli fossero in ordine e che il mantello fosse correttamente appeso all'appendiabiti si avvicinò alle altre concorrenti che guardò con un sorriso dolce.
    Ma il rossore nelle sue guance divenne qualcosa di inverosimile nonappena sentiì il proprio nome pronunciato alla fine, dopo altri due.

    «Ed infine, al primo posto con una maggioranza schiacciante di voti, direttamente da un famoso videogioco Babbano, la vincitrice del concorso, la signorina Pauline Ledrec De Lafevre! Complimenti, venga pure a ritirare il premio! »


    Con grande gioia il suo viso si distese in un grande sorriso ed osservò la donna che invitava ad una ad una le vincitrici fino a pronunciare il proprio nome. Con gli occhi rossi di emozione (effettivamente, non aveva mai vinto niente) salì sul palco e ringraziò la donna con un sorriso smagliante.
    Ritirò il premo e sorrise, guardando la maschera bianca che in quel momento si ritrovava fra le mani: era liscia, come se fosse un viso vero.
    La maschera dai mille volti era sua, e con un sorriso la strinse al petto per poi prendere fra le mani anche i buoni sconto che avrebbe sicuramente adoperato.
    Pochi attimi dopo, scese dal palco con fare felice e rallegrato e si diresse verso il buffet, nella speranza di incontrare qualcuno e di sgranocchiare qualcosa.
    La ragazzina ha anche preso parte all'iniziativa di carnevale proposta da Madama McClan in collaborazione con I tre manici di scopa.
    Acquistando un costume tratto da un noto videogioco babbano, la serpeverde prese parte a quel ballo di carnevale, tenutosi presso i locali dei tre manici di scopa, rendendosi conto, una volta lì, di essersi aggiudicata la Maschera dai Mille Volti.

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    L'anno scolastico procede quindi tranquillamente fino a quando la giovane serpeverde non debutta insieme ai The Breathers e alla sua batteria al Ballo del Ceppo (X), evento al quale partecipa per la prima volta e con un accompagnatore, al fianco della serpeverde, un grifondoro de erzo anno, anche lui facente parte della band: Lestàt De Lioncourt.
    La serpeverde si rende conto quindi diserbare un docile interesse nei confronti del collega musicale che però non riesce ad esternare più di tanto, vittima della propria incapacità di rapportarsi con i ragazzi in ambito sentimentale ed oltretutto bloccata dalla consapevolezza dell'attuale situazione sentimentale del grifo che non crede di smuovere più di tanto, prima che essa si smuova da sé.
    Nonostante i rapporti interpersonali particolarmente difficili per la giovane ragazza, Pauline termina l'anno senza troppe difficoltà, nonostante non fosse riuscita a dare del suo meglio a Trasfigurazione per ottenere la media dell'Eccezionale per conseguire successivamente l'esame per tentare di diventare animagus.
    Riesce, però, fortunatamente a prendere parte ai tirocini estivi all'UCMI che inizieranno con l'estate che stava arrivando.
    L'anno scolastico termina ufficialmente ma la serpeverde rimane ancora ospite del castello per qualche giorno. Giorni nei quali incontra una ragazza di un anno inferiore al suo, facnte parte anche lei della casata sepreverde.
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    La ragazza si dimostra prima un po' chiusa nei confronti di Pauline, ma lei non demorde e non rifiuta il tentativo di dialogo sereno che le due intraprendono nella Guferia (X) dove si sono incontrate.
    La serpeverde si chiama Irene Adler Darko.

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    Inviata una richiesta di recupero al professor Rem, docente di LOM (laboratorio oggetti magici), il 22 Luglio viene invitata dal docente ad eseguire un recupero privato con la sua assistente, ovvero Zoey, già conosciuta in diverse occasioni precedenti.
    La ragazzina apprende gli incantesimi Fero Fortunam ed Operimentum, che le permettono di realizzare il suo primo talismano portafortuna. Una collana con una luminosa pietra di luna (pietra corrispondente al suo segno zodiacale babbano) legata a dei fili dorati.
    Durante la lezione tenutasi in Irlanda, a Slievenageeragh, le due ragazzine scopriranno un legame più profondo che le lega. [in corso]

    L'estate procede placidamente ed il 27 Luglio viene invitata dal nuovo prefetto, Stephan Frost, a prendere parte alla Festa di Compleanno/di Diploma della loro caposcuola, Medea Marine Grael.
    La festa prevedeva l'accompagnarsi con un +1 che la ragazzina sapeva bene chi poteva essere.
    La serpeverde, infatti, prese finalmente coraggio per invitare Lestàt il quale non sembrò restìo al prenderne parte insieme a lei.

    Con l'estate che avanza, Pauline può finalmente prendere parte al tanto desiderato tirocinio ministerisale con l'UCMI.
    La ragazza, insieme ad Anežka Abigail Smith e Shirley Periwinkle, insieme alla professoressa Mikayama prendono parte al Congresso Internazionale Delle Creature e Maghi Senzienti (X) tenutosi alle Isole Scilly, ove la serpeverde incontra una giovane veela di nome Sophie, con la quale passa un po' di tempo durante il convegno.
    Pauline viene valutata come "perfetto assistente, ha portato a termine tutti i lavori assegnati" e riceve l'attestato di partecipazione al tirocinio.

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    Terzo Anno

    Salvataggi, perdite e scoperte

    Terzo Anno -

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    Lestat
    Prima voce maschile, veterano nella Band.
    Alexandra.
    Prima voce femminile, all'occorrenza bassista, veterana nella Band.
    Will
    Chitarrista, veterano nella Band.
    Erik
    Pianista, Seconda voce maschile, veterano nella Band
    Pauline
    Batterista, Seconda voce femminile.
    Dimitry
    Violinista.

    Il terzo anno di Pauline si apre con una serie di cambiamenti. Liam, veterano e leader della band della scuola della quale faceva parte da più o meno un anno e mezzo, scomparve nelle prime settimane dell'anno, asserendo di non potersi più occupare della band e di niente che non siano le lezioni.
    La band si riorganizza, e la serpeverde ottiene anche il ruolo di seconda voce femminile del gruppo, insieme alla sua tanto adorata batteria.

    Il primo settembre 2014, Pauline approda al nuovo anno di avventure. La prima lezione dell'anno è quella di Manipolazione della Mente con la sua docente preferita, la professoressa Cariou. La prima lezione dell'anno trattava gli incubi e la lettura della mente durante i sogni.


    Elettroni, Protoni, Neutroni.

    Il viso di Pauline si era trasformato in una smorfia di dolore. Aveva scostato distrattamente il foulard che indossava per coprire naso e bocca dall'odore forte delle muffe della stanza ed aveva seguito attentamente le parole della docente. La docente che continuava a piacerle sempre di meno, non per il fatto che il suo modo di fare era così radicalmente cambiato dall'anno precedente ad adesso, ma per il fatto che qualcosa, nell'aria, le sembrava particolarmente strano.
    Sentiva un forte odore di muffa, ma non quelle muffe che si trovano nel bosco. Era un odore più acre, violento, che torturava il suo olfatto e rendeva i suoi occhi sempre più arrossati. Aveva dovuto pulirsi con il dorso della manica più volte gli occhi, rendendosi conto, però di non aver starnutito nemmeno una volta.
    Quell'odore, un odore forte ed intenso di una particolare pianta. Per un attimo si considerò semplicemente confusa dall'allergia, ma poi lo riconobbe benissimo, quell'odore: alghe.
    Era l'odore di mare, di acqua salata, probabilmente anche di pesce che torturava con violenza il suo naso. Ed i suoi occhi che iniziarono a lacrimare copiosamente, come avrebbero fatto se fosse stata particolarmente suscettibile a quei film melensi che piacciono tanto alle sue coetanee. Dopo aver pulito di nuovo e di nuovo i propri occhi che si erano arrossati sempre di più, ascoltò sbigottita le parole di quella donna che continuava a darle sempre più e più fastidio.
    Poi, il vuoto.

    Nucleo, Atomo, Molecola.

    Non riuscì nemmeno a percepire le parole della docente, perché tutto il mondo intorno a sé svanì di colpo. Tutti i corpi dei compagni sparirono a poco a poco. Lo sguardo della serpeverde corse verso i propri compagni di casata, e la professoressa e Lestat che era ancora vicino a lei. Poi tutto buio intorno a sé. Solo una vaga luce che ondeggia sopra di sé, il pallido sole che viene filtrato da una candida coltre d'acqua spessa molti metri.
    Ha dolore alla schiena, ha paura, si sente morire dentro. E' sola.
    Tutto intorno a sé è nulla. E' vuoto, ovattato, probabilmente è quella la sensazione che si prova nel ventre materno. Un dolce cullare in un liquido fresco che ti tiene stretto a sé, come se fosse l'unico appiglio che hai. E' lì dove la natura nasce, dove tutto si aggrega per creare il corpo umano, è quello il momento in cui nasce la vita.
    Il liquido che culla delicatamente un giusto discendere oltre il luogo in cui si ci trova per una vita, ma quello, no, non lo è.
    Lei lo sente dentro di sé, sente il proprio cuore battere all'impazzata, palpitante come un cavallo pronto alla corsa, agitato come un felino prima di agguantare la propria preda.

    Idrogeno, Ossigeno.

    Intorno a sé solo il nulla. Vede qualche figura guizzare intorno a sé ed allontanarsi di fretta e furia, spaventata da quel corpo che scende. Scende lentamente, le braccia aperte e le gambe lievemente divaricate. Sospira, chiude gli occhi e li riapre. Sono arrossati, violentati da quei colpi che l'acqua che la circonda le sferzano con violenza. Sente un dolore diffuso intorno ai polsi, un dolore diffuso intorno alle caviglie.
    Mentre quel lento scivolo la trascina giù lentamente, sente che l'acqua salata colpisce le ferite inferte da qualcosa che non riesce a vedere. Non muove la testa, riesce solo ad osservare il cielo incontroluce sotto il flebile muoversi dell'acqua che riceve una spinta verso l'alto pari al proprio peso e si allontana sempre di più. Non riesce a sentire nulla, nemmeno il rumore dei sassi che potrebbero infrangersi gli uni contro gli altri sul terreno, il cuore che palpita ancora ed ancora, la gola secca, il naso che brucia.
    Alghe. Ancora odore di alghe.
    Si volta lentamente da un lato, stanca di mantenere il collo in tensione a guardare quella parte di cielo poco visibile oltre la folta coltre d'acqua e vede del sangue scivolare via dalle proprie caviglie e dai propri polsi e fluttuare fino a disperdersi verso l'alto, in moto contrario al suo continuo discendere che imperterrito, le fa seccare ancora di più la gola. Si volta a fatica, ed adesso lo sente. Sente il peso di pesanti bracciali metallici che colpiscono con violenza la propria pelle che brucia a contatto con l'acqua che la circonda che non è più calda e accogliente, ma diventa sempre più fredda, intorpidendo ogni suo senso.
    Non si rende conto ancora di ciò che sta accadendole intorno, sa di non riuscire a muoversi mentre quei pesi gravano sulla propria discesa verso una zona sempre più fredda, una zona che ghiaccia prima la propria schiena, poi il proprio petto, poi la propria gola.

    Aqua, Goccia, Pozzanghera, Lago, Fiume, Mare, Oceano.

    E' tutto freddo, intorno a sé e non riesce a comprendere come tutto si stesse muovendo con così tanta lentezza. Piange, sente le lacrime fuoriuscire da occhi ormai più rossi che azzurri, mentre una lievissima porzione di ossigeno fuoriesce dalle proprie labbra lievemente incrinate per non far fuoriuscire ciò che la tiene ancora in vita. Quelle piccole bollicine escono lentamente dalla propria bocca e sente le parole della docente rievocare quegli attimi prima di quelle sensazioni così eteree.
    "Svegliarvi"
    Tutto intorno si fa sempre più buio e più profondo. Adesso non riesce più a muovere le mani ed i piedi, è tutto freddo, trema per la temperatura, per la sensazione che sente il proprio corpo gelato, per il terrore che la attanaglia. Il suo cuore palpita con velocità e sembra l'unico che riesce a reagire con violenza a quella situazione così drammatica. Piange, le lacrime si mescolano ancora con il sale che le fa bruciare il naso, gli occhi, le pizzica le gambe. Piange perché sente che tutto ciò che le circonda non è vero, ma non riesce a liberasi di quel peso che la trascina fuori.
    La gola è secca, l'ossigeno esce da essa, piccole bollicine si dileguano lentamente verso il limitare del mare che l'avvolge, sempre più distante.

    Aria. Acqua.

    Cosa fare? Poca aria. Troppa acqua. Chiude gli occhi e li sente bruciare. Il sale riesce quasi a graffiare quelli che sono soltanto dei vetri offuscati dalle lacrime, dal dolore, dalla consapevolezza di essere bloccata in un sogno indotto da quella strega.
    Vorrebbe urlare, vorrebbe piangere. Non sa cosa fare ed ha paura. Non riesce a muoversi, l'acqua è diventata talmente gelida ed oscura che le sembra di stare con gli occhi aperti sdraiata sul proprio letto, ma il dolore la pervade, la pervade ancora di più quando sente il peso dei macigni gravare contro le proprie articolazioni che anche se intorpidite, sembrano riuscire a mantenersi rigide contro il peso che la spinge sempre più giù.
    Intorno a sé non c'è più nulla. Nemmeno un pesciolino avventuriero che riesce ad addentrarsi in quel profondo mare nero come il nulla più assoluto. Piange, piange tutte le sue lacrime.
    Piange talmente tanto, in silenzio, non riesce più a muoversi, ma deve svegliarsi.
    Se lo dice da sola, invano, perché l'ossigeno manca sempre di più e non riesce più a ragionare.
    Una grande e profonda paura. Paura del mare, paura dei fondali.
    Di nuovo l'odore di alga che le punzecchia il naso sensibile agli odori. Piange fin quando non ha più forze in corpo.

    L'unico modo per superare una paura è affrontarla.

    Quella strega non vincerà. Lei non ha paura.

    Apre la bocca.

    Le ultime bollicine di vita le scivolano via verso l'alto.

    Chiude gli occhi.

    Buio.

    La Paura... è sparita.
    La lezione si protese per le lunghe e la docente non riuscì a somministrare ai ragazzi la bellissima dose di prova pratica, ma si limitò a far provare l'ebbrezza di non riuscire a liberarsi da un incubo.
    La ragazzina, grazie a quella lezione, riuscì a superare la propria paura per le profondità marine, avendole saggiate in maniera abbastanza vivida durante l'incubo.

    Tutti coloro che hanno voglia di prendere una tazza fumante di LATTE, ai Tre Manici, giorno 5 ottobre 2014 alle ore 17.00. (x)
    La serpeverde era un soggetto relativamente anonimo all'interno di Hogwarts, di certo nessuno avrebbe notato la sua assenza se il giorno cinque ottobre duemilaquattordici alle ore diciassette in punti si fosse recata di soppiatto ai Tre Manici di Scopa per prendere una tazza di latte, ma la ragazzina volle mantenere un anonimato ancora più ampio.
    Indossò un lungo abito nerastro con piccoli perfili verdi sui bordi ed una pesante casacca nera dalle maniche fin troppo lunghe per uscire incappucciata da Hogwarts con fare tranquillo ed anonimo, soprattutto perché nel suo viso non v'era la solita faccia sorridente della serpverde.
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    Gli occhi erano dello stesso verde, i capelli resi arancione dalla salsedine del mare e dal cloro della piscina ma il viso aveva assunto una forma completamente diversa.
    Il taglio degli occhi era diventato più allungato, le ciglia rese più lunghe da un tocco di mascara color bronzo, il naso un poì più a punta e le labbra rosee rese leggermente più carnose anche con l'ausilio di un lucidalabbra. Avea adoperato poche volte la sua abilità di metamorphomagus, di certo non sarebbe stata una passeggiata passare un pomeriggio con un altro volto ma introdusse nella propria borsa, come riseva, la maschera dai mille volti, vinta anni precedenti ad un torneo proprio ai Tre Manici di Scopa, come supporto qualora la sua abilità di trasformista sarebbe venuta a mancare.
    Aveva scompigliato un po' i capelli e li aveva attaccati all'indietro sulla fronte con un fermaglio verde scuro ed era uscita dal dormitorio senza cappuccio, spavalda e con una piccola borsa sotto braccio. Nessuno l'avrebbe notata, sarebbe stata un soggetto fra i tanti e alla serpverde non dispiaceva più di tanto.
    Si era parlato di quel fantomatico club e la serpeverde aveva compreso che quella non era altro che la sua occasione: doveva farne parte.
    O almeno, voleva provarci. Si presentò col nome di Genevieve Abadie, nella speranza di mantenere quanto più possibile l'anonimato. Effettivamente, ci riuscì apertamente, tanto che suscitò chiaramente le curiosità degli esaminatori che si finsero Medea Grael e Scott Orion Walker, per mettere alla prova le ragazze che si erano presentate.
    Purtroppo, Pauline non riuscì a superare le selezioni, ma quello non era altro che un esperimento. Tentare di agire come un'altra persona, comportarsi indossando quella maschera che la sua abilità genetica le aveva concesso era stato il risultato positivo di un esperimento svolto durante quella situazione di tensione. Da quel momento è ufficialmente nata Genevieve.
    Alla Cerimonia d Inizio Anno è stata assegnata la professoressa Carol Thorsen, docente di babbanologia come guida dei Serpeverde; quest'ultima ha deciso di organizzare una meravigliosa iniziativa per potere addobbare minimale sala comune dei serpeverde (x). Il 26/11/2014, come a voler tentare di indorare una futura pillola forse fin troppo amara, la docente di babbanologia ha fatto riunire tutti i ragazzi in sala comune. Lì, Pauline partecipa attivamente alla decorazione della sala e la docente le regala, così come a Stephan, Irene e William, un simpatico regalo: un dressing bracialet da indossare per ogni evenienza.
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    Le lezioni proseguono: la materia preferita della serpeverde, Magia Internazionale (lezione), risulta essere fin da subito l'attrazione principale dell'anno. Insieme all'esuberante professor Duvall, la ragazzina partecipa alla prima lezione "scolastica" (precedentemente ha partecipato soltanto a corsi ministeriali) recandosi in Grecia, anzi, meglio, sotto l'acqua. Lì, incontra Themistocles, un maride al quale si affeziona fin da subito e le fa vedere parte della loro scuola. La ragazza, insieme al resto della classe, prende parte anche ad una gara di velocità con delle bighe trainate da avvicini alla quale arriva a parimerito al primo posto con Lilith, una compagna tassorosso. Come ricompensa per la vittoria ottenuta, Miss Nymphadora, l'accompagnatrice della clase dei maridi greci, regala alle ragazze una perla nera che serve a proteggerla dai pericoli. Insieme alla collana di riconoscimento dei maridi, la ragazzina porterà al collo per sempre quei cimeli.
    La prima lezione di Trasfigurazione di quell'anno si apre con una corsa ad ostacoli all'interno del labirinto. E' lì che Pauline trova quello che sarà il suo nuovo animale domestico: un Imp che terrà con sè, prendendo parte successivamente ad un colloquio per ottenere la patente di possesso e successivamente un addestramento della cereatura per poterla tenere all'interno delle mura di Hogwarts.

    Caro diario,
    i miei ricordi di quella notte non sono diventati ombre confuse nella mia mente, anzi. Sono ferme immagini chiare e nitide nella mia mente e che credo non dimenticherò mai. Non ho visto se i serpenti che avevo evocato hanno svolto appieno il loro compito. So solo che nemmeno il profumo di Lestat dentro il mantello aveva effetto su di me. Il mio corpo smise di tremare solo un attimo, il momento in cui ho alzato lo sguardo in direzione di quella casa. Dell quale vidi soltanto le mura di una facciata violentate dalla muffa illuminarsi di un verde intenso, uma luce accecante che mi fece lacrimare fastidiosamente gli occhi. Per un attimo sentii qualcosa dentro di me che mi fece pensare alla sconfitta dei nemici. Che qualcuno del gruppo di salvataggio avesse avuto la forza per attaccare con quella maledizione senza perdono che avrebbe fatto spirare anche il più potente dei maghi. Poi sentii delle urla, e vidi Jon correre via, lontano dal luogo in cui si era appostato per scapicollarsi in direzione della casa. Urla su urla mentre tutto diventava buio e scuro, vidi anche intervenire delle altre persone, scoprendo dopo che si trattava di qualche docente. Ricordo anche che, non appena mi resi conto che era tutto finito, le mie ginocchia non cedettero per un soffio, ed il mio viso, completamente trasfigurato nel viso di un'altra persona era puntato verso il luogo dell'omicidio.
    Ore dopo, non sapevo se avessi avuto il coraggio di recarmi nella Stanza delle Necessità a vedere il corpo esanime di Liam. Quello che volevo era un abbraccio. Un abbraccio caldo e patetico, stupido ed infantile. Le braccia di qualcuno più alto di me, che potesse avvolgermi col suo calore e farmi ritornare quella che ero. Una volta tornati ad Hogwarts abbandonai Irene senza neanche dirle niente, non mi importava di nulla e di nessuno, se non nascondermi e mi volsi in direzione delle scale a testa bassa, un cappuccio tirato sul capo per nascondere un volto non mio.
    Trasfigurata in qualcuno che non ero, il mio cuore aveva rallentato i suoi battiti con lentezza tale da rendermi calma abbastanza da non dover incurvare la schiena per non sentire i dolori al petto.
    Probabilmente avrei passato il resto della notte accanto a Zoey, in infermeria, a farle compagna o nella speranza di non dovermi imbattere in nessuno. Mi lavai la faccia più volte e tentai altrettante volte di liberarmi di quel viso non mio, di quella corrucciata ed apatica espressione di una persona che non ero io e che adesso sembrava essere uscita dal mio corpo senza nemmeno darmi la possibilità di decidere su di esso.
    Poi presi coraggio e salii le scale. Su, su, su in direzione della Stanza delle Necessità.
    Dentro, tanti volti noti che probabilmente non avrebbero riconosciuto il mio, che tenevo basso a guardarmi i piedi mentre entravo e rapidamente poggiavo le spalle nella zona più lontana, contro un muro freddo.
    Non avevo un rapporto così stretto con Liam, ma aveva segnato parte della mia vita in un modo o nell'altro. Eravamo colleghi di musica, suonavamo insieme da un bel po' di tempo ed anche senza essere migliori amici o fratelli o qualsiasi altra cosa, era comunque un legame che in un modo o nell'altro ti teneva stretto.
    Scoprii che Lestat era partito, non aveva di certo da dare conto e ragione a me, questo è sicuro, non ero la sua fidanzata, ma avrei voluto salutarlo. Guardando Liam che dormiva nel suo sonno eterno, pensai a quanto sarei stata incapace di esprimere i miei sentimenti nei confronti di Lestat che avevo consciuto anche grazie al grifondoro disteso sul morbido letto.
    Non mi importava dove fosse, volevo soltanto che fosse al sicuro, lontano da tutto il dolore e la sofferenza che aveva avvolto il castello.
    Ed io, volevo andarmene.

    Purtroppo non si comprese bene le motivazioni della sua sparizione repentina scomparsa di Liam... Ma la notte del 2 Dicembre 2014 molti studenti di Hogwarts partono alla ricerca del ragazzo che, non si sa per quale motivazione, è stato rapito. Pauline partecipa a questo evento ed è lì che per l'ultima volta vede Lestat, il ragazzo di cui è tanto innamorata ma che, purtroppo, dopo quell'evento deciderà di trasferirsi lontano da Hogwarts. La ragazza, come tutti quanti, ritorna scossa da questa orribile notte e, in realtà, profondamente cambiata. (Se vuoi leggere di più riguardo la vicenda: qui)
    Jiselle ritorna ad Hogwarts, Pauline casualmente la incontra, il 21/1/2015, nel momento in cui quest'ultima è appena arrivata, non è mai stata così tanto felice, la ragazzina prova un profondo senso di amicizia nei confronti di quella che vede come una sorella maggiore, come un punto di riferimento in quell'ultimo periodo un po' difficile.

    [...] Poco dopo la docente propose una prova pratica solo e soltanto a chi si sentiva in grado. Interessante, la docente avrebbe scagliato l'incantesimo Legilimens sulla loro mente alla ricerca di un piccolo ricordo, nel tentativo di invitare i ragazzi ad apprendere il modo migliore per svuotare la mente. Dopo una serie di compagni di classe, la ragazzina alzò la mano e si pose davanti alla docente. Era davvero una bellissima donna e si soffermò ad osservarla attentamente prima che ella decise di scagliare l'incantesimo contro il cervellino della serpeverde. Chiuse gli occhi, e vide tutto nero. All'interno della sua mente il mondo era diventato nero pece, quella tipica sensazione che si ha quando si chiudono gli occhi. Poteva sentire il contatto delle pupille con l'interno delle palpebre ed i muscoli che automaticamente e lentamente si allentavano. Strinse gli occhi e provò a pensare al vuoto, al nero più profondo, alla gola silenziosa di un pozzo vuoto.
    Nel nero, silenzioso, però, vide una flebile luce azzurrognola che già aveva visto poco prima, mentre si trovava all'interno del cervello del medico pazzo. Vide quel serpentello argentato che si muoveva con la stessa grazia della Cariou, nella direzione di qualche suo ricordo, come se stesse titubando nel cercare.
    Purtroppo, la sua mente diventò più colorata. Si era distratta all'idea che la donna avesse iniziato a curiosare nella sua mente che fu rapido il cambiamento dell'ambientazione.
    Aveva visto se stessa voltarsi verso Jiselle, poche ore prima ed osservare il banco vuoto di Lestat al loro fianco, poi lo sguardo rivolto alla docente, il cui legame con Lestat era certamente la figlia, ed il pensiero di non riuscire a guardarla negli occhi, convinta perfettamente di essere stata vista. (E diciamolo, farsi vedere o meno, adesso era riuscita a sbattere tutto in faccia alla docente. Brava Pauline, brava, tu sì che ti sai rendere la vita facile.) E alla docente fu forse fin troppo semplice raggiungere la scia luminosa che collegava la sua mente ai ricordi di quel giorno d'estate passato a festeggiare il diploma di Medea.

    - Salve Pauline, ti trovo... Incantevole! -
    Nonappena sentì la voce di Lestat rimbombare all'interno della propria testa ed il proprio sospiro mentre si vedeva entrare nella sala comune della propria casata. Strinse i pugni, si morse le labbra e chiuse gli occhi con così tanta violenza che probabilmente avrebbe avuto dolore alle palpebre per qualche minuto. Tutto doveva necessariamente ritornare ad essere nero.
    A poco a poco, mentre si vedeva all'interno della sala, mentre consegnava fra le mani di Medea la confezione del ritratto che le aveva fatto, la ragazzina vide ( e fece ) sparire rapidamente tutti i partecipanti. Frost, Mirach, Jiselle, la stessa Medea.
    Poi rimase solo lei, a guardare se stessa e dio solo sapeva quanto avrebbe voluto urlare di fermarsi. Eppure continuava impellente a poggiare lo sguardo in quei ricordi che probabilmente alla docente interessavano più del dovuto. Chiuse gli occhi ancora più forte ed il suo respiro si fece troppo pesante. Nel momento esatto in cui pensò di non farcela più, vide l'immagine di se stessa urlare di smettere. E ad un suo urlo immaginario, il suo cervello ritornò ad essere nero.
    Lentamente in uno sfumarsi cauto delle immagini, come in un televisore babbano che si spegne a fatica, la ragazzina vide scomparire on una serie di tremolanti fili di colore tutto ciò che aveva riportato alla memoria, piazzando fra lei e l'incantesimo della docente, che adesso era ritornato ad essere soltanto una flebile nuvoletta azzurrina, un muro. Una muraglia invalicabile che bloccò la docente e che le fece capire che dopo una serie di interferenze, era riuscita chiaramente ad ottenere il proprio controllo della mente. Almeno per quelle decine di minuti che avevano messo in contatto le loro menti.
    Quando la docente comprese che non era necessario continuare a cercare all'interno della sua mente, la ragazzina si sentì svuotata di quella presenza che le aveva fatto pulsare con violenza la testa e che adesso aveva la possibilità di riaprire gli occhi e voltarsi di scatto, senza nemmeno guardare in volto la docente.
    Tutto troppo imbarazzante. Si sedette accanto a Jiselle, con aria dannatamente sconvolta, mentre scuoteva la testa e prendeva una serie di fogli per scrivere qualcosa. O almeno per distrarsi.
    Liam non c'è più, Lestat nemmeno e Pauline non ha più motivo di far parte della Band ch tanto l'ha cambiata negli anni precedenti. Anche Erik Mor decide di smettere di farne parte ed il suo stato d'animo colpisce anche Kyla Lyram, una ragazza con cui Pauline inizierà a fare amicizia in un giorno particolare. Durante la lezione di Manipolazione della Mente, (lezione) la ragazzina si troverà a che fare con delle pratiche molto interessanti, non a caso quella è una delle materie che la ragazzina preferisce. Durante la prova pratica del Legillimens, la docente tenta di entrare nella mente della ragazzina che, grazie a lei, vede riaffiorare ricordi che la fanno star bene e male allo stesso tempo. Dopo la lezione, Pauline andrà a trovare Kyla che, chiaramente, dopo una lezione così dolorosa ha avuto un mancamento ed è stata portata in infermieria. Lì, le due si ritroveranno a parlare, facendo nascere una nuova e dolce amicizia. (Can a wounded heart heal?)
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    La serpeverde, verso metà dell'anno scolastico, Pauline riceve la carica di caporedattore al giornale scolastico della scuola, L'Eco di Hogwarts pubblicando ben due numeri sotto la sua supervisione: il sesto numero ed il settimo numero.
    Mesi e mesi dopo il tragico evento che riguardava quell'orribile notte di Dicembre, la ragazzina così come tutti gli altri serpeverde, viene invitata a partecipare ad una riunione speciale in sala comune. I prefetti ed il caposcuola decidono di parlare di quell'evento in modo tale che tutti possano sapere l'accaduto e discuterne insieme, ma quando i toni si alzano William, il loro caposcuola, prova a placare gli animi regalando ad ognuno di loro un bracciale a forma di serpente che la ragazzina conserva come se fosse il suo cimelio più importante «Sono magicamente legati tra loro. Se solo uno di voi vorrà che gli altri lo raggiungano è necessario toccare un occhio del serpente e concentrarsi per richiedere aiuto. Immediatamente tutti gli occhi degli altri bracciali inizieranno a brillare ad intermittenza, sempre più rapidamente man mano che ci si avvicina al bracciale che è stato attivato.»

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    Le ultime due lezioni dell'anno sono state parecchio interessanti. La giovane serpeverde insieme alla classe del Professor Duvall parte all'avventura alla scoperta di una nuova scuola della magia, l'Antico Tempio di Sekhmet, in Egitto, è la meta da loro designata per questa ennesima gita. Attraversando il passaggio per lo smistamento, la serpeverde si ritrova smistata nella casata dello Struzzo, appartenente al Dio Egizio Ma'at. Si divide fin da subito dai compagni di clase perché insieme ad un ragazzo del luogo, Najjar, che l'accompagna lungo un percorso in stile caccia-al-tesoro attraverso la biblioteca della scuola, che avrebbe portato ad affrontare, tutti insieme, un'indovinello posto da una sfinge. Purtroppo i ragazzi di Hogwarts non riescono a passare il test, fallendo nel formulare la risposta, ma vengono fortunatamente salvati dal docente che interviene evitando alla sfinge di colpirli.

    Davanti a sé aveva il grande disegno del sigillo che avrebbe dovuto disegnare sul proprio braccio. Mosse la bacchetta dalla mano destra alla mano sinistra e viceversa come a scegliere con quale mano avrebbe preferito tracciare il sigillo. Optò per una tradizionale mano destra e con un rapido gesto si tirò su con la mano la manica della felpa.
    La pelle candida della ragazzina quasi riluceva alla luce delle candele ed una sottile e chiara peluria ricopriva la parte che adesso si poggiava contro il tavolo freddo. Osservando il simbolo che si ritrovava davanti, con lentezza posizionò la bacchetta in direzione della pelle ed in un sussurro pronunciò l'incantesimo che avrebbe dovuto utilizzare. -"Corpus Haurias!"-, sospirò, mordendosi le labbra mentre con lentezza realizzava una prima circonferenza di un diametro di non più di otto centimetri, e con lentezza vide la magia fluire dalla punta del suo catalizzatore e raggiungere la pelle della ragazza, tutta concentrata nel realizzare un cerchio quanto più possibilmente perfetto. Il colore della scrittura di Pauline era un bel verde molto chiaro, quasi tendente al verde acqua, ed il cerchio, tracciato in quella tonalità adesso così luminosa, gradualmente si andò scurendosi, fino a diventare completamente nero. Allo stesso modo, la ragazzina procedette per disegnare la stella all'interno del cerchio che poco prima aveva tracciato. Iniziò dalla linea verticale pià a destra. Dal basso verso l'alto, fino a toccare in una corda all'inteno della circonferenza, la zona opposta. Simmetricamente, scese lentamente verso il basso, realizzando una sorta di lettera V capovolta. Per assicurarsi di star facendo tutto bene, la ragazza attese che anche di queste due tracce, la tonalità passasse rapida verso il nero, per poi proseguire con il resto della stella. Una volta tracciato tutto il simbolo principale, la ragazzina allungò il braccio verso l'alto, come a volersi stiracchiare e sospirò, ritornando al proprio operato. Iniziò dallo stemma in alto a destra, era una linea spezzata che somigliava tanto ad un vermicello. Lo disegnò tranquillamente, seguito anche dalla piccola codina che intrecciava la fine della decorazione.
    Il secondo simbolo, poco sotto il primo, sembrava una specie di lettera Y capovolta, e così la ragazzina la disegnò, curandosi poi di decorarla alla fine con un tagliettino trasversale. Quando anche questo diventò nero, la ragazzina procedette con gli altri tre simboli, per poi adagiare la bacchetta di lato e liberarsi di quel muscolo che sulla schiena tirava fin troppo.
    Mosse le braccia, si massaggiò le spalle e poco dopo osservò il quaderno degli appunti per capire come procedere. L'incantesimo che le era venuto subito in mente era il "serpensortia". Era un incantesimo semplice, ormai l'aveva fatto diecimila volte, e la ragazzina annuì a sè stessa mentre prese la bacchetta in mano e con essa, prima di tutto, si grattò la zona di pelle appena decorata dal simbolo. Chiudendo gli occhi, la serpeverde strinse la bacchetta e fece in modo di non sentire alcun rumore intorno a lei. Con un sorriso pronunciò l'incantesimo -"Serpensortia!"- con voce così bassa, come se non si volesse fare sentire da nessuno, come se quello fosse un minuscolo e piccolo segreto. Tutto l'intero simbolo si illuminò, mostrandosi in tutto il suo splendore verdastro, e lentamente, insieme ad un nuovo simboletto centrale, si spense, ritornando nero e scuro come mai.
    La ragazzina poco dopo, però, posò la bacchetta da un lato. Rimase ad osservare un attimo il simbolo impresso sul proprio braccio e si alzò lentamente, osservando con la coda dell'occhio tutto il resto, i compagni che compievano gli stessi gesti, la docente che attendeva chissà quale catastrofe naturale.
    La ragazzina si mise di lato, rimanendo alle spalle dei compagni di classe come se non volesse farsi vedere da nessuno. Chiudendo il pugno, allungò il braccio sinistro in avanti ed osservò le vene pulsare lentamente sotto il disegno appena tracciato. Era emozionata, interessata e quanto mai spaventata da ciò che avrebbe potuto vedere, ma sorrise proseguendo con ciò che avrebbe dovuto fare.
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    Poggiò la mano sulla sua pelle, le due dita, indice e medio, esattamente al centro del simbolo che aveva tracciato. Come se avesse nascosto le dita dentro un barattolo di vernice, le falangette si illuminarono di quel tenue verde chiaro che rese luminoso anche il simbolo appena realizzato. Era una strana sensazione, una sensazione di completezza di pura armonia. Chiuse gli occhi, mentre lentamente alzava le dita e dal centro dello stemma fuoriusciva una specie di bolla leggermente allungata. Quando arrivò alla distanza debita, la bolla con un sonoro "plop" si staccò dalla pelle che adesso ritornò perfettamente candida, e rimase sospesa in aria fino a quando la ragazzina non si premurò di posizionare il pollice al di sotto di quella piccola sferetta bianca che si era formata. Fluttuava lentamente e sembrava roteare su sé stessa in moti dall'apparente mancanza di significato. Era una produzione molto lenta, probabilmente perché la ragazzina era decisamente alle prime armi, ma l'emozione di quella situazione la rese decisamente sbalordita. Continuando a roteare su sé stessa la bolla bianca iniziò a screziarsi di un verde scuro. Un verde caldo, anche un po' cupo, che iniziò come una piccola pallina al centro che si mosse con lentezza seguendo i moti casuali della sfera. Lentamente, i moti divennero sempre più veloci, la piccola sfera verde all'interno divenne una lunga scia verdognola che continuò a roteare sempre più rapidamente, fino a quando non si videro chiaramente due piccoli occhietti rossi trasparire attraverso la sfera che si era allargata abbastanza da stare sul palmo della mano della ragazzina (che era una bella mano grande), ed era diventata di un bianco così tenue da diventare trasparente. Gli occhietti rossi si aprirono e si chiusero in un istante, mentre la sfera continuava a ruotare su sé stessa, la ragazzina potè notare delle scaglie luccicose ed argentee che si trovavano all'interno della sfera, che adesso accompagnava nei suoi moti con movimenti lenti di entrambe le mani. Con gli occhi spalancati, la ragazzina osservò lo spettacolo che aveva appena realizzato e quasi pianse, dall'emozione di vedere una creatura formarsi fra le sue mani come all'interno di un ventre o di un uovo. Lentamente allungò le mani con un gesto decisamente elegante in direzione del terreno, la bolla bianca scomparve, scoppiando silenziosamente per dare alla luce ad un ben serpentello verde scuro, con gli occhi rossastri, dalla lunghezza di una ventina di centimetri.
    Possiamo dirlo, Pauline sarebbe potuta morire lì da tanto splendore.
    L'ultima lezione dell'anno, per Pauline, sarà un'interessantissima lezione di Antiche Rune e Simbolismo Magico. Essendo un anno avanti, rispetto al percorso di studi, la serpeverde di lì a poco dovrà conseguire i primi G.U.F.O. della sua vita, e l'ultima lezione ha fatto sì che la ragazzina si innamorasse sempre di più di questa materia. Durante la lezione, la professoressa Powell ha spiegato ai pochi ragazzi della classe una serie di sigilli molto interessanti da poter utilizzare in qualsiasi occasione.
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    Uno di questoi è il Tranello del Diavolo che permette di incamerare al suo interno, se impresso sulla pelle, dei semplici incantesimi magici. La serpeverde rimane meravigliata da cià che riesce ad apprendere durante quell'ultima lezione. Pauline, però non parteciperà al ballo di fine anno. Troppo presa da pensieri che non riesce a spiegare, quell'anno deciderà infatti di rimanere in camera e sprattutto di andare al ballo sotto mentite spoglie, come una sorta di ultimo atto finale di quella che non è altro che quel genere di ragazza che lei tanto vorrebbe essere ma che mai è risuscita ad essere.
    Genevieve Abadìe partecipa al ballo con un lungo abito verde, ornato delle più luccicanti decorazioni. Vuole essere una vera principessa, lei, in quel giorno speciale che le fa emozionare e allo stesso tempo la fa stare in continua tensione.
    Al ballo si destreggia tranquillamente al fianco di compagni e non, fingendo di essere qualcun altra con la maestria di un'attrice, sfoggaiando il suo più nascosto accento francese nel tentativo di vedere se davvero ci fosse qualcosa in lei che non va tale da poter essere migliore nei panni di un'altra. Al ballo interagisce con molti, da Aidan ad Isobelle, con Rassel McMillan ed altri suoi compagni. Ma l'incontro che più la copisce è il lento ballato con Ragnar Crossnight, un ragazzo di primo anno che incontra lì e con il quale si sofferma a danzare prima della fine della festa, quasi rubandolo alla sua accompagnatrice.





    Quarto Anno

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    Quarto Anno -






    Quinto Anno

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    Quinto Anno -






    Sesto Anno

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    Sesto Anno -






    Settimo Anno

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    Settimo Anno -


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    ⊙ Il personaggio di Pauline è la mia bambina di mia totale invenzione, perciò ogni cosa scritta in questa scheda è di mia proprietà e di mia invenzione.
    ⊙ Il code è tutto fatto dalle mie manine, quindi per piacere avrei molto molto piacere se non si copiasse nulla.
    ⊙ Tumblr e Pinterest sono le mie fonti, ma molte immagini sono anche modificate da me medesima.
    ⊙ Il PV di Pauline è stato Lindsey Stirling ed adesso è Poppy Drayton. Entrambe sono Pauline, essendo prestavolto differenti ma per me entrambi adatti per Pauline la descrizione fisica è comunque quella che fa veramente fede.
    ⊙ Ringrazio hime per il code delle barre di abilità.
    ⊙ Ringrazio Katherine per le gif di coppia nelle relazioni.
    ⊙ Se volete una role / storyline / qualsiasi cosa non c'è motivo di non chiedere tanto non mi considera nessuno <3.
    ⊙ Se la scheda vi piace il +1 è graditissimo.


    competenze: GUFO ARSM - MDM - LOM - VTM - DCLAO - TRASF

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    Nome: Pauline
    Il nome Pauline deriva dal latino Paulus, noto fin dall'epoca dell'antica Roma, trattandosi del cognomen romano della gens Aemilia. È tratto dall'omonimo aggettivo, paulus, che significa, in senso stretto, "di piccola quantità", "piccolo".
    Considerando il contesto dei cognomina romani, è possibile che, in origine,
    Paulus venisse imposto o al figlio più giovane (ovvero "il più piccolo") della famiglia oppure al più piccolo o più giovane fra due membri omonimi dello stesso nucleo familiare.
    Nel corso dei secoli l'accezione di questo termine si estese fino a significare anche "umile". Questo significato, in particolare, fa da sfondo alla popolarità del nome Paolo fra i primi cristiani, accentuata poi notevolmente dalla figura di san Paolo (il cui nome originale era Saul).

    Il nome di Pauline è stato scelto in onore della sua nonna paterna, Pauline Delacroix.

    Secondo nome: Juditte
    Continua il nome ebraico יְהוּדִית (Yehudit), un etnico nato nel periodo dell'esilio babilonese, che significa "Giudea", "ebrea", "donna della Giudea"; in alcuni casi viene ricondotto alla stessa radice del nome Giuda (da cui peraltro deriva il nome stesso della regione, così come il termine "giudeo"), con il significato di "lodevole" o "lodante". Nell'Antico Testamento è portato da una delle mogli di Esaù e soprattutto da Giuditta, la donna che uccise il comandante degli invasori assiri Oloferne, alla cui storia sono state ispirate numerose opere d'arte che ne hanno assicurato la diffusione. Va notato che la forma tedesca Jutta potrebbe anche derivare dal nome germanico Eutha, che significa "umanità", "discendente", "figlio". Il nome Giulitta potrebbe inoltre essere un suo derivato.
    Il secondo nome di Pauline non è riportato nella sua carta di identità.

    Onomastico: L'onomastico di Pauline si festeggia solitamente, sia per la Chiesa cattolica che per quella ortodossa, il 29 giugno, in memoria di san Paolo, apostolo e martire.

    Cognome: Ledrec De(lla Casata) Lafevre
    Il Cognome di Pauline è Ledrec, il patronimico "De Lafevre" si riferisce ad un ramo della famiglia Ledrec, dal quale discende il bisnonno di Pauline, ma che è ormai estinta. Per questo spesso Pauline firma soltanto con il primo (e unico) cognome. I genitori hanno preferito scriverle all'anagrafe anche il secondo cognome semplicemente per mantenere la tradizione arrivata fino a loro, ma effettivamente non ha alcun valore.

    Data di Nascita: 09.07.2001
    Luglio è il settimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano ed il secondo mese dell'estate nell'emisfero boreale, dell'inverno nell'emisfero australe, consta di 31 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile. Il mese fu chiamato così in onore di Giulio Cesare, nato il 13 di questo mese. Anteriormente, nel calendario di Romolo, era chiamato Quintile.

    Luogo di Nascita: Tenuta Ledrec De Lafevre - Les Baux de Provence
    Les Baux-de-Provence è un comune francese di 451 abitanti situato nel dipartimento delle Bocche del Rodano della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
    Il piccolo comune si trova su uno sperone roccioso a sud di Avignone e a nord-est di Arles ed è famoso per il suo castello.
    I suoi abitanti si chiamano Baussencs.


    Stato di Sangue: Purosangue

    Nazionalità: La nazionalità di Pauline è francese. La sua famiglia è composta da persone provenienti da diverse parti della francia, i nonni materni della ragazzina hanno origini del Congo. Per motivazioni di lavoro per un paio d'anni la famiglia si è trasferita in una cittadina della Gran Bretangna, per questo Pauline è stata iscritta ad Hogwarts.

    Casa di Appartenenza: Serpeverde

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    «O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
    vi troverete gli amici migliori quei tipi astuti
    ed affatto babbei che qui raggiungono fini ed onori!»



    Il Cappello Parlante non ha avuto molte difficoltà nell'affidare Pauline all'ambiziosa casata di Serpeverde, nonostante la ragazza risulti essere un tantinello più emotiva e sentimentale di quanto si pensi siano i serpeverde. Probabilmente il cappello ha optato per smistare Pauline nei serpeverde per far sì che la ragazza riuscisse a temprare questa parte sensibile del suo animo.

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    Personalità: ESFP - Attore Sei estroverso, amichevole e aperto. Ami la tua vita e ti piacciono i comfort del mondo materiale. Ti piace creare cose nuove per la gente. Porti il tuo intuito acuto e la tua praticità nel lavoro, riesci a portare divertimento anche nell'attività lavorativa. Sei molto alla mano. Ti piacciono le cose che accadono naturalmente. Accetti nuovi ambienti e persone velocemente. Quando collabori con qualcuno apprendi una nuova capacità molto in fretta.

    Camera Blindata: CB D027
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    Ricominciare da meno di zero / E finalmente sollevare il velo
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    Carattere - Pauline è sempre stata molto riflessiva e sentimentale. All'apparenza può sembrare molto chiusa in sè stessa, ed infatti lo era molto di più di quanto non sia adesso. In passato viveva tranquillamente la sua vita nel suo angolino senza necessariamente coinvolgere altre persone nel proprio mondo, non ha mai avuto problemi di solitudine, non si è mai sentita sola.
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    Il suo modo di fare la portava ad interessarsi più del comportamento degli altri con altri che di interagire anche lei. Adora osservare la gente, scorge i movimenti, i sospiri, gli sguardi. Adora tutto ciò che il corpo può mostrare per fare comprendere un sentimento ed felice di poterli percepire e di avere imparato a farlo. Da poco tempo, oramai, la ragazzina si è aperta al mondo dei suoi coetanei. Scanzonata e molto allegra nel modo di fare, sa per certo di comprendere al primo sguardo che la persona che ha davanti sia degna di creare un legame e non si tira indietro nei contatti con le persone, anzi spesso sa essere anche invadente, ma con discrezione. Ambiziosa come una serpeverde che si rispetti, non ama le sfide ma allo stesso tempo se si ritrova all'interno di una di esse non perde un attimo a combattere con tutte le sue forze per dare il meglio di sè.

    Se in amore vince chi fugge, Pauline è la prima classificata. Molto aperta nei rapporti di amicizia, quando si ritrova davanti al ragazzo che le ha rubato il cuore si comporta come se fosse un fantasma. Solo da poco riesce ad approcciarsi anche con i soggetti dei suoi sentimenti amorosi, ma si dimostra impacciata ed imbranata come mai nessuno al mondo.

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    Ama la musica, per anni ha suonato violino ed il passaggio alla batteria nella band della scuola non la rende altro che sempre più combattiva e pronta a nuove sfide. Continua ad adorare osservare le persone, con gli anni si è resa conto che i ragazzini della sua scuola sono molto più complessi di quello che crede ed il continuo contatto con loro non le ha portato altro che nuove conoscenze delle sfaccettature dell'essere umano.
    Molto spensierata riesce ad affrontare ogni situazione con un sorriso, la ragazza, però, nei momenti di estrema tensione e nervosismo talvolta viene sopraffatta da esso. La sua abilità (Pauline è infatti una metamorphomagus) rende questi momenti di tensione e nervosismo sempre più palesi, dati i cambi repentini ed incondizionati della forma del suo viso che le fa cambiare identità in men che non si dica, come a voler nascondere il suo volto in momenti di tale stress.
    Nell'ultimo anno, però, qualcosa sembra essere cambiato. Lo sguardo di Pauline non riporta più la lucentezza che la illuminava. Non si comprende bene, ancora, perché Pauline sembra essersi spenta a poco a poco, tanto da non riuscire ad avere nemmeno la forza di uscire di casa o muoversi dalla propria stanza.
    Questo momento di "crisi" ha segnato profondamente Pauline portandola ad una sorta di involuzione, ritornando indietro a quegli anni di solitudine e di difficoltà di riuscire ad interagire con il prossimo.
    Sembra, però, esserci in Pauline il desiderio di "combattere" questa sensibilità.
    Fa male / Quando la luce sale / E vedo l'animale / Dentro me
    Fisico - Pauline è una ragazzina un po' più alta della media delle ragazze della sua età. Se non fosse per il viso ancora un po' bambinesco e per le curve che forse solo adesso si stanno iniziando a delineare, la ragazzina verrebbe ad un primo sguardo disattento scambiata per qualcuno di almeno due anni in più. Il suo viso è ovale.
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    Gli occhi di Pauline sono grandi ed ovali. L'iride si presenta spesso di un verde scuro che diventa una strana tonalità di grigio nei giorni meno luminosi e più invernali dell'anno. Il naso è stretto e leggermente rivolto verso l'alto, forse un po' troppo piccolo per i suoi gusti, le sue labbra sono sottili e di un rosa leggermente più scuro rispetto al colore normale della sua pelle, non ama tingerle di nessun colore in particolare, ma preferisce spesso dei colori un po' più scuri, tendenti al borgogna o al ciliegia ed il resto del viso è circondato da una chioma di capelli lasciati allungare indistintamente fino a poco oltre le spalle ed adesso ritornati delle proprie tonalità castane.
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    Solitamente, la ragazzina preferisce tenere i capelli mossi e liberi di ricadere sulle spalle, ma nelle giornate di caldo Pauline non riesce a resistere al calore e preferisce acconciare i capelli in improvvisati chignon con penne, matite, e talvolta anche la sua bacchetta magica, lasciando che soltanto le ciocche più corte del viso ricadano libere intorno ad esso.
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    Non ama portare gioielli, ma spesso il lungo collo è sempre circondao da collane e catenelle di ogni tipo. Alcuni di questi pendenti sono dei talismani o dei ciondoli portafortuna dai quali la ragazzina non riesce completamente a separarsi. Uno di questi ciondoli è una bellissima scaglia rossa di maride ed una conchiglia intarsiata che rappresenta il simbolo di riconoscimento dei maridi.
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    E' alta e molto magra, non è per niente allenata fisicamente e le ossa sono circondate da pochi muscoli, rendendola scricchiolante ad ogni passo o piegamento che fa. Il corpo sottile e magro deriva dalla parte della famiglia della nonna di Pauline. Il suo corpo e magro e delicato, molto adatto a movimenti agili come quelli di una ballerina. Ha le spalle strette rispetto al resto del corpo, sono leggermente più rientrate dei fianchi e spesso sono leggermente incurvate verso il basso, vittime di posture scorrette dovute alla sua altezza. Le baccia sono leggermente più pienotte, ma terminano in degli ossuti avambracci e delle mani allungate e delicate, dalla pelle morbida come la seta e con delle dita leggermente storte.
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    I fianchi ancora non sono pronunciati, ma le ossa del bacino spingono lentamente contro la pelle. Non poco distante dall'ombellico, sulla parte destra del ventre presenta uno strano alone verdastro dai bordi leggermente violacei: una macchia indelebile che la caratterizzerà come una sorta di voglia colorata comparsa in seguito ad un incidente magico per colpa del fratello minore. Quest'ultimo prendendo in mano una bacchetta non propria, ha colpito per sbaglio la ragazza, macchiandole irrimediabilmente la pelle con un incantesimo spontaneo.
    Le gambe sono lunghe ed ossute e le ginocchia leggermente rivolte verso il centro a formare una piccola "x" naturale. I piedi sono lunghi e sottili, da essi si vedono emergere spesso le ossa metatarsali come se fossero ricoperte da solo un sottile strato di pelle.
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    Anche se / fingo di essere disposto a cedere / senza dirti che / non mi fido ma / poi come niente ti ritrovo qua
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    Background -Ludwig Ledrec De Lafevre deteneva e detiene ancora oggi il cinquantadue percento della vendita ed allevamento annuali di gufi e civette viaggiatori e di compagnia. Nasce in Alsazia a Strasburgo il 18 febbraio 1938, da una famiglia di rigidi maghi purosangue da generazioni. I suoi genitori si chiamavano Laurence Ledrec De Lafevre Mormont ed Ivett Arcés, ed erano gli ultimi elementi della casata Mormont, conosciuta nell'albo familiare dei Ledrec come la più rigorosa ed intransigente.
    Pauline Delacroix, nata a Parigi il 4 luglio 1941, terza figlia, dopo due gemelle, di Victoire Delacroix ed Alexandra Picard.
    Il loro matrimonio è un matrimonio combinato per unire due dei casati più autorevoli e mantenere la purezza del loro sangue fino alle generazioni successive. Il pretesto della famiglia Delacroix, in realtà, dell'organizzazione di questo matrimonio combinato è tentare di insabbiare quella che loro considerano essere la malattia di cui è affetta Pauline stessa, la loro ultimogenita (nonchè disgrazia, anche se mai l'hanno confermato). La giovane ragazza ha presentato un ritardo molto prolungato nell'uso della magia. Quando le sorelle maggiori erano già delle maghette belle e pronte, la giovane donna non era capace di scagliare nemmeno un incantesimo per sbaglio. Non si conoscono le origini di questo suo "ritardo-magico", non si sa se geneticamente ci fosse stato qualcosa che non va. Nessuno lo sa, ad eccezione del suo futuro marito, che comunque ne viene a conoscenza molto dopo il loro matrimonio, ed i genitori stessi che portarono questo segreto fino alla tomba, quanto sembrasse, per le loro menti bigotte, troppo riprovevole avere una figlia diversa. I due si sposarono precocemente e la giovane donna venne accolta fin da subto dalla famiglia rigorosa quanto cordiale del marito del quale conosceva a stento il nome.
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    In loro, l'amore non sboccia subito. Due caratterini molto diversi che facevano fatica a stare insieme. I primi figli nascono quasi per sbaglio, sono due gemelli, dai capelli biondissimi. Nascono il 10 agosto 1960 ed i due coniugi li tengono rigorosamente nascosti ai genitori fino a quando non mostrano le doti magiche che i genitori di entrambi desiderano vedere sopra ogni altra cosa. I due gemelli si chiamano Simòn e Philibert, due gemelli omozigoti che però presentano un'unica differenza. Uno dei due non dimostra fin da subito il suo potere magico, al contrario dell'altro. Il terrore dei giovani coniugi nei quali - in un modo o nell'altro - sboccia un sentimento piuttosto simile all'amore, riguarda solo e soltanto l'asperità dei genitori di entrambi e decidono di compiere un gesto estremo.
    In una casetta non molto distante dalla Tenuta Ledrec, avevano notato una famiglia di loro coetanei residente in quel luogo da sempre, a detta di Ludwig.
    I coniugi Blanchet sono una coppia di giovani amanti che hanno scoperto dopo innumerevoli prove di non poter generare bambini, è a loro che con il cuore spezzato i coniugi Ledrec decidono di donare il piccolo Simòn, convinti che vivere da magonò in una famiglia di non-maghi sarebbe stato un futuro migliore.
    Ufficialmente i coniugi Ledrec De Lafevre, quindi, ebbero tre figli: Philibert, Penelope e Patrick.

    Convence, Arthur Dubois e Costantine, Ilmir Lafayette sono una coppia di serpeverde che coronano il loro amore nelle mura di Hogwarts, forse un po' troppo presto. Nascono entrambi a Lione rispettivamente il 5 marzo 1938 ed il 6 settembre 1935.
    Attendono un matrimonio combinato organizzato dalle loro famiglie per scappare insieme e trasferirsi in Cornovaglia e vivere la loro storia d'amore per i fatti propri, liberandosi per sempre dei legami di sangue che quelle famiglie avevano imposto. Le due figlie di Convence e Costantine sono due gemelle, Charlotte ed Elodì, nate il 9 dicembre 1960 senza alcun problema di alcun genere. Qualche anno dopo, nascerà anche Louis.

    Charlotte e Philibert si conoscono ad Hogwarts, all'alba del loro terzo anno. Entrambi della casata di serpeverde non si erano mai considerati fino a quando, per l'occasione di un evento organizzato dalla scuola, i due vennero costretti - in un certo senso - a lavorare fianco a fianco.
    Perdono le loro tracce verso la fine del quarto anno, Charlotte si vede costretta per cause familiari ad abbandonare la scuola e di lei non se ne ha più traccia. Per molti anni Philibert tenta di ricavare sempe più informazioni possibili della ragazza della quale ricorda più o meno soltanto nome e cognome, ed è un caso che ad una cena di gala dove Simon è stato invitato per fare le veci del padre che la incontra.
    Forse è superfluo dire che il loro primo figlio, Costance Paul Ledrec viene concepito proprio in quella occasione.

    Il 14 febbraio 1997, da Simon Ledrec Blanchet e Reneè Varens nasce Zoey Andrea.

    Pauline, invece, è la secondogenita di Charlotte e Philibert Ledrec. Nasce il 9 luglio 2001 in una notte un po' umida, talvolta piovosa, in un piccolo centro ospedaliero nei pressi di Les Baux de Provence, la cittadina nella quale si trova la Tenuta Ledrec De Lafevre e dove tutt'ora vive tutta l'intera famiglia di Pauline.

    Qualche anno prima Louis, zio di Pauline incontrerà Maria Garlic, con la quale diede alla luce Jordan, nello stesso anno di Pauline, il 14 settembre.

    Il 15 febbraio 2003 nascerà, invece Victor.
    ai piedi del letto del mondo / sogno cosa mi aspetterà / e vedo un cielo sereno / anche se / sereno non sembra
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    Legno di agrifoglio, lunga 10 pollici con nucleo di Capello di Sirena e pelo di Kneazle, flessibile. (x) (revisione)


    Legno - (dagli appunti di Ollivander) L'agrifoglio è uno dei legni da bacchetta più rari; ritenuto tradizionalmente protettivo, questo legno si sposa felicemente con chi può aver bisogno d'aiuto per superare la propria tendenza alla rabbia e all’impetuosità. Non di rado, inoltre, le bacchette di agrifoglio scelgono un padrone coinvolto in qualche pericolosa impresa di ricerca, spesso di tipo spirituale. L'agrifoglio è uno di quei legni la cui efficacia negli incantesimi varia radicalmente a seconda del nucleo scelto per la bacchetta.

    Lunghezza - (dagli appunti di Ollivander) Molti fabbricanti di bacchette abbinano semplicemente la lunghezza della bacchetta alla taglia della strega o del mago che la useranno, ma è un metro approssimativo che non tiene conto di molte altre importanti considerazioni. Secondo la mia esperienza le bacchette più lunghe possono andare bene per i maghi più alti, ma tendono a essere più attratte dalle personalità spiccate, e da chi pratica uno stile di magia più grandioso e drammatico. Le bacchette ben proporzionate, invece, favoriscono incantesimi più eleganti e raffinati.

    Nuclei - I nuclei della bacchetta magica di Pauline sono capello di Sirena e pelo di Kneazle.
    La prima, con la sua bellezza e il suo canto ammaliava i naviganti che erano destinati ad annegare se ne fossero stati attratti. La sirena rappresenta un simbolo di forza, energia e potenza femminile e allo stesso tempo minaccia. Per altre persone invece rappresenta l’essenza del mare stesso. Anche Pauline ha iniziato, solo all'alba del terzo anno, a conoscere questo profondo legame col mare e le creature marine che inizia dal profondo dell'oggetto più importante per la streghetta.
    Il secondo nucleo, lo Kneazle, probabilmente è il vero simbolo di Pauline. La creatura magica è molto simile ad un gatto, dall'intelligenza superiore che possiede l'abilità di sentire e percepire uno strano sospetto riguardo le persone troppo poco amichevoli, con le quali si mette subito sulla difensiva.

    Oggetti - Acquisti Scolastici.

    richiamo - visita medica obbligatoria v anno



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    [PRIMO ANNO]
    [SECONDO ANNO]
    [TERZO ANNO]
    [QUARTO ANNO]
    [QUINTO ANNO]
    [SESTO ANNO]
    [SETTIMO ANNO]


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    [PRIMO ANNO]

    1 Calderone (in peltro, misura standard 2)
    1 Set di provette (a scelta tra: vetro o cristallo)
    1 Set di ingredienti per le Pozioni del I Anno
    1 Bilancia di precisione (a scelta tra rame o ottone)

    [TERZO ANNO]

    Set di Ingredienti per la Polvere Volante
    Set di Ingredienti Comuni

    [SETTIMO ANNO]
    Calderone in Argento
    Set di Ingredienti Non Comuni

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    [PRIMO ANNO]

    3 Tre completi da lavoro in tinta unita (nero)
    1 Cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
    1 Abito scolastico (Pantaloni normali + Abito scolastico Unisex)
    1 Abito da cerimonia (Pantaloni da cerimonia + Abito da cerimonia(Maschi); Abito da cerimonia (Femmine))
    1 Paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili)
    1 Mantello invernale (nero con alamari in argento)

    [TERZO ANNO]
    [QUINTO ANNO]

    1 Paio di Guanti in pelle di Tebo
    1 Paio di Guanti Scudo

    [QUARTO ANNO]

    [SESTO ANNO]
    3 Completi da lavoro in tinta unita (nero)
    1 Cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
    1 Abito scolastico (Pantaloni normali + Abito scolastico unisex)
    1 Abito da cerimonia lungo
    1 Paio di guanti di protezione (in pelle di drago)
    1 Mantello invernale (nero con alamari in argento)

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    [LOM] Un pezzo di stoffa o pelle a scelta. (SETA VERDE SMERALDO)

    [QUARTO ANNO]

    Capsule Colt

    [QUINTO ANNO]

    Ricordella

    [SETTIMO ANNO]

    Kit primo Soccorso CDCM

    [SETTIMO ANNO]

    Busta di biscotti premio da 750 gr

    [VACCINAZIONE MORBO HELIANTHUS]
    Oggetti - Altri oggetti ed accessori.

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    Divinazione (I)
    "Hanno la particolarità, oltre a raffigurare il vostro segno zodiacale, di essere fatte con un materiale particolare che cambia colore in base a com'è il vostro umore”.
    A seconda della varietà e del colore, l’agata può essere associata a vari elementi (Fuoco: marrone, nera, rossa; Terra: bianca e nera, muschiata, verde; Acqua: blu) e alle loro rispettive caratteristiche legate all’energia e alla forza, alla fertilità, alla pace e al benessere, alle emozioni e alla sensibilità.

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    Ballo di Carnevale 2014 (II)
    Maschera dei Mille Volti: permetterà alla persona di cambiare il proprio volto con quello di un altro che conosce, dovrà solo pensare intensamente a quella persona mentre indossa l'oggetto. La Maschera non modifica nè corpo nè età, cambia solo il viso: una volta tolta, tornerà ad essere una maschera bianca normale. Si può facilmente vedere l'oggetto sulla persona se si usano incantesimi di rivelazione o di interruzione della magia (finite incantatem).

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    Lezione di Recupero LOM (II)
    Talismano portafortuna realizzato da Pauline stessa durante una lezione di recupero. Una collana con una luminosa pietra di luna (pietra corrispondente al suo segno zodiacale babbano) legata a dei fili dorati.
    Elemento Acqua: l’elemento acqua riguarda la sfera delle emozioni e della femminilità (amore, guarigione, compassione, riconciliazione, intuizione).

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    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
    Perla vinta ad una gara di corsa con bighe trainate da avvicini.
    "Non è semplicemente una perla, è anche un porta fortuna. Portandola con te, incastonandola in un orecchino, collana o bracciale, quando sarete in acqua sarete protette dai pericoli."

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    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
    Conchiglia intarsiata che Pauline porta sempre al collo, simbolo di riconoscimento per i maridi.
    "Ma potete venirci a trovare prendete queste conchiglie sono un segno di riconoscimento per i maridi. In qualsiasi mare del mondo andrete, non verrete mai attaccati se porterete questa con voi."

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    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
    Scaglia rossa di Maride, ricevuta in dono da Themistocles, uno dei maridi della delegazione Greca che ha accolto Pauline durante la visita scolastica.

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    Riunione Natalizia Serpeverde (III)
    Come Irene, Stephan e William, Pauline riceve dalla professoressa Thorsen in regalo un Dressing Bracelet.
    "Bracciale unisex che permette di cambiare la propria mise in qualunque momento della giornata e di sostituirla con una veste dai colori neutri. Grazie ad un incantesimo di estensione, si adatta perfettamente a qualsiasi polso, senza rimanere troppo stretto o troppo largo. Il bracciale è riutilizzabile, con un "Finite Incantatem" le vesti scompaiono e si ritorna al bracciale di partenza."

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    Seconda lezione di Manipolazione della Mente (III)
    "Sono i talismani di cui abbiamo parlato prima, di tipo controdifensivo per proteggervi dall'Insinuo Somnum. Siccome è un incantesimo che vi colpisce da addormentati ho sempre pensato fosse tra i talismani più utili e vi eviteranno guai in futuro."

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    Seconda lezione di LOM (III)
    Daga realizzata in Mithril da Stephan Frost, durante una lezione di Laboratorio Oggetti Magici.
    Presenta il manico in legno di agrifoglio e sull'elsa vi sono incastonate quattro pietre per lato.
    Primo Lato: gemme ovali - blu (turchese), arancio (corniola), viola (ametista); gemma semisferica: nera (ematite).
    Secondo Lato: gemme ovali - rosso (diaspro), verde (agata), rosa (quarzo); gemma semisferica: bianca (pietra di luna).

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    Riunione (post-quest) Serpeverde (III)
    Come tutti i serpeverde presenti alla riunione, Pauline riceve da William un bracciale a forma di serpente molto particolare.
    "Sono magicamente legati tra loro. Se solo uno di voi vorrà che gli altri lo raggiungano è necessario toccare un occhio del serpente e concentrarsi per richiedere aiuto. Immediatamente tutti gli occhi degli altri bracciali inizieranno a brillare ad intermittenza, sempre più rapidamente man mano che ci si avvicina al bracciale che è stato attivato."

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    Presentazione del corso di Alchimia (III)
    Pacchetto con dei Gadget da Alchimista ricevuto da Wyatt Whitefog durante la presentazione del corso.
    Il pacchetto contiene:
    - Un portachiavi con la scritta "I ♥ Alchimia" che cambia colore a seconda di chi lo stringe in mano
    - Ambrosia: un biscotto circolare dall'incredibile valore energetico. Un piccolo morso è accomunabile ad un abbondante pranzo. (consumabile in 4 volte)
    - Etere: piccola fialetta con un liquido celeste. Si tratta di una bevanda che ha il gusto di ciò che la persona vorrebbe bere. E' un incredibile energizzante in grado di ridare le forze e rendere iperattivo persino una persona che non dorme da 24 ore. (monodose)
    - Tre fialette contenenti incantesimi liquefatti: Aqua Eructo - Stupeficium - Evanesco

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    Prima Riunione Silver Bullet (Genevieve) (III)
    Maschera rigida a forma di viso di Lupo regalata a Genevieve da Stephan Frost durante la prima riunione dei Silver Bullets.
    Dato che ad essere stata convocata è stata Genevieve e non Pauline, la ragazzina non conserva questa maschera nella propria camera, ma in un nascondiglio segreto nella guferia, dove è certa che nessuno possa trovarla.



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    Animali - Al Serraglio Stregato, all'avvenire del primo anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Pauline acquista un Gatto Norvegese delle Foreste, che nomina "Birillo".
    La creatura la accompagnerà in una serie di avventure, tra l'altro sarà anche suo "compagno" occasionale - e sicuramente non desiderato - di una lezione di Trasfigurazione tenuta dal professor Turner, al terzo anno di Pauline.
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    Birillo è un tipico gatto d'appartamento. Non ha un carattere esuberante e gli basta accoccolarsi si una montagnola di vestiti di Pauline per stare bene con sè stesso. Ha un folto pelo grigio e degli occhi grandi e gialli come i fiorellini di campo. Ha un brutto vizio, comune a tutti i felini. Spesso adora limarsi le unghia ed esercitarsi a graffiare sul legno: il bordo del letto di Pauline, principalmente il lato destro, è pieno di graffi e striature.
    Ha una rivalità profonda con Aire (anche se lei non lo sa), la civetta di Irene, compagna di stanza di Pauline.
    Durante la lezione di Trasfigurazione al III anno, tenutasi nel Labirinto della Scuola, la serpeverde si imbatte in un gruppetto di Imp (L'Imp è una creatura che vive esclusivamente in Inghilterra e Irlanda, può essere alto dai quindici ai venti centimetri e di colore marrone scuro o nero. Può essere confuso con il Pixie. L'Imp è di indole dispettosa e vive sui terreni umidi e paludosi. Spesso si trovano sulle sponde dei fiumi dove si divertono a buttare gli incauti visitatori.).
    Uno di essi, un esemplare femmina alto quasi 15 centimetri, decide di rintanarsi all'interno della tasca della serpeverde che, decisa a tenerla con sè, decide di richiedere la patente ed un addestramento speciale per poterlo tenere all'interno del castello. Il suo nome è Turner. (colloquio) (addestramento)

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    (X) Nome: Shale
    Sesso: Femmina
    Età: 4 anni
    Razza: Testudines
    Questa piccola tartaruga di terra, alla tenera età di un anno, ha infatti intrattenuto un incontro fin troppo ravvicinato con l'aggressivo cane dei vicini: ne è uscita sconfitta e viva per miracolo. Dopo lo scontro, infatti, ha riportato gravissimi danni alla zampa anteriore sinistra, che le è stata amputata grazie all'intervento tempestivo dei Veterimagi. Per agevolarne i movimenti, infatti, Shale è stata dotata di un piccolo skateboard personale e da allora ama schizzare da una parte all'altra del negozio, ingaggiando vere e proprie gare di velocità con gli altri animali.

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    Mentre dormi ti proteggo / e ti sfioro con le dita / ti respiro e ti trattengo / per averti per sempre
    Curiosità -
    Ha sempre desiderato una sorellina piccola alla quale fare le trecce;
    Ha otto cani, cinque dei quali sono di età maggiore della sua;
    Adora la pioggia e saltare sulle pozzanghere;
    Ha scelto il suo colore preferito quando aveva quattro anni. Il verde era perfetto perché il rosa era troppo da ragazze ed il blu troppo da ragazzi;
    Quando suona il violino ha bisogno di uno spazio molto largo perché si muove molto;
    All'età di 10 anni si è arrampicata sulla quercia più grande della tenuta e non è scesa per un giorno intero;
    Aveva paura delle profondità del mare;
    Il suo animale preferito è la tigre bianca, ma non le dispiacciono nemmeno i gattini;
    Se potesse diventare un animagus, vorrebbe diventare un'aquila, se potesse farebbe in modo di mantenere soltanto le ali sulla schiena;
    Genevieve esiste veramente, solo che Pauline non ricorda di averla vista;
    Pauline non soffre di disturbo bipolare, quando veste i panni di Genevieve recita continuamente, ma è fermamente cosciente di non essere sè stessa;
    La sua prima cotta per un adulto è stata nei confronti del professore Chris Collins;
    Dopo la visita alla scuola di magia greca, Pauline vorrebbe molto imparare il maridese;
    Il suo fiore preferito è la Thalia, ma non riesce a coltivarla nel proprio giardinetto;
    E' fermamente convinta che il fantasma della nonna venga ancora a trovare suo nonno la notte per dargli un bacio;
    E' affascinata dal fuoco e dalle candele;
    Quando è a casa ed è nervosa Pauline si rintana nella gabbia delle civette per pettinarle. Questo la fa rilassare;
    Da piccola ha pianto quando ha scoperto di non poter sposare il fratello maggiore;
    E' molto territoriale e protettiva nei confronti degli amici, soprattutto quando essi si fidanzano;
    La sua prima amica ad Hogwarts è stata Jisélle;
    Quando è molto nervosa o non riesce a parlare o balbetta;
    Fare la caporedattrice del giornale di Hogwarts è diventata è ciò che la soddisfa più di ogni altra cosa;
    Adora giocare ai videogiochi, Assassin's Creed è il suo videogame preferito;
    Le manca da morire il suo MP4 e la sua Wii;
    Per conquistarla basta saperla far ridere;
    E' un'amica leale.
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    Stile - Pauline non ha un vero e proprio "stile predefinito". In estate adora indossare abiti leggeri, con stoffe morbide e chiare che le permettano di non patire il caldo e di lasciar passare attraverso la candida stoffa i venticelli e le brezze che rendono poco afose le stagioni nel nord europa. Adora indossare abiti di cotone e lino, che si appoggiano distrattamente sul corpo senza dare troppo peso alla pelle estremamente candida che ha bisogno di stare quanto più possibile riparata dal sole. Indossa abiti non troppo corti ma che almeno le arrivino a metà coscia; il suo corpo lungo e sinuoso non le permette (per non diventare una montagna), di indossare scarpe troppo alte, quindi si limita ad indossare sandali di mille colori e scarpette di tela così leggere da farle sembrare di camminare senza.
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    Un altra sua passione sono le stoffe leggere come la seta candida che indossa spesso in abiti variopinti e casacche decorate delle tonalità dalle più sgargianti alle più sobrie, casacche aperte sul davanti che le coprono le braccia fino a tre quarti e talvolta risultano essere più lunghe di un semplice vestito. Le indossa in estate ed in primavera, quando la stoffa che utilizza diventa un lieve misto fra seta e materiali più pesanti. Spesso indossa anche casacche ad unica tinta con delle trecce o dei pendagli alla base che tintinnano e svolazzano e che spesso sono il soggetto principale di distrazione della serpeverde che ci giocherella, le intreccia, le sfalda continuamente. Di solito non è lei a comprarsi i vestiti, non ama molto fare shopping, anzi preferisce spesso aprire l'armadio della madre a caccia di abiti che non indossa più o che le piacciono. Non è raro il suo aprire l'armadio dei fratelli quando non trova niente di interessante in quello della madre.
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    Pauline, ha un profondo amore per la sua divisa di Hogwarts. In inverno non c'è giorno che non ne abbia una con camicia, gonna o pantalone, sciarpa o cravatta, e casacca ben stirata e pulita come se fosse appena uscita da Madama McClan.
    Solo le calze, hanno spesso qualche problema, i suoi collant, dai più leggeri a quelli più pesanti, sono sempre bucate, sfilacciate, che ormai non si fa nemmeno troppi problemi ad indossare delle calze bucate, tanto la lunga casacca della divisa nei periodi più caldi la copre quasi interamente, evitando di farle percepire gli spifferi del freddo di Hogwarts. Ma in inverno non indossa soltanto la divisa della scuola, ovviamente. Adora le gonne a vita alta, di stoffa scura, talvolta anche di panno. Gonne a ruota che con il suo camminare ondeggiano e non si attaccano completamente alle gambe e le permettono di camminare con più facilità e tranquillità. Non ama gli stivali alti, le danno difficoltà di movimento e li indossa solo e soltanto quando c'è troppo freddo da non riuscire a resistere. Scarpe che adora sono le oxford da donna, delle scarpe sottili e delicate, con la suola in legno o in gomma, che adora indossare con qualsiasi veste.
    Collant a parte, la sua più grande passione sono le calze. Nel proprio dormitorio ha ben tre cassetti deidcati soltanto alle calze e ne ha di ogni tipo, misura e dimensione.
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    Nel bacio degli amanti che si scambiano i silenzi / c'è una storia da buttare, un'altra tutta da rifare
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    Pagella Primo Anno


    PAGELLA DEL PRIMO ANNOmedia: A
    PozioniOLTRE OGNI PREVISIONE
    DCLAOECCELLENTE
    IncantesimiOLTRE OGNI PREVISIONE
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    CDCMACCETTABILE
    Storia della MagiaOLTRE OGNI PREVISIONE
    ErbologiaACCETTABILE
    DivinazioneACCETTABILE
    BabbanologiaECCELLENTE

    Pagella Secondo Anno


    PAGELLA DEL SECONDO ANNOmedia: O
    PozioniOLTRE OGNI PREVISIONE
    DCLAOOLTRE OGNI PREVISIONE
    IncantesimiOLTRE OGNI PREVISIONE
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    MDMOLTRE OGNI PREVISIONE
    Antiche RuneOLTRE OGNI PREVISIONE
    Laboratorio Oggetti Magici//
    Trasporto MagicoOLTRE OGNI PREVISIONE


    Pagella Terzo Anno



    PAGELLA DEL TERZO ANNOmedia: E
    PozioniECCEZIONALE
    DCLAOACCETTABILE
    IncantesimiDEBITO
    TrasfigurazioneOLTRE OGNI PREVISIONE
    MDMECCEZIONALE
    Antiche RuneOLTRE OGNI PREVISIONE
    Laboratorio Oggetti MagiciECCELLENTE
    Trasporto MagicoACCETTABILE


    Pagella QUARTO Anno



    PAGELLA DEL QUARTO ANNOmedia: E
    ALCH (PG1)OLTRE OGNI PREVISIONE
    ARSMGUFO CONSEGUITI
    MDMGUFO CONSEGUITI
    DCLAO (PG3)OLTRE OGNI PREVISIONE
    INCN (PG2)ACCETTABILE
    LOM (PG3)ECCEZIONALE
    MINT (PG2)ECCEZIONALE
    POZ (PG3)DEBITO
    TRAS (PG3)ACCETTABILE
    TMV (PG3)ECCEZIONALE +


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    ALCHIMIA



    (IV) (PG1)

    Antiche Rune e Simbolismo Magico
    G.U.F.O. conseguiti



    AJMPCMT

    (I) - • DELEO: Controincantesimo del Signo, permette di cancellare la Scrittura Runica. • EXSEQUOR: Incantesimo di Esecuzione che permette di attivare il potere dei simboli runici. • OCCULTO SIGNO: Incanto che permette di rendere invisibile una Runa tracciata con l’incanto Signo. • REPERIO SIGNO: Incanto che permette di far scaturire dalla bacchetta uno speciale fascio di luce da utilizzare per ritrovare Rune occultate con l’Incanto Occulto Signo. • SIGNO: Incanto di scrittura runica che permette di scrivere attraverso l’essenza della propria magia. Il colore varia da mago a mago ed è impossibile da cancellare se non l’apposito controincantesimo.
    Inchiostro interiore color verde chiaro


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    (II) Esperienza di creazione di una barriera di primo e secondo livello. Con le rune: Thurisaz, Eolh, Sigel, Othel. Daeg ed Isa. Mannaz. Tir e Kenaz. Ehwaz e Perdhro, genera una barriera che esclude tutte le donne streghe.


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    (II) - Sigillo del Serpente. Incantesimo che permette soltanto al mago che incanta una pergamena di poterne leggere il contenuto. Formula: Serpentis Ictu (Incanto runico, detto “Sigillo del Serpente”, che permettere di proteggere uno scritto magico dalla lettura indesiderata.).



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    (II) - Sigillo della Chiusura Ermetica. È utilizzato solo e solamente sui libri e serve per chiuderli in modo tale che solo pagando un tributo di sangue è possibile leggerne il contenuto. Il sigillo si traccia con il sangue del mago in modo tale da disegnare all’interno della copertina tre cerchi intrecciati, niente formule, ma solo tanta concentrazione e canalizzazione dell’energia.


    (II) Incantesimo di Rielaborazione di una Runa: • MUTATIS SIGNO: Incanto runico che permette di modificare una Runa tracciata con l’incanto Signo. • SUBSCRIBO OBICE: Incantesimo runico che permette l’attivazione di una barriera runica.) • CORPUS SIGNO: Permette all’incantatore di imprimere temporaneamente una scritta su di un corpo. Incanto utilizzato per Antiche Rune per tracciare i Sigilli.


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    (III) - La Chiave di Muiredach Questo disegno è formato da due “T” che si riflettono una nell’altra. Utilizzato come guardia per proteggersi dal male, si è scoperto essere un potete Sigillo utilizzato per imporre il silenzio su colui il quale viene tracciato. Se impresso sul corpo di un uomo o animale, questi diventerà sordo fino a che sarà integro e attivo questo Sigillo.


    // simbolo circolare di antiche rune che non mi ricordo //


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    (III) Trappola del Diavolo - se tracciato con adeguate dimensioni da poter contenere una persona su un soffitto o un pavimento, allora verrà creata una vera e propria zona nella quale chiunque sia all’interno non ne potrà uscire o utilizzare la Magia. Purtroppo si è visto che tale tipo di Magia diventa inefficace nel momento in cui si tenta di nasconderla con qualsiasi tipo di magia, quindi bisogna in qualche modo ingegnarsi per avere un “effetto sorpresa”.
    - se tracciato sul corpo di una persona, solo in maniera Temporanea, sarà capace di contenere un Incantesimo che verrà attivato nel momento in cui il “possessore” del tatuaggio deciderà di infondere un po’ della propria Magia al suo interno.


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    (III) Sigillo dell'Esilio - Deve essere tracciato con il sangue di un mago, anche non vostro. Dopo averlo tracciato c’è bisogno di porre la mano sopra di esso, come prima, e darci un pizzico di Magia. Una forte luce risplenderà, verrete investiti da un onda d’urto e per il raggio di qualche metro, per qualche minuto, nessuna forma di Magia sarà possibile. Il sigillo si consumerà in questo tempo e, quando scomparirà, vorrà dire che la Magia sarà di nuovo possibile.


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    (III) Sigillo Anti-Possessione: Questo Simbolo, se impresso sulla pelle, permetterà di accrescere le difese della vostra mente dalle intrusioni esterne, di essere meno soggetti alle magie che potrebbero controllarvi.



    (III) - Corpus Haurias (incantesimo che permette di imprimere sulla pelle dei simboli magici; a differenza del Signo, non imprime proprio potere magico alla scrittura, disegna soltanto.)



    Cura delle Creature Magiche



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    (I) Approccio alla creatura magica Kneazle. Incantesimi di Primo Soccorso: • ANAPNEO: Libera le vie respiratorie se si punta la bacchetta al torace o alla gola esercitando una lieve pressione. Se non eseguito con perizia, può causare seri danni. • EPISMENDO: Blocca le epistassi e fa smettere di sanguinare. • FERULA: Genera delle bende che avvolgono le ferite. • MOBILICORPUS: Permette di sollevare a mezz’aria persone e oggetti come se fossero appesi a fili invisibili. Richiede concentrazione, forza di volontà e contatto visivo. • PERICULUM: Genera delle scintille rosse dalla bacchetta. • TERGEO: Incantesimo Smacchiatore.


    Difesa contro le Arti Oscure



    (I)LOCOMOTOR MORTIS: Forma un cerchio intorno alle gambe di chi viene colpito impedendogli di camminare. • PETRIFICUS TOTALUS: Irrigidisce il corpo della persona o dell’animale su cui è lanciato.

    (II)CONFRINGO: Genera dalla bacchetta una sostanza esplosiva. E’ vietato utilizzarlo su esseri umani o animali. I maghi inesperti potrebbero caderne vittime. • DEPRIMO: Crea una forte pressione sull’oggetto e ne può causare la distruzione. Attenzione ai detriti. • DIFFINDO: Recide oggetti di ogni genere, ferisce anche. • EVERTE STATIM: Scaraventa lontano l’avversario in modo violento e fulmineo. • EXPELLIARMUS: Incantesimo di disarmo. Ogni oggetto tenuto in mano dall'avversario viene scagliato via. Se eseguito alla perfezione, può sbalzare l’avversario indietro, facendolo cadere o addirittura svenire. • INCARCERAMUS: Genera delle grosse funi dalla bacchetta che avviluppano il bersaglio. Se lanciato correttamente non lascia scampo, più l'incarcerato si dimena e più le funi stringono. • PROTEGO: Crea uno scudo in grado di contrastare gli incantesimi più semplici. • RICTUSEMPRA: Colpisce con forza il nemico facendolo indietreggiare di alcuni metri, ma può causare anche il solletico. Si può far ridere l'avversario fino a fargli fare la pipì sotto.• SERPENSORTIA: Evoca un grosso serpente che si scaglia contro l’avversario. Il tipo di serpente dipende dal mago che lo evoca. • STUPEFICIUM: Genera un potente raggio di energia dalla bacchetta che colpisce l’avversario facendogli perdere i sensi. E’ efficace sia sull’uomo sia sulle Creature Magiche, tranne quelle che hanno la pelle che respinge gli incantesimi. • VIPERA IVANISCA: Permette di far svanire un serpente evocato magicamente. E' il contro incantesimo del SERPENSONTIA.

    (III)LEVICORPUS: Solleva in aria la persona colpita, tenendola sospesa per le caviglie. • LIBERACORPUS: Annulla il Levicorpus. Concentrazione e contatto visivo costante. • MONSTRUM: Detta anche Fattura Orcovolante, evoca mostruosi esseri svolazzanti, simili a spettri che attaccano il nemico.

    Divinazione




    (I) nozioni di base di - Astragalomanzia - Chiromanzia - Sticomanzia (Bibliomanzia) - Astrologia

    Incantesimi




    (I)FINITE INCANTATEM: Incantesimo che permette di Terminare gli effetti di altri incanti che si conoscono. Non può essere usato come incanto scudo. • MARMORUM: Incantesimo che permette di rendere infrangibile un materiale fragile. • WINGARDIUM LEVIÒSA: Fa levitare oggetti e animali. Non funziona sugli esseri umani.

    (II)CECITAS: Permette di accecare temporaneamente l’avversario, dipende dalla potenza dell’incantatore. • CONJUNCTIVITUS: Crea un forte fastidio agli occhi rendendo difficile la vista. • MIMBLE WIMBLE: Fattura Tartagliante che induce il bersaglio a balbettare sbagliando dunque anche la pronuncia di eventuali incantesimi.
    MUFFLIATO: Permette di bisbigliare senza che orecchie indiscrete possano sentire infatti, quest'ultime udiranno solo un leggero ronzio. • QUIETUS: Riporta la voce di chi lo usa a un volume normale. Controincantesimo di Sonorus, da non confondere con Silencio. • SILENCIO: Impedisce ad una creatura di emettere qualunque suono. • SURDITATIS: Incantesimo che rende temporaneamente sordo il soggetto colpito, la durata dipende dalla potenza dell’incantatore. • VISIBULA NOCTAMBULUS: Permette di vedere al buio. Quando si è sotto l’effetto di questo incantesimo qualunque luce forte e improvvisa potrebbe abbagliare e rendere ciechi per alcuni secondi.

    (III) Ripetente

    Laboratorio Oggetti Magici



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    (II)ASKOLOS: Incanto di Attivazione, permette di decidere quando e come un determinato incanto abbia inizio. • FERO FORTUNAM: Utilizzato nella creazione di amuleti portafortuna per attirare la buona sorte. • OPERIMENTUM: Rende un oggetto strettamente personale, impedendo ad altri di toccarlo.

    (III)MUSYKEIA: Incanto che permette di far suonare da soli strumenti musicali.

    Manipolazione della Mente




    (II)ALLECTUM: Incantesimo Affascinante. Induce il bersaglio ad essere ossessionato, attratto da un particolare oggetto tanto da volerlo tutto per sé e difenderlo ad ogni costo. • CEREBRUNDUM: Fattura Cervello-Molle. Una fattura temporanea che rallenta le sinapsi ed intontisce il bersaglio ostacolando movimenti, sensi, e parola. L'effetto è più o meno potente a seconda di chi lo usa. • CONFUNDUS: Confonde la mente della persona colpita. E’ necessario il contatto visivo e grandissima forza di volontà, in quanto si manipola la mente. • DISMUNDO: Genera nella mente dell’avversario visioni di mondi spaventosi. Necessario contatto visivo.

    (III) INSINUO SOMNUM: Permette di accedere alla mente di un soggetto addormentato. • LEGILIMENS: Permette di leggere la mente di un’altra persona. L’unico modo per difendersi da questa magia con l'Occlumazia. • NEXUM: Incantesimo capace di collegare la mente di due soggetti addormentati in modo da manipolarne i sogni.

    Pozioni



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    (I) Pozione Scacciabrufoli ( si usa per far sparire i brufoli oppure i foruncoli creati dall'incantesimo Furunculus )
    Livello di difficoltà: Facile
    Ingredienti : Lumache cornute Aculei di porcospino Zanne di serpente Ingrediente base Ortiche secche.




    (I) Partis Revelio (incantesimo di visualizzazione degli ingredienti delle pozioni)


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    (II) esperienza col • Veleno di origine animale - Lobalug (XXX) - Brevi allucinazioni.
    Sperimenta in classe la realizzazione dell'antidoto per il veleno di Lobalug. Pauline adopera Scaglie di coda di Manticora, foglie essiccate e sbriciolate di Mandragola e corteccia di Melograno resa a cubetti.



    Trasfigurazione




    (I) Gruppo Inanimati: trasforma un oggetto in un oggetto/vegetale/animale. MUTO + nome di cosa voglio ottenere in caso ablativo.
    - Parziale oggetti: modifica o aggiunge parti ad oggetti. COMMUTO + nome di ciò che sto trasformando in accusativo.
    - Incantesimo di Ingrandimento: ENGORGIO; Aumenta il volume d'oggetti.
    - Incantesimo di Rimpicciolimento: REDUCIO; Diminuisce il volume di oggetti.
    - Incantesimo di duplicazione: GEMINIO; Per copiare solo oggetti non replicando le proprietà magiche.
    - Incantesimo di riempimento: RABBOCCO; Riempie nuovamente calici e bottiglie quasi vuoti.
    - Incantesimo di abbassamento della temperatura: FRIGUS -> GLACIES.
    - Incantesimo di innalzamento della temperatura: CALDIUS -> INFERICUS.


    (II)- Gruppo Vegetali: trasforma una pianta in un oggetto/pianta/animale. VARIO + nome di cosa voglio ottenere in caso ablativo.
    - Parziale piante: modifica o aggiunge parti alle piante.
    PERVARIO + nome di ciò che sto trasformando in accusativo.
    - Incantesimi di mutamento di stato: (*)
    ~Muto Gommosus: rende un oggetto gommoso.
    ~Muto Plumbeum: rende un oggetto pesante.
    ~Muto Plumeo: rende un oggetto leggero.
    ~Muto Lucidis: rende un oggetto invisibile alla vista ma non al tatto.
    ~Muto Tenuis: rende un oggetto solo visibile e non toccabile.
    - Controincantesimi trasfigurativi: (*)
    ~REVERSUS: annulla l'effetto di un incanto trasfigurativo sia totale che parziale. Funziona solo su oggetti, piante e animali.
    ~HOMINE REVERTO: annulla l'effetto di un incanto trasfigurativo sia totale che parziale. Funziona solo sugli esseri umanoidi.
    - Incantesimo di Ammissione ed Esilio:
    ~Per evocare: nome caso accusativo dell'oggetto + ADMITTO.
    ~Per fare sparire: nome caso accusativo dell'oggetto evocato + EXILIO.

    (III)- Gruppo Animali: trasforma un animale in un oggetto/pianta/animale.
    VERTO + nome di cosa voglio ottenere in caso ablativo.
    - Parziale Animali: modifica o aggiunge parti all'animale.
    CONVERTO + nome di ciò che sto trasformando in accusativo.
    - Incanti specifici:
    ~CHELYS: evoca crostacei.
    ~REPTILIS: evoca rettili.
    ~AVIS: evoca uccelli.
    ~GREMIUM: evoca mammiferi.
    - HOMENUM REVELIO: rende la bacchetta sensibile alla presenza di umani, anche se sono nascosti da mantelli dell’invisibilità, oppure dall’incanto di disillusione.
    VERMICULUS: Trasfigura ciò che viene colpito in un Vermicolo. Se ne sconsiglia l’uso ai deboli di stomaco.

    Volo e Trasporto Magico




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    (II) Realizzazione dell'Inchiostro per le Strillettere
    Ingredienti: 50 ml di Inchiostro di qualunque colore, 1 Grinzafico, 12 petali di Camomilla, Succo di 1 Limone





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    (II) Incantesimo Carta Memore (l'Incanto della Memoria Cartacea, ovvero l'incanto che permette al foglio di memorizzare anche le emozioni che si prova quando si scrive la lettera), Scribo Lamento, Claude et Tace e Nota Mittere (Sono de post-it volanti in cui ai scrive il messaggio che si vuole mandare ed poi bisogna incantarli. Prendono la forma di un oggetto o animale a scelta del mago.)

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    (III) - Metropolvere: •Polvere di Luna - una parte
    •Ceneri di pupille di Anguilla - due parti
    •Ceneri di Pioppo Nero - tre parti
    •Ceneri di Aswinder - una parte.
    Io resterò qui fermo finché / tu non vorrai stare con me
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    Person Of Interest -
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    Stephan Frost è il suo migliore amico, il suo unico punto fermo negli ultimi anni. Gli vuole estremamente bene, gli vuole bene come vorrebbe bene ai propri fratelli. Con lui fino al quarto anno, ha passato avventure e disavventure sostenendosi a vicenda durante le lezioni scolastiche ed i momenti di crisi. E' l'unico all'interno della scuola che conosce il segreto di Genevieve e Pauline sa di potersi fidare. Ha preso una cotta passeggera per lui, sfociata in un amore che va ben oltre la mera e semplice attrazione. Con lui Pauline non sente il bisogno di corteggiamenti ed effusioni sentimentali, non le importa niente se non averlo vicino. Sa perfettamente di non poter fare a meno di Stephan perché la sua presenza nella propria vita è stata fondamentale. Pauline crede inoltre che non sia un caso che siano nati ad ventiquattr'ore di distanza l'uno dall'altra.

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    Lestat De Lioncourt è il primo e forse unico, fino ad ora, amore di Pauline. L'amore di Pauline nei confronti di Lestat è nato lentamente e di nascosto. Colleghi di prove della Band erano "costretti" a stare molto tempo insieme. La serpeverde è sempre stata inibita nei confronti del ragazzo, incapace fino da sempre di dichiararsi o comunque di superare quel livello di amicizia che per quanto per lei non fosse abbastanza non era altro che l'unico modo per averlo vicino e poterlo amare in silenzio. Inibito anche dalla bella fidanzata che lo rendeva agli occhi di Pauline assolutamente irragiungibile ha partecipato al primo vero ballo della propria vita al suo fianco così come al suo fianco ha preso parte ad una festa di diploma per invito dello stesso Lestat. Dopo la scomparsa di Liam, Pauline e Lestat si sono persi. A seguito dell'abbandono di Lestat dalla scuola, Pauline sembra essersi rassegnata a non rivederlo mai più. Ha cercato di superare questa consapevolezza, ma probabilmente le sue preghiere sono state ascoltate.

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    Jiselle Levi è stata per un po' di anni un punto di riferimento per Pauline. Ritrovatesi spesso in situazioni nelle quali avere a che fare la ragazzina, di un anno più piccola, si è affidata alla grande considerandola per molto tempo come la sorella maggiore che non ha mai avuto.Putroppo con gli anni le ragazze si sono allontanate prendendo strade diverse: Pauline soffre molto di questa lontananza, non si sente tradita ma sente dentro di sé un profondo vuoto che la fa soffrire. Nonostante tutto continua a considerarla una persona importante nella propria vita tanto che anche il solo vederla a scuola le mette una sorta di sicurezza nonostante non si parlino molto.
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    Allyn Davies è per Pauline la principale motivazione della lontananza dell'amica da lei. Prova per lui delle sensazioni contrastanti: nonostante fossero stati precedentemente colleghi al giornale scolastico, Pauline continua comunque a serbare silenzioso rancore nei confronti del ragazzo. Nonostante tutto sta tentando di superare quest'avversione nei suoi confronti.

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    Zoey Andrea Blanchet (Ledrec): la migliore amica che puoi avere è una persona che condivide il tuo stesso sangue ma non lo sai. Le ragazze, infatti, sono figlie di due fratelli gemelli e quindi sono cugine di primo grado. Le due ragazze, conosciute quasi per caso all'interno delle mura di scuola hanno scoperto che le lega qualcosa di molto più profondo ed importante di una semplice amicizia. Per Pauline Zoey è una di quelle persone che non vorrebbe perdere mai e poi mai. E' pronta addirittura ad andare contro chiunque per stare dalla sua parte.
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    Paul Van Morin è l'ex fidanzato di Zoey nonché la persona che Pauline più odia al mondo perché ha fatto soffrire la cuginetta (e professore della serpeverde). E' una persona che Pauline considera eccessivamente strana con un'indecente gusto nell'accoppiare i colori (cosa che Pauline disturba moltissimo).

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    Irene Adler-Darko invece è quella che considera essere la sua sorella minore. Ha incontrato la ragazzina in uno dei posti più importanti e fin dal primo incontro sembrava essersi instaurato un profondo legame. Per lei Irene è una presenza particolarmente importante nella propria vita essendo, effettivamente la prima persona con cui instaura un rapporto all'interno di Hogwarts. La ragazzina è legata ad Irene nonostante e due ragazze siano effettivamente molto diverse fra loro: Irene, una ragazza quasi donna nonostante fosse più piccola di lei, dal carattere estremamente misterioso e schvo e Pauline una ragazza per molto tempo espansiva e piena di vita si ritrovano ad essere particolarmente legate nonostante le distanze.
    Pauline soffre molto della sua mancanza all'interno di Hogwarts: infatti Pauline non la vede più molto spesso, nonostante siano compagne di stanza.

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    Ethalyn Gray ed Audrey Hastings sono le due "protette" di Pauline. Sono le due ragazze affidate alla serpeverde nel suo ruolo di tutor scolastico. Per loro prova un affetto quasi materno. Con Ethalyn ha condiviso per parte del terzo anno il dormitorio.


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    Il personaggio di Pauline è frutto della mia mente e del tempo percorso qui all'interno del forum. Tutto ciò che la riguarda è di mia proprietà e nato e cresciuto prima nella mia mente e poi all'interno di questo forum.
    Il codice è stato realizzato da me stessa medesima e per questo motivo se vuoi qualcosa di simile chiedi, ma non copiare.
    Per chi fosse interessato a leggere di più riguardo Pauline, qui c'è la mia dasboard, per chi volesse ruolare con Pauline qui c'è il mio cercasi e per chi, semplicemente apprezza il mio operato sia narrativo che grafico, proprio sopra questo riquadro c'è la possibilità di premere un pollicione all'insù per lasciare un gradito +1.
    Baci, abbracci e cordiali saluti.

    pauline ledrec de lafevre


    giphycuriositàaggiornate

  11. I suoi cani non sono più otto ma, dodici. Cinque dei quali hanno più anni di lei.

  12. Il suo fiore preferito continua ad essere la talia.

  13. La sua prima cotta per un adulto è stata nei confronti del professore Chris Collins, ma ha giurato amore eterno a Blaise Fredriksen solo che lui ovviamente non lo sa;

  14. Genevieve esiste veramente ed è chiaramente una seconda personalità all'interno di Pauline, solo che nessuna delle due desidera ricordare la provenienza dell'altra.

  15. Il ricordo più divertente della sua infanzia è quando, da piccola, ha pianto un giorno intero dopo aver scoperto di non poter sposare Costance, suo fratello maggiore.

  16. Non suona più il violino né la batteria da quando si sono sciolti i The Breathers.

  17. La prima volta che ha fatto l'amore è stato la notte del suo diciottesimo compleanno.

  18. Non è mai riuscita a diventare animagus ed adesso non ha intenzione di apprendere questa abilità.

  19. Il suo Imp si chiama Mr.Turner in onore del professore che più ha odiato nella sua carriera scolastica.

  20. Dopo essere stati
    in luoghi ormai devastati
    Dove non senti i piedi,
    dove non batte neanche il sole
    Dove devi generare un sole
    che se no non vedi
    Essere nati, essere
    programmati,
    essere schiavi
    Rasserenati dall'amare il sole
    Tu non devi venerare il sole,
    ma la luce che vedi
    Luce, tu curi i mali
    di chi lo vuole
    Conduci nei tuoi viali
    finché si muore
    Ti arrampichi all'orizzonte,
    fai scavalcare il sole
    Oltre questi pianeti
    Tanto per quanta forza è nella
    tua voce
    è lenta
    La luce ha fretta
    ed è più veloce
    Chiedi alla luce di spingere
    il sole
    oltre queste pareti

    Ghiaccio
    sui tetti di questo villaggio
    Adagio
    si scioglie
    non ne resterà uno stralcio
    Squarcio
    tra nuvole e poi sbuca
    un raggio
    Assumo
    coraggio
    per stare
    quaggiù
    tumblr_o0gr6fK2h51v42inio2_500Nome: Pauline
    Il nome Pauline deriva dal latino Paulus, noto fin dall'epoca dell'antica Roma, trattandosi del cognomen romano della gens Aemilia. È tratto dall'omonimo aggettivo, paulus, che significa, in senso stretto, "di piccola quantità", "piccolo".
    Considerando il contesto dei cognomina romani, è possibile che, in origine,
    Paulus venisse imposto o al figlio più giovane (ovvero "il più piccolo") della famiglia oppure al più piccolo o più giovane fra due membri omonimi dello stesso nucleo familiare.
    Nel corso dei secoli l'accezione di questo termine si estese fino a significare anche "umile". Questo significato, in particolare, fa da sfondo alla popolarità del nome Paolo fra i primi cristiani, accentuata poi notevolmente dalla figura di san Paolo (il cui nome originale era Saul).

    Il nome di Pauline è stato scelto in onore della sua nonna paterna, Pauline Delacroix.

    Secondo nome: Juditte
    Continua il nome ebraico יְהוּדִית (Yehudit), un etnico nato nel periodo dell'esilio babilonese, che significa "Giudea", "ebrea", "donna della Giudea"; in alcuni casi viene ricondotto alla stessa radice del nome Giuda (da cui peraltro deriva il nome stesso della regione, così come il termine "giudeo"), con il significato di "lodevole" o "lodante". Nell'Antico Testamento è portato da una delle mogli di Esaù e soprattutto da Giuditta, la donna che uccise il comandante degli invasori assiri Oloferne, alla cui storia sono state ispirate numerose opere d'arte che ne hanno assicurato la diffusione. Va notato che la forma tedesca Jutta potrebbe anche derivare dal nome germanico Eutha, che significa "umanità", "discendente", "figlio". Il nome Giulitta potrebbe inoltre essere un suo derivato.
    Il secondo nome di Pauline non è riportato nella sua carta di identità.

    Cognome: Ledrec De(lla Casata) Lafevre
    Il Cognome di Pauline è Ledrec, il patronimico "De Lafevre" si riferisce ad un ramo della famiglia Ledrec, dal quale discende il bisnonno di Pauline, ma che è ormai estinta. Per questo spesso Pauline firma soltanto con il primo (e unico) cognome. I genitori hanno preferito scriverle all'anagrafe anche il secondo cognome semplicemente per mantenere la tradizione arrivata fino a loro, ma effettivamente non ha alcun valore.

    Data di Nascita: 09.07.2001

    Stato di Sangue: Purosangue

    Istruzione: Hogwarts SERPEVERDE
    Magic University of London FACOLTA' DI MAGISCIENZE MEDICHE E FAUNISTICHE

    Camera Blindata: D027

    Animali:
    v82CPkk
    Gatto Norvegese delle Foreste, acquistato al primo anno di Hogwarts. Si chiama Birillo. Birillo è un tipico gatto d'appartamento. Non ha un carattere esuberante e gli basta accoccolarsi si una montagnola di vestiti di Pauline per stare bene con sè stesso. Ha un folto pelo grigio e degli occhi grandi e gialli come i fiorellini di campo. Ha un brutto vizio, comune a tutti i felini. Spesso adora limarsi le unghia ed esercitarsi a graffiare sul legno: il bordo del letto di Pauline, principalmente il lato destro, è pieno di graffi e striature.

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    Durante la lezione di Trasfigurazione al III anno, tenutasi nel Labirinto della Scuola, la serpeverde si imbatte in un gruppetto di Imp.
    L'Imp è una creatura che vive esclusivamente in Inghilterra e Irlanda, può essere alto dai quindici ai venti centimetri e di colore marrone scuro o nero. Può essere confuso con il Pixie. L'Imp è di indole dispettosa e vive sui terreni umidi e paludosi. Spesso si trovano sulle sponde dei fiumi dove si divertono a buttare gli incauti visitatori.
    Uno di essi, un esemplare femmina alto quasi 15 centimetri, decide di rintanarsi all'interno della tasca della serpeverde che, decisa a tenerla con sè, decide di richiedere la patente ed un addestramento speciale per poterlo tenere all'interno del castello. Il suo nome è Mrs.Turner.
    (colloquio) (addestramento)

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    (X) Nome: Shale
    Sesso: Femmina
    Età: 4 anni
    Razza: Testudines
    Questa piccola tartaruga di terra, alla tenera età di un anno, ha infatti intrattenuto un incontro fin troppo ravvicinato con l'aggressivo cane dei vicini: ne è uscita sconfitta e viva per miracolo. Dopo lo scontro, infatti, ha riportato gravissimi danni alla zampa anteriore sinistra, che le è stata amputata grazie all'intervento tempestivo dei Veterimagi. Per agevolarne i movimenti, infatti, Shale è stata dotata di un piccolo skateboard personale e da allora ama schizzare da una parte all'altra del negozio, ingaggiando vere e proprie gare di velocità con gli altri animali.


    If the
    end
    of the
    world
    is near
    Where
    would
    you
    choose
    to be?
    If there
    were
    five more
    minutes
    Of air
    Would
    you
    panic
    and hide?

    tumblr_o0gr6fK2h51v42inio3_500

    Or run
    for your
    life?
    Or
    stand
    here
    and
    spend
    them
    with me?
    If we
    had
    five
    more
    minutes
    Would I,
    could I
    make
    you happy?



    Fisico
    7d5b149af875a4cb85bc99388f1b2f4b
    La prima cosa che si nota, sul corpo ormai adulto di Pauline, è un lungo tatuaggio che interessa il suo avambraccio sinistro. La pelle candida è ornata da un lungo tatuaggio raffigurante un serpente geometrico sui toni del verde che si avviluppa intorno all'avambraccio in una serie di sette spirali; la testa del serpente coincide col palmo della mano e la punta della coda, invece, giace sull'incavo del gomito. I toni verdi delle linee del lungo disegno della ragazza si sposano bene col chiarore appena abbronzato della pelle della ragazza che non si spaventa di ostentare le propri origini serpeverde. Lungo le spirali, alcune scaglie riportano dei simboli particolari, raffiguranti eventi importanti che la serpeverde ha vissuto insieme alla propria casa di Hogwarts. Ultimo fra tutti, una scaglia verde con un girasole stilizzato, in memoria di Stephan Frost, il suo migliore amico ed una delle vittime dello spietato Helianthus. Quello non è il solo tatuaggio che orna la pelle della giovane donna. In corrispondenza di entrambe le spalle della ragazza giacciono due cerchi alchemici, due tatuaggi magici che la ragazza ha ottenuto durante il suo percorso nello studio dell'alchimia.
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    Il primo, sulla spalla sinistra, composto da un concatenarsi di cerchi e quadrati, che le permette di avere una maggiore energia alchemica in presenza di manifestazioni di terra, il suo elemento.
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    Il secondo, sulla spalla destra, le è stato impresso dal padre stesso durante uno dei rituali al tempio delle bestie ed ha una forma che somiglia ad un fiore, stilizzato e fortemente geometrico.

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    Ultimo, ma non per importanza, è il sigillo anti-possessione. Questo sigillo, appreso all'ultimo anno del corso di Antiche Rune e Simbolismo Magico, gli è stato impresso nella nuca durante la sua lezione ed è un marchio permanente. Questo Simbolo, se impresso sulla pelle, permetterà di accrescere le difese della mente dalle intrusioni esterne, di essere meno soggetti alle magie che potrebbero controllarla.
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    L'intero corpo di Pauline è lungo e slanciato. Il suo fisico è magro e delicato, la pelle tesa sulle ossa ben visibili, sporgenti, che danno l'impressione di poter pungere al solo tocco. Col tempo il suo corpo ha assunto una forma più armonicamente a clessidra: le spalle si sono allargate leggermente e con esse anche i fianchi, e ciò ha accentuato la stretta circonferenza della vita.
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    Non poco distante dall'ombellico, sulla parte destra del ventre presenta uno strano alone verdastro dai bordi leggermente violacei: una macchia indelebile che la caratterizzerà come una sorta di voglia colorata comparsa in seguito ad un incidente magico per colpa del fratello minore. Quest'ultimo prendendo in mano una bacchetta non propria, ha colpito per sbaglio la ragazza, macchiandole irrimediabilmente la pelle con un incantesimo spontaneo. Le sue mani sono lunghe ad affusolate, leggermente allargate sulla base e con le dita lunghe e magre ricoperte da una pallida peluria biondastra. Porta sempre degli anelli di piccole e medie dimensioni e con le pietre colorate più disparate. Ha le dita delle mani sempre ben curate. Le gambe sono lunghe ed ossute e le ginocchia leggermente rivolte verso il centro a formare una piccola "x" naturale. I piedi sono lunghi e sottili, da essi si vedono emergere spesso le ossa metatarsali come se fossero ricoperte da solo un sottile strato di pelle.
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    Il volto di Pauline, circondato dai capelli castani, lisci, tagliati ormai quasi perennemente a caschetto, è ovale e gli occhi, grandi, sono di un verde smeraldo che assume alcune sfumature più tenui e grigiastre al cambiare del tempo. Le labbra sono carnose e rosee e si sposano bene col candido color rosato della pelle che tende ad arrossarsi sulle gote e sulla punta del naso (dritto e leggermente allargato) quando il sole la colpisce per più d'una decina di minuti.

    Carattere
    Pauline ha fortemente limato il suo carattere nel corso dei suoi sette anni di Hogwarts. Ha mantenuto quella sua parte riflessiva e sentimentale, continuando a sapersi gestire autonomamente anche nei momenti di totale abbandono e solitudine, ma si è riscoperta essere una persona che più preferisce lo stare in gruppo, il circondarsi di gente per scambiare opinioni, vivere insieme il futuro che fino a prima della fine della scuola aveva paura d'aver perso. Adesso ha quasi il bisogno di stare al fianco di qualcuno, di ritrovarsi ad amare ed essere amata apertamente dalle persone che la circondano. Ha imparato finalmente a non tirarsi mai indietro e non abbattersi davanti le difficotà, mettendosi in gioco al cento percento, o quasi.
    E' comunque rimasta genuinamente amichevole ed affabile nei confronti delle persone che la circondando ed è subito chiaro quando un modo di pensare o di essere di una persona non le va a genio. Il suo volto è specchio dei sentimenti che prova, mostrati attraverso i grandi occhi che riescono a mostrare ogni sfumatura dell'emozione che la ragazza sta provando.
    Sempre stata un'attenta osservatrice, adora tutto ciò che il corpo può mostrare per fare comprendere un sentimento ed è felice di poterli percepire e di avere imparato a farlo. Scanzonata e molto allegra nel modo di fare, sa per certo di comprendere al primo sguardo che la persona che ha davanti sia degna di creare un legame e non si tira indietro nei contatti con le persone, anzi spesso sa essere anche invadente, ma con discrezione.
    Molto spensierata riesce ad affrontare ogni situazione con un sorriso, la ragazza, però, nei momenti di estrema tensione e nervosismo talvolta viene sopraffatta da esso. La sua abilità (Pauline è infatti una metamorphomagus) rende questi momenti di tensione e nervosismo sempre più palesi, dati i cambi repentini ed incondizionati della forma del suo viso che le fa cambiare identità in men che non si dica, come a voler nascondere il suo volto in momenti di tale stress. E' lì che nasce Genevieve. Il suo alterego, a metà strada tra il reale ed una finzione nella sua testa, ha insegnato a Pauline ad approcciarsi alle situazioni con la spavalderia di chi non ha nulla da perdere: ha imparato ad essere maliziosa e sprezzante nei momenti che lo necessitano.


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    Quello che voglio io da te
    Non sarà facile spiegare
    Non so nemmeno dove e perché hai perso le parole
    Ma se tu vai via, porti i miei occhi con te.
    Camminare fa passare ogni tristezza.
    Ti va di passeggiare insieme? Meriti del mondo ogni sua bellezza.
    Dicono che non c'è niente di più fragile di una promessa.
    Ed io non te ne farò nemmeno una.
    Quello che voglio io da te
    Non lo so spiegare
    Ma se tu vai via, porti i miei sogni con te
    Piccola anima
    Tu non sei per niente piccola.
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    Ludwig Ledrec De Lafevre deteneva e detiene ancora oggi il cinquantadue percento della vendita ed allevamento annuali di gufi e civette viaggiatori e di compagnia. Nasce in Alsazia a Strasburgo il 18 febbraio 1938, da una famiglia di rigidi maghi purosangue da generazioni. I suoi genitori si chiamavano Laurence Ledrec De Lafevre Mormont ed Ivett Arcés, ed erano gli ultimi elementi della casata Mormont, conosciuta nell'albo familiare dei Ledrec come la più rigorosa ed intransigente.
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    Pauline Delacroix, nata a Parigi il 4 luglio 1941, terza figlia, dopo due gemelle, di Victoire Delacroix ed Alexandra Picard. Il loro matrimonio è un matrimonio combinato per unire due dei casati più autorevoli e mantenere la purezza del loro sangue fino alle generazioni successive. Il pretesto della famiglia Delacroix, in realtà, dell'organizzazione di questo matrimonio combinato è tentare di insabbiare quella che loro considerano essere la malattia di cui è affetta Pauline stessa, la loro ultimogenita (nonchè disgrazia, anche se mai l'hanno confermato). La giovane ragazza ha presentato un ritardo molto prolungato nell'uso della magia. Quando le sorelle maggiori erano già delle maghette belle e pronte, la giovane donna non era capace di scagliare nemmeno un incantesimo per sbaglio. Non si conoscono le origini di questo suo "ritardo-magico", non si sa se geneticamente ci fosse stato qualcosa che non va. Nessuno lo sa, ad eccezione del suo futuro marito, che comunque ne viene a conoscenza molto dopo il loro matrimonio, ed i genitori stessi che portarono questo segreto fino alla tomba, quanto sembrasse, per le loro menti bigotte, troppo riprovevole avere una figlia diversa. I due si sposarono precocemente e la giovane donna venne accolta fin da subto dalla famiglia rigorosa quanto cordiale del marito del quale conosceva a stento il nome.
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    In loro, l'amore non sboccia subito. Due caratterini molto diversi che facevano fatica a stare insieme. I primi figli nascono quasi per sbaglio, sono due gemelli, dai capelli biondissimi. Nascono il 10 agosto 1960 ed i due coniugi li tengono rigorosamente nascosti ai genitori fino a quando non mostrano le doti magiche che i genitori di entrambi desiderano vedere sopra ogni altra cosa. I due gemelli si chiamano Simòn e Philibert, due gemelli omozigoti che però presentano un'unica differenza. Uno dei due non dimostra fin da subito il suo potere magico, al contrario dell'altro. Il terrore dei giovani coniugi nei quali - in un modo o nell'altro - sboccia un sentimento piuttosto simile all'amore, riguarda solo e soltanto l'asperità dei genitori di entrambi e decidono di compiere un gesto estremo. In una casetta non molto distante dalla Tenuta Ledrec, avevano notato una famiglia di loro coetanei residente in quel luogo da sempre, a detta di Ludwig.
    I coniugi Blanchet sono una coppia di giovani amanti che hanno scoperto dopo innumerevoli prove di non poter generare bambini, è a loro che con il cuore spezzato i coniugi Ledrec decidono di donare il piccolo Simòn, convinti che vivere da magonò in una famiglia di non-maghi sarebbe stato un futuro migliore.Ufficialmente i coniugi Ledrec De Lafevre, quindi, ebbero tre figli: Philibert, Penelope e Patrick.
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    Convence Arthur Dubois e Costantine Ilmir Lafayette sono una coppia di giovani membri della casa di Ombrelune che coronano il loro amore nelle mura di Beauxbatons, forse un po' troppo presto. Nascono entrambi a Lione rispettivamente il 5 marzo 1938 ed il 6 settembre 1935.
    Attendono un matrimonio combinato organizzato dalle loro famiglie per scappare insieme e trasferirsi in Cornovaglia e vivere la loro storia d'amore per i fatti propri, liberandosi per sempre dei legami di sangue che quelle famiglie avevano imposto. Le due figlie di Convence e Costantine sono due gemelle, Charlotte ed Elodì, nate il 9 dicembre 1960 senza problema di alcun genere. Qualche anno dopo, nascerà anche Louis.

    I GENITORI DI PAULINE

    Anche Charlotte e Philibert si conoscono all'interno del bel castello di Beauxbatons, all'alba del loro terzo anno. Lei, Charlotte, orgoglioso membro dei Papillonisse. Philibert, invece, facente parte dei Bellefeuille, non era un tipo che faceva fatica a mettersi in mostra. Perdono le loro tracce verso la fine del quarto anno, Charlotte si vede costretta per cause familiari ad abbandonare la scuola e di lei non se ne ha più traccia. Per molti anni Philibert tenta di ricavare sempe più informazioni possibili della ragazza della quale ricorda più o meno soltanto nome e cognome, ed è un caso che ad una cena di gala dove Simon è stato invitato per fare le veci del padre che la incontra.
    Forse è superfluo dire che il loro primo figlio, Costance Paul Ledrec viene concepito proprio in quella occasione.
    Il 14 febbraio 1997, da Simon Ledrec Blanchet e Reneè Varens nasce Zoey Andrea.
    La morte di Pauline Delacroix provoca una destabilizzazione momentanea che porterà la famiglia Ledrec a fare affari con il commercio di civette Inglese e porterà ad una divisione momentanea della famiglia Ledrec per la gestione dei beni della Tenuta. Philibert e Charlotte, con il giovane Costance si trasferiscono a Londra un anno prima dell'undicesimo compleanno di Costance (1998). Nonostante si sia riassestato il tutto, la famiglia Ledrec continua a mantenere una sede in Inghilterra, procedendo i propri affari sia con il commercio francese (momentanemente gestito da Patrick sotto la guida di Ludwig, il fratello minore di Philibert) che con il commercio inglese, gestito invece da Philibert in persona.
    Pauline, invece, è la secondogenita di Charlotte e Philibert Ledrec. Nasce il 9 luglio 2001 in una notte un po' umida e piovosa, in un piccolo centro ospedaliero nei pressi di Les Baux de Provence, la cittadina nella quale si trova la principale Tenuta Ledrec De Lafevre, ovviamente in estate, quando tutta la famiglia si riunisce per passare i momenti di vacanze.

    La prima manifestazione magica della ragazzina è stata agitando, per sbaglio, il catalizzatore di nonno Ludwig. La bacchetta magica del più anziano Ledrec era ruvida e tutta rovinata dagli artigli delle civette e Pauline, prendendola in mano ed iniziando ad agitarla per fingere d'essere una streghetta a tutti gli effetti. Il risultato fu, in realtà, di tingere di colori psichedelici tutti gli animali della famiglia e, non meno importante, di generare al centro della piazzola una pianticella alta quanto lei (che aveva comunque quattro anni ed era abbastanza alta per la sua età) che, se le si premeva il fiore centrale suonava una delle sette note.

    Qualche anno prima Louis, zio di Pauline incontrerà Maria Garlic, con la quale diede alla luce Jordan, nello stesso anno di Pauline, il 14 settembre. Il 15 febbraio 2003 nascerà, invece Victor.

    memories: altro

    Acquisti scolastici
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    Legno di agrifoglio, lunga 10 pollici con nucleo di Capello di Sirena e pelo di Kneazle, flessibile. (x) (revisione)


    Legno - (dagli appunti di Ollivander) L'agrifoglio è uno dei legni da bacchetta più rari; ritenuto tradizionalmente protettivo, questo legno si sposa felicemente con chi può aver bisogno d'aiuto per superare la propria tendenza alla rabbia e all’impetuosità. Non di rado, inoltre, le bacchette di agrifoglio scelgono un padrone coinvolto in qualche pericolosa impresa di ricerca, spesso di tipo spirituale. L'agrifoglio è uno di quei legni la cui efficacia negli incantesimi varia radicalmente a seconda del nucleo scelto per la bacchetta.

    Lunghezza - (dagli appunti di Ollivander) Molti fabbricanti di bacchette abbinano semplicemente la lunghezza della bacchetta alla taglia della strega o del mago che la useranno, ma è un metro approssimativo che non tiene conto di molte altre importanti considerazioni. Secondo la mia esperienza le bacchette più lunghe possono andare bene per i maghi più alti, ma tendono a essere più attratte dalle personalità spiccate, e da chi pratica uno stile di magia più grandioso e drammatico. Le bacchette ben proporzionate, invece, favoriscono incantesimi più eleganti e raffinati.

    Nuclei - I nuclei della bacchetta magica di Pauline sono capello di Sirena e pelo di Kneazle.
    La prima, con la sua bellezza e il suo canto ammaliava i naviganti che erano destinati ad annegare se ne fossero stati attratti. La sirena rappresenta un simbolo di forza, energia e potenza femminile e allo stesso tempo minaccia. Per altre persone invece rappresenta l’essenza del mare stesso. Anche Pauline ha iniziato, solo all'alba del terzo anno, a conoscere questo profondo legame col mare e le creature marine che inizia dal profondo dell'oggetto più importante per la streghetta.
    Il secondo nucleo, lo Kneazle, probabilmente è il vero simbolo di Pauline. La creatura magica è molto simile ad un gatto, dall'intelligenza superiore che possiede l'abilità di sentire e percepire uno strano sospetto riguardo le persone troppo poco amichevoli, con le quali si mette subito sulla difensiva.

    Libri

    1 Calderone (in peltro, misura standard 2)
    1 Set di provette (a scelta tra: vetro o cristallo)
    1 Set di ingredienti per le Pozioni del I Anno
    1 Bilancia di precisione (a scelta tra rame o ottone)


    3 Tre completi da lavoro in tinta unita (nero)
    1 Cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
    1 Abito scolastico (Pantaloni normali + Abito scolastico Unisex)
    1 Abito da cerimonia (Pantaloni da cerimonia + Abito da cerimonia(Maschi); Abito da cerimonia (Femmine))
    1 Paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili)
    1 Mantello invernale (nero con alamari in argento)



    ii.
    Libri


    iii.
    Libri

    Set di Ingredienti per la Polvere Volante
    Set di Ingredienti Comuni


    Guanti di Pelle di Tebo

    iv.
    Libri

    Un pezzo di stoffa o pelle a scelta. (SETA VERDE SMERALDO)

    Capsule Colt & accessori

    v.
    Libri

    Guanti Scudo

    Ricordella

    vi.
    Libri

    vii.
    Libri

    Calderone in Argento
    Set di Ingredienti Non Comuni


    Set Primo Soccorso

    Busta di biscotti premio da 750 gr

    extra.
    Libri

    MEDICO: richiamo - visita medica obbligatoria v anno - [VACCINAZIONE MORBO HELIANTHUS]
    Altri Oggetti
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    Divinazione (I)
    "Hanno la particolarità, oltre a raffigurare il vostro segno zodiacale, di essere fatte con un materiale particolare che cambia colore in base a com'è il vostro umore”.
    A seconda della varietà e del colore, l’agata può essere associata a vari elementi (Fuoco: marrone, nera, rossa; Terra: bianca e nera, muschiata, verde; Acqua: blu) e alle loro rispettive caratteristiche legate all’energia e alla forza, alla fertilità, alla pace e al benessere, alle emozioni e alla sensibilità.

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    Ballo di Carnevale 2014 (II)
    Maschera dei Mille Volti: permetterà alla persona di cambiare il proprio volto con quello di un altro che conosce, dovrà solo pensare intensamente a quella persona mentre indossa l'oggetto. La Maschera non modifica nè corpo nè età, cambia solo il viso: una volta tolta, tornerà ad essere una maschera bianca normale. Si può facilmente vedere l'oggetto sulla persona se si usano incantesimi di rivelazione o di interruzione della magia (finite incantatem).

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    Lezione di Recupero LOM (II)
    Talismano portafortuna realizzato da Pauline stessa durante una lezione di recupero. Una collana con una luminosa pietra di luna (pietra corrispondente al suo segno zodiacale babbano) legata a dei fili dorati.
    Elemento Acqua: l’elemento acqua riguarda la sfera delle emozioni e della femminilità (amore, guarigione, compassione, riconciliazione, intuizione).

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    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
    Perla vinta ad una gara di corsa con bighe trainate da avvicini.
    "Non è semplicemente una perla, è anche un porta fortuna. Portandola con te, incastonandola in un orecchino, collana o bracciale, quando sarete in acqua sarete protette dai pericoli."

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    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
    Conchiglia intarsiata che Pauline porta sempre al collo, simbolo di riconoscimento per i maridi.
    "Ma potete venirci a trovare prendete queste conchiglie sono un segno di riconoscimento per i maridi. In qualsiasi mare del mondo andrete, non verrete mai attaccati se porterete questa con voi."

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    Prima lezione di Magia Internazionale (III)
    Scaglia rossa di Maride, ricevuta in dono da Themistocles, uno dei maridi della delegazione Greca che ha accolto Pauline durante la visita scolastica.

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    Riunione Natalizia Serpeverde (III)
    Come Irene, Stephan e William, Pauline riceve dalla professoressa Thorsen in regalo un Dressing Bracelet.
    "Bracciale unisex che permette di cambiare la propria mise in qualunque momento della giornata e di sostituirla con una veste dai colori neutri. Grazie ad un incantesimo di estensione, si adatta perfettamente a qualsiasi polso, senza rimanere troppo stretto o troppo largo. Il bracciale è riutilizzabile, con un "Finite Incantatem" le vesti scompaiono e si ritorna al bracciale di partenza."

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    Seconda lezione di Manipolazione della Mente (III)
    "Sono i talismani di cui abbiamo parlato prima, di tipo controdifensivo per proteggervi dall'Insinuo Somnum. Siccome è un incantesimo che vi colpisce da addormentati ho sempre pensato fosse tra i talismani più utili e vi eviteranno guai in futuro."

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    Seconda lezione di LOM (III)
    Daga realizzata in Mithril da Stephan Frost, durante una lezione di Laboratorio Oggetti Magici.
    Presenta il manico in legno di agrifoglio e sull'elsa vi sono incastonate quattro pietre per lato.
    Primo Lato: gemme ovali - blu (turchese), arancio (corniola), viola (ametista); gemma semisferica: nera (ematite).
    Secondo Lato: gemme ovali - rosso (diaspro), verde (agata), rosa (quarzo); gemma semisferica: bianca (pietra di luna).

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    Riunione (post-quest) Serpeverde (III)
    Come tutti i serpeverde presenti alla riunione, Pauline riceve da William un bracciale a forma di serpente molto particolare.
    "Sono magicamente legati tra loro. Se solo uno di voi vorrà che gli altri lo raggiungano è necessario toccare un occhio del serpente e concentrarsi per richiedere aiuto. Immediatamente tutti gli occhi degli altri bracciali inizieranno a brillare ad intermittenza, sempre più rapidamente man mano che ci si avvicina al bracciale che è stato attivato."

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    Presentazione del corso di Alchimia (III)
    Pacchetto con dei Gadget da Alchimista ricevuto da Wyatt Whitefog durante la presentazione del corso.
    Il pacchetto contiene:
    - Un portachiavi con la scritta "I ♥ Alchimia" che cambia colore a seconda di chi lo stringe in mano
    - Ambrosia: un biscotto circolare dall'incredibile valore energetico. Un piccolo morso è accomunabile ad un abbondante pranzo. (consumabile in 4 volte)
    - Etere: piccola fialetta con un liquido celeste. Si tratta di una bevanda che ha il gusto di ciò che la persona vorrebbe bere. E' un incredibile energizzante in grado di ridare le forze e rendere iperattivo persino una persona che non dorme da 24 ore. (monodose)
    - Tre fialette contenenti incantesimi liquefatti: Aqua Eructo - Stupeficium - Evanesco

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    Prima Riunione Silver Bullet (Genevieve) (III)
    Maschera rigida a forma di viso di Lupo regalata a Genevieve da Stephan Frost durante la prima riunione dei Silver Bullets.
    Dato che ad essere stata convocata è stata Genevieve e non Pauline, la ragazzina non conserva questa maschera nella propria camera, ma in un nascondiglio segreto nella guferia, dove è certa che nessuno possa trovarla.

    Cioccorane

    2014/2015


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    2015/2016


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    Altre lezioni di Magia Internazionale
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    Sacchetto con sabbia magia Può essere posta su qualunque superficie, anche in acqua e può addirittura fluttuare nell'aria. Prende la forma di ciò a cui il mago sta pensando, anche se questo è addormentato.
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    Statua di ghiaccio perenne incantata per assumere la forma dell'animale rappresentativo delle case di Tårnet på himlen (Serpente Marino) impossibile da sciogliere. Funge anche da spio-scopio, si illumina di luce rossa se nella stanza c'è qualcuno che vuole danneggiare il proprietario.

    Regali di compleanno (luglio 2019) (VII)

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    EXTRA (Alchimia / Storia della Magia VII+) - Stupor Mundi - è impossibile vendere quest'oggetto, la sola intenzione da parte del proprietario di venderla o di cederla a terzi per venderla in sua vece renderà l'arma polvere. La traccia alchemica è estremamente forte. La corona è composta da una circonferenza e delle punte decorative affilate, possiede una parte in metallo non affilato che funge da impugnatura. E' realizzata in stellite, una lega di cobalto e cromo fortemente resistente, quando viene indossata da qualcuno che non è il suo proprietario, esso sarà cieco per un turno.

    Inventario / Equipaggiamento

    Divisa San Mungo (Guaritori)
    Set di 3 divise (pantaloni, maglia a maniche corte, grembiule e camice lungo) realizzate appositamente per i lavoratori del San Mungo. Incantate con Tergeo e Ater Detractum, per la massima comodità e professionalità, sono state suddivise per colore a seconda del ruolo ricoperto:
    - Guaritori = Bianco
    Senza nessun costo aggiuntivo, avrete etichette personalizzate con il vostro nome e divisione di appartenenza su ogni capo.
    [In Game: si autopulisce e dà un +4 bonus alla protezione da maledizioni e sortilegi oscuri di lieve entità]

    Roles

    I ANNO - 2012/2013

    Gli incontri che ti cambiano la vita - MAEL KIERAN GRAEL - 2012

    Incontri in Biblioteca - LUISA JANE BROWN - Novembre 2012

    Duello Magico - WILLIAM MCSTAMPEDE - Dicembre 2012

    Frobidden - LUISA JANE BROWN - Febbraio 2013

    Mischief Managed - ZOEY ANDREA BLANCHET - Giugno 2013

    II ANNO - 2013/2014

    Esame Metamorphomagus - UCMI - Ottobre 2013

    Festa di Carnevale - Marzo 2014

    Ballo del Ceppo - LESTAT DE LIONCOURT - Maggio 2014

    Dear Daddy - IRENE ADLER DARKO - Giugno 2014


    Recupero lezioni per Bimbi Speciali - ZOEY ANDREA BLANCHET - Luglio 2014

    Celebrations - LESTAT DE LIONCOURT - Luglio 2014

    Quest stagisti UCMI - UCMI - Luglio 2014

    III ANNNO - 2014/2015

    Selezione L.A.T.T.E. - L.A.T.T.E. - Ottobre 2014

    Fa la la la la la la la la ♫ - SLYTHERIN - Dicembre 2014
    Quest

    Back to school - JISELLE EMMA LEVI - Gennaio 2015

    Patente - REDCM - Gennaio 2015

    Addestramento - REDCM - Febbraio 2015

    Can a wounded heart heal? - KYLA GUENIEVRE LYRAM - Febbraio 2015
    Riunione Serpeverde post quest - SLYTHERIN

    Ballo di fine anno - Giugno 2015

    IV ANNO - 2015/2016

    That's how it Starts - SILVER BULLETS - Luglio 2015

    We gotta go back to Hogwarts - ZOEY ANDREA ABLANCHET - Settembre 2015

    Nothing lasts forever - ZOEY ANDREA BLANCHET - Settembre 2015

    Una cena in compagnia - JON WILLIAM VICTORIA MOR - Settembre 2015

    Addestratori di draghi - UFFICIO MISTERI - Ottobre 2015

    Sweet dreams are made of this - ELETTRICISTI ANONIMI - Dicembre 2015

    San valentino col vampiro - LESTAT DE LIONCOURT - Febbraio 2015

    Nope. - VIKTOR HOUDSTON - Aprile 2015

    Ballo di fine anno - JON WILLIAM VICTORIA MOR - Giugno 2015

    V ANNO - 2016/2017

    Come fly with me, let's fly away - ELENA MARIE STEVENS - Settembre 2016

    Scherzi della Pubertà - JORDAN DUBOIS - Settembre 2016

    White Christmas. - MAEL KIERAN GRAEL - Dicembre 2016

    Primi incontri - ARTEMISIA DARCY - Gennaio 2017

    Nous chassons ceux qui nous chassent - LESTAT DE LIONCOURT - Marzo 2017

    PowerUP Carnival Party - FESTA - Marzo 2017

    Here we go again - MAEL KIERAN GRAEL - Dicembre 2017

    VI ANNO - 2017/2018

    Scompartimento n°002

    Secret Santa 2017

    Fainted - vaccinazione Helianthus - Marzo 2018

    A Long, Old Story X- QUEST - Maggio 2018

    VII ANNO - 2018/2019

    In Loving Memory - storyline event

    8 luglio, 23.59 - festa di compleanno di Pauline
     
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9 replies since 1/9/2013, 13:54   92 views
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